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Autore: principessac    01/03/2013    0 recensioni
> Dean rimase sbalordito dalla richiesta dell'amico,quando gli aveva chiesto in precedenza se c'era qualcosa che poteva fare per poterlo aiutare nella sua guerra civile in paradiso lui aveva risposto di no,ora era lì nel suo sogno con un aria stravolta e sconvolta che gli chiedeva quasi supplichevole un favore. Dean già sapeva che avrebbe fatto qualsiasi cosa per l'amico,non poteva di certo dimenticare quando lui si era sacrificato per aiutarlo con la faccenda dell'apocalisse un anno prima,scegliendo di rimanere al suo fianco e mettendosi contro i suoi fratelli,la sua famiglia,rimanendogli vicino quando suo fratello era in preda al sangue demoniaco,quando era riuscito a convincerlo a non dire di si a Michele, aveva riportato in vita Bobby ma soprattutto lo aveva tirato fuori dall'inferno, questo Dean non lo avrebbe mai dimenticato. Lui gli aveva dato una seconda possibilità,e poi anche se non lo avrebbe mai ammesso,neanche a se stesso, tra di loro c'era un legame,dovuto al contatto della sua grazia con la propria anima...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Sesta stagione
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Castiel stava osservando il soffitto della stanza dello squallido motel,era mogano e con qualche ragnatela agli angoli,le due finestre della camera da letto/cucina erano rivolte verso il parcheggio,i vetri non erano per niente puliti bene le tendine erano di un verde chiaro consumato,come la parte superiore del tavolino da cucina. Faceva schifo,ma a Castiel non importava era troppo occupato a pensare a tutto ciò che era appena accaduto,l'incontro con Jhon,la scoperta della verità da parte di Rose...la sua Rose! Chissà cosa stava facendo in quel momento! Cosa stava pensando e cosa aveva deciso?Il pensiero che lei potesse lasciarlo gli procurò una stretta nel petto che gli faceva male,involontariamente si posò la mano proprio lì,dove risiede il suo cuore;ora suo perchè Jimmy Novak aveva abbandonato il proprio corpo quando era risorto per la seconda volta. Batteva forte e faceva male,ma non un male fisico,un male che non riusciva a spiegarsi. Gli occhi gli pizzicavano e così portò l'altra mano verso di essi per poi accorgesi che stava piangendo...poi sentì il cellulare squillare<< Rose... >>. Intanto. << tesoro tutto bene? Ti sei chiusa in camera da letto ieri sera e non sei più uscita...dov'è Castiel? È successo qualcosa tra di voi? >> Emma era davvero preoccupata per la figlia,era scesa dalle scale con un viso pallido e gli occhi gonfi per le lacrime << sto b...bene mamma non ti preoccupare... >> Ma appena finito di sussurrare queste parole le lacrime ricominciavano a scendere interrottamente << mamma...io... >> non riuscì a terminare la frase che si gettò tra le braccia della madre piangendo. << Tesoro........calmati adesso,va tutto bene dimmi cosa cos'è successo...ok? >> Erano entrambe sedute sul divano del salotto con della cioccolata calda ,corretta per Emma,mentre Rose continuava a parlare e ripetere che era impossibile o ci deve essere una spiegazione o semplicemente perchè.... Emma ascoltava la figlia e dopo un lungo di quella bevanda calda rispose << Le vie del Signore sono tante e misteriose e per noi non ci è possibile comprenderle,ma fare solo ciò che ci sentiamo di fare e mantenere fede... >> Rosalie era rimasta senza parole...Dio? Fede? Ma cosa stava succedendo nella sua vita? Da quant'è che sua madre parla della Parola del Signore? Da quant'è che tutta questa religione era entrata nella sua vita? E la sua mente stava rispondendo con l'immagine dell'uomo più bello del mondo che aveva appena investito con l'auto. << Mamma..ma cosa..? >> << Lo so...ti stai chiedendo da dove viene tutto questo parlare di Dio e fede...bhe è ora che tu sappia un po' di più sulla tua vecchia mamma...>> ed abbozzo un mezzo sorriso,mentre Rose si chiedeva se non fosse anche lei qualcosa di sovrannaturale...<< Era il 1943 e a Napoli si svolgevano le famose quattro Giornate, io ero una delle sorelle del convento della Maddalena che si stava occupando di fornire aiuto ai partigiani italiani dando il convento come luogo di incontri o per raccogliere i feriti. Non ero altro che una ragazzina all'epoca che era entrata in convento convinta dalla propria famiglia che era la cosa giusta in quel periodo, poichè non si poteva pensare ad un matrimonio quando non si sapeva se si poteva morire il giorno dopo,quindi era più giusto che diventassi la sposa del Signore e a me all'epoca andava più che bene. Poi un giorno arrivarono alcuni soldati italiani accompagnati da quelli americani, c'erano feriti da entrambi i fronti, uno in particolare era gravemente ferito,moti dicevano che non c'è l'avrebbe fatta,ma si sbagliavano di grosso.... Io mi occupavo di cambiare le bende, di portare loro da mangiare e poi pregavo che la guerra finisse il più presto possibile. Passavo molto tempo con i feriti, in particolare con quell'uomo o meglio ragazzo aveva solo qualche anno in più rispetto a me, ma si vedeva che era giovane. Parlavamo o almeno ci provavamo,ma sai non ero molto brava nell'inglese e nemmeno lui con l'italiano...ma riuscivamo a comunicare grazie soprattutto alla grande capacità di noi italiani nel gesticolare...però ci divertivamo,nonostante tutto,nonostante la guerra e la disperazione non perdevamo la speranza. Arrivò poi l'aprile del '45 quando fu dichiarata la fine del conflitto,i soldati stranieri partirono per le loro case e anche i feriti tornavano a casa per cure migliori. Lo stesso toccò anche a quell'uomo. Io ci rimasi malissimo,non sapendo neanche il perchè o meglio lo sapevo ma non volevo ammetterlo perchè era sbagliato. Prima di essere trasferito in un'ospedale americano lui mi disse che non mi avrebbe mai dimenticata,anzi non appena fosse completamente guarito sarebbe venuto a cercarmi e a portarmi via. Quelle parole furono...non so neanche spiegarlo,so solo che con tutta me stessa speravo fossero vere...ma poi il tempo e la parte razionale di me ripetevano che erano sbagliate, che lui era morto o molto probabilmente si era dimenticato di me... Quell'uomo Rose...si chiamava Daniel ed era tuo padre! >> Rose era rimasta senza parole, tutta la storia era inverosimile,come quella di un film, ma perchè le stava raccontato questo? Perchè adesso? Suo padre...lei non aveva mai parlato di quell'uomo,le era troppo doloroso e così aveva imparato a non fare domande. Ma tutta quella storia...<< passarono gli anni e io continuavo a vivere e lavorare in quel convento, poi quasi dieci anni dopo,lui ritornò, venne da me e senza che me ne rendessi conto lo baciai davanti alle mie sorelle e alla madre superiore! Non riuscivo a crederci lui era lì e aveva mantenuto la sua promessa. Ci fu una guerra con la madre superiore,non voleva che andassi via con lui,diceva che avremmo vissuto nel peccato e che Dio ci avrebbe puniti. Nessuno avrebbe concesso il matrimonio ad un ex suora,ma questo no ci importava. Partimmo per l'America e a Las Vegas ci sposammo, qualche mese dopo scoprimmo della tua attesa,eravamo così felici che pensavo che Dio mi aveva perdonata. Ma una sera ricevetti una chiamata da un collega di Daniel,lui era...morto. Stava tornando a casa quando era passato per un marcket e lì ci fu una rapina...stava cercando di fermare il rapinatore...ma...fini per essere ucciso da quest'ultimo. A quelle parole mi cadde il mondo a dosso, pensavo solamente che era colpa mia,era la mia punizione per aver macchiato la mia famiglia di vergogna e per essermi allontanata dalla via del Signore. Quindi decisi di crescerti in modo razionale,così...almeno pensavo...che se tu non credessi ti saresti potuta salvare..non so ero preoccupata,spaventata e lo so non ha senso.... >> Emma piangeva,come non aveva mai fatto in vita sua,aveva raccontato alla figlia l'episodio più importante della sua vita e le sue paure.