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Autore: Sarn    17/09/2007    7 recensioni
Però. Una volta che ti avrò ucciso. Che ne sarà di me?
One-shot sui pensieri di Sasuke e sulla sua solitudine.
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sera mi ha sempre messo tristezza.
Almeno, per quanto mi è dato ricordare.
Non so come fossero le cose prima.
Però so che la sera mi mette tristezza.
Ogni volta.
Per quanto la giornata possa essere piena.
Per quanto mi possa allenare.
Per quanto mi possa divertire a prendere in giro quel baka.
Per quante volte io possa evocare lo sharingan.
Arriva sempre.
Sempre.
E quindi è inutile dire che è successo anche oggi.

"Bene, ragazzi. Per oggi abbiamo finito."
Preferisco non pensare al fatto di avere un sensei che parla come se facesse lui tutti gli sforzi.
Non mi lamento.
Vedo la testa quadra sbuffare come al solito.
Lui sì che si lamenta.
Costantemente.
Un caschetto rosa mi si avvicina.
Rosa di capelli ma rossa in viso.
Dovrei emozionarmi?
Sentirmi lusingato?
Essere gentile con lei?
"Sasuke, usciresti con me stasera?"
Spiacente, le ipocrisie non fanno per me.
Ecco.
L'ho fatto di nuovo.
Sta per mettersi a piangere.
In fondo ci vuole così poco.
Mi stupisco ogni volta di quanto certa gente sia in grado di essere fragile.
Se al posto mio ci fosse Naruto, la consolerebbe.
Già lo vedo, pochi passi più avanti, che mi fissa con sguardo torvo.
Non ci vuole una dote innata per capire che pensa che io sia uno stronzo.
La fisso negli occhi.
Quel verde così intenso.
Che non mi suscita nessuna reazione.
Immagino che dovrei chiedere scusa.
Ma la voce non mi esce dalle labbra.
L'orgoglio mi impedisce di proferire parola.
Sono un insensibile?
Può essere.
Di sicuro sono un idiota.
Avrei dovuto dire di sì.
Ma non perchè improvvisamente per illuminazione divina io abbia realizzato che Sakura è l'amore della mia vita.
Molto.
Ma davvero molto.
Più semplice.

Eh?
Non ascoltavo.
Ma ha detto qualcosa ed è corsa via.
Mi volto e scopro che silenziosamente se n'è andato anche Kakashi sensei.
Rimane solo il baka che mi guarda male.
"Sasuke, sei uno stronzo."
Appunto.
Lo sapevo.
Non posso ribattere perchè in fondo penso che abbia ragione.
Ma ci resto male.
Forse.
E dico forse.
Pensavo che tra tutti lui avrebbe potuto capirmi.
Lui è quello che mi somiglia di più.
Anche se ovviamente non lo ammetterei mai ad alta voce.
Lo fisso.
So di avere degli occhi che mettono in soggezione.
Lo so.
Quegli occhi neri come la pece.
Lo so perchè anch'io sono stato osservato da occhi come i miei.
Ma Naruto non si fa intimidire.
E non indietreggia.
Io invece quella volta ho avuto paura.
E avrei voluto scappare.
Rifugiarmi da qualche parte e non muovermi più.
O semplicemente morire ucciso dalle tue mani.
In fondo sono dell'idea a volte che sarei dovuto morire anni fa.
Quelle volte, la morte mi appare come una consolazione.
Quelle volte mi rendo conto che l'unica cosa che mi tiene davvero attaccato alla vita sei tu.
Itachi.
Proprio tu che avresti dovuto uccidermi.
Sei ciò che mi tiene ancora oggi in vita.
Non lo trovi curioso?
Francamente, ogni tanto sento come se mi prendesse per il culo.
La vita, intendo.
E il fatto che Naruto non capisca che non sono uno stronzo insensibile è una di quelle piccole cose che danno credito alla mia simpatica tesi.
Perchè, no.
Non lo sono.
Ma non te lo vengo a spiegare.
Arrangiati a capire da solo, se ci tieni tanto.
Però certo.
Se darmi dello stronzo ti fa stare meglio.
Ti fa sentire una persona migliore.
Fa' pure.
La cosa non mi tocca.
Lo vedo per un attimo dibattersi tra la voglia di prendermi a pugni e andare a cenare.

