Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: rightherewaiting    03/03/2013    6 recensioni
Cosa accadrebbe se Kurt, fotografo professionista, vivesse in un appartamento con il suo migliore amico Sebastian, demente professionista? E che cosa accadrebbe, invece, se Blaine, musicista professionista, vivesse in un appartamento con il suo migliore amico Nick, demente professionista? E se una sera d'inverno, per sbaglio, Kurt scattasse una foto ad un passante dai riccioli neri? E se quel passante dai riccioli neri fosse proprio Blaine?
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Jeff Sterling, Kurt Hummel, Nick Duval, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

Nothing scares me anymore.


10. White demon love song.

 

 

 

 





“Oh, ciao Kurt!” fece il biondino, allegramente.
 

Che cazzo sorridi, idiota. Sono le sette di mattina e nessun normale essere umano al di sotto dei settant'anni si sveglierebbe di buon'umore a quest'ora, soprattutto se avesse voluto restarsene nel letto e non alzarsi per il rumore di un insopportabile spadellare a destra e a manca.
 

Il ragazzo prese una tazza di caffè e si avvicinò al bancone della cucina, trascinò lo sgabello e si sedette, prendendo il viso tra le mani e fissando una briciola sulla superficie liscia del tavolo.
 

Kyle, sempre con quel sorriso stampato in faccia - Dio se è inquietante questo tizio! - soffiò via la briciola, facendo risvegliare Kurt dallo stato di trance in cui era piombato. A malincuore, dovette aprir bocca per parlare.
 

“Qual buon vento ti porta qui?” disse, con un tono svogliato e tutt'altro che amichevole.
 

L'altro iniziò a saltellare da un piede all'altro, cinguettando qualcosa di incomprensibile.. e questo fu abbastanza.


Kurt afferrò per la maglia Kyle, che intanto stava continuando a blaterare cose senza senso, portandolo di peso davanti alla camera di Sebastian. Lo spinse dentro, facendolo atterrare in malo modo sul letto, e chiuse la porta.

 

Una mezz'oretta dopo era già pronto per andare a lavorare. Quel giorno si dovette vestire in un modo piuttosto diverso dal solito, più elegante, perché aveva un matrimonio e, nonostante lui non dovesse apparire nelle foto, non poteva certo presentarsi in pigiama.
 

Scese le scale e si fiondò in garage, mettendosi il casco e prendendo la moto. Quel giorno, nonostante l'aria fosse piuttosto fredda, c'era un bel sole.
 

Mentre si dirigeva in ufficio, dove avrebbe preso tutto ciò che aveva bisogno per il servizio fotografico, notò che quasi tutte le vetrine dei negozi erano già addobbate con luci, abeti finti e varie decorazioni natalizie.
 

Ora come ora, quel periodo non lo faceva impazzire.. da piccolo, invece, era sempre elettrizzato quando arrivavano le vacanze di Natale. Non vedeva l'ora di poter fare l'albero con sua madre, ma quando era morta lui e suo padre avevano smesso di decorare così sfarzosamente tutta la casa. A che pro lo avrebbero dovuto fare? Erano solo loro due, quindi si limitavano a scambiarsi i regali e a guardare i film natalizi che davano in televisione.
 

Arrivò al condominio dove lavorava, parcheggiò la moto e salì, salutando James, il portiere, che come sempre lo fece entrare con un sorriso. Prese l'ascensore e arrivò al settimo piano, entrando nel suo ufficio. Non era dei più grandi, ma non gli importava molto, visto che la maggior parte del tempo la passava fuori da lì. C'era una parete interamente vetrata, grazie alla quale poteva avere una vista spettacolare sulla città. Al lato opposto della porta era posizionata una scrivania nera, con computer, fax, stampante e fogli ovunque.
 

Prese il fascicolo del matrimonio e uscì dalla porta, attraversando il corridoio e- no. Ti prego no, Adam non riesco a tollerarlo prima delle undici di mattina. Bé, adesso che ci penso non lo tollero a tutte le ore del giorno, però che cazzo, daai.
 

Adam. Biondino, insopportabile, impiegato nel settore, non sa nemmeno prendere in mano una macchina fotografica, infatti porta solo a sviluppare le foto. Ci prova con Kurt da quando.. da sempre.
 