<< mamma... >> Rose non sapeva cosa dire << Tesoro...ti ho raccontato questo perchè nonostante le mie paure,la mia colpa, se potessi tornare indietro io rifarei quella scelta...e sono sicura che anche Daniel lo farebbe,con lui ho scoperto il vero significato di amare qualcuno e più di tutto mi ha fatto dono del più grande tesoro che avessi mai potuto ricevere...il nostro era di certo un amore impossibile e pure... >> << oh mamma! Ti voglio bene, grazie! >> Le due donne si stavano abbracciando e consolando a vicenda quando Emma inizio a sentirsi male....<< Mamma!!!!!!!!! >> Castiel era giunto in ospedale utilizzando i suoi poteri,aveva ricevuto la chiamata di Rose in lacrime che parlava della madre che aveva avuto un malore e i medici pensano che non c'è la farà. Appena i loro sguardi si incrociarono caddero l'uno nelle braccia dell'altro,Rose piangeva e stringeva forte Castiel. Non voleva mai più separarsi da lui,lo aveva capito adesso. Castiel andò nella stanza della donna,era pallida e piena di tubi,quando lo guardò lei sorrise e gli chiese di avvicinarsi con il gesto della mano << Rose mi ha detto quello che è successo tra di voi, e anche ciò che sei realmente...lei è buona non farle del male... >> Castiel non capiva come poteva pensare che lui poteva farle del male, l'amava troppo. << tu sai la mia storia ….no? È tutta colpa mia chiedi a Dio di non punire lei ma me! É colpa mia! >> Ora capiva credeva che come angelo ero venuto per punirla per aver abbandonato i suoi voti. << Io non le farei mai del male! E Dio non ne farà né a lei né a sua figlia, non è colpa sua la morte di Daniel,era giunta la sua ora mio Padre può essere molto...bhe non ci sono parole per descrivere la sua ira,ma questo non è il suo caso,deve smetterla di bere per affogare il suo dispiacere e senso di colpa glielo ripeto non è colpa sua... >> Emma piangeva e sorrideva << grazie!... >> Poi Castiel posizionò due dita sulla fronte della donna e quest'ultima capì di essere appena stata guarita! Egli uscì e si sedette su una sedia della sala d'attesa con Rose,le stringeva ma mano << ora tua madre starà meglio e non penso che berrà più... >> << Grazie Castiel! Grazie... >> Si abbracciarono e poi decisero di tornare a casa e di aspettare lì che i dottori davano il permesso ad Emma di tornare dopo gli ultimi accertamenti. << Dobbiamo parlare... >> A quelle parole a Castiel si chiuse lo stomaco e gli mancò il respiro << oggi sono successe un po' di cose, ma mi hanno permesso di capire ciò che voglio,ciò che siamo...e voglio te! Al mio fianco per sempre se ti è possibile e se anche tu lo vuoi...perchè voglio che siamo una famiglia!Io ti amo come non abbia mai amato in tutta la mia vita e nonostante ci conosciamo solo da due mesi e veniamo da due mondi differenti non voglio asciarti! Non voglio! >> Castiel aveva ascoltato tutto con estrema attenzione e felicità,Rose lo amava ancora e voleva restare con lui nonostante tutto! << Anch'io ti amo!!! e non ho nessuna intenzione di lasciarti! >> I due risero,si abbracciarono e si baciavano ,poi Castiel la prese in braccio senza mai smettere di baciarla e la portò nella loro camera da letto.
  
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