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Autore: cipolletta    02/03/2013    4 recensioni
Aileen Jackson era un ragazza normale, più o meno.
A parte il suo nome, che le dava il voltastomaco solo a sentirlo, era una ragazza come tutte le altre.
A parte la sua iperattività e dislessia.
A parte che suo padre, era Poseidone.
Anche Isaac Lahey era un ragazzo normale.
A parte la sua velocità, il suo udito e olfatto.
A parte che era un lupo mannaro.
Genere: Fantasy, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Isaac Lahey, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Aileen uscì di casa e si avviò verso il bosco che circondava la piccola villetta.
Amava più il mare della montagna, ma presa da un momento di noia, pensò che una bella passeggiata non facesse male a nessuno.
In più aveva con se il suo pugnale ricevuto al campo mezzo sangue, quindi non si preoccupava.
 

Isaac raggiunse la villa diroccata nel cuore del bosco di Beacon Hills.
Ormai era il loro posto.
I cacciatori sapevano dove si trovasse, vero, ma era comunque territorio loro.
Vide in lontananza arrivare Derek, correndo a quattro zampe, proprio come i lupi.
Spiccò un salto e girando su se stesso atterrò sulle foglie secce.
Un vero esibizionista.
- Pronto?-
Isaac annuì. Sapeva che era il giorno dell'allenamento singolare.
Con uno scatto spalancò le mani e le unghie si affilarono ed allungarono.
Così come fecero i denti e le orecchie.
La vista mutò, migliorandosi, e Isaac percepì che ormai i suoi occhi erano gialli.
Il naso si appiattì e crebbero i peli sulle guancie.
Poi cominciarono a lottare.
 
Quel posto le ricordava molto il bosco che circondava il campo.
Certo, li non c'erano creature sovrannaturali o mostri.
Aileen ridacchiò fra se e se, pensando a quanto fosse stata stupida a portarsi il pugnale.
La mente la riportò ad anni prima, quando arrivò al campo.
Per la sua abilità nel combattere, pensarono tutti che fosse figlia di Ares.
Inutile dire la sorpresa nel veder comparire un tridente sulla sua testa.
Inutile dire la sorpresa di Percy nel sapere di avere una sorella.
 
Isaac stava tenendo testa, ma era sfinito.
Era forte come lupo, ma contro Derek, il suo Alpha, non c'era nulla da fare.
Con un ringhio sferrò un pugno all'altro lupo, che lo parò abilmente.
Derek strinse la mano di Isaac e lo sollevò da terra, sbattendolo contro un tronco poco più in là.
- Per oggi basta, bravo, ti sei fatto valere- enunciò poi, ritornando umano e pulendosi i pantaloni.
Isaac annuì debolmente e riprese sembianze umane quasi senza accorgersene.
- Devo andare da Scott, vieni con me?- domandò l'Alpha
- No, resto ad allenarmi un po'- disse anche se in realtà non era intenzionato a farlo.
Quando Derek fu abbastanza lontano, Isaac si alzò in piedi e cominciò a girovagare per il bosco.
Il rumore di un ruscello giunse alle sue orecchie.
Decise di andare a vedere.
 
Aileen sorrise soddisfatta.
Il suo sesto senso l'aveva portata davanti ad un ruscello.
Riusciva sempre a trovare l'acqua lei, in un modo o nell'altro.
Vi immerse una mano e lasciò che il suo corpo si ricaricasse di energia perduta per la camminata.
Quando la ritrasse era perfettamente asciutta.
Era una cosa normale , per lei e Percy.
Loro erano i figli del dio dei mari. Alcuni poteri li avevano anche loro d’altronde.
Oltre respirare e parlare sott'acqua, riuscivano a comunicare, se così si poteva dire, con tutte le creature marine. Inoltre riuscivano a manipolare l'elemento ed a orientarsi perfettamente in mare aperto. Senza contare che potevano guarire con l'acqua e accingere energie da essa.
Poi potevano decidere di non bagnarsi, e questo secondo Aileen, era una delle cose migliori e più figa.
Insomma, si poteva dire che era abbastanza vantaggioso essere la secondogenita di un dio.
Se non si prendevano in conto i mostri continuamente assetati del loro sangue che cercavano di ucciderli un giorno no e dieci si.
 
