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Autore: nessasmile    01/03/2013    1 recensioni
Lei è una ragazza normale che va al college,timida,introversa e semplice.
Lui è un ragazzo irresponsabile,senza auto-controllo che un giorno entrera' nella vita della ragazza cambiandola completamente.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Zayn Malik
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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-'Emma svegliati o faremo tardi' - senti la voce di Amy provenire dal bagno.
-'Che ore sono?' -chiesi ancora mezza addormentata.
-'sono le sette.stupida,se non ti sbrighi faremo tardi'-
Odiavo alzarmi la mattina ma aveva fatto tanti sacrifici pur di andare al College.
Andai a farmi la doccia,poi mi vesti velocemente.
-'Dobbiamo uscire!' - urlò Amy
-'ma non ho ancora fatto colazione..'- la farai dopo'- Mi trascinò fuori casa.
 
Per colpa dell'autobus arrivammo un pò in ritardo..ma tanto alle prime ore c'era fisica. Il professore era noioso,un tipo sulla cinquantina,pelato.
Non facevo altro che sbadigliare,come il resto della classe. 
Dopo altre due ore di chimica finalmente era arrivata l'ora di pranzo.
I corridoi erano pieni di alunni.Rosa,Eva e Ashley ci raggiunsero ai nostri armadietti.
 
-'ciao ragazze'-disse Rosa con la sua voce sdridula e insopportabile.
 
-'Ciao..' risposi cercando di fare del mio meglio per sorridere.
 
Ashley non faceva altro che sorridere guardando i ragazzi attorno.

-'Domani sera c'è la festa' -disse eccitata 
 
-'Quale festa?' chiesi io attirando la loro attenzione.
 
Amy mi guardò stupita:

-'Quella in discoteca,come fai a dimenticartene'-
 
Feci una smorfia.
Eva mi guadò male e Amy mi diede una gomitata.
 
-'tanto ci verrai' disse Eva.
 
Ridacchiai.Non ci pensavo nemmemo.
 
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#Mi sono sempre sentita diversa.Odiavo stare in compagnia,in vita mia non aveva mai avuto tanti amici o un ragazzo..non faceva per me.Tendevo a chiudermi in me stessa sempre di più#

-'Sentite ragazze,io vado a mangiare poi ne parliamo.'- dissi allontanandomi.
Amy mi seguì.
Entrammo in mensa e già sentivo le mie orecchie fischiare dal dolore del troppo rumore..Odiavo quando i ragazzi mi guardavono,diventavo piccola piccola e indifesa..
Preso un panino,le solite patate e dell'acqua.
Andammo a sederci nel solito posto vicino alle finestre,il più lontano possibile dagli altri.

-'Emma va tutto bene?'- chiese Amy vedendomi penseriosa.


-'Si,si tutto bene' risposi sorridendo.-


 
Tossì per attirare la sua attenzione.

-'Domani tu vai alla...festa?' -chiesi preoccupata.

Finì di bere poi mi risposi. -'Emma,certo che si! La discoteca è uno sballo,ci sono bibite,ragazzi..è un paradiso.'-
La guardai,poi scossi la testa.

Presi il vassoio.
-'Allora divertiti!' - mi alzai.

'Emma!'- mi venne dietro -'Non puoi non venire,sei sempre isolata mentre..noi ci divertiamo.'

Avevo iniziato a isolarmi da quel giorno in cui ero ad una festa,avevo 8 anni.Proprio in quel giorno,i miei genitori morirono.Quindi da quel giorno cominciai a odiare tutto e tutti.'br /> La guardai dritta negli occhi,quasi sul punto di piangere.

-'Scusami,scusa Emma.Se non vuoi venire non posso costringerti.' 

La lasciai lì e andai a prendere gli altri libri nell'armadietto.

Nelle ultime ore avevamo letteratura inglese.Non ero in vena di ascoltare quella vecchia,quindi presi l'mp3 e andai infondo alla classe per nascondermi e immergermi nella muscia.
Appena finirono le ore uscì di corsa.Aspettai le altre fuori,seduta su una panchina a fissare il vuoto.
Vidi Amy tra la folla di ragazzi e cominciai a camminare.
Mi raggiunse correndo.Non fiatò,e non le parlai nemmeno io.
Arrivammo alla fermata dell'autobus.Piena,come sempre.
 
Intanto pensai alle parole di Amy e aveva ragione.
Non glielo volevo dire o sarei apparsa debole ai suoi occhi.
Ogni volta che c'era qualche evento io rimanevo a casa a leggere e a dormire.

Cosa avrebbero pensato gli altri,ora che avevo quasi diciannove anni?

Finalmete l'autobus arrivò. Salimmo e andai a sedermi infondo..ero così indecisa. Insomma,io volevo andarci ma..c'era qualcosa che mi bloccava. Forse era la paura. O la troppa insicurezza? -'Allora?'- -'Cosa? La festa?'- Lei annuì e mi prese la mano. -'Ti divertirai! Staremo tutte insieme!'- disse con una di quelle faccie che ha un bambino quando apre il pacchetto di patatine e trova la sorpresa. Mi sforzai con tutta me stessa di far uscire quelle parole dalla mia bocca.

La mia testa diceva di 'si' ma il mio cuore era troppo codardo per affrontare una cosa del genere.

Rimasi in silenzio fissando fuori dalla finestra,sperando di arrivare il più presto a casa e buttarmi sul letto a piangere.
Amy era delusa e lo leggevo nei suoi grandi occhi blu. 'Sono una delusione'- Finalmente l'autobus si fermò davanti casa.
Sempre in silenzio salimmo le scale..cinque piani a piedi perchè quel fottuto ascensore era guasto da ormai due anni.

Appena entrai andai a buttarmi sul letto. Una delle tante giornate schifose della mia vita. -'Hai fame?'- mi chiese ferma sulla soglia della porta. Mi girai a vederla e non l'avevo mai vista così giù di morale.
Di solito era lei a rallegrarmi ma stavolta mi rattristiva. -'Verrò alla festa'- dissi contro la mia volontà. Sbuffai e rimisi la testa giù. -'Finalmente'- gridò andando in cucina mentre saltellava. Ormai non potevo più tornare indietro. Da una parte ero contenta.

Per me era un grande passo,perchè forse mi sarei lasciata quello che era successo alle spalle.

Ma dall'altra parte pensavo negativo.

A tutto quello che poteva andare storto e tutto quello che poteva succedere.Ero terrorizzata. Mangiai qualcosa,poi mi misi a leggere un libro mentre Amy si smaltava unghie di piedi e mani. Avrei voluto ritornare indietro e cancellare quel 'Verrò alla festa'.Che diamine mi era preso?

Ma lo avevo fatto per Amy,perchè lei ci teneva.
  
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