Fanfic su attori > Cast Glee
Segui la storia  |       
Autore: Ilovechris    03/03/2013    1 recensioni
chris cercò di tranquillizzare darren lo sapeva che era geloso e soprattutto sapeva che Jonathan non gli stava particolarmente a cuore
“tu non ci esci! Sei il mio fidanzato non puoi uscire con altri” il riccio era molto fermo sulle sue decisioni “lo so che sono il tuo ragazzo infatti ti sto comunicando che stasera uscirò con jon perché lui è un mio amico e perché tra fidanzati ci si dice tutto quindi è giusto che sai che io stasera uscirò
”finito il discorso chris stampo un dolce bacio sulle labbra di darren e si alzò dal letto per dirigersi in bagno.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss, Jonathan Groff, Lea Michele
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Allooora sono puntuale, evvaiiii, per fare questo capitolo ci ho impiegato giorni, è più lungo rispetto ai miei precedenti capitolo, perché volevo le parole giuste e perché mi è venuta una illuminazione, mi sono impegnata più del solito, l’ho riletto e già questo è tanto
 
comunque grazie per chiunque abbia letto i capitoli precedenti, siete mitici,

riguardo questo capitolo è un po’ riflessivo e  movimentato, diciamo, ognuno ragiona sul da farsi e poi lo fa, ci saranno pugni in faccia, beh non anticipo nient’altro, spero vi piaccia, a sotto per il post capitolo
avverto scene hot, niente di che, ma io avverto lo stesso.
quindi buona lettura\immaginazione


jon pensiero
Chris pensiero
Darren pensiero





Perché lo tiene ancora spento? Non posso stare qui, devo andare fuori a cercarlo, Darren prese le chiavi dell’appartamento e dell’auto e uscì, non poteva restare con le mani in mano neanche per un altro secondo,                                                                                                                                                                                      Chris sarebbe dovuto tornare dopo un’ora massimo 2 ore, ma non c’era traccia di lui da più di 4 ore e per il riccio erano decisamente troppe.

il sole stava tramontando e per Chris non c’era momento più bello, perché significava lo svanire della luce per lasciare posto al buio,
il buio nascondeva tutto, non lasciava vedere le lacrime amare che uscivano dagli occhi, non faceva vedere i tradimenti, le menzogne
il buio nascondeva le persone, il buio era la maschera del giorno
Chris aveva bisogno di quella maschera, aveva bisogno di stare solo, aveva bisogno di essere illuminato solo dalla luna, i pensieri gli scoppiavano dentro la testa, essere stato tradito dalla sua migliore amica in quel modo  lo aveva ucciso pian piano, le domande non smettevano di rimbombargli in testa e sentiva che la colpa fosse sua
alla fine si era trovato a pensare anche a Darren,
l’unica cosa che riusciva a pensare di lui è che era l’unica persona giusta che aveva in vita sua, l’unico sentimento che sentiva puro, se mai lo avesse lasciato sarebbe morto, forse non fisicamente, ma moralmente, forse era colpa sua se le persone lo tradivano così, nella sua vita tutti si sono allontanati
tutti lo hanno abbandonato, forse anche Darren lo avrebbe fatto,
perché una persona così speciale come lui  dovrebbe stare con uno come me? A quel pensiero gli occhi di Chris si chiusero, le lacrime non smettevano di scendere e i singhiozzi ormai facevano parte del suo respiro,
si addormentò in quella macchina, coccolato solo dalle sue braccia, strette in vita,  con il pensiero che anche il suo fidanzato lo avrebbe lasciato solo, tutti mi lasciano. Tutti.

Darren fermò la macchina in un’area di sosta e prese il telefono per l’ennesima volta, ma questa volta non per chiamare il suo fidanzato, ma per chiamare il suo capo,
compose il numero e attese qualche secondo, che gli parve un’eternità, fino a quando finalmente rispose qualcuno “pronto” Ryan sembrava stanco dalla voce, ma il riccio non ci fece molto caso
“Ryan, per caso Chris è li con te?, sta provando? sono veramente preoccupato, non  mi risponde” disse tutto d’un fiato “Dare calma, non so dove sia Chris, non aveva prove oggi e-“ il riccio attaccò il telefono, cosa voleva dire non aveva prove, allora dov’era andato?, anzi forse la domanda giusta da porsi era, da chi era andato? Senza pensarci rimise in moto l’auto e cambiò direzione, casa di Jonathan ecco la mia meta, pensò, non sapeva perché, ma credeva che Jon c’entrasse qualcosa.                                                                                                               