L'ho sempre sostenuto.
Naruto ragiona con lo stomaco.
Infatti ora sono qui da solo.
L'oscurità mi avvolge.
E...
Sì, lo ammetto.
Ho fame.
Ma non mi va di tornare a casa.
Avrei dovuto accettare l'invito di Sakura.
Almeno non starei qui da solo.
E' maledettamente patetico.
Guardo il cielo scuro.
Se si mettesse a piovere avrei una scusa per tornare a casa.
Invece no.
Sono costretto a tornare a casa di mia spontanea volontà.
Semplicemente perchè non ho un altro posto dove andare.

Apro la porta ed entro nella mia casa vuota senza nemmeno accendere la luce.
Qui dentro si soffoca.
E mi è passata la fame.
Spalanco la porta finestra e mi siedo sul terrazzo.
La mezzaluna appena sorta sembra sorridermi beffarda.
Nemmeno le stelle mi è concesso di vedere stanotte.
Solo la luna attorniata da un paio di nuvolette talmente minuscole che farebbero pena perfino a Nara.
Il pavimento è gelido ma ormai sono seduto e non ho intenzione di alzarmi.
Comincia a soffiare un vento altrettanto freddo.
Come si fa a non avere la sensazione di un accanimento contro il sottoscritto.
Comunque non ho intenzione di alzarmi.
Lo so, sono testardo.
Ma penso che questo si sia già capito da tempo.
Quindi sono qui alle prese con i miei pensieri.
Solo come al solito.
Mi viene da pensare ai miei compagni di squadra.
Naruto all'Ichiraku a mangiarsi ramen con Iruka come suo solito.
Sakura a casa allegra e felice in comagnia della sua bella famigliola.
Sì, sono un idiota.

Ho mentito.
Prima, intendo.
Non è vero che non ricordo come fosse la mia vita prima.
Sì, prima che Itachi decidesse di...
Di fare.
Bè.
Quello che ha fatto.
Il fatto è che me lo ricordo benissimo.
E non farebbe così male se così non fosse.
Ricordo le cene in famiglia.
La cucina della mamma.
L'atmosfera calma e rilassata.
La sensazione di calore.
Ma forse mi piace solo pensare che fosse così.
Però Itachi me lo ricordo.
Che mi prendeva in giro.
Che era tanto più bravo.
Che mi dava la colpa di quello che combinava lui.
Che...
Non parlava.
Ma che trovava il tempo per starmi vicino, quando papà non ne aveva.
Ovvero sempre.
Che mi faceva dormire con lui quando avevo paura.
Che in occasioni rarissime mi regalava un sorriso.
La sera ero felice di tornare a casa.
Sapevo che Itachi era a casa ad aspettarmi.
E se non c'era, stavo io sveglio ad aspettare lui.
In fondo, ero felice perchè c'eri tu.
Itachi.
Ed ora l'unica cosa che mi resta è la vendetta.
La ricerca di te.
Io ti ucciderò.
Itachi.
E ho la sensazione che tu lo sappia meglio di me.
Non credo di avere mai imparato ad amare.
Ma di certo ora ho imparato ad odiare.

Però.
Una volta che ti avrò ucciso.
Che ne sarà di me?
Quale sarà il mio scopo nella vita?
Cosa farò se non ci sarai tu?
Eh?
Dimmelo tu.
Itachi.

















Non sono molto orgogliosa di questa fanfic. Spiacente, ma lo devo ammettere.
La malinconia mi coglie sempre quando viene la sera. E davvero, non so perchè.
Magari mi sento semplicemente sola.
Davvero, non so.
Fatto sta che esprimere la complessità del pensiero di Sasuke...bè. E' complesso. E temo che sia un po' OOC.
Ditemi pure che ne pensate...ho letto tante di quelle belle fic su Sasuke che sinceramente mi sembra di aver scritto qualcosa di orribile.
Comunque sia a voi il giudizio.
kiz Sarn
[Va bene che sono depressa, ma ci tengo molto a sapere che ne pensate...almeno se dite che fa schifo vi risparmierete altre fic su Sasuke da parte mia...]
Questa la dedico al Micio. Ogni Sasuke ha il suo Naruto. E io ho te. E' scontato ma non so che farei senza la tua amicizia.
  
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