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Autore: Chibi_saru    17/09/2007    2 recensioni
Raccolta di 100 fic (si, proprio 100) sulla coppia SanzoxGoku attraverso 100 prompt predefiniti. [Storia HomoxHomo][Dal 6° captolo in poi capitoli Inediti]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Genjo Sanzo Hoshi, Son Goku
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Goku tossicchiò un paio di volte e poi spostò lo sguardo fisso davanti a se.
Non avrebbe avuto paura, per niente. Doveva semplicemente affrontarli, l’aveva già fatto un sacco di volte no? Certo, prima magari aveva il Nyoibo per difendersi me non era questo il punto.
Ce l’avrebbe fatta, per forza.
«Scimmia, muoviti»
Sanzo entrò dalla porta proprio un secondo dopo che lui aveva finito di vestirsi. Voltò lo sguardo verso il biondo e, prima di poter riprendere a pensare, dovette aspettare un po’.
Sanzo stava divinamente quando si toglieva quella casacca da monaco – stava divinamente anche con quella messa – ma il punto era che, Sanzo, ora non stava solo divinamente, da qualche parte aveva, di sicuro, tatuata la scritta “nato per scopare”. Non poteva essere altrimenti.
Sanzo in completo nero era… era…
«Sei morta, scimmia?»
Goku scosse la testa spalancando gli occhi e poi si voltò di nuovo verso lo specchio. Sanzo, in smoking, era… beh… mentre lui…
Chinò il capo sconfitto e si voltò verso il biondo.
«Pronto…»
Sanzo arcuò un sopracciglio e lo guardò scettico. Prima che Goku avesse il tempo di formulare alcun pensiero – che, probabilmente, sarebbe assomigliato ad un “Si sta preoccupando per me! LO AMO ” – il biondo aveva già scosso le spalle ed era uscito dalla porta facendo segno al più piccolo di seguirlo.
L’Itan si fermò a contemplare Sanzo ancora un po’ prima di trotterellare al suo seguito pregustando tutto quello che avrebbero potuto fare finito quel supplizio.
Strinse i pugni e si preparò psicologicamente. Non stava per andare a morire, doveva semplicemente dire a tutti quanti della sua relazione con Sanzo e della loro decisione di prendersi quattro giorni tutti per loro; Una richiesta giusta no? Da quando stavano insieme erano riusciti a… ehm… concludere solo pochissime volte.
Ma, da quel minuto, tutto stava per cambiare.
«Scimmia, io ancora però non ho capito perché ci siamo dovuti mettere… questi cosi»
«Sanzo! E’ una comunicazione ufficiale del nostro amore! Si è mai sentito di qualcuno che non mette lo smoking per comunicare il proprio fidan… NO! Sanzo non bruciare il vestito!!!»
Dopo un’innumerevole quantità di facce da cucciolo Goku riuscì a convincere Sanzo a non bruciare il vestito, o il vestito che stava portando lui addosso o i suoi capelli o tutto il palco o il tendone o le sedie o l’estintore o l’intero edificio.
Si appuntò in testa di non ripetere mai più la parola “fidanzamento” almeno fino al giorno in cui, il suicidio, non gli sarebbe sembrato una proposta allettante.
Prese due profondi respiri e chiuse gli occhi tentando di ricordarsi cosa gli aveva insegnato Hakkai su quella cosa strana che si chiama… Joda? Koda? Gioga? Oh be, qualcosa di simile.
«Nervoso, scimmia?»
Goku sorrise istericamente e poi scosse il capo.
«Sto solo cercando di memorizzare le uscite di sicurezza»
Sanzo sbuffò e poi poggiò la mano sul capo di Goku arruffandogli leggermente i capelli.
«Basta che li uccidi tutti, più facile e soddisfacente di così…»
Poi Sanzo cominciò ad avvicinarsi al palco mentre, Goku, rimase fermò con gli occhi annacquati e una scritta al neon dietro la testa che recitava “TI AMO”.
Rise alla faccia schifata del biondo che l’aspettava prima dell’entrata e arrivò al suo fianco trotterellando. Dopotutto erano quei gesti in contrasto con le sue parole rudi a rendere Sanzo così affascinante.
Prese un altro profondo respiro e poi salì sul palco. Era tranquillissimo, le ginocchia non gli stavano tremando, semplicemente… ecco… stava… ehm…
Ok, era terrorizzato e le ginocchia avevano deciso di ballare la samba per conto loro.
«S-salve a… tutti…»
Goku fece un piccolo cenno con la testa verso il “pubblico” sorridendo debolmente.
In prima fila, Kogaiji, Dokugakuji e Hazel, lo squadravano malamente… ma perché solo a lui? C’era anche Sanzo sul palco!
Si girò verso il biondo intento a lanciarsi occhiate di fuoco con Homura e Gato e si consolò un poco.
Dall’altra parte della sala, Lirin, aveva preso ad urlare contro dei tizi in camice bianco – Goku notò rabbiosamente che, quello con il coniglio, non la smetteva di fissare Sanzo – e, la donna volpe, stava occhieggiando il sutra che, Sanzo, aveva nascosto sotto il vestito; Yaone parlava energicamente con Hakkai e, alternandosi, i due si scambiavano lunghi inchini. Goku sbatté le palpebre un paio di volte cercando di ignorare il rosso che, all’ultima fila, si divertiva a stuzzicarlo senza mai, però, perdere di vista gli… - Goku arrossì miseramente quando se ne accorse – armamenti di Yaone.