“Ehi Kurtie!” fece l'impiegato, avvicinandosi troppo, a Kurt.
 

“Sì?” rispose l'altro con un falsissimo sorriso.
 

“Mi chiedevo..” disse Adam, con tono lascivo “..cosa fai stasera?” facendo scorrere un indice sulla giacca di pelle del ragazzo.
 

“Sono impegnato.” si affrettò a rispondere Kurt, allontanandosi il più velocemente possibile da quell'insopportabile individuo.
 

“Ah sì?” fece l'altro, inquisitorio “Per quel che ne so io non c'è stato nessuno dopo Tyler, Alex, Brandon, Jack, Mar-”
 

“Senti, ti risparmio la lista dei miei ex, anche perché altrimenti si farebbe tardi e io fra un'ora ho un servizio. Comunque, intendevo che sono impegnato perché ho da fare, non perché sto con qualcuno.” lo interruppe Kurt, abbastanza scocciato.


“Ah sì?” senti, quell' “ah sì” te lo puoi ficcare dove dico io “..e cosa avresti di così importante da fare?”


Oh ma fatti i cazzi tuoi, no?!
 

“Non ti interessa. E adesso devo andare, perché, a differenza tua, mi pagano per fare qualcosa di utile, non per scorrazzare in giro o per portare il caffè al capo.”
 

“Sì, certo, come no.. addio Hummel.. anzi, a presto.”
 

A mai più, vorrai sperare.

 

 

*

 

“Com'era la sposa?”


“Una gnocca!”
 

“Lo sposo?”
 

“Un cesso.”
 

“E perché l'ha sposato, allora?”
 

“L'amore è cieco.. o il portafoglio è pieno, chi lo sa.”
 

“Io piuttosto mi sposerei un figo della madonna, però con il portafoglio vuoto. Anzi, adesso che ci penso.. non mi sposerei proprio.”


“Sì, ma tu sei Sebastian. Un nome una garanzia.”

 

“Il solo e l'unico. Passami il sale.”
 

“Credimi, menomale che ci sia solo tu. Un altro Sebastian non so se sarei in grado di reggerlo. Comunque.. non ti sposeresti proprio, eh? E cosa mi dici di Kyle?”
 

Al ragazzo andò di traverso l'acqua che stava bevendo e si mise a tossire. Quando ebbe finito, guardo Kurt con uno sguardo scettico.
 

“Matrimonio?! Per ora stiamo solo.. uscendo. Suona anche a me strano dirlo, ma è così.. e bé, poi vedremo.”
 

Vedremo. Gli ricordava qualcosa.. o meglio, qualcuno.
 

Il resto della cena passò tranquillamente, fra una battuta sul culo delle damigelle e sui concorrenti del talent show che stavano dando alla televisione.
 

“Ehi, è il tuo turno di portare giù la spazzatura!” fece Sebastian, quando Kurt gli porse il sacchetto.


“Non è vero! Io l'ho portata giù la settimana scorsa, tocca a te.” replicò Kurt, lanciandogli il sacco nero addosso.
 

“Io non mi muovo da qui.” disse Seb, deciso a non staccare le chiappe dalla sedia, rilanciando il sacchetto per terra.
 

“E va bene! Ma giuro che se la prossima settimana non la porti giù tu col cavolo che passo l'aspirapolvere anche in camera tua!”
 

“Sì mamma!” lo prese in giro l'altro.
 

“Oh, ma vaffanculo!” urlò Kurt, chiudendosi la porta alle spalle e ritrovandosi sul pianerottolo di fronte ad un ragazzo basso e riccioluto.
 

“Chi è che deve andare affanculo?” chiese con tono giocoso Blaine.
 

“Ehm.. Sebastian.. è un pirla..” rispose sorridendo Kurt.
 

“Capito. Stai portando giù la spazzatura?”
 

“Sì.. lo stavo mandando a cagare proprio perché oggi toccava a lui, ma sostiene il contrario. Comunque, tu dove vai di bello?”
 

“A lavorare!” fece Blaine, alzando la custodia della chitarra che aveva in mano.
 