Al suo orecchio lo scrosciare dell'acqua arrivava sempre più forte.
In lontananza, infatti, avvistò un piccolo ruscello.
E una ragazza.
Con sua sorpresa, la ragazza della scuola.
Isaac si chiese se fosse possibile incontrare la stessa persona così tante volte in un giorno.
Era seduta vicino all'acqua e probabilmente stava guardando il suo riflesso.
Isaac fu tentato di girare i tacchi, ma ci ripensò.
Si avvicinò ad Aileen e si sedette vicino a lei, facendola sussultare.
- Cosa ci fai qui?- domandò posandosi una mano sul cuore.
- Potrei farti la stessa domanda- replicò Isaac alzando le spalle
- Una passeggiata-
- Anch'io- mentì.
- Isaac Lahey sei un ragazzo misterioso- osservò la ragazza incrociando le braccia
- Perchè ho fatto una passeggiata?- domandò sollevando un sopracciglio e facendola ridacchiare.
Aileen si tirò indietro i capelli con un mano e si mordicchiò il labbro inferiore.
- La tua espressione nasconde qualcosa- disse lei portando le ginocchia al petto e circondandole con le braccia.
- Hai ragione. In realtà io non sono venuto a fare una passeggiata. Sono un lupo mannaro e mi stavo allenando con un'altro lupo-
No, non era impazzito. Sapeva che pur dicendo la verità non sarebbe stato creduto ed avrebbe potuto cambiare discorso.
Infatti Aileen scoppiò in una fragorosa risata abbassando il capo, per poi rialzarlo.
- Certo, ed io sono figlia di Poseidone-
Anche Isaac rise. Che esempio stupido, avrebbe potuto dire fata, vampiro e chissà quante altre cose sovrannaturali ed aveva scelto proprio semi dea.
Isaac pensò che fosse una vera scemenza, gli dei non esistevano, erano solo mitologia.
Anche se negli ultimi tempi aveva imparato che un sacco di miti e leggende erano invece realtà. Insomma lui era la conferma no?
 
Il ragazzo dagli occhi azzurri e verdi stava ridendo alla sua battuta.
Che poi non era una battuta.
Aileen si ritrovò a pensare al suo bel sorriso, per poi maledirsi da sola.
- Hai un bel sorriso- le parole le uscirono di getto e si tappò la bocca subito dopo.
Si Aileen era così, delle volte dava voce ai suoi pensieri, mettendosi in imbarazzo quasi sempre.
- Ehm… grazie-
- Uao..- sussurrò lei abbassando lo sguardo
- Cosa?- chiese Isaac curioso
- Devo essere proprio orrenda. Di solito quando qualcuno riceve complimenti è solito rifarli. Anche se non sempre sono veri-
- Oh no, no… è che non sono bravo in queste cose e ..- il ragazzo cercò di giustificarsi ma Aileen lo zittì con un gesto.
-Stavo scherzando, tranquillo-
 
Lattante.
Aveva fatto la figura del lattante.
Si poteva essere più impacciati ? Isaac pensava di no.
Di solito lui era sicuro di sé. Ma Aileen sembrava abbattere questa sicurezza.
Una semplice ragazza che intimorisce un ragazzo lupo?
Era quasi un paradosso.
- Come è andato poi il compito di letteratura?- le chiese poi cambiando discorso
-  Abbastanza bene. Grazie al tuo aiuto. - rispose semplicemente lei, prendendo in mano una manciata di foglie secche e sbriciolandole.
- Non so perchè io ti abbia detto della mia dislessia sai?-
- Ti scoccia che io lo sappia?- domandò Isaac quasi infastidito
- E' questo lo strano. Di solito mi sarei innervosita , ma no.. non mi da fastidio.- ammise incastonando quegli occhi blu in quelli verdastri del ragazzo.
- Sono contento di ispirarti fiducia-
- Ehi io non l'ho mai dette queste parole-
Scoppiarono a ridere entrambi
- Vuol dire che non ti fidi di me?-
Aileen aprì bocca per ribattere ma si accorse di non saper cosa dire.
- Touché-
- Cos'hai li?- domandò Isaac indicando il lato dei jeans di Aileen, che prontamente coprì con la mano.
- Nulla, il.. portafoglio!-
Il cuore le batteva di nuovo forte, stava mentendo, di nuovo, ed Isaac non capiva il perchè.
- Io.. devo andare ora.. ci ..ci vediamo a scuola- disse poi la ragazza alzandosi in piedi e pulendosi il fondo schiena con le mani, portando Isaac a dubitare di se stesso.
Era proprio lui che ora si ritrovava a fare pensieri poco casti sulla moretta?
- A quest'ora da sola per i boschi?- domandò retorico il ragazzo
- La mia casa non è molto lontana-
- Ti accompagno dai- propose Isaac sorridendole
- E tu come farai a tornare indietro?-
- Oh fidati... conosco questo posto come le mie tasche- rispose indicando l’ambiente con il pollice.
 
