Anime & Manga > Ranma
Segui la storia  |       
Autore: xingchan    02/03/2013    7 recensioni
Ranma e Akane sono convolati a nozze da appena un anno, entrambi ventenni. Lui è diventato il Capo palestra occupando il posto di Soun.
La storia comincia proprio con la prima sfida ufficiale di Ranma come detentore del dojo Saotome-Tendo.
Ispirata da una piccola parte della mia Lifetime Remake poiché qualcuno ci sperava su questa mia decisione, come ran_ko! XD
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Lifetime'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 
Quando aprì gli occhi, Ranma sentì un senso di pace e felicità avvolgerlo. Si accorse di Akane abbracciata al suo petto che sonnecchiava.
 
Che strano... In altri tempi sarebbe schiattato scoprendosi stretto alla ragazza completamente svestiti, ma adesso avrebbe voluto far fuori tutto ciò che aveva costruito soltanto per poter restare con Akane in quello stato.
 
Se Akane gli avesse letto i pensieri lo avrebbe senza dubbio dato del depravato.
 
Ridacchiando fra sé e sé, emise un lungo respiro che svegliò piano sua moglie e, rendendosene conto, la legò ancora più saldamente al suo torace cominciando a baciarle le labbra senza darle il tempo di focalizzare.
 
-Ranma...- esordì lei. -Eri sveglio e non mi hai detto niente? A che stavi pensando?- continuò lei cercando di far aderire il suo corpo a quello dell'altro.
 
Ricordava ancora lo sguardo innamorato che lui le ha rivolto per tutta la notte precedente e lei che si scioglieva come ghiaccio al sole, forse anche più velocemente.
 
Ranma fece il vago, rispondendo dolcemente -Niente! Tu e le tue conclusioni affrettate!- disse rimettendosi a dormire.
 
-A quest'ora avresti già preparato la colazione... -lo squadrò Akane.
 
Come mai era ancora lì a letto?
 
-Voglio rimanere qui.- replicò lui con un velo di imbarazzo, accompagnato da quello della giovane. -Con te.-.
 
Ma i suoi propositi non andarono in porto perchè Akira cominciò a piangere.
 
-Resta ancora un po'- le propose. -Mi occuperò io del piccolo.-.
 
Si infilò i boxer stando ancora seduto, mentre lei da dietro gli gettò le braccia al collo, solleticandolo con il suo fiato. Le diede un'ultima carezza prima di lasciare la stanza.
 
***


Nabiki non faceva altro che stiracchiarsi da quando aveva abbandonato anch'ella la sua camera. Arrivò in cucina, dove trovò Ranma intento a preparare il latte ad Akira. La mezzana si appoggiò accanto alla porta sbadigliando sonoramente.
 
-Mia sorella non si è ancora alzata?- gli domandò, mentre prendeva una tazza ed accendeva la teiera.
 
-Le ho detto io che poteva stare.- sostenne, sedendosi con il figlio in braccio.
 
C'era una strana sfumatura nella sua voce, cosa che alla volpe non sfuggì affatto. Era un po' tremolante e sognante. Non aveva mai visto Ranma così. -Che ti prende?- chiese con una certa malizia avvicinandosi al volto sereno di lui. -Ti è successo qualcosa di bello?-.
 
Sapeva che voleva soltanto prendersi gioco di lui, perciò cercava di scacciarla con alcuni movimenti della testa con un'espressione infastidita.
 
Ignorandolo del tutto, Nabiki si diresse verso la camera da letto dei due e, spalancando la porta senza chiedere il permesso, vide Akane ancora sotto le lenzuola e da come cercava di vestirsi, ne dedusse che fino a poco tempo prima era completamente nuda.
 
-EHI, AKANE!- la richiamò fischiando. –Sei ancora lì?!- rise, al contrario l'interessata tentava in tutti i modi possibili di nascondere il rossore che ancora faceva capolino sulle sue gote, ammonendo la sorellona.
 
-SMETTILA, NABIKI!!-.
 
Si udì il suono del campanello e la mezzana si dedicò alle visite, pensando che soltanto qualcuno di famiglia poteva arrivare di punto in bianco a quell'ora del mattino. Erano suo padre e Genma che sorridevano come ebeti, quasi fossero appena usciti da una birreria. Per accertarsene, la ragazza con il caschetto si avvicinò al volto del padre per annusargli i baffi: eh, sì.
 
Era ubriaco.
 
E doveva esserlo anche quell'altro!
 
Povero paparino!
 
Povero zietto!
 
-Perchè siete qui? Che succede?- chiese lei, incrociando le braccia al petto.
 
-Ahahahahahahahah!! Ottima domanda!- fece Soun rendendo la sua rosatina sommessa un vero e proprio baccano da spaccare i timpani. Nabiki si aspettava che continuasse a spiegarle, ma a quanto pare i due uomini erano troppo occupati a ridere come pazzi, come se avessero visto quale stramba scena comica talmente d'effetto da riderci su per ore.
 
Si guardavano e ridevano.
 
Poi ridiventavano seri e riprendevano a sghignazzare subito dopo.
 
-ORA BASTA!!- tuonò infine. -DITEMI CHE CAVOLO VOLETE O VI SBATTO LA PORTA IN FACCIA, CAPITO??!!!-.
 
