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Autore: leedskiss    02/03/2013    9 recensioni
dal terzo capitolo.
'Appena finì di scrutarlo, Aileen ebbe un colpo, il suo cuore prese a battere più velocemente, all’improvviso la gola si seccò, gli occhi presero a chiudersi ogni due secondi, come per confermare se quella situazione, se lui era, o poteva essere vero. Le gambe di Aileen diventarono come gelatina, e si sentì così spiazzata, spaventata da quella bellezza sovraumana.
Deglutì a fatica, e gli diede un’altra occhiata, stentava a credere che quel ragazzo fosse così terribilmente, odiosamente, dannatamente bello, da capo a piedi.
Un ragazzo alto, viso dai lineamenti morbidi, labbra piene e carnose, capelli ricci.'
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo uno.

Aileen racimolò i pochi spiccioli che aveva con sé, di certo non aveva pensato che avrebbe dovuto lasciare la casa dei suoi così velocemente, e prese la borsa con il cellulare.
Appena arrivata fuori, si girò per un’ultima volta verso quella casa in cui aveva vissuto per circa diciotto anni, e che adesso doveva lasciare a malincuore, scrutò per un secondo il giardino, ancora ben curato, dopo che il fratello Sam aveva giocato con il suo amico distruggendo tutto l’amato orto della madre, e diede una veloce occhiata alla macchina, sempre pulitissima, ciò che rappresentava una delle tante fissazioni del padre.
Si strinse ancor più nella giacca, e iniziò la sua ricerca con il procurarsi un biglietto della metropolitana, e dopo esser arrivata a Notting Hill, quartiere che aveva sempre amato, sospirò, pensando che sarebbe stato difficile trovare casa così, in inverno.
Girò un po’ il quartiere, e poi segnò tutte le possibilità di affitto, perché non se la sentiva ancora di trovare una sistemazione fissa, odiava stabilire tutto.
Segnò tutto sul suo taccuino nero di pelle e poi decise di fermarsi in un bar, esausta.
Ordinò un caffè, cosa che amava molto, soprattutto quando rimaneva di notte a studiare psicologia, ecco quella era la sua strada, si era detta, e se l’era ripetuto fin troppe volte, soltanto che i suoi genitori stranamente non volevano, ma lei, come sempre, avendo un carattere, e un’indole simile a quella di una leonessa, e non solo l’aspetto, decise di mollare tutto e tutti e di seguire il suo ‘sogno’, volando in basso, e puntando in alto.
Dopo essersi presa la sua pausa, cosa che riteneva più che opportuna, decise di iniziare a dare un’occhiata alle prime case.
Raggiungendo il primo indirizzo, al centro del quartiere, si trovò davanti ad una palazzina di mattoni grigi, con delle finestre colorate.
‘strambo’ pensò tra sé e sé.
Entrò e raggiunse il secondo piano, e bussò alla porta del primo appartamento sulla destra, e dopo poco si trovò davanti una signora di circa cinquant’anni, piuttosto isterica.
‘’Rick, fermo col giocattolo di tuo fratello! Non avrai la merenda.’’ Urlò, fingendo un sorriso sincero per la situazione, quasi a volersi scusare.
‘’Ma mamma!’’ ecco il bambino opporsi alla madre.
‘’E’ una minaccia Rick, dai il giocattolo a Ben!’’
Poi Aileen non sentì più nulla, e cercò di non farsi scappare una risatina, e ci riuscì.
‘’Sono venuta a vedere l’appartamento libero, quello al terzo piano.’’ Iniziò lei.
‘’Oh, no, cara l’ho già affittato, è occupato da due settimane.’’ Ed ecco apparire di nuovo quel falso sorriso, Aileen voleva ribattere, ma lasciò stare e salutò la signora.
Aprì il taccuino nero, e trovò la pagina con gli indirizzi, cancellò con una semplice riga il primo, e si avviò verso il secondo.