“Oh.. giusto..”
 

“Mi chiedevo..” il riccioluto abbassò lo sguardo, guardandosi le scarpe “..che fai stasera?”
 

“Niente di particolare..” rispose l'altro, sempre sorridendo.
 

“Ti.. ti andrebbe di venire con me, al locale? Non importa se non puoi.. ecco, comunque non devi preoccuparti, è un posto tranquillo, non circolano droghe o cose del genere, al massimo qualcuno alza un po' troppo il gomito ogni tanto, ma puoi stare certo ch-”
 

“Blaine.”
 

“Scusa.. a volte tendo un po' a straparlare..”
 

“Un po'?” fece Kurt, ridacchiando.


“Hai ragione.. allora.. vieni oppure no? Ecco, perché sarei già un po' in ritardo..” chiese Blaine, con uno sguardo da.. cucciolo. Non c'era altro modo per descriverlo.

 

“Lasciami prendere la giacca e le chiavi. Arrivo tra un attimo, mi ci vorranno due minuti d'orologio.” rispose l'altro, sorridendo e rientrando nell'appartamento, lanciando la spazzatura a Sebastian e ordinandogli di portarla giù più tardi.
 

Quando Kurt uscì dalla porta, trovò Blaine ancora lì ad aspettarlo. Gli sorrise e si incamminò verso le scale, ma vide che l'altro non lo stava seguendo.
 

“Blaine?”
 

“Hai.. hai una moto?” chiese l'altro, vedendo il casco tra le mani del ragazzo.
 

“Ehm.. sì. Se vuoi però andiamo con la macchina o in metro.. o a piedi, come preferisci. E che avevi detto che eri in ritardo..” fece l'altro.
 

“No, no, la moto va bene, io sarei andato a piedi, ma è okay.. solo.. la sai guidare?”
 

L'altro gli lanciò uno sguardo scettico. “Certo che la so guidare! Se l'ho comprata vuol dire che sono capace di andarci.”
 

Queste parole non rassicurarono per niente Blaine, che, fifone com'era, non accennava a muoversi. Così, Kurt lo prese per la giacca, scendendo le scale di corsa e rischiando di farlo inciampare.
 

“Okay, okay, mi muovo.. ma sta' calmo, non tirare, è di Hugo Boss!”
 

“Sei così.. gay!”
 

“Se è per questo anche tu.” rispose l'altro, con un tono da finto strafottente.
 

“Come se ti dispiacesse! E poi tu sei.. gay! Io sono solo gay.”
 

“Eh?” fece l'altro, confuso.
 

“Senti, non eravamo in ritardo? Andiamo, su, mettiti il casco.” fece Kurt, montando in sella alla sua piccola.
 

Il riccioluto tirò su una gamba, cercando di salire facendo leva con l'altra. Al primo tentativo non ci riuscì, anche per colpa della chitarra che gli impediva di muoversi bene. Così, Kurt gliela prese di mano e l'altro fece un saltello per raggiungere il sellino.
 

Blaine, imbarazzato, non sapeva bene come comportarsi, così si allontanò un po' dall'altro, per non stargli troppo addosso. Dietro il casco, Kurt ridacchiò sommessamente, non facendosi sentire dal moro che intanto si sforzava per non stare troppo appiccicato alla sua schiena.
 

“Attento alle curve.” si sentì dire il moro, un attimo prima di spiaccicarsi contro l'altro ragazzo tipo koala, appena Kurt accelerò un po'.
 

“Non andare troppo forte, sono ancora troppo giovane per morire!” urlò spaventato, stringendosi alla vita dell'altro.
 

“Ma non sto andando veloce.. il limite è di quaranta all'ora e sto andando appena a trenta!” replicò Kurt, divertito. “Come si chiama il posto dove lavori?”
 

“Phenomenon, è due quartieri più avanti del TimeOut, lo conosci quello, no?”
 

“Sì..” rispose Kurt vagamente, sorridendo al ricordo della sera in cui aveva incontrato Blaine.
 

Dopo circa una decina di minuti, arrivarono a destinazione. Blaine non si accorse di quanto aveva tenuto stretto il ragazzo fino a quando Kurt non parcheggiò la moto e gli si dovette staccare di dosso.