- E così questa è casa tua- esclamo Isaac indicando la villetta con il mento.
- Già...- sussurrò Aileen cominciando a trovare interessantissime le sue adorate Superga.
- Allora- dissero in coro, per poi ridacchiare entrambi.
- Prima tu- esclamarono nuovamente all'unisono
- No tu- le loro voci si unirono per la terza volta e Aileen scoppiò in una fragorosa risata.
- Che ne dici di darmi il tuo numero di cellulare?- chiese Isaac infilando le mani in tasca e stringendosi nelle spalle
- Ok, solo che ti avverto, non lo uso spesso- rispose la ragazza digitando dieci numeri sulla tastiera del telefono del ragazzo
- Come mai?-
- Diciamo che non… non mi piace molto-
Isaac sentì il suo battito.
Mentiva, di nuovo. Quella ragazza era una continua bugia, ma non poteva biasimarla.
Lui era il primo a mentire.
Aileen dal suo canto si morse l'interno guancia per l'imbarazzo. Non poteva dirgli che i semi dei non usano i cellulari.
Quando Isaac stava per salvare il numero nella rubrica , lei lo fermò mettendogli una mano sul polso.
- Non metterci il mio nome- disse storcendo il naso leggermente coperto dalle lentiggini.
- Cosa dovrei scriverci?- domandò alzando un sopracciglio.
La mora prese il cellulare fra le mani e scrisse qualcosa, per poi riconsegnarlo ad Isaac.
- La ragazza nuova?- domandò lui divertito leggendo il nome.
Aileen alzò le spalle e gli tese il suo cellulare.
- Magari potresti scrivermelo anche tu, il tuo numero-
- Ma avevi det- Isaac cercò di parlare ma Aileen con un gesto della mano lo zittì-
- Lo so cos'avevo detto- lo interruppe sorridendo.
 
Il cellulare di Aileen si illuminò verso sera tardi.
La ragazza provò ad ignorarlo, ma la curiosità prese il sopravvento.
Prese in mano l'apparecchio ed aprì il messaggio.
‘Hai dei bellissimi occhi. Il ragazzo nuovo.’
Aileen sorrise e appoggiò il cellulare sul petto. Sembrava una dodicenne in preda alla prima cotta.
Non è che fosse innamorata di Isaac, solo che.. Quel ragazzo aveva qualcosa di speciale, qualcosa che l'attirava.
Qualcosa di misterioso.
Quasi d'istinto si alzò dal letto dove era sdraiata e si diresse in camera del fratello.
Stava dormendo.
Alzò lentamente le coperte e si infilò dentro, cullandosi del profumo del ragazzo.
- Aileen?- domandò quest'ultimo con voce roca.
- Posso dormire con te?-
- Cos'è successo ?- chiese preoccupato.
La ragazza si strinse nelle spalle.
- Nulla, non mi andava di stare da sola-
Percy annuì ed abbracciò la sorella che si accoccolò sul suo petto.
Si riaddormentò presto, abituato a stare insieme.
Era risaputo che Aileen odiava dormire da sola, e così la maggior parte delle notti si intrufolava nella camera del maggiore.
Era questo che Aileen adorava del fratello.
Era buono, generoso.
Avrebbe condiviso tutto, persino il letto.
Chiuse gli occhi pensando al messaggio di poco prima , ed un sorriso si fece spazio sul suo viso.
Dopo poco anche lei era fra le braccia di Morfeo.
 

 Holaaaa.
Bene, ehm.. si, questo è il secondo capitolo, e quindi nulla...spero tantissimo che vi piaccia!
Nel prologo non ho trovato l'interessamento da parte vostra che mi aspettavo :(( Cioè questa frase è molto stile : me-la-tiro-e-le-mie-storie-vi-devono-piacere-per-forza-altrimenti-andrete-all'inferno-cazzo-leggetelaaaa.
No.
Solo che ci tengo molto a questa storia, e bho...ci sono rimasta un po' male.
Spero quindi seguirete di più questo capitolo ed un BIG THANKS(?)  alle tre persone che hanno inserito la storia fra preferita/ricordata!!!


Ce la facciamo ad arrivare a due recensioni ed io aggiorno??
*occhi dolci*
Baci 
Con affetto
Alla prossima
Cipolletta.



MA QUANTO SEI BELLO *.*??



MORTA.

  
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