Il secondo proprietario non era in casa, e non entrò nel terzo edificio perché così le andava, così si recò direttamente al quarto ed ultimo indirizzo.
‘’Mmm, speriamo vada bene, o farò compagnia ai barboni sotto i ponti per una notte.’’
Il palazzo si presentava bene, era blue, un blue notte, aveva un cancelletto verde che permetteva l’ingresso, poi un cortile con un po’ di verde, naturalmente non paragonabile al giardino della madre, con qualche fiore qua e là.
Aileen sorrise istintivamente, e spinse il portone di legno, ed entrò dentro.
C’era un vecchio ascensore, a lei piacevano le cose d’epoca, e se quella si poteva chiamare ascensore vecchio, per lei era d’epoca.
E si trovò al quarto piano, davanti all’appartamento E5, e le aprì una ragazza della sua stessa età.
‘buon inizio.’ Pensò.
‘’Ehm, sono venuta per vedere l’appartamento E7.’’ Disse Aileen.
La ragazza, una bella ragazza, capelli biondi raccolti in una treccia, e con dei begli occhi verdi le disse ‘’Oh, certo, te lo faccio vedere.’’
La ragazza infilò la chiave nella toppa, e dopo tre giri a sinistra, le fece segno di entrare.
‘Okay non puzza’ pensò Aileen.
E diede un’occhiata all’ingresso, per lei niente male, e poi al piccolo salone che consisteva in una piccola stanza adiacente alla cucina, che era aperta sul salone stesso.
C’era lo spazio per un divano, un tavolino, e anche una tivù.
Diede un’occhiata alla cucina, color verde acqua, e dotata delle varie strutture.
Poi arrivò il turno del piccolo balconcino, da cui si aveva una vista piacevole sul quartiere.
Mostrò un sorriso alla ragazza, e passò al bagno e alla camera da letto.
Il bagno era abbastanza grande e colorato, la camera da letto, era viola, con una scrivania, un comodino, e naturalmente letto e armadio.
Le due ragazze parlarono per un po’ e Aileen scoprì che Beth, la proprietaria, frequentava proprio psicologia.
‘’Allora che te ne pare?’’ chiese Beth.
‘’Si può fare, mi piace, e tanto.’’ E si mostrò entusiasta dell’appartamento.
‘’Quando mi posso trasferire? E’ abbastanza urgente.’’ Continuò Aileen.
‘’Quando vuoi, anche ora.’’ Disse Beth agitandole in faccia le chiavi, e Aileen le prese subito, sentendole già sue.
‘’Okay, allora prendo gli scatoloni e arrivo.’’  Disse felice Aileen.
‘’Ti aspetto, allora.’’
Aileen prese gli scatoloni, che erano due, e li portò su, all’appartamento.
‘’Hai portato il minimo indispensabile, vedo.’’ Scherzò Beth.
‘’Sì.’’ Disse Aileen giocherellando con le chiavi.
‘’Bene, allora devi sapere una cosa prima di firmare il contratto: io sarò via per tre settimane, vado a trovare i miei in America, e poi il tuo vicino, per intenderci quello che ha la camera da letto adiacente alla tua, è piuttosto rumoroso, ma non c’è quasi mai.’’ Disse seria Beth.
‘’Non ti preoccupare, lo sistemerò io, nel caso mi desse fastidio.’’ Rispose sicura Aileen.
‘’Procediamo allora!’’ disse Beth felice di aver sistemato la casa, e dopo aver fatto firmare il contratto ad Aileen, le lasciò il numero di telefono e andò via, a preparare i bagagli.
Appena Beth andò via, Aileen si gettò sul letto, felice di aver trovato subito una sistemazione.
Si preparò un sandwich e poi guardò un po’ la tivù, ma non sapeva che l’indomani non sarebbe stato più caotico e ‘rumoroso’ di questa stessa giornata.
‘Bell’affare’ disse Aileen, prima di addormentarsi sul divano di pelle.

weilà cicce c:
questo è il primo capitolo, lasciatemi una recensioncina, dai. *UU*
alla prossima, ewe

se avete domande o boh;
on twitter @xniallersguitar
on tumblr gettoowell

Chiara <3

  
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