“Allora? Piaciuto il giretto in moto?” fece Kurt, ridendo e prendendo a braccetto l'altro, che gli lanciò un'occhiata tutt'altro che amichevole.
 

“Io non ci salgo più in moto con te!” rispose Blaine, mettendo su un broncio adorabile.
 

“E, di grazia, come avresti intenzione di tornare a casa?”
 

“A piedi! O in metro!”
 

“Sì, certo, come no.. sotto sotto scommetto che ti è piaciuto starmi tutto spatasciato addosso!”
 

“Entriamo, ti presento un mio amico.. pensa che lo conosco da quando ero alto così!” fece Blaine, indicando approssimativamente l'altezza di un metro e trenta.
 

“Non cambiare argomento!” disse l'altro, ridacchiando e facendo arrossire Blaine “Comunque.. vorrai dire che lo conosci da quando eri basso così!”
 

“Che stronzo! E per la cronaca tu non sei nemmeno poi tanto più alto di me!”
 

“Certo, certo.. intanto per salire sulla moto non mi ci è voluta la scala a pioli..” rise Kurt, facendo allontanare Blaine, imbronciato.
 

I due entrarono nel locale, già pieno di gente. Blaine si avvicinò al bancone del bar e Kurt lo seguì, sedendosi con lui su uno sgabello.
 

“Jeff!” chiamò il riccioluto.
 

Come spuntato dal nulla, si ritrovarono davanti un ragazzo biondo, alto e anche piuttosto carino.
 

“Ehilà Blaine, oggi suoni?”
 

“Lavoro qui da mesi ormai, dovresti saperlo! Comunque, questo è Kurt.”
 

“Ciao Kurt, piacere, sono Jeff.” fece il ragazzo, stringendogli la mano. “Cosa vi porto?”
 

“Io solo una birra, che devo lavorare. E tu?” disse Blaine, rivolgendosi a Kurt.
 

“Un mojito.”
 

Il biondino si allontanò, andando a prendere le ordinazioni di qualche altro cliente.
 

“Quello che devi sapere su Jeff è che è un pirla. E, se te lo stai chiedendo, non mentire, lo so che te lo sei chiesto, tutti se lo chiedono, è biondo naturale. Ah, ed è innamorato di Nick. E Nick di lui. Ma non si danno una svegliata. Io ci ho provato eh, ma niente.”
 

“Qualcuno te l'ha chiesto?” fece Kurt, ridendo sotto i baffi.
 

“Cazzo oh, sei simpatico come uno sputo in un occhio stasera!” replicò Blaine, fintamente offeso.


Kurt, per farsi perdonare, si avvicinò a Blaine, schioccandogli un bacio.

 

“Sulla guancia?! Oh, andiamo!” si lamentò l'altro.
 

Qualche minuto dopo, Blaine dovette lasciare l'amico da solo per salire sul palco, dato che l'avevano appena chiamato. Prese la chitarra e prese posizione davanti al microfono.

Da quel che poteva notare Kurt, ci sapeva davvero fare con il pubblico. Lo intratteneva e riscuoteva anche piuttosto successo, soprattutto fra le ragazzine più giovani. Rimase a guardarlo per tutta la sera. Ogni tanto si scambiavano qualche sguardo e Blaine sembrava davvero a proprio agio nello stare sul palco, davanti a tante persone.

 

Era ormai l'una passata, quando Blaine annunciò il suo ultimo numero.


“Vorrei.. dedicare questa canzone..” iniziò il moro, quasi timidamente.

 

No.
 

“Ad una persona che non conosco da molto tempo..”


Non lo sta facendo sul serio. Perché mi sta guardando? No.

 

“Ma che, sul serio, sento molto vicino a me, per qualche strana ragione..”
 

Datemi una pala, una bara, una lapide e un cimitero che mi voglio sotterrare.
 

“Kurt, questa è per te.” fece Blaine, con un occhiolino indirizzato nella mia direzione.

 

white demon, where’s your selfish kiss? - bianco demone, dov'è il tuo bacio egoista?

