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Autore: giads__    03/03/2013    5 recensioni
'Dal capitolo 1'
-Piacere di averti conosciuta,Jade!-
-Piacere mio.- dissi mentre scendevo.
Pensavo che la perfezione non esistesse,ma evidentemente mi sbagliavo....
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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La sveglia suonò. La spensi e mi stiracchiai. Guardai fuori dalla finestra,il sole era già alto. Lanciai un occhiata all'orologio:le 8,30. Ero nella merda! Alle 8,45 avevo l'autobus. Ero nel panico. Mio padre non era a casa. Era già al lavoro. Balzai giù dal letto e mentre mi diressi verso il bagno per prepararmi presi la roba da vestire che avevo già preparato. Mi lavai la faccia e mi truccai leggermente. Un po' di matita e il correttore erano più che sufficienti. Almeno credo. Misi i vestiti e mi pettinai giusto da non avere i capelli come quelli di una strega! Misi le scarpe,presi il cappotto e lo zaino e mi scaraventai fuori di casa,rischiando di essere investita da un auto. Raggiunsi la fermata. 8,47. l'autobus stava arrivando. Che fortuna! Salì e cercai un posto da sedermi. Misi le cuffie nelle orecchie. […] arrivai a scuola. Ad aspettarmi c'erano le mie migliori amiche:Perrie e Demi.

-Finalmente Jade!- gridò Perrie vedendomi scendere dal mezzo.

-Scusate il ritardo.-dissi io. Mentre mi dirigevo verso le ragazze la campanella suonò ed entrammo nell'edificio. Tutti gli studenti si dirigevano verso le proprie aule. Entrai nella mia. Mi sedetti al banco e c'era già Diamond,l'oca della scuola,pronta a sculettare e mostrarsi ai maschi. Parlava atteggiandosi come una diva. Non porta una certa simpatia verso di me,anzi,direi proprio che non mi sopporta. E la cosa è reciproca.

-Ecco qui,la sfigata dell'anