Linda era furiosa, incazzata nera, erano le quattro e mezza del mattino e aveva viaggiato tutto il giorno. Si era svegliata alle sette meno venti e aveva passato la giornata tra autobus e aereo. Era a Londra, non riusciva a crederci, la scuola aveva fatto qualcosa di interessante per una volta e l'aveva portata nella città dei suoi sogni. La sveglia era alle sei e quelli della stanza accanto stavano facendo casino dalle due tra musica e urla, era sorpresa che nessuno si fosse lamentato con la reception, lei era stufa ed era uscita senza chiudere la porta della sua stanza, che si sarebbe chiusa automaticamente se le sue amiche non l'avessero tenuta aperta per cercare di dissuaderla dicendo che non sapendo chi poteva trovarsi davanti era meglio non provocare. Linda se ne infischiafa di chi poteva trovarsi davanti, si era sempre reputata una ragazza tosta, e quando non le andava qualcosa lo diceva liberamente senza peli sulla lingua. Bussò alla porta accanto tre volte, con le nocche della mano destra, velocemente. Aspettò, nessuna risposta, riprovò più forte e aspettò ancora mentre le sue amiche continuavano a dirle di rientrare, lei le ignorava. Un urlo e poi delle risate arrivarono dall'interno della stanza, e allora lei prese a bussare ininterrottamente, forte, come se la sua mano fosse un martello e su quella porta ci fosse un chiodo che non voleva saperne di entrare, iniziò a bussare con entrambe le mani, e quando stava per sbatterci anche il piede destro la porta si aprì.

Linda vedeva l'interno della stanza in disordine da sotto il braccio di un ragazzo che teneva la mano destra appoggiata alla porta aperta e quella sinistra appoggiata al fianco nudo. Il ragazzo indossava solo un paio di boxer e dei calzini bianchi, i suoi capelli biondi con le radici castane erano bagnati, e aveva dei bellissimi occhi azzurri, non era niente male. La ragazza non si soffermò a pensare al suo bell'aspetto e lo fissò in cagnesco dal basso del suo metro e cinquanta, dalla sua camera Sara e Ilaria si erano affacciate a vedere la scena, bloccando la porta con una valigia, intanto altri due ragazzi avevano raggiunto il biondino, uno era rosso e lentigginoso alto più o meno quanto lui, e l'altro era più alto degli altri due di una buona spanna ed aveva capelli e pelle scura e gli occhi di un verde brillante. Linda guardò in cagnesco anche gli altri due e disse con aria scocciata:

"Volete fare silenzio?", i ragazzi si guardarono tra loro sogghignando, poi tornarono a guardare lei che aveva le ciabatte con Tittie e un enorme e caldissimo pigiama abbinato.

"Altrimenti?" disse il biondino con un forte accento irlandese, ma non le diede tempo di rispondere chiudendole la porta in faccia. I ragazzi ripresero a fare casino e Linda tornò in camera, iniziò a digitare il numero della reception, quando nell'altra stanza improvvisamente si fece un silenzio assoluto e poi si sentì la voce di un uomo che sgridava i ragazzi. Linda fece un sorrisetto compiaciuto e rimise a posto il telefono, spense la luce e raggiunse Ilaria nel letto matrimoniale, lei e Sara si erano infilate sotto le coperte appena Linda era tornata in camera, dall'altra stanza non arrivava più nessun rumore e Linda riuscì finalmente ad addormentarsi.

Qualche ora dopo

Linda era stanchissima, era seduta a uno dei quattro tavoli della sala, che sembrava la versione economica di Hogwarts con quei lunghissimi tavoli in plastica e col tavolo del self service al posto del tavolo dei professori, il fatto che la maggior parte delle persone sedute ai tavoli fossero adolescenti contribuiva a quell'impressione. Era seduta tra Sara e Nicole, Ilaria era poco distante seduta tra Giacomo (che era il suo ragazzo) e Carlotta. Linda stava spalmando la Nutella su una fetta biscottata, quando la sedia del posto davanti al suo si mosse, era il biondino della sera prima e accanto a lui si stavano sedendo gli altri due ragazzi.

"Ehy Tittie" la salutò il biondino poggiando un vassoio che strabordava di cibo sul tavolo,

"Ehy biondino, la vostra festa non è continuata a lungo eh?" Linda morse la fetta biscottata con un sorriso e notò che i tre ragazzi avevano delle enormi occhiaie bluastre sotto gli occhi, anche lei le aveva, però era riuscite a coprirle col correttore, il suo sorriso si allargò.

"Si sono lamentati di noi alla reception e ci hanno detto che se non volevamo essere cacciati dovevamo fare silenzio, la prof era furiosa".
disse lui con una smorfia

Per Linda la conversazione era finita lì, e a quanto pareva anche per il biondino dato che non disse più niente. Linda continuò a mangiare parlando con le ragazze, ma quando stava per alzarsi il biondino le riparlò :

"Comunque, io mi chiamo Niall, e loro due sono Ed e Sean" disse indicando prima il rosso e poi il moro, che fecero un cenno. Linda li salutò di rimando ma non disse niente, allora Nicole prese la parola e le presentò, quando ebbe finito Niall disse:

"Allora ci vediamo in giro, Linda"

"vedremo..."
rispose lei e si alzò per rimettere a posto il vassoio al tavolo del self service, quando gli ripassò accanto per tornare nella sua stanza vide che Niall stava sorridendo e solo allora notò che un apparecchio brillava sui suoi denti, che comunque non rovinava il suo bellissimo sorriso.

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Spazio dell'autrice: Salve ragazzi, spero vi sia piaciuto questo primo capitolo! Commentate c:
P.S. Se le conversazioni sono in corsivo significa che i personaggi stanno parlando in inglese.