 

Kurt era.. spiazzato. Faceva fatica a sostenere il suo sguardo, perché in quegli occhi avrebbe trovato quel che cercava.. e non era sicuro di voler sapere la risposta a tutte le sue domande. Non voleva.. sapere. A lui sarebbe bastato andare avanti in quel modo, senza rendere esplicito nulla, semplicemente.. vivendo.

 

let us be in love - lasciaci essere innamorati

let’s do old and grey - lasciaci invecchiare

 

Non aveva particolarmente voglia di dare un nome a tutto. Quel che stavano passando in quel momento era solo.. qualcosa. Ma evidentemente Blaine aveva voglia di metterlo in imbarazzo. Per l'amor del cielo, sì, un imbarazzo assolutamente piacevole. Nessuno gli aveva mai dedicato una canzone.. ed era.. strano.

 

I won’t make you cry - non ti farò piangere

I will never stray - non vagherò mai

 

Blaine non accennava a voler togliere lo sguardo da Kurt, che, inconsapevolmente, aveva iniziato a sorridere un po'. Perché con Blaine era così. Non c'era nient'altro da fare. Come può, una persona che conosci da così poco tempo, farti quest'effetto?

 

I will do my part - farò la mia parte

let us be in love tonight - stanotte lasciaci essere innamorati

 

E forse quella notte, davvero, si resero conto di qualcosa. Qualcosa che li teneva legati, in qualche strano modo. Avevano ancora tutto il tempo del mondo per conoscersi, per stare insieme.. per vivere. Furono finalmente consapevoli di una cosa, però. Avrebbero vissuto molti momenti insieme.. e questo li fece sentire in un modo strano. Soprattutto Kurt, che fino a poco tempo fa, aveva perso qualsiasi tipo di fiducia nel trovare qualcuno che gli sarebbe stato accanto. C'erano stati vari Paul, vari James, vari Tyler.. che avevano avuto tutto il tempo per riuscire a farlo sentire bene, davvero. E non ci avevano nemmeno provato. Blaine, anche senza accorgersene, lo aveva fatto stare meglio. Per certo, loro due, sarebbero diventati.. qualcosa. Insieme. E l'importante non era stabilire che cosa, esattamente. Ma c'erano, l'uno per l'altro.. e sapere questo era più che sufficiente, per entrambi. Non avevano bisogno di leggere la mano di qualche indovino del luna park, per essere certi che non si sarebbero detti addio. Dentro di loro, avevano deciso che sarebbe stato così.

 

 

 

 

Angolo della pirla che scrive continuamente stronzate autrice.

Oibò, eccoci qua :) aluuura, vediamo. In questo capitolo entrano in azione (?) due nuovi personaggi, Jeff e Adam, yuppi ya yeaah! Spero vi piacciano v.v 
Blaine e Kurt mi fanno venire il diabete, quindi ogni tanto ci metto un po' di Bitchy!Kurt che non fa mai mai mai male AHAHAHAH :') La canzone che Blaine dedica a Kurtie è questa, sempre dei The Killers, scusate, non uccidetemi çç
Spero vi sia piaciuto! Non ho idea del perché, ma ci ho messo secoli a scrivere :O infatti adesso è meglio che vada a studiare un po' :')
Alla prossima! Oh, anzi, no, attenzione! Ho un annuncio, o meglio, un parere da chiedervi.. dovete scegliere:

1. Vojo la Klaine, solo la Klaine, per sempre la Klaine, ma non mi dispiacciono né Kyle, né Jeff.
2. Vojo principalmente Klaine, ma mi piacerebbe un po' di Niff sniff sniff e un po' di Sebyle tanto per gradire (?)
3. Vojo diciamo un po' di Klaine, un po' di Niff e un po' di Sebyle.
4. Sebastian e Kyle bumbano per conto loro, idem per Jeff e Nick, ma io vojo i miei Kurt e Blaine.
5. Di Jeff e Nick nun me frega 'na beata fava, vojo Klaine ebbasta.
6. Scegli tu, tanto poi non seguirai i nostri consigli.

La sei mi sembra la più veritiera, ma voi il vostro parere datemelo comunque, insomma ahò AHAHAHAH :')

*Benedetta

 

 

   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: rightherewaiting