Nel frattempo, Ranma aveva compreso che c'erano il padre ed il suocero all'uscio ma aveva Akira in braccio, perciò fu silenziosamente grato alla volpe. E, siccome la ragazza non riusciva a cavare niente da quelle bocche ormai infradiciate di ogni tipo di alcolico, Ranma prese la palla al balzo. Fece segno alla cognata di intrattenerli ancora per qualche minuto, stando ben attento a non farsi vedere soprattutto da Soun.
 
Era chiaro che si sarebbe scandalizzato se lo avesse trovato in mutande con due donne in casa, e molto probabilmente avrebbe allungato il mento fino a toccare terra.
 
E chissà cosa avrebbe formulato nella sua mente.
 
Si fiondò verso la camera da letto, dove Akane si stava già vestendo.
 
-Ma chi è?-.
 
-Sono i nostri padri. Dovrebbero dirci qualcosa ma non si sbrigano a parlare.- replicò in risposta, dandole in braccio il bambino.
 
Akane però non capiva. -Come 'non si sbrigano a parlare'?-.
 
-Lo vedrai da te!-.
 
L'attesa e la curiosità la stavano davvero divorando. Segno evidente fu la sua corsetta verso l'ingresso con il piccolo.
 
Erano su di giri a causa dell'alcool.
 
-AKANE, FIGLIOLA!- esultò il padre, portandosi una mano alla testa constatando di quanto fosse cresciuta la sua bambina, ormai diventata madre. -Dato che oggi il dojo è chiuso abbiamo avuto la splendida idea di cenare tutti insieme qui! Nodoka è con Kasumi a fare la spesa. Saranno qui a momenti!-.
 
Ma che stavano dicendo? Il dojo doveva aprire proprio nell'arco di quell'oretta, come mai dicevano così?
 
-Ah, cavolo, me ne ero dimenticato!- disse Ranma avvicinandosi alla porta. -Oggi cominciano i giorni liberi prima della partenza! me ne ero completamente dimenticato!- concluse ridacchiando.
 
Al contrario Akane era davvero arrabbiata. -DOBBIAMO CHIUDERE IL DOJO E NON MI HAI DETTO NIENTE?-. va bene che suo marito era piuttosto sbadato, ma nasconderle una cosa che interessava anche lei era troppo!
 
-Non fare così! Me ne sono scordato, con tutto quello che ho in testa! E poi, scusa, Happosai te lo dice sempre, come mai adesso non...-.
 
-Dato che il periodo che dovrebbe trascorrere fuori si è ampliato, dovrà chiudere per due giorni. Il maestro non è in città, è in montagna che ti aspetta... E lo sai, no?!- si intromise Soun.
 
La ragazza lo guardò di traverso, e Ranma decise di gettare la spugna davanti a lei e di andarsene in bagno. -Ok, hai vinto tu...- borbottò ad Akane, prima di dileguarsi.
 
***
 
Fra tutto quello che lo teneva occupato, non si era reso conto che doveva fare un altro viaggio di allenamento con i suoi allievi! E, cosa ancora più grave, non lo aveva detto a sua moglie!
 
Si diede dello stupido molte volte, uscì dalla vasca e si vestì di fretta, mettendo ciò che gli serviva per il viaggio subito in lavatrice.
 
Appena mise in moto, si aggrappò alla macchina fissandola.
 
Non sapeva il perchè, ma rammentandosi del viaggio si era ricordato anche di un altro problema, molto più grave: la sua maledizione. Il suo sguardo si fece triste e, Akane, entrata nel bagno anche lei, lo vide ed intuì il suo sconforto.
 
-Ranma...-. L'interpellato si voltò verso di lei, persistendo con quell'espressione. Rimase in silenzio, con il capo chinato, aggrappato con le mani ai lati dell'apparecchio.
 
-Stai così per...-.
 
-Sì- l'anticipò lui. -Come sarà l'approccio di Akira con...-. Non aveva il coraggio di continuare, forse perchè anche a parlarne non poteva accettarlo. Gettò ancora gli occhi a terra.
 
-Lui capirà, non preoccuparti.-.
 
***
 
La partenza era fissata per il giorno dopo. E naturalmente i due coniugi non poterono di certo farsi mancare un'altra notte a stretto contatto. Peccato che Akane non lo trovò al suo risveglio. Al posto di Ranma c'era un foglietto di carta, con la sua calligrafia.
 
Scusa per averti turbata con la questione della maledizione, l'altro giorno. Ti prometto che non avrò più dubbi su questo.
Questi tre mesi saranno molto pesanti senza di voi. Da un bacio ad Akira da parte mia.
Per quanto riguarda te, beh, spero che i baci di questa notte te li sentirai addosso per tutto questo tempo.
Ranma
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Graaande ritardo!! Lo so, lo so. :(
E come se non bastasse, il capitolo è anche corto e a dir la verità, anche gettato così!! Senza correggerlo e senza occhiate conclusive. Perdono!!
Per il momento sono concentrata di più sull'altra ff di ranma, ecco perchè. Comunque non rimarrà incompiuta, sicuro! :)
 
 
 
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Ranma / Vai alla pagina dell'autore: xingchan