Il moro si voltò un’ultima volta verso il compagno sperando di ricevere un po’ d’appoggio, si rigirò immediatamente con una faccia funerea quando capì che, dal biondo, non avrebbe avuto alcun tipo di aiuto, era troppo impegnato a gestire quella gara di sguardi con Homura.
«Ehm… salve a tutti, grazie per essere venuti…»
«Si, ma dove sono le tartine gratis? Erano una promessa»
Sanzo non spostò il suo sguardo fulminante da Homura nemmeno mentre Kamisama – indignato per l’assenza delle tartine – si alzò e lasciò la sala.
«…Ehm… dicevamo…» Goku tossicchiò ed assestò un piccolo calcetto agli stinchi del compagno occhieggiandolo con rimprovero, non servì a niente se non ad avere un harisenata in testa «… ahi… che… noi vi abbiamo riuniti qui perché…»
Tutta la sala era in silenzio e attenta alle sue parole, Hakkai sorrideva quietamente mentre, Gojio, se la rideva sotto i baffi. Bastardi, loro sapevano tutto e non stavano facendo nulla per aiutarlo… bastardi.
«Io e Sanzo… avremmo una cosa da dirvi, ecco… sto cercando il modo migliore per dir…»
«Noi stiamo insieme pezzi di merda, avete capito? Qualche obbiezione? La scimmia qui è occupata, territorio segnato, proprietà privata, mia, tutto chiaro?» Sanzo concluse il suo intervento non togliendo gli occhi di dosso dal Dio – anche se, un po’, occhieggiò anche al totem, tanto perché fosse chiaro- e ghignando in maniera quasi indegna.
Goku invece sbiancò malamente e guardò con paura il pubblico davanti a lui.
Oddio, come avrebbero reagito? Lui aveva pensato di addolcire un po’ la pillola con storie strappalacrime e romantiche… e invece…
La sala era in silenzio, di nuovo, Hakkai continuava a sorridere mentre, Gojio, era ormai caduto dalla sedia per quanto si stesse sforzando di non ridere.
L’aveva già detto bastardi?
«E-ecco… io… non avevo in mente di dirlo così ma…»
Dopo tre minuti in cui il moro balbettò ogni cosa che gli passò per la testa la folla esplose.
Hazel balzò in piedi con Gaito – che continuava a squadrare Sanzo – a seguito urlando su come, Sanzo, dovesse essersi bevuto il cervello; Homura si alzò indignato sguainando la spada infuocata e avanzando imperiosamente verso il biondo, già pronto ad accettare la sfida.
Lirin si alzò in piedi urlando divertita per il trambusto e raggiungendo il “pelato Sanzo” sul palco, i tre tizi in camice, intanto, stavano dividendo i soldi della scommessa.
Yaone era sbiancata visibilmente per poi sorridere e dare la sua approvazione silenziosa. Kogaiji era svenuto mentre, Dokugakuji tentava di farlo rinvenire. Giokumen Koshu si era avvicinata ai tre scienziati chiedendo a Nii jien la sua vincita.
Goku avrebbe tanto voluto non ricorrere alle maniere forti… stava annunciando a tutti i suoi… beh, nemici, del suo fidanzamento, era una data importante!
E invece eccoli che finivano di nuovo a combattere, maledizione a tutti!
Goku schivò un colpo di pistola di Gaito che, costretto da Hazel, aveva cominciato a sparare contro di lui– stranamente alcuni colpi andavano verso Sanzo… ma nessuno ci fece caso.
Sanzo prese a combattere una lotta furiosa con Homura mentre, Gojio e Hakkai presero a combattere con Zenon e Shien – Il primo perché annoiato, il secondo per solidarietà.
Presto non si riusciva più a capire chi colpiva chi e chi rapiva chi e, Sanzo, si era ritrovato più volte a rischiare di colpire Goku perché, Homura, aveva allungato un po’ troppo le mani.
Hazel continuava ad ordinare a Gato di sparare e, quest’ultimo, approfittando della confusione lanciava un po’ più di proiettili verso il biondo; Kogaiji e Dokugakuji erano ancora fuori dalla mischia come così Yaone, Giokumen Koshu e i tre scienziati che avevano cominciato a discutere sulle poste.
Goku abbassò il Nyoibo su una testa a caso, ormai non ci faceva più nemmeno caso, e passò a colpire il prossimo avversario. L’avrebbe steso di certo se, qualcosa, non l’avesse colpito alla testa.
Poi, era diventato tutto buio.
«Goku, Goku? Scimmia, svegliati!»
Goku aprì un occhio dorato occhieggiando distrattamente Gojio che lo guardava esasperato.
«Era ora! Hai dormito tutto il viaggio su di me! Lo so di essere bello e comodo ma non sei il mio tipo, scimmia»
«Eh?»
Goku si mise a sedere guardandosi in giro confuso, era su Hakuryu e stavano attraversando uno dei soliti deserti, Hakkai rideva mentre, Sanzo, stava usando l’Harisen contro Gojio che, dopo il primo colpo, aveva osato definirlo un “Marito geloso”.
Goku si appoggiò al sedile sospirando sollevato, era stato tutto un sogno, un sogno… beh non proprio orrendo.
«Che diamine hai da ridere tu, Baka saru?»
«Lo smoking ti sta davvero bene»
  
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