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Autore: Chiccablu    03/03/2013    2 recensioni
Kurt e Blaine sono ormai due adulti sposati che vivono nella Grande Mela come altre centinaia di coppie gay: Il primo è un famoso organizzatore di eventi e il secondo un abilissimo arredatore. Hanno un lavoro solido, una casa grande e perfettamente arredata ma c'è una cosa che manca nella loro vita, un sogno che vogliono realizzare.... Vecchie amicizie si rincontrano e nuove amicizie si creano.
Dal testo :“ Come sono arrivato a questo punto!?” si chiese Kurt mentre si stava addormentando sulla scrivania del suo splendido ufficio che trasuda opulenza da ogni centimetro.
“Voglio dire questa è la decisione più importante della mia vita e non mi sento ancora pronto a prenderla!”; erano due foto, due foto soltanto a metterlo in crisi. Blaine la sua scelta l'aveva fatta e adesso a lui toccava la finale. Stava per crollare quando Rachel bussò alla sua porta con due enormi bicchieri di caffè provenienti direttamente da Sturbucks dicendo -Kurt noi dobbiamo parlare!- e nel suo volto si dipinse un'espressione mista tra l'emozione più totale e la gioia di una bambina che ha appena preso di nascosto una fetta di torta.
- Allora tutto è iniziato quando....
Genere: Commedia, Fluff, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Finn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con
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                                     Capitolo 1
 
Tic,tac. Tic, tac.
Kurt si stava innervosendo oltre ogni limite. Per quale diavolo di motivo ci stava mettendo così tanto?
-Kurt va tutto bene, non agitarti!- gli sussurrava Blaine, seduto accanto a lui mentre gli prese la mano.
-Avevano detto solo un paio d'ore e avrebbero finito e io...io.. mi sto innervosendo ecco, ho paura che ci siano dei problemi...- ammise timidamente.
-Tesoro tranquillo Rachel avrebbe mandato Finn se ci fossero stati dei problemi!-
-Si...ma ...ma... Ok basta vado a prendermi una tisana perché non reggo più la pressione!- detto questo Kurt si alzò e si diresse verso la caffetteria al piano di sotto.
Si sentiva Rachel urlare dalla stanza accanto nonostante ci fossero solide pareti a separare Blaine dalla sala parto.
Quando Finn aveva chiamato Kurt e Blaine per dire che Rachel stava per partorire Kurt si era agitato come se dovesse essere lui stesso a dover partorire.
Blaine vide suo marito tornare con un bicchiere grande quanto un intero Sturbucks pieno di tisana ai frutti di bosco.
-Allora novità?- chiese, con la tensione che arrivava fino ai capelli perfettamente acconciati.
-Non ancora Kurt rilassati!- disse Blaine sorridendo.-
Passarono una,due, tre ore prima che si sentisse l'urlo di un bambino nella sala accanto; Finn uscì con un sorriso da orecchio a orecchio.
-E' femmina!- disse con orgoglio anche se tutti sapevamo che sperava in un maschio. -Come la chiamerete allora?- chiese Blaine sinceramente curioso.
-Rachel vorrebbe darle nomi di Broadway come Maria, Anita o Glenda.. Glinda come accidenti è insomma - e a questa frase Kurt sbarrò gli occhi per l'ignoranza e l'insensibilità del fratello -ma io avevo optato per qualcos'altro e alla fine abbiamo deciso per Andrea Elizabeth Carol Hudson!- disse Finn tutto allegro quando finalmente l'ostetrica portò fuori la bambina e la depose fra le braccia di suo padre.
Gli occhi di Finn si illuminarono come non lo facevano da anni, da quando lui e Rachel si sposarono ( poco dopo Kurt e Blaine). Kurt si avvicinò per vedere quella piccola bambina con due occhioni color nocciola contornati da lunghe folte ciglia nere e, in quel preciso momento, capì subito che aveva la stoffa della star.
Quando Rachel si svegliò, trovò tutta la famiglia davanti: Kurt, Blaine, Carol e Burt ed erano finalmente arrivati anche io suoi due papà. E poi c'era Finn, lì con in braccio la loro bambina; lei gli fece un cenno e lui la depose fra le sue braccia. Non aveva mai visto nulla di più bello in vita sua.
Finn restò tutta la notte con lei e la bambina mentre gli altri tornarono a casa nella tiepida New York primaverile.
Una volta tornati nel loro caldo e accogliente appartamento, Blaine e Kurt si buttarono sul letto distrutti.
Avevano passato ben sette ore e mezzo in un ospedale con la consapevolezza che il giorno dopo avrebbero dovuto lavorare. Dopo essersi lavati,impigiamati e coccolati, Blaine se ne uscì con – Kurt io voglio un bambino...-










Ok siccome io sono negata con queste cose devo scrivere qui! E' la mia primissima volta quindi vi chiedo di essere pazienti se fa davvero così schifo come sembra a me... 
Mentre scrivevo sembrava più lungo ma ho già qualcosa sul prossimo capitolo.
Chiedo ancora scusa ma vi ringrazio per averlo letto!
 
 
  
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