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Autore: Midnight_whisper    01/03/2013    1 recensioni
Tutto ha un inizio, tutto ha una fine. Certe volte ti guardi attorno e credi che quello che è di fianco a te, lì resterà per tutta la vita. Eppure quel crepitante camino si spegnerà, prima o poi.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Guarda, papà, guarda il fuoco! Il fuoco si sta spegnendo!”
Tutto ha un inizio, tutto ha una fine. Certe volte ti guardi attorno e credi che quello che è di fianco a te, lì resterà per tutta la vita. Quelle scarpe che fra un anno ti staranno strette, quel taglio di capelli di cui ti stuferai presto o tardi, quella persona che hai amato e che un giorno sarà un bellissimo ricordo, quella casa che non basterà più quando da due diventerete tre, quell’inesprimibile senso di equilibrio, destinato all’incostanza, quel fuoco che stai osservando scoppiettare nel camino. Altre volte capisci quanto effimere siano le tue mortali illusioni, quanto ottimistiche le tue improbabili previsioni.
“Stava bruciando, papà! Ti assicuro che fino a poco fa stava bruciando!”
Sorridi. La caducità della vita è l’unico motivo per cui riesci ad assaporarla. Ogni foglia che cade, ogni lettera che strappi, ogni giorno in cui piangi, ogni cuore che non pulsa, ogni momento della tua vita sarà la fine di qualcosa. La fine di una stagione, la fine di qualche parola, la fine di un sorriso, la fine di una vita. Eppure senza la parola fine, non avrebbe senso la parola inizio. Riusciresti a capire che la foglia è ancora sull’albero, che la lettera è ancora intera, che i tuoi giorni sono ancora felici, che la vita non è finita?
“Uffa, papà! E ora quando si riaccende il fuoco?”
Ogni cosa ha un suo corso naturale, non puoi pretendere che quella maglietta che usavi due anni fa ti stia ancora. Non puoi pretendere che quella pioggia fine torni indietro nel suo mondo di lacrime sprecate. Non puoi pretendere che quell’inchiostro nero si inerpichi instancabile verso la bocca del calamaio e che lasci il candido biancore della pagina inalterata.
“Papà, ho tanto freddo...”
Ci sono delle cose però, come dire, un po’ capricciose, sai? Alcune cose vanno e vengono. Si allontanano ma continuano a osservarti da lontano, appiattite e silenziose contro il primo muro giusto per non farsi vedere. Ci sono delle cose che non hanno regole. Ci sono delle cose che sono come il vento. Lo senti il vento? Questa fresca sensazione o questa calda sensazione sul volto che ti stringe, ti punge, ti prende a schiaffi e poi si rilassa, ti sfiora, scompare.
“Il fuoco non c’è più, papà...”
Quel fuoco è un meccanismo di compensazione della delusione, della tristezza, dell’inadeguatezza, dell’imperfezione che ogni cosa porta con sé. Quel fuoco esiste solo finché esiste un elemento uguale e contrario che ce ne fa assaporare le qualità, le infinite sfaccettature. Gioisci per ogni istante in cui quel fuoco arderà, ma sentilo scorrere dentro di te quando cesserà di farlo.
E ora osserva il camino. C’è il fuoco.
  
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