Stordita riuscii ad alzarmi dal letto e ad arrivare nel bagno. 
<< Torna a letto troia,non ho ancora finito con te >> mi ordinò lui urlando.
Il dolore alle caviglie era insopportabile,il sangue scendeva ormai da ore dalle mie ginocchia,tanto da lasciarne una scia per tutto il corridoio.
Lui arrivò ridacchiando,chiuse la porta a chiave e si buttò su di me,come faceva ogni sera,d'altronde. Quel bastardo.
Iniziò col togliermi la camicia e a baciarmi la pancia,scendendo sempre di più. d'un tratto mi ritrovai in biancheria intima.
L'unica cosa che riuscii a fare fu tirargli un calcio nei gioielli di famiglia. Lui gridò dal dolore e si alzò.
<< sai cosa succede alle bambine cattive? >> mi disse.
Aprì il cassetto e tirò fuori un preservativo << ecco,questo succede >>.
Gemetti dal dolore e iniziai a piangere. provai a spingerlo indietro..ma lui era più forte di me e continuava,continuava,divertendosi a vedermi soffrire.

Mi chiamo Cece Marie Evans,ho diciassette anni..e questa è la mia storia.





salve,questo è diciamo un prologo quindi vorrei un vostro parere,recensite,insomma fatemi sapere come vi sembra questa storia,grazie c: