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Autore: MandyCri    02/03/2013    13 recensioni
Jack Grant è bello ed è il ragazzo più in vista e popolare di tutto il liceo.
Intelligente, ricco e ben dotato.
Il suo hobby preferito è collezionare ragazze e non francobolli.
Jenna Taylor è bella, ma si nasconde sotto felpe sbiadite e jeans abbondanti.
La sua vita ruota intorno a film romantici, pop corn e sogni ad occhi aperti con l'inseparabile amica Tess.
Jenna non sa nemmeno cosa vuol dire stare con un ragazzo... ma forse Jack glielo insegnerà.
Una storia normale, romantica e spero divertente, ma senza pretese.
E' la prima volta che mi cimento nella classica storia del ragazzo affascinante e del brutto anatroccolo...
Vediamo cosa ne verrà fuori!
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'L'amore non è bello se non è litigarello'
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Grazie di cuore a PinkyCCh per aver creato per me questo bellisimo trailer.
Guardatelo, perchè merita ed è stupendo.
E' un regalo stupendo e non la ringrazierò mai abbastanza per aver perso il suo tempo per me.
Grazie di CUORE.

TRAILER
DI
UN SACCO DI PATATE.
L'AMORE NON E' BELLO SE NON E' LITIGARELLO


by PinkyCCh

http://www.youtube.com/watch?v=ZFqV8Dj9lFY&feature=youtu.be

Eccomi!
Innanzi tutto grazie a Ilovemyconverse, Kalika_ColeiCheDistrugge, gaccia e _Pocahontas_

New entry nelle recensioni.
Grazie a coloro che mi seguono che sono aumentati e ne sono molto contenta.
Vorrei chiedere di lasciarmi un vostro commento solo per farmi un regalino, ve ne sarei molto grata, perchè i commenti aiutano molto e ispirano anche!
Infatti devo dire che le recensioni di gaccia mi hanno fatto riflettere molto e mi hanno dato parecchie idee.
Vorrei anche incitarvi a leggere il racconto che ha pubblicato _Pocahontas_ (come del resto anche quelli delle altre scrittrici di cui ho evidenziato i nomi anche in un altro capitolo), perchè si è iscritta l'altro ieri e un pò di incitamento le farà sicuramente piacere e poi anche perchè il suo primo commento in assoluto l'ha riservato per me e quindi volevo farle un pò di pubblicità.
Ora... sperando che mi lasciate un sacco di recensioni vi posto il quinto capitolo.
Grazie a tutti e alle mie super recensetrici dell'altro racconto che ho in essere. Vi adoro ragazze.

