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Autore: TheSuspectNumberOne    01/03/2013    0 recensioni
Il rosso lucido mi dona.
sul mio viso,
sui miei capelli,
sui miei vestiti,
su mio sorriso.
Genere: Angst, Introspettivo, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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 Oggi mi hanno insultata.

Mi hanno detto che ero una "merda",

Erano cinque ragazzi. Il primo a cominciare aveva una felpa blu. Un ragazzo piuttosto carino devo ammettere.  Sicuramente più degli altri quattro.

Ridevano tutti e cinque, e un ragazzo con le scarpe verdi mi ha detto che "facevo schifo".  Lui e Felpa Blu erano quelli con più inventiva. Gli altri per lo più ridevano e ripetevano gli insulti.

Quando le loro risate hanno cominciato a coprire la musica delle mie cuffie, ho cominciato a camminare poco più in fretta.

Ovviamente loro mi hanno seguita.

 

Continuavano a ridere e a fare rumore dietro di me.

Quando hanno visto che non reagivo, anche perchè non li sentivo più di tanto, hanno cominciato a darmi degli spintoni.

Io continuavo ad andare avanti, verso il parco. I primi lampioni cominciavano ad accendersi.

Ad un certo punto Scarpe Verdi usò più forza, facendomi cadere la borsa.

Allora mi fermai.

Alzai lo sguardo dalla mia borsa a loro.

Ridevano ancora. Ci voleva relativamente poco per farli ridere.

Gli insulti continuavano. Erano in gruppo davanti a me, e ridevano.

Felpa Blu mi guardava con aria di sfida.

"Sei veramente patetica."


Fu a quel punto che partì nelle mie orecchie la canzone che aspettavo.

Velocemente mi guardai intorno. Non c'era nessuno in giro. Ormai era buio, ed a quest'ora il freddo cominciava a sentirsi.

Sorrisi leggermente e alzai il volume con il pulsante sulle mie cuffie. Loro erano ancora li, a ricoprirmi di insulti ed offese

Ma non sentivo niente. Solo le note che invadevano il mio cervello, e la musica che copriva ogni cosa.

Mi chinai ad aprire la borsa e tirai fuori la mia mazza da baseball. Rossa e lucida. Il mio colore preferito. Un regalo della mia migliore amica.

Quando mi rialzai potei vedere che non se lo aspettavano.

Alcuni avevano smesso di ridere, altri invece no, ma sicuramente erano meno divertiti di prima.

Il mio sorriso si fece più grande, e strinsi le dita intorno alla mazza.


 

Ora voglio essere assolutamente sincera.

Quei cinque ragazzi mi insultavano da circa sette mesi.

Felpa Blu aveva cominciato con un insulto banale davanti alla fermata degli autobus. E gli altri quattro lo avevano seguito senza problemi.

Fisicamente non erano mai stati violenti. O non più di tanto.

Ma con il tempo mi risultava difficile coprire le loro parole con il volume delle canzoni nel mio Ipod.

Sapevo che il parco era deserto una volta il buio calato. Sopratutto a fine inverno.

E sapevo che loro cinque si trovavano sempre nel bar vicino alla stazione il giovedi sera.

Non dovetti fare niente perchè mi seguissero, mi bastò passare davanti a loro.

Ora che ci penso non ho mai saputo come si chiamavano.

Mi farò un giro al cimitero il giorno del funerale.

Tanto per curiosità.




 

Il rosso lucido mi dona.
sul mio viso,
sui miei capelli,
sui miei vestiti,
sul mio sorriso.













 

Questa è la mia seconda storia originale. E' ispirata un po' alla mia storia, e un po' ai miei desideri.
L'ho scritta di getto, con musica nelle orecchie.
Volevo rendere omaggio alla mia migliore amica Marianna (che mi ha veramente regalato una mazza rossa), e alla musica. Due compagne che non mi hanno mai veramente lasciata andare
Spero che vi piaccia.
Grazie di leggere e/o di commentare.
Un bacio.
Dolly

ps. Non ho mai ucciso qualcuno. Giuro.  

 

  
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