Orecchie [ tappate ].
Bocca [ cucita ].
Le parole non servono [ mai ] quando tra le persone c'è un muro di [ estrema ] indifferenza e [ stupidità ] testardaggine.
La chiamano codardìa. La chiamano paura. La chiamano [ shh,non si dice ] Mafia.
Una donna continua a spazzare per terra,una scopa rudimentale stretta tra le mani,nocche bianche,rughe antiche. Occhi che guardano [ ma mentono ],labbra che si muovono [ ma non parlano ]. Sillabano rimproveri ai bambini che giocano alla guerra.
[ Urlano ].
Uno di loro è piccolo,magro,sporco di polvere. Con i vestiti strappati,assomiglia più ad uno spaventapasseri che ad un bambino [ suo padre l'ha picchiato ].
Gioca,finge di tenere tra le mani una pistola,simula lo sparo.
Bang!
Esulta [ perchè il suo compagno di giochi è stato centrato in testa ],si vanta [ perchè la sua mira è migliore delle altre ],urla [ perchè un modo per sfogarsi deve pur trovarlo ].
Gli altri bambini guardano infastiditi,uno di loro ha lo sguardo cattivo [ però lui ne è orgoglioso ] perchè [ dicono che assomigli a quello di suo padre ] non aveva dato il permesso di iniziare.
E la donna osserva,scruta,studia. Lancia sguardi allarmati alle altre [ chiedendo],tenendo più stretta la scopa,corrugando le sopracciglia,ignorando il sudore,il caldo [ la paura ].
Sa che sono lì. Sa che stanno osservando.
Ma finge [ ci prova ].
Sente le bambine dentro casa ridere,probabilmente quel fantoccio di pezza dagli occhi storti si sarà trasformato in una Diva. Riprende il suo lavoro [ mette troppa forza nelle braccia,il legno si inclina ].
Guarda terra,fissa le ombre [ continua a spazzare via la polvere ]. La puzza di un sigaro arriva alle sue narici. Passi cadenzati colpiscono i suoi timpani [ vicino ],continua a guardare terra [ fissa l'ombra che sta passando,trattiene il gemito,non vede,non sente,non parla ].
Le urla dei bambini si placano [ lasciano passare,obbediscono a ciò che i loro padri dicono ]. Poi tutto ricomincia da capo.
Bang! [ è morto lo stesso bambino di prima ].
Bang! [ le bambine continuano a ridere ].
Bang! [ la comare continua a spazzare via la polvere,che copre il sangue ].
Mette ancora più forza,graffiando la strada,cercando di cancellare [ di dimenticare ].
Bang!
[ Silenzio ].
Track! [ la scopa si è spezzata ].
E' un momento.
I bambini corrono,corrono forte. Tornano a casa,perchè sanno che è così che si fa [ perchè le loro mamme chiudono sempre le finestre quando succede ]. Le comari si trascinano dietro le loro cose.
Chi lavorava a maglia,si alza lesta. Chi cercava di lavere via il sangue dalla strada,guarda affranta [ ancora una volta ] quel piccolo pezzo di terra [ macchiato di nuovo ].
E dopo è un fuggi fuggi.
Ha colpito,ha colpito!
Cosa ha colpito?
Tutto [ tutti ].
Ma chi è stato?
E' stato... [ shh,non si dice ].
Non lo so chi è stato [ io non c'ero,lo giuro! ]. Non lo so chi ha sparato [ non ho sentito niente,non mento! ]. Non lo so,non lo so,non lo so! [ perchè dovrei parlare,se non so niente? ].
C'è una parola [ cinque lettere ] che non si può dire. Ci sono persone [ sette lettere ] che non si vedono [ ma ci sono. E loro lo sanno ].
Non le vedi [ no ],non le senti [ no ],ma lo sai [ ... ].
Guarda che così non si risolve niente [ cosa c'è da risolvere? ]. Guarda che ti giudicano [ il rispetto non è una cosa che hanno tutti ].
Le comari ritornano sempre a spazzare per terra [ quella terra che ama,che ogni giorno vede ferita a morte dai cadaveri che crollano come pioggia da chissà dove e chissà perchè ].
I bambini tornano sempre a giocare alla guerra [ ed è sempre lo stesso bambino che muore,ucciso dallo stesso bambino che per la prima volta l'ha colpito ].
Chi ha colpito,chi ha colpito?
[ Gli stessi di sempre ].
Cosa hanno colpito,cosa?
Tutti [ tutto ].
Bang!
Track!
Chi è stato? [ shh,non si dice ].
Bang!
Occhi [ coperti ].
Orecchie [ tappate ].
Bocca [ cucita ].
Tanto a cosa ti servono se sei già un morto che cammina?
[ Bang ].