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Autore: itzmary    02/03/2013    0 recensioni
Cara e Harry
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cara Bennet era appena arrivata all'aeroporto di New York. Una marea di gente andava e veniva. C'era chi arrivava e c'era chi andava. Destinazioni diverse, vite diverse. L'aeroporto era enorme, lunghissime vetrine e muri di vetro che lasciavano intravedere la città. Cara si avviò verso l'uscita. Ci doveva essere qualcuno li che la sarebbe venuta a prendere. Sua cugina con i suoi zii. Non li vedeva dall'ultima volta che era venuta. Più di sei anni fa. Non le dispiaceva non essere ritornata. La sua prima volta nella grande mela non era stata delle migliori. Adesso però era li, non di sua spontanea volontà, sua madre l'aveva mandata dalla cugina perché cambiasse aria dopo l'incidente.

 

La ragazza si guardò intorno, faceva molto caldo, non era abituata a quelle temperature. Prese un elastico dal polso e si legò i lunghi capelli neri. Si alzò qualche volta sulle punte dei piedi per vedere se riusciva scorgere una faccia famigliare. Nessuno. Prese il cellulare e controllò che non ci fosse qualche messaggio. Niente. Rigirò la testa e i suoi occhi verdi incrociarono quelli azzurri della cugina. Un sorriso le si dipinse sulla faccia. Non le piaceva New York, ma le piaceva sua cugina. Le due ragazzi si strinsero in un abbraccio, Sage le prese le valigie e si avviarono verso la macchina. Non si vedevano da due anni, c'era un'atmosfera imbarazzante che aleggiava.

 

Mamma e papà domani ci portano a Montauk e poi tornano a New York, devono lavorare.” disse Sage caricando le borse in macchina. La mora annuì e seguì l'altra in macchina. I genitori di Sage non erano molto presenti, le facevano fare un po' quello che voleva. A Sage andava bene così, si divertiva. Dopo mezz'oretta arrivarono nell'appartamento nell'Upper East Side di New York. Cara era sempre rimasta incantata da quella casa, era di gran lunga migliore che il suo appartamento di Londra. I suoi zii erano molto ricchi e non si vergognavano di mostrarlo.

 

Arrivarono a Montauk dopo qualche ora quella mattina, i genitori di Sage le lasciarono le chiavi della casa e i soldi. Salutarono le due ragazze e tornarono nella City. Cara entrò nella casa al mare, era decisamente lussuosa pure quella, ma aveva uno stile più country. Sage le sorrise e la portò in camera sua. Avevano una camera diversa, entrambe con un letto matrimoniale e un bagno.

Cara, fra un po' arrivano i miei amici. Te li ricordi?” chiese la ragazza mentre si spostava una ciocca di capelli biondi dagli occhi. Cara si girò di scatto e fece segno di no con la testa. Se li ricordava bene i suoi amici invece, quella volta che gli aveva conosciuti però non era stato un momento piacevole. All'epoca era abbastanza grassottella e diciamo che i bambini all'età di undici anni non hanno sempre commenti piacevoli. Fortunatamente aveva dovuto passarci solo un pomeriggio. Probabilmente loro non si ricordavano di lei. Almeno così sperava lei.

 

Verso le sei del pomeriggio, suonarono alla porta. Cara era al piano di sopra in camera sua. Stava mettendo a posto la montagna di vestiti che si era portata. Sage era in cucina. La mora sentì i passi della cugina avviarsi verso la porta di casa. Dopo poco un paio di voci si sparsero per la casa. Sage stava salutando tutti i suoi amici, mentre Cara sperava vivamente che la cugina si fosse dimenticata di lei. Sbagliato. Sentì la voce della bionda chiamare il suo nome. La mora si alzò e si avviò al piano di sotto. Prima di scendere, però si sedette sulle scale e aspettò qualche secondo.

C'è mia cugina Cara” disse Sage sorridendo. Gli altri si guardarono.

Ma chi quella grassottella?” chiese Brian nascondendo una mezza risata. Del nuovo gruppo di amici di Sage solo tre avevano conosciuto Cara sei anni prima.

Brian, stai zitto. Non era grassottella e comunque adesso sta molto meglio.” rispose la bionda spingendo il ragazzo che aveva appena parlato. Cara decise che era giunta l'ora di uscire allo scoperto e interrompere quella fastidiosa conversazione. Scendendo le scale si sciolse i capelli che le caddero lunghi sulle spalle e arrivarono poco sopra il bacino. Si trovò davanti una ragazza e tre ragazzi. Si ricordava solo di due di loro, uno non l'aveva manco mai visto. Meglio così.

Sage le saltellò attorno e le presentò gli altri. Cara sorrideva e faceva finta di essere felice di conoscerli. Il ragazzo da lei sconosciuto non le tese neanche la mano, ghignò e si buttò sul divano. Maleducato. Mentre gli altri si sedevano Sage si diresse in cucina. Cara ne approfittò per eclissarsi di sopra.

 

 

La mattina seguente le due ragazze andarono in spiaggia. Li trovarono le stesse persone del giorno prima. Cara prese il suo asciugamano lo posò sulla sabbia e si ci buttò sopra.

Non ti togli la maglietta?” chiese una ragazza dai capelli castani e un sorriso argentato. Si chiamava Emma. Cara le sorrise e e gli disse che preferiva tenersela. Aveva problemi a farsi vedere in costume. Non si piaceva dunque preferiva nascondersi e in più c'era quella. Il ragazzo maleducato del pomeriggio precedente arrivò con in mano una bottiglia d'acqua e si posizionò tra Sage e Cara. Cara non fece a meno di notare che nessuno si avvicinava più di tanto a loro, soprattutto dopo l'arrivo del ragazzo dai capelli riccioli e mori. Sembravano in una bolla. Sage si alzò di scatto appena vide passare un ragazzo castano chiaro con un fisico scolpito.

Cara vieni a fare una passeggiata con me?” squillò la bionda girandosi continuamente verso quel ragazzo. La mora prese gli occhiali da sole e si alzò. Per sbaglio sollevò un po di sabbia che si andò a posare sull'asciugamano del ragazzo accanto a lei. Il moro si girò di scatto la prese per il polso e la strattonò. Cominciò a stringerglielo forte, guardandola con sguardo assassino. Emma si girò velocemente verso il riccio e gli posò la mano sulla spalla.

Smettila, Harry.” sibilò Sage. Il ragazzo lasciò la presa. Cara si massaggiò il polso ancora un po dolorante e si allontanò con Sage.

Le due ragazze stavano passeggiando sulla riva del mare, davanti al loro c'era il castano che aveva catturato gli occhi di Sage.

Devi scusarlo”disse la bionda girandosi verso la cugina. Cara la guardò qualche secondo.

Che problema ha?” rispose la mora mettendosi gli occhiali sul naso.

E' un tipo particolare. E' il fratello di Emma. Diciamo che è un ragazzo abbastanza violento. Molti hanno paura di lui.” Cara strabuzzò gli occhi. Violento? Perché ci uscivano allora? Sage si affrettò a continuare.

Ma gli altri non lo conoscono. E' stato ferito e questo è il suo modo di difendersi” concluse la ragazza calciando un tocco di sabbia. Cara abbassò gli occhi e continuò a camminare. Lasciò perdere il discorso.

 

  
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