_____________


CAPITOLO 5
 
Un incubo!
Ecco cos’era stata quell’ora e mezza al cinema.
Polipo-Stronzo-Jack non l’aveva lasciata in pace un secondo.
Non si era goduta per nulla il film e ovviamente non ci aveva capito niente. Neanche a dirlo!
Praticamente tutto il genere femminile, presente nella sala, aveva gli occhi gonfi e arrossati dal pianto, tranne lei, giustamente! I suoi erano sì rossi, ma per la rabbia!
Si alzò di scatto con il broncio! Maledetto Jack! Le aveva fatto perdere tutta la trama del film colosso dell’anno!
Si girò verso il suo persecutore e lo trovò intento ad osservarle il sedere – Ehi! Cosa fai? – chiese sgarbata.
Il guardone alzò le spalle con noncuranza – Mi chiedo perché ti vesti sempre come un sacco di patate, quando invece hai molto da mostrare – fu l’unica considerazione del ragazzo, prima di alzarsi e avvinghiarla da dietro – Andiamo a mangiare piccola. Ho una fame da lupo… altrimenti potrei finire per mangiare te…
Jenna scoppiò a ridere istericamente – Ma davvero hai detto una cazzata simile?
Il polipo la guardò offeso e poi la spinse, quasi affettuosamente – Andiamo – disse risoluto.
Una volta fuori dal cinema, finalmente respirò a pieni polmoni.
Non ne poteva più…
Eh dai! Lo sapeva benissimo che non era proprio vero, doveva essere sincera almeno con se stessa. Le attenzioni di Jack le avevano fatto piacere. Non capitava tutti i giorni che un ragazzo si interessasse a lei e ancor meno che fosse proprio uno come lui a dargliene.
Oh! In fin dei conti era pur sempre Jack Grant. Il bellissimo Jack Grant! Si giustificò compiaciuta.
Una vocina le disse di non montarsi la testa. Lo scherzo era sempre in agguato.
Veramente credeva che lui si abbassasse a farle la corte? Più probabilmente la voleva solo portare a letto e poi magari, urlare ai quattro venti, cosa avevano fatto insieme, o peggio… forse la sua massima aspirazione era illuderla. Le voleva far credere di essere interessato a lei e poi l’avrebbe scaricata umiliandola con qualche frase del tipo – Davvero hai pensato che potessi abbassarmi a stare con te? Nemmeno per una botta e via…
Jenna si irrigidì all’istante.
Doveva fare attenzione con quel tipo. Sapeva benissimo che poche ragazze erano riuscite a strappargli un secondo appuntamento, dopo averlo soddisfatto sotto le lenzuola e a nessuna ne erano state concesse tre. E lei Jenna Taylor non avrebbe mai e poi mai donato la sua verginità ad un elemento del genere!
La sua prima volta doveva essere speciale e, non solo lo voleva fare con la persona di cui era innamorata, ma pretendeva che questa persona ricambiasse in modo assoluto i suoi sentimenti.
Quindi Polipo-Stronzo-Jack non sarebbe mai stato il suo primo uomo, visti i suoi precedenti!
Era proprio vera la frase: la storia insegna.
Il passato e anche il presente di Jack era come un indice, alla fine di un’enciclopedia, tutto scritto in ordine alfabetico. E per tutto si intendevano i nomi delle ragazze che si era scopato almeno negli ultimi due anni!
- Noi volevamo andare a mangiare qualcosina al cinese… da soli – la voce di Tess la riportò alla realtà. La guardò stralunata.
Stava scherzando vero? Non poteva lasciarla da sola con quei due, soprattutto non con Jack! E chi l’avrebbe portata a casa?
Tess non sarebbe arrivata a tanto, non poteva farle anche questo! Già l’aveva ingannata con la scusa del cinema, non avrebbe mai dovuto metterla in questa situazione imbarazzante. Non aveva niente in comune con quei due, nessun argomento, nessun interesse – Tess… - cominciò titubante – Non ci doveva venire a prendere tuo padre? – chiese speranzosa. Magari ricordandole quel piccolo particolare, l’amica sarebbe ritornata in sé… invece la guardò colpevole.
Noooooooooo…..
- Veramente gli ho detto che ci dovevamo trovare con alcuni amici e che ci avrebbero poi riaccompagnati loro a casa… Jenna non guardarmi così, non uccidermi, ma se l’avresti saputo, non saresti mai uscita… ci tenevo così tanto…
Ormai l’ultima briciola di autocontrollo si era andata a far benedire, stava per inveire contro la sua più cara amica e spezzare definitivamente e per sempre il loro rapporto quasi fraterno, quando Jack salvò Tess da un sicuro massacro – Scusa? Non ho capito bene? Non sapevi che c’eravamo anche noi al cinema? – le chiese stranito.
L’espressione del ragazzo era alquanto confusa, sembrava quasi sulle spine, mentre aspettava una risposta – No che non lo sapevo Jack! Credi mi sarei vestita così se ero al corrente che c’eravate voi? – ululò senza ritegno, tanto che alcune persone si girarono a guardarli incuriositi.
Lui fece una strana espressione, poi di colpo la prese sotto braccio – Andate a mangiare voi, riaccompagno io Jenna a casa! – urlò trascinandola via.
- Ma dico, sei impazzito? – disse cercando di divincolarsi dalla presa.
Jenna si girò con il viso per controllare gli amici, mentre Jack la trainava come un pacco. Ovviamente i ragazzi, Tess compresa, erano rimasti scioccati e li stavano fissando increduli e immobili nelle loro posizioni. Poteva vedere chiaramente i pugni stretti di Tom, a cui sicuramente era andata peggio di tutti e le bocche aperte di Tess e Alex.
- Jackkkkk!!! – provò di nuovo a catturare l’attenzione del ragazzo che continuò la sua marcia impazzita senza risponderle – Jack! Ma che ti prende? Io non voglio tornare a casa subito, ho fame! Voglio mangiare.
Finalmente si fermò – Bene allora! Andiamo a mangiare qualcosa. Cosa preferisci? – chiese come se nulla fosse.
Jenna lo guardò di sottecchi – Tu… tu sei pazzo… - mormorò – Ma ti rendi conto che questo è un rapimento bello e buono?
Il ragazzo scoppiò a ridere, si mise una mano sulla testa e si scompigliò i capelli – Dai Jen… non esagerare… rapimento è una parola grossa! Ho pensato che visto che i due piccioncini volevano cenare da soli, noi potevamo fare quello che volevamo…
Non lo lasciò nemmeno finire – E Tom? L’hai mollato da solo, come tornerà a casa?
Jack fece spallucce – Si farà accompagnare da loro e poi, sinceramente, poteva venire con la sua macchina, non sono mica l’autista di nessuno io…
Jenna scosse la testa – Stai scherzando vero? – chiese sentendosi subito in colpa, poi per cosa non lo sapeva nemmeno lei – Andiamo a prenderlo… non ci si comporta così…
- Non ti preoccupare Jenna, non ho rovinato la serata a nessuno. Alex lo porterà a casa, oppure Tom chiamerà qualcuno che lo venga a prendere, si stava annoiando a morte e non aveva nemmeno tutti i torti, tra il film che era una super palla e la compagnia femminile… che bè… insomma lasciava a desiderare, gli ho fatto solo un gran favore! Credimi.
Jenna lo guardò offesa – Cosa intendi con quel la compagnia femminile lasciava a desiderare? Guarda che sei proprio uno stronzo sai! Lasciatelo dire, se non vi andava di venire al cinema con noi, potevate fare qualcos’altro, nessuno vi ha obbligato e guarda, se sapevo che era una cosa di gruppo, non sarei...
- Uhmmm…. Una cosa di gruppo… interessante, ma solo con altre donne, intesi? – la interruppe facendole l’occhiolino.
Jenna lo guardò indignata – Porco! Io… - poi lo vide scoppiare a ridere e si unì anche lei alla risata.
Effettivamente era proprio una situazione buffa.
Tess che flirtava con Alex, lei che andava a mangiare da sola con Jack… un momento! L’aveva pensato davvero?
- Senti jack, io ho fame, se riesci a tenere le mani a posto, possiamo andare da qualche parte insieme, ma solo se non incominci ad ispezionare nuovamente il mio corpo con quelle sanguisughe “prensili” che ti ritrovi…
Jack le accarezzò il viso dolcemente – Prometto che sarò bravo… panino?
Jenna annuì sorridente, in fin dei conti non era proprio così antipatico…
 

***

 
Jack guidava con tranquillità, per riaccompagnare Jenna a casa.
La musica teneva loro compagnia. Tutti e due se ne stavano in silenzio, che contrariamente a quello che poteva sembrare, non era per niente imbarazzante. Probabilmente anche Jen si era rinchiusa nei suoi pensieri, proprio come stava capitando a lui.
Era stata una serata molto gradevole.
Si erano fermati in un pub a mangiare un panino. Era stato un piacere guardare Jenna che si rimpinzava di patatine e dava grossi morsi al panino, sporcarsi le mani di maionese per poi leccarsi le dita come se niente fosse.
Era stato un piacere anche vederla mangiare come un lupo e ordinare, poi, delle mozzarelline, perché aveva ancora fame. Ovviamente si era ustionata la lingua e aveva bevuto di getto la coca cola, imprecando come una zoticona. Jack l’aveva presa in giro e lei aveva protestato, donandogli però un sorriso che gli aveva fatto uno strano scherzo nello stomaco.
Quanto odiava quando usciva a cena con qualcuna e poi, invece di una ragazza, si ritrovava una capra davanti che mangiava l’insalatona, sbocconcellando foglia per foglia e triturandola minuziosamente con i denti.
Tutta scena!
Come se lui non sapesse che, quando poi arrivavano a casa quei ruminanti, si saziavano di tutto ciò che trovavano dentro il frigo, come dei bufali inferociti!
Ma a chi la volevano dare a bere?
Invece Jenna non si era fatta riguardo, mangiando con voracità e per fortuna! L’aveva proprio apprezzato.
Si era ritrovato a sorridere come un demente cronico, tant’è che lei stessa gli aveva chiesto – Tutto bene Jack? Hai una strana faccia…
Si era sbattocchiato un po’ da solo, per ritornare lo stesso Jack di sempre, ma non era così sicuro di esserci riuscito, visto che ogni tanto si incantava a guardarla come un perfetto idiota.
- Bè… io vado allora, grazie per la serata, pensavo peggio… invece è stata divertente – disse Jenna timidamente, aprendo lo sportello.
- È perché sei prevenuta – rispose accantonando i pensieri che gli passavano per la testa.
Quella ragazza gli piaceva più del dovuto, al di là della sua stupida vendetta.
- Non sono prevenuta, è un dato di fatto, ciò che sei Jack – disse scendendo.
La seguì a ruota fuori dalla macchina, accompagnandola davanti al portone.
Alla faccia della sincerità!
Jack alzò un sopracciglio e le si avvicinò.
Come le aveva promesso, aveva tenuto le mani a posto, per tutta la serata. Non sapeva nemmeno lui il perché, forse vederla divorare il panino, l’aveva resa degna del suo rispetto.
Sorrise tra sé e sé. Che pensiero strano!
- Me lo dai il tuo numero di cellulare? – le chiese eludendo la stoccata poco simpatica che era appena uscita dalla bocca della ragazza.
- Perché? – Jenna aveva strabuzzato quei suoi grandi e bellissimi occhi verdi e lo fissava attonita.
- Mah… secondo te? Magari si può organizzare qualcosa insieme un’altra volta, se ho il tuo numero ti posso chiamare e ci si può mettere d’accordo… - Cristo Santo! Non stava dicendo davvero quelle cose stupide, vero? No! Non lui…
Jenna lo guardò di traverso – Ok – disse non del tutto convinta.
Registrò il numero e poi le sorrise – Allora ci si vede lunedì – sussurrò, coprendo la distanza tra loro e cercando di baciarla.
Era stato bravo per tutto il tempo, un piccolo bacetto se l’era meritato, giusto?
Jack emise un grugnito.
Al posto delle labbra carnose e morbide, si ritrovò il palmo della ragazza stampato in faccia.
No! Non una sberla, troppo facile…
Jenna gli teneva il viso in una morsa d’acciaio e lo stava allontanando con forza. Le sue dita erano diventate degli uncini che si gli si erano conficcati nelle guance e nella fronte. Probabilmente ci sarebbe voluta la fiamma ossidrica per staccarle dalla sua pelle.
Jack gemette. Non stava capitando proprio a lui, no! Non era possibile!
- Non ti allargare troppo, capito? – sibilò lei divertita.
Cazzo! Esser presi in giro così da una principessa che passata la mezzanotte sarebbe ritornata la sfigata di sempre, non era giusto!
Cosa stava succedendo? Era forse una punizione divina, perché negli ultimi anni si era divertito troppo?
- Bi Bai Bale Balla Baccia… - sbiascicò cercando di parlare con quel muro di carne davanti alla bocca.
Jenna lo guardò stranita – Cosa?
- Be Bi Bogli Ba Bua Bano Ba Bosso… Bapiresti… - provò ancora – Benna Bon Bespiro…
- Eh????
Jack allungò un mano verso il braccio omicida di Jenna e finalmente, con poca delicatezza, liberò la sua faccia dalla presa ferrea della ragazza. Respirò a fondo, una, due, tre volte poi alzò lo sguardo paonazzo verso la sua torturatrice – Ma che cazzo… sei impazzita? Mi stavi soffocando! – abbaiò con il poco fiato che gli era rimasto in gola.
La semi-sfigata cominciò a ridere di cuore – Scusa Jack… sei così buffo…
No! C’era decisamente qualcosa che non andava.
Lei si stava prendendo gioco di lui?
Da quando il mondo non girava più per il verso giusto?
- Cazzo Jen, tu sei pazza… veramente… - disse cominciando a ridere anche lui, travolto dall’ilarità della ragazza.
- Su dai Jack, non sei il mio tipo, dovresti averlo capito…
La guardò ammiccando – Questo lo vedremo cicciona sfigata – la sfidò, facendole l’occhiolino.
- Lo vedremo allora… - rispose lei con gli occhi che le brillavano.
Jack alzò un mano e gliela passò dolcemente sul viso in una morbida carezza – Sì, lo vedremo. Ciao Jen e grazie per l’interessante serata. Sono stato bene.
- Ciao Jack – sussurrò lei semplicemente.
Si avviò verso la macchina, girandosi ogni tanto a guardarla.
Jenna Taylor non sapeva nemmeno in che guaio si era cacciata, sfidandolo così apertamente.
Si toccò il viso ancora indolenzito dall’attacco inaspettato di quella mano killer e poi scoppiò a ridere.
Non era proprio serata quella!
Eppure stranamente Jack si sentì felice. Per la prima volta dopo tantissimo tempo non pensò che aveva sprecato un’altra serata della sua vita con una sciacquetta qualunque.
Con un sorriso idiota stampato in volto guidò verso casa sereno.
Oh! Cavoli! Non le aveva nemmeno chiesto com’era andato il compito di matematica!
Un attimo!
Quella lo aveva mandato in bianco e lui si preoccupava del voto che Jen aveva preso?
C’era qualcosa che non andava.
Decisamente!

   
 
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