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Autore: Silvia_sic    03/03/2013    8 recensioni
“[...] -Ho preso una decisione e non ho intenzione di cambiare idea.- disse secco.
-Certo. L'azienda è sua e può fare quello che vuole, non sarò io a farle cambiare idea. Ma... la conosco troppo bene, Tony, e sono sicura che è stato qualcosa a farle prendere questa scelta. È vero?- domandò, guardandolo negli occhi scuri come le tenebre.
Tony si ammutolì e distolse lo sguardo da quello di lei, credendo che quegli occhi cerulei potessero leggergli dentro. Si sistemò meglio nella vasca, sollevando leggermente il petto sopra il pelo dell'acqua e Pepper notò immediatamente la lucina blu che si sprigionava dal suo torace.
La donna si inumidì le labbra con la lingua, deglutendo faticosamente, incerta se porre una domanda o meno. Alla fine prese coraggio.
-Cos'era quella luce?- Tony la guardò negli occhi, insicuro nel rispondere, ma d'altra parte cosa poteva pretendere? Era sicuro che prima o poi l'avrebbe scoperto. Fece uscire dall'acqua la parte superiore del torace, manifestando il reattore arc al centro del suo petto. -È quel qualcosa che mi ha fatto prendere quella decisione...- ammise amaramente.”
Remake del primo film di Iron Man con qualche sostanziale cambiamento che porterà Tony a prendere importanti decisioni.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Rhodey' Rhodes, Obadiah Stane, Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 16

 

Con la sua Range Rover nera entrò nel vialetto, trovando il portone stranamente aperto, nonostante ciò non si fece molti problemi, dopotutto conosceva benissimo il padrone di casa.

 

Scese dall'auto, inspirando quel profumo di mare di prima mattina. Forse era un po' presto per trovare Tony sveglio, ma volle lo stesso provarci. Da quando era ritornato non aveva più avuto l'occasione di rivederlo, così Rhodes aveva appunto deciso di cercarlo lui stesso.

 

Si tolse gli occhiali da sole, riponendoli nella tasca della giacca della divisa militare. Volse un veloce sguardo al mare poi entrò in casa, digitando la password sul piccolo display comparso al suo arrivo.

 

Nella casa incombeva il silenzio. -Buongiorno, Colonnello Rhodes.- ne uscì la voce di Jarvis, dando il benvenuto al nuovo arrivato.

 

-Ciao, Jarvis. Tony è sveglio?- chiese, facendo ancora qualche passo nell'ingresso.

 

-Sì. Desidera che glielo chiami?- domandò cordialmente.

 

-No, grazie. Lo cercherò io.- asserì, cominciando a girovagare per l'immensa casa e guardandosi intorno. Era passata quasi una settimana da quando l'aveva ritrovato mentre camminava per il deserto. Era davvero mancato poco e forse non lo avrebbe trovato vivo.

 

Nella sua passeggiata notò la porta di una delle terrazze aperta. Si avvicinò, affacciandosi, pensando che Tony fosse lì fuori. Fece qualche passo verso la piscina, non trovando nessuno, però non gli sfuggì un piccolo dettaglio: c'erano degli indumenti ai bordi della vasca e non erano solo vestiti da uomo. Scosse il capo rassegnato. Tony era tornato alle vecchie abitudini.

 

Sospirò rassegnato, scuotendo il capo. “Povera Pepper” pensò amareggiato. Lei lo amava davvero tanto ed era costretta a sopportare tutto quello. Doveva parlare a Tony e fargli capire che il suo comportamento era sbagliato senza però fargli intuire tutta la verità, Rhody sapeva perfettamente cosa ne pensasse Pepper a riguardo e gli aveva fatto giurare di non farne parola con nessuno. “Chissà se è tornata a vivere qui?” si chiese pensieroso. Sentì un rumore proveniente dall'interno della casa e subito entrò.

 

Notò la sagoma di una ragazza camminare al piano superiore con indosso solo una camicia, sicuramente non sua, ma di Tony. I suoi dubbi furono immediatamente provati: il suo amico aveva passato la notte in dolce compagnia.

 

Alle sue orecchie giunse un rumore proveniente dalla cucina, così si diresse a passo spedito verso quell'ala della casa sicuro di trovare Tony lì ed infatti non si sbagliò. Lo vide voltato di spalle con indosso solamente un paio di bermuda e l'ampia schiena completamente scoperta.

 

-Ci vuoi del latte nel caffè, piccola?- Tony fece quella domanda assolutamente sicuro che quello che aveva appena varcato la soglia della stanza non fosse l'amico Rhody.

 

-E da quando prepari la colazione alle tue amichette?- domandò l'altro appoggiandosi al bancone della cucina.

 

Tony raggelò, riconoscendo la sua voce. Ora era veramente in una brutta situazione. -Rhody! Chi ti ha fatto entrare?- chiese, girandosi di scatto.

 

-Sono anch'io felice di rivederti.- affermò con un sorriso.

 

-Sì sì... Ma che ci fai qui?- chiese nuovamente Tony in modo sbrigativo.

 

-Se non vengo io a trovarti tu non ti fai vivo!- esclamò l'altro con tono di ovvietà. -Bhè? Da quando prepari il caffè alle tue amichette?- gli ridomandò, mettendolo alle strette.

 

-Quali amichette?- domandò Tony, facendo finta di niente e portandosi la tazza di caffè alle labbra.

 

Rhodes gli lanciò un'occhiataccia, indicando poi con un dito alle sue spalle. -Ho visto i vestiti sul bordo della piscina-

 

-Ho rifatto il guardaroba. Quello che non mi piaceva l'ho gettato dalla finestra.-

 

-e non erano solamente i tuoi abiti.- disse, bruciandogli definitivamente quella scusa strampalata che aveva appena inventato. -E poi ho appena intravisto una ragazza poco vestita al piano di sopra.-

 

Tony rimase letteralmente senza parole. Lo aveva scoperto, ma stranamente l'attento colonnello non aveva riconosciuto Pepper in quella splendida ragazza che stava al piano superiore! Doveva mantenere la calma e forse sarebbe riuscito a farlo uscire di casa prima che Pepper lo raggiungesse, svelando quel loro piccolo segreto.

 

Tony sorrise, mostrando i denti bianchi. -Caffè?- gli disse, porgendogli l'altra tazza che teneva sul bancone. L'amico gli lanciò uno sguardo sbieco, accettando la bevanda e sorseggiandone un po', rimettendo poi la tazza sul bancone con espressione abbastanza schifata per il sapore di quella bevanda che non era sicuramente caffè.

 

-Ma quando cambierai, Tony? Devi metterti la testa a posto! Per non parlare della decisione che hai preso alla conferenza stampa. Davvero molto divertente!-

 

-Non era uno scherzo.- asserì Tony serio, voltandosi e aprendo il frigorifero. Rhodes lo fissò sbalordito. -La cosa non ti coinvolge.-

 

-Non mi coinvolge? Ma ti ascolti quando parli? Hai tolto all'esercito americano il loro arsenale! Scusa se te lo dico, ma la cosa mi coinvolge eccome e non solo me in questo caso.-

 

-Non sono l'unico a procurare armi per l'esercito e poi avete abbastanza scorte per ancora molto tempo e riuscirete sicuramente a trovare un altro produttore. Se mi tolgo dalla partita avranno anche più campo libero.- affermò sicuro e per niente preoccupato, dando più attenzione al contenuto del frigo.

 

Scosse il capo, abbandonando l'idea di discuterci, tanto era una patita persa dall'inizio. -E Pepper?- Riuscì ad attirare l'attenzione di Tony, che chiuse l'elettrodomestico, voltandosi leggermente verso di lui, rimanendo in silenzio per permettergli di continuare. -Cosa ne pensa?-

 

-È d'accordo con me.- asserì senza esitazione, guardandolo negli occhi.

 

-Non mi riferivo a quello.- disse, intuendo che Tony avesse capito che si stesse riferendo alla decisione dell'armeria. Lui gli lanciò uno sguardo stranito, non afferrando l'argomento che stava trattando in quel momento il colonnello. -A riguardo delle tue ultime compagnie.-

 

In quel momento Tony non seppe come uscirne. Mica poteva dirgli che la ragazza con cui aveva passato la notte, e anche le precedenti, era proprio Pepper! Aveva promesso alla ragazza di tener tutto segreto, adesso cos'avrebbe dovuto fare?

 

Rhodes notò il suo silenzio, così parlò per primo. -Tony... devi smetterla di comportarti così.- iniziò, guardandolo seriamente. -Pepper è una brava ragazza e non merita di-

 

-Lo so.- lo interruppe improvvisamente. -Non devi preoccuparti.-

 

-No! Fermo un momento! Io mi preoccupo per Pepper e l'hai fatta soffrire troppo!- esclamò Rhody leggermente alterato.

 

-Smettila.- disse Tony con voce pacata, non volendo sentire neanche una parola in più. Sapeva perfettamente di averla fatta soffrire, ma ora stava cercando di rimediare. -Non puoi capire.- gli disse solamente.

 

-Non posso capire? Ma che diavolo stai dicendo? Se non posso capire allora spiegamelo tu!- esclamò, puntando le mani sui fianchi.

 

Tony si passò una mano sugli occhi ormai completamente disperato. -È complicato da spiegare e soprattutto non posso dire niente. Perciò smettila di farmi domande!-

 

Rhodes rimase in silenzio a fissarlo mentre si grattava nervosamente il capo. Era davvero senza parole; credeva che il suo amico non comprendesse a pieno la situazione, quando invece la capiva molto, ma molto bene!

 

Era una situazione ridicola. Rhody cercava di fargli capire che Pepper provava qualcosa per lui, ma Tony lo sapeva perfettamente e tentava con difficoltà di tenere nascosto all'amico il rapporto che aveva con la bella ragazza. Ma tutti i suoi tentativi presto sarebbero stati inutili.

 

Rimasero qualche secondo in silenzio con Rhodes che fissava Tony in cagnesco e subito giunse alle loro orecchie una voce. -Tony, ma che fine hai fatto? Non dirmi che ti sei scordato come si prepara l'unica cosa che sai fare senza bruciare qualcosa!- Varcò la soglia della stanza, intenta a digitare qualcosa sul tablet che teneva tra le mani e naturalmente il suo abbigliamento era identico a quello che aveva intravisto il colonnello alla ragazza del piano superiore. Indossava una camicia bianca di Tony, abbastanza larga per il suo fisico minuto e lunga giusto da coprirle metà coscia, per poi lasciar scoperte le gambe in tutta la loro lunghezza e i capelli ambrati le ricadevano dolcemente sulle spalle.

 

-Pepper?!?- disse quasi gridando, non aspettandosi proprio lei.

 

-Rhody!- esclamò lei tra il sorpreso e l'imbarazzo. Cercò con gli occhi Tony, sperando vivamente che venisse in suo aiuto. Lui le sorrise, grattandosi il pizzetto con fare nervoso.

 

-Sorpresa!- esclamò Tony, allargando le braccia e cercando di smorzare l'imbarazzo calato in quella stanza. Rhody si girò verso Tony con gli occhi che gli uscivano dalle orbite; quella sì che poteva definirsi sorpresa, lo aveva lasciato letteralmente senza parole! -Ehy, amico! Hai bisogno di sederti? Non è che adesso mi svieni di colpo?- gli domandò avvicinandosi e dandogli una pacca sulla spalla, sdrammatizzando la situazione. Rhody non riusciva proprio a connettere e guardava un punto fisso di fronte a sé, cercando di riordinare le idee.

 

Tony si avvicinò a Pepper, diventata rossa dall'imbarazzo, mentre l'amico non proferiva parola. Si avvicinò con le labbra al suo orecchio, sussurrandole qualcosa. -Siamo ancora in tempo per rimettere a posto le cose. È un po' scosso... potremmo dagli una mazzata per la testa e farlo svenire. Quando si risveglia, gli facciamo credere che è stato tutto frutto della sua immaginazione.- affermò, facendo sembrare quella situazione un affare di Stato.

 

-Non dire scemenze! Non possiamo fargli una cosa del genere!- esclamò risoluta, alzando gli occhi verso Tony e ritrovandoselo a pochi centimetri dal viso.

 

-Il fatto che lui abbia appena bevuto il tuo caffè può farti cambiare idea?-

 

-No!-

 

Tony fece spallucce. -Peccato, sarebbe stato divertente.- asserì, facendo ridere la ragazza. Sorrise, passandole un braccio intorno ai fianchi e avvicinandola a sé.

 

-Aspettate un momento.- pronunciò Rhodes, mettendo le mani in avanti e ancora faticando a credere a quello che gli si presentava davanti agli occhi. -Cioè... da quanto va avanti questa storia?-

 

-Se ti dico che è cominciato la sera in cui sono tornato ci credi?- ne uscì Tony con quell'aria sfrontata.

 

-Ma perchè non me lo avete detto prima?!?-

 

Tony gli lanciò uno sguardo stranito. -In primo luogo: non deve saperlo nessuno e seconda cosa: non sono affari tuoi. Non centri proprio niente con tutto ciò!-

 

-In verità- cominciò Pepper, interrompendo il suo silenzio. -lui centra abbastanza con tutta questa storia...- Tony la guardò negli occhi, stupito per quell'affermazione. -Bhè... vedi...- cercò di spiegarsi, abbassando lo sguardo.

 

-Io sapevo.- le venne in aiuto Rhodes, che ora li guardava compiaciuto.

 

-Sapevi cosa?-

 

-Sapevo cosa lei provava per te.- asserì con tutta tranquillità.

 

Tony volse lo sguardo verso la ragazza. -Vuoi dire che lui sapeva prima del sottoscritto? Ma che razza di assurdità è questa?-

 

-Guarda che vale la stessa cosa per te!- enunciò Rhodes, attirando nuovamente l'attenzione di Tony.

 

-Che vorresti insinuare?-

 

-Anche se non me l'hai testualmente detto, l'ho capito da solo che per te Pepper valeva molto di più. Solamente voi due ci avete messo una vita per capirlo! Finalmente ci siete arrivati!- esclamò con fare soddisfatto.

 

Tony lo fissò per un paio di secondi in silenzio, poi si girò verso Pepper. -La mia proposta è ancora valida. Siamo in tempo per tramortirlo.-

 

-Smettila di dire sciocchezze!- lo riprese dolcemente, dandogli un leggero colpetto sul pettorale, mentre lui continuava a tenerla abbracciata. Tony sorrise e affondò il viso tra i suoi capelli morbidi per lasciarle un bacio sulla tempia, dimenticandosi completamente della presenza di Rhodes, che sorrideva con fare beffardo.

 

-Fai sparire quel sorrisino, Cupido, non ho il consenso di tirarti in testa un oggetto pesante.- lo minacciò, puntandogli un dito contro e dandogli quell'appellativo forse in parte anche veritiero.

 

-Lo sapevo che prima o poi sarebbe successo! Hai visto, Pepper? Avevo ragione quando dicevo che era pazzo di te.- Lei sorrise, abbassando lo sguardo.

 

-Ti mancano solo le alette e arco con frecce. Dopo saresti perfetto.- lo punzecchiò nuovamente Tony, odiando quelle situazioni in cui si parlava di lui inerente ad argomenti delicati e personali come quello.

 

-Tony, smettila di negare quello che provi.- gli disse Rhodes, incrociando le braccia al petto.

 

-Io? Negare? Non mi sembra proprio!- esclamò leggermente colpito nell'orgoglio. Si rivolse verso Pepper. -Stanotte non mi sembra di aver negato nulla... no?- le disse, alludendo a ben altre cose, che furono subito colte dall'amico.

 

Lei lo fulminò con lo sguardo e non rispose, prendendogli dalla mano la tazza bianca col marchio delle Stark Industries. Si avvicinò al bancone e vi ci posò sopra il tablet, poi sorseggiò un po' della bevanda scura. -Ma che roba è questa?- domandò abbastanza schifata e osservando il contenuto della tazza.

 

-Caffè.- rispose Tony con ovvietà.

 

-Questo non può essere definito caffè! È assolutamente imbevibile.- asserì lei più che convinta.

 

-Non è vero! Fammi assaggiare...- disse, prendendole la tazza e bevendone un sorso. Deglutì, assaporandone il gusto, per poi passarsi la lingua sulle labbra. -sto migliorando... è molto meglio di quello che bevevo in quella grotta.-

 

-Ma fammi il piacere! Fa schifo!- esclamò lei, prendendo la tazza e versandone il contenuto giù per lo scarico del lavello. Si girò verso Rhodes che li guardava seduto sullo sgabello. -Ha dato anche a te da bere quell'acqua sporca?-

 

-Ehy! Non è acqua-

 

-sporca? Sì, lo è ed è pure imbevibile per parecchie-

 

-è caffè! A me piace!-

 

-persone. Ti piace? Bhè, allora potrai prepararti ogni mattina quella cosa che osi chiamare caffè.- lo provocò, facendogli un sorrisino.

 

Tony stava per ribattere, ma rimase a bocca aperta, puntandole un dito contro, rimuginando sulle sue ultime parole. -Ok... hai vinto! Butta via quello schifo.-

 

-Ma fino a poco fa non hai detto che ti piaceva?- gli chiese Rhody volendo infierire.

 

-Tu non ti intromettere altrimenti ti spezzo le alette, Cupido!- lo minacciò scherzosamente Tony. Pepper recuperò anche la tazza offerta al colonnello e ne gettò il contenuto.

 

-Faccio io il caffè, così evitiamo un'intossicazione. Rhody ne vuoi?- gli chiese cordialmente.

 

-Magari, grazie.- Pepper si girò verso il piano cucina e gli occhi del colonnello caddero immediatamente sulle gambe nude della donna e quello non era stato l'unico frangente in quel breve incontro mattutino.

 

Tony notò subito per l'ennesima volta dove lo sguardo del colonnello era posato. Gli si avvicinò, poggiandogli amichevolmente una mano sulla spalla. Rhody lo guardò, pensando che gli volesse dire qualcosa di importate.

 

-Osa ancora una volta mettere gli occhi sulle sue gambe e ti farò provare l'ebrezza del volo da una finestra a strapiombo sul mare con più di 20 metri di altezza.- gli disse a bassa voce, per non essere sentito da Pepper che era intenta a preparare il caffè. Tutto ciò lo disse con una tranquillità e pacatezza da far raggelare il sangue a Rhody, che deglutì a fatica. -Tutto chiaro?- gli domandò con il sorriso sulle labbra, l'amico annuì e si mise immediatamente in piedi.

 

-Si è fatto tardi... È meglio che vada subito al lavoro, in centrale c'è bisogno di me.- asserì, sistemandosi la giacca.

 

-Ci capiamo al volo, amico.- disse Tony, dandogli una pacca sulla spalla.

 

Pepper si girò nella loro direzione leggermente smarrita. -Ma come? Non prendi nemmeno il caffè?-

 

-No, mi dispiace, ma mi sono accorto di essere in gran ritardo e devo proprio scappare. Sarà per la prossima volta.- affermò con un sorriso leggermente in imbarazzo. -Vi saluto, ragazzi! E la prossima non aspettate che venga a cercarvi io, fatevi sentire!-

 

-Ci puoi contare.- continuò Tony, non aspettando altro che l'amico si togliesse dai piedi.

 

-Ciao, Pepper!- salutò, uscendo dalla stanza e dirigendosi verso la porta principale della casa.

 

-Ciao...- ricambiò, guardandolo scomparire dietro la porta, non capendo lo strano atteggiamento del colonnello, che aveva stranamente cambiato idea. -Che gli hai detto?- domandò non appena sentì la porta d'entrata chiudersi ed osservando la schiena muscolosa dell'uomo.

 

-Come?- domandò senza troppa fretta, facendo finta di niente. Si girò verso Pepper, rivolgendole un sorriso smagliante, mentre lei lo squadrava da capo a piedi con le braccia incrociate al petto.

 

-Ti ho chiesto: cosa gli hai detto?-

 

-Io? Perchè pensi-

 

-Non se n'è andato senza un motivo preciso, gli-

 

-che lo abbia minacciato?-

 

-hai detto qualcosa. Minacciato?!?- esclamò sconvolta, arrivandogli immediatamente di fronte.

 

-Ho detto minacciato? Scusa, volevo dire...- pensò, cercando di togliersi da quel pasticcio in cui si era messo. Maledetto lui e la sua boccaccia!

 

-No no! Hai detto quello che volevi dire. Comunque voglio proprio sapere il motivo per il quale lo hai minacciato!-

 

-Bhè... non è che... in pratica io... no. Non in pratica, io e basta...- cominciò girandoci intorno senza arrivare però ad una determinata conclusione.

 

-Tony!- Lui si zittì, facendo scorrere lo sguardo per tutta la sua altezza e percorrendole lentamente le gambe, per poi guardarla negli occhi. -Oh!- Pepper capì ed arrossì imbarazzata.

 

-Diciamo che attiravi un po' la sua attenzione... Attenzioni che dovresti ricevere solo da me.- le sussurrò all'orecchio, avanzando verso di lei e facendola indietreggiare fino ad incontrare il banco da cucina.

 

-Forse è anche un po' colpa mia. Indossare solamente una camicia-

 

-Hai giocato a suo-

 

-non è molto-

 

-svantaggio. È pur sempre un uomo-

 

-presentabile.-

 

-e, diciamolo pure apertamente, è difficile toglierti gli occhi di dosso.-

 

-Davvero?- chiese lei, anche se ben consapevole della veridicità di quell'affermazione.

 

Tony la guardò negli occhi mentre lei gli posava dolcemente una mano sul petto nudo. -Eccome! Soprattutto se indossi solamente una camicetta, che lascia ben poco all'immaginazione.- affermò, facendogli una completa scansione dalla testa fino alla punta dei piedi. -A proposito di camicie... Questa non è mia?- le chiese seducente, indicando l'indumento bianco.

 

-È probabile.- asserì, portandosi le maniche a metà viso. -Ha il tuo profumo, perciò è molto probabile.- sentenziò con un sorriso.

 

-Signorina Potts, sa benissimo che non mi piace quando si prendono le mie cose...- scherzò, prendendo tra due dita il colletto della camicia, sfiorando anche il collo niveo della ragazza.

 

-Se lo lasci dire, signor Stark, lei è davvero capriccioso. Non le piace quando le si porgono le cose, non le piace quando si prendono le sue cose... C'è qualcosa che le piace?-

 

Tony sorrise, passandosi la lingua sulle labbra. -Serve davvero che ti risponda oppure ti accontenti di una dimostrazione?-

 

-Una dimostrazione potrebbe bastarmi...- ne uscì con una voce molto più seducente di quanto si aspettasse lei stessa.

 

-Bhè in questo caso...- iniziò avvicinandosi alle labbra della ragazza, tanto da sentire il suo respiro sulle proprie. Tony la baciò dolcemente sulla guancia e sull'angolo della bocca, per poi lambire le sue labbra rosee con un bacio profondo e passionale, lasciando libero il suo desiderio di amarla che gli si accendeva dentro bruciando come una stella ogni volta che stava con lei. Si distanziò leggermente, guardandola in quei meravigliosi occhi azzurri che brillavano. -Ora vorrei riavere immediatamente la mia camicia.- asserì, facendole manifestare un'argentina risata. Tony sorrise, incantato dalla sua bellezza e dal suono del suo riso. -Guarda che non scherzo.- disse prima che Pepper lo baciasse spontaneamente, buttandogli le braccia al collo.

 

 

Continua...

 

 

 

NdA: Premetto che ho scritto le "note d'autore" in treno, in ritorno da un convegno durato ben 3 giorni a Firenze e sono stanca morta xP e tralasciando il fatto "disumano" della mia astinenza da internet e efp x 4 giorni interi....

Diagnosi: disintossicazione nn riuscita-paziente ha davvero bisogno di un'elevata dose di navigazione sul web + pepperony da somministrare in endovena (parzialmente completo grazie a questo chappy)

ora l'aggiornamento del sabato/domenica XD

Che dire?!? Bhe... Rhody doveva scoprirlo in qualche modo, no? Anche se frs ha raggiunto l'orlo dello shock xD il segreto è stato svelato a cupido, anche se Tony l'avrebbe volentieri tramortito xD BUM un colpo in testa e via!!!!

Causa l'asseza di connessione, nn sn riuscita a risp a ttt le recensioni Dx (devo davvero darmi una regolata!) Dmn dopo una beeeeella dormita, recupero ttt le recensioni e anche tutti gli aggiornamenti alle storie :3 cmq ringrazio: Suky, Anne White, Fipsi, mirianval, MelaChan, _M4R3TT4_, evenstar e _Maria_ (*w* mia cara ttt quelle recensioni mi hanno mandato su di giri xD intanto aspetto ancora trepidante la scena del corridoio xD lo so, sono de coccioooo :P)
Ora vado a dormire x almeno 12 ore xD alla prossima settimana ;)
Sic
 

   
 
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