“Arrivo….arrivo” sbuffò sonoramente, chi diamine è a quest’ora?, appena aprì  la porta si ritrovò un pugno in pieno viso che lo fece cadere “dov’è Chris?” Darren era fuori di se, la rabbia gli annebbiava la vista “asp-aspetta” disse Jon con un fil di voce “non so dov’è” il riccio si fermò subito, sentiva che stava mentendo “non ti credo e se non vuoi un altro pugno, dimmelo ora” Jon deglutì “oggi l’ho incontrato, è una lunga storia..” “ho tutto il tempo che ti serve, quindi parla” Jon si alzò e si diresse vicino al divano, facendo segno al riccio di seguirlo “allora…. ho incontrato Chris, abbiamo parlato..” “di cosa?” “beh diciamo che era una situazione strana, visto che Chris era legato, cioè…” “cosa? Perché era legato?” “aveva una mano legata alla sedia, così che non poteva andarsene, io…….. beh io gli ho det-to che se voleva andarsene mi doveva dare un bacio e..” Darren non aspettò la fine della storia che subito lo colpì in faccia con più rabbia possibile “tu hai ricattato il mio fidanzato, fai schifo” un altro pugno su quel viso “schifo” un altro pugno, si fermò per riprendere fiato e per guardarlo in faccia, aveva un labbro sanguinante e un livido sulla mascella, ma non si sentiva ancora soddisfatto “ tu l’hai baciato?” chiese, dopo essersi calmato, “no” disse con quella poca forza che ancora aveva in corpo “ha detto che no-n si sarebbe mai spor-ca-to le l-abbra, baci-and-omi, lui pur-tro-ppo ti ama” il riccio si alzò da per terra e lo guardò “mi fai pena” disse prima di ricomporsi, si avvicinò alla porta e prima di uscire gli disse un’ultima cosa “se fai ancora una cosa del genere giuro che dovrai cambiare nome, città e faccia per salvarti ancora il culo”.

Non era mai stato un tipo violento, ma per Chris avrebbe picchiato chiunque, per proteggerlo si sarebbe venduto l’anima, il cuore, tutto, Chris per lui era tutto, l’unico pensiero che aveva era di trovarlo e baciarlo fino a perdere il fiato.

Jon era steso per terra, triste per averlo perso per sempre, ormai aveva la convinzione che un angelo non si sarebbe mai messo con un mostro, è finita.

Buttò il telefono per terra era tutto il pomeriggio che Lea cercava di contattarlo  per scusarsi, ma nulla da fare, aveva il telefono spento, cosa poteva aspettarsi? Aveva fatto una cosa orribile, lo aveva tradito sia fisicamente che moralmente, doveva solo pensare ad un piano per chiedergli scusa, doveva riconquistare la sua fiducia, forse sul set, sul set di sicuro non poteva ignorarla, giravano la maggior parte delle scene insieme, ritorneremo amici, si Lea si era convinta che lo avrebbe conquistato come la prima volta, si alzò in piedi e si andò a lavare la faccia, togliendosi tutto quel trucco colato dagli occhi.

Un brivido lungo la schiena lo svegliò, faceva freddo, molto freddo a stento riusciva a muoversi, non capiva nemmeno dove fosse, guardando in giro, però capì di essere in un auto, molto probabilmente la sua auto, ma non ne era certo al cento per cento, aveva guidato e si era fermato in uno strano parcheggio isolato, si era fermato lì, solo per poter ammirare il tramonto
Chris alzò il polso lentamente per guardare l’ora all’orologio, appena lo portò davanti agli occhi gli si gelò il sangue nelle vene , li vide, vide quei segni violacei sul polso, i segni di quello che era successo, di come si era dimenato per andarsene, degli occhi di Lea mentre si allontanava, quel sorrisino poco prima di bendarlo e legarlo, del modo in cui Jon lo guardava, lo toccava, una fitta gli penetrò il cuore, non era ancora pronto a ripensarci, ci aveva pensato fin troppo, era sicuro che se avesse continuato a pensarci il suo cervello si sarebbe fuso, forse era meglio se riposava ancora un po’, così si rigirò per mettersi in una posizione più comoda, ma sentì un qualcosa di fastidioso sulla gamba, che non lo faceva stare comodo, si mise una mano in tasca e prese quell’oggetto che tanto lo infastidiva, il suo cellulare

“pronto, Chris?!” disse Darren con voce speranzosa
“no.. Dare sono Lea” rispose
“ah….” Il riccio non pote trattenere quel tono dispiaciuto
“Chris non è ancora tornato?” chiese in un tono stranamente serio e preoccupato
“no, ma come fai a sapere che oggi è uscito?, per caso l’hai visto in giro? Dimmi che era solo, almeno, sto impazzendo, non so che fine abbia fatto” disse lasciandosi cadere una lacrima, non era mai stato così preoccupato per qualcuno in vita sua, a stento riusciva a respirare, era una sensazione orribile
“si, cioè è…. Una storia lunga.. comunque se ti può consolare era solo” non voleva raccontare tutto quello che era successo, aveva già perso il suo migliore amico, non voleva perdere un altro suo amico
“oggi tutti hanno storie lunghe..” disse lasciandosi sfuggire dalle labbra una risata nervosa “..anche J-…… aspetta un attimo….. dimmi che tu non c’entri niente con Jonathan, dimmelo”
A Lea gli si spezzò il fiato “com-come fai a sapere quello che è-è succ-esso?”
“perché il tuo amico me l’ha detto, cosa gli hai fatto?!” stava perdendo la calma, per la centesima volta quella giornata
“i-io gli ho detto di andare agli studi, lui credeva per le prove, ma era solo uno stupido piano per fargli incontrare Jon e-e le cose sono degenerate e..” “Lea parla!” autocontrollo addio, il riccio era furioso, “io l’ho bendato, poi…” fece un respiro profondo “ l’ho incatenato ad una sedia con delle manette e… me ne sono andata lasciandolo solo con Jonathan…. Darren non sai quanto io mi senta in colpa e cercherò di rimediare, la situazione ci è scivolata di mano abbiamo esagerato, anzi ho esagerato…. Darren ci sei?”
“come hai potuto tradirlo così? Eri la sua migliore amica..” il riccio era incredulo in quel momento, da Jonathan se lo aspettava un colpo basso come quello, ma da Lea di certo no, adesso capiva perché Chris si fosse allontanato così da tutti,
“io.. non so cosa dire, a parte che cercherò in tutti i modi possibili di farmi perdonare, di aiutarlo”
“lo vuoi aiutare? Lascialo stare, dimenticati di lui e già che ci sei dimenticati anche di me” attaccò il telefono, deve sentirsi malissimo, lo devo assolutamente trovare,

Chris girò e rigirò quell’aggeggio nelle sue mani, non sapeva se posarlo da qualche parte o accenderlo, ma alla fine la curiosità ebbe la meglio, così lo accese,
si spaventò nel vedere tutte quelle chiamate perse e tutti quei messaggi, quando vide chi l’aveva cercato così tanto, un sorriso si formò sul suo volto “amore..” sospirò, l’ho aveva chiamato più di cento volte e gli aveva scritto una cinquantina di sms, lo aprì uno a caso

-amore, perché non rispondi? Ok forse mi sto preoccupando per niente, ma mi basta uno squillo, ti prego chiamami così mi calmo
Ti amo, sei la mia vita-

Chris sorrise era fortunato ad avere un ragazzo come lui, così speciale, sbirciò ancora qualche sms e purtroppo vide anche chiamate e sms non di Darren, ma di Lea e alcune chiamate anche di Jon, forse non era stato chiaro quando gli aveva detto di cancellare il suo numero
Non li guardò per più di due secondi, aveva deciso che loro non avrebbero fatto più parte della sua vita, in quel momento gli importava solo contattare Darren
 così lo fece, lo chiamò

“pronto…” rispose il riccio senza nemmeno guardare chi lo stesse chiamando, ormai stava perdendo le speranze
“non credevo che dopo sole 5 ore ti preoccupassi tanto, se mai dovrò fare un viaggio di lavoro, tu cosa farai? Entrerai dentro la mia valigia? Sai devo saperlo prima di partire, così la compro un po’ più grande” cercò di sembrare il più tranquillo possibile, usando la sua migliore arma, l’ironia
“dove sei? Dove diamine sei? E si compra una valigia più grande, perché io ti seguirò fino in capo al mondo….” Non poteva crederci la sua voce, stavano parlando “…non farlo più..” disse serio “..non lasciarmi mai più ok?”
Il piccolo sgranò gli occhi per quel tono così triste, non aveva mai sentito il suo ragazzo così triste, disperato
“io non ti ho mai lasciato e non ti lascerò mai, capito? Mai, sei tu che dovrai lasciarmi se non mi vorrai più, perché io ti vorrò sempre, amore ti amo..” Darren dopo quella confessione si lasciò scendere altre lacrime “amore…io ti amo” disse singhiozzando “dove sei?” il piccolo si guardò intorno
“forse non mi crederai, ma non lo so, ho guidato alla cieca”
“vai a casa, così ci incontriamo lì ok?”
“va bene”
“sarò lì il prima possibile, non sai che bello sentire la tua voce, ti amo e scusami per tutti questi ti amo sembro un ragazzino innamorato, ma non posso farne a meno, ti amo”
“ti amo anch’io e non devi scusarti amo sentirti dire ti amo” disse sorridendo come se il riccio potesse vederlo
“bene, allora ti amo, ti amo, ti amo, ti amo sai posso andare avanti così fino all’infinito”
“ok ti metto alla prova, vai avanti, però aspetta un secondo che devo mettere in moto la macchina sennò mi addormento ancora qui” disse girando le chiavi e dando gas
 “ok ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo, ti amo…..”

Chris mise il vivavoce e appoggiò il cellulare sul sedile accanto a lui, così da sentire il suo fidanzato dirgli ti amo e ad ogni ti amo rispondere un anch’io
Dopo 5 minuti di ti amo e anch’io finalmente Darren arrivò a casa
“……ti amo, ti amo, scusa amore devo sospendere i ti amo per dirti che sono arrivato a casa nostra, volevo solo avvertirti adesso continuo ti amo, ti amo, ti amo……” il riccio si precipitò dentro l’appartamento senza smettere di dire ti amo e senza smettere di sentire quei dolcissimi anch’io
“anch’io, anch’io, anch’io……”.
Dopo 20 minuti, il piccolo era quasi arrivato, ma voleva fargli una sorpresa
“ehi Darren, hai vinto la sfida adesso devo attaccare, purtroppo, ci vediamo tra un po’, ti amo”
Il moro non capì perché voleva attaccare proprio in quel momento visto che avevano fatto più di 20 minuti di chiamata
“perché devi attaccare?”
“perché il telefono è quasi scarico e non voglio che cada la linea mentre mi dici ti amo, adesso vado”
Il riccio sbuffò, non voleva staccare il cellulare, ma capì
“va bene allora a dopo, ti aspetto e ti amo” il riccio aspettò che fosse Chris ad attaccare, appena attaccò, il moro andò in bagno, aveva un assoluto bisogno di farsi una doccia, voleva farsi vedere al meglio dal suo fidanzato
Ormai il piccolo era quasi arrivato, non vedeva l’ora di abbracciarlo e baciarlo,
voleva fargli una sorpresa.

Finalmente arrivò, parcheggiò la macchina nel primo posto che vide e sorrise nel vedere l’auto del suo ragazzo parcheggiata di fronte casa sua
si diresse di corsa dentro quel palazzo, salì le scale e appena fu difronte alla sua porta prese le sue chiavi e aprì, cercando di fare meno rumore possibile, si chiuse la porta alle spalle e appoggiò la giacca su una sedia a caso.

Non lo vedeva, chissà dove si è cacciato? Pensò ,
ma appena prese il cellulare per chiamarlo, lo sentì, sentì la sua voce soffocata
da un getto d’acqua
“sta cantando sotto la doccia” disse a bassa voce con un ghigno sulle labbra
“pretty, pretty   pleaseDon't you ever ever feel….” il moro canticchiava sotto quel getto di acqua calda felice che tra poco il suo ragazzo sarebbe tornato, forse molto presto
Like you're less then Fuckin'perfect….” Due braccia gli strinsero la vita, avrebbe riconosciuto quel tocco dappertutto
Chris era entrato nella doccia senza farsi notare e si era letteralmente appiccicato alla schiena del suo fidanzato
Il moro gli baciò subito le braccia “mi sono addormentato sotto la doccia o sei davvero tu?”
Il piccolo sorrise contro la sua schiena, gli lasciò scie di baci umidi sulle spalle e dei dolci baci sul collo
“secondo me stai dormendo” disse  lasciandosi sfuggire una risata dalle labbra
“ah si?” rispose Darren mezzo ipnotizzato da quei baci e dal fatto che il suo fidanzato fosse completamente nudo dietro di lui, l’eccitazione ormai era già evidente sia fuori che dentro di lui
Senza avvertire, il riccio si girò, guardando il piccolo negli occhi, quegli oceani così immensi, così cristallini, si alzò leggermente sulle punte dei piedi e fece quello che aspettava da tutto il giorno, lo baciò
Non era un bacio molto gentile, fu un bacio voglioso, assetato, un bacio che faceva intendere altro, le loro lingue si incontrarono a metà strada esitanti di toccarsi anche loro
Le mani del riccio si erano ben posizionate sul fondoschiena  tondo del piccolo, facendolo gemere a quel tocco così rude, ma anche così gentile, le loro erezioni si scontravano e creavano quella frizione magica che li fece gemere entrambi
“ti sono mancato?” chiese il piccolo affannato, senza staccare la bocca da quel collo muscoloso, che succhiava e mordeva
“mi sei mancato? Stavo per morire senza di te” disse baciandogli il collo, la fronte, il petto e facendo scivolare una mano in mezzo alle sue cosce accarezzandogli quell’evidente erezione
Il piccolo gemette sotto quel suo abile tocco,
“non andare mai più via senza di me, dove andrai tu verrò io” disse il riccio con voce roca
“son-o certo che verrai” rispose il piccolo in tono malizioso, porgendo le stesse attenzioni che il suo ragazzo gli stava porgendo, fece scivolare la mano sul membro del suo fidanzato cominciando a pompare forte, godendosi quei suoni che le sue orecchie udivano, “girati ora!” disse ad un millimetro dalle labbra del moro lasciandogli libera l’erezione,
Darren subito seguì il comando voltandosi, si sentiva dannatamente eccitato, le mani di Chris cominciarono a tracciare un percorso, si soffermarono sui pettorali, disegnando linee immaginarie per poi scendere molto lentamente, il moro guardava quelle mani con avidità, erano così perfette, Chris era così perfetto, le guardò attentamente, fino a quando notò degli strani segni sul polso, la sua preoccupazione durò poco però, perché quelle mani avevano raggiunto nuovamente la sua erezione, cominciarono a pompare come prima, anzi più veloci di prima “mi vuoi?” gli soffiò dentro l’orecchio prima di morderglielo
“d-a mor-“ un gemito non gli fece terminare la frase, ma Chris capì lo stesso, così senza nemmeno prepararlo lo penetrò, il riccio urlò subito per quella intrusione, ma poi si abituò, il piccolo cominciò a muoversi avanti e indietro seguendo la velocità della sua mano, il moro aveva poggiato la testa sulla spalla del suo ragazzo e si stava lasciando trasportare solamente dal piacere e dall’amore
Gli baciava ogni tanto il collo e la bocca e quando sentiva Chris gemergli dentro l’orecchio si sentiva morire, era davvero eccitante, un calore pervase entrambi, stavano per venire giunti allo stremo dell’eccitazione “st- pe-r-“ il piccolo capì subito così aumento la velocità della mano sul suo membro  “vieni” quasi gli ordinò,
il riccio ubbedì, lasciandosi travolgere da quel calore, anche il suo fidanzato si lasciò andare accasciandosi sulla schiena di Darren.

Finita quella doccia, si rivestirono e si andarono a mettere a letto, pronti per dormire “buona notte” disse Chris, che teneva gli occhi già chiusi,  il riccio sorrise, baciò il piccolo e si posizionò tra le sue braccia pronto per sognare.




Cheee dire, spero che vi sia piaciuto in anzi tutto e riguardo questa storia come ho scritto sopra mi è venuta una illuminazione, comunquee grazie ai  lettori e scusate i miei eventuali errori, come al solito non ho un gran che da dire se non ci vediamo alla prossima e buona notte\giorno
Grazieeee un bacio.
 p.s. la canzone è fucking perfect p!nk
 
 

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Glee / Vai alla pagina dell'autore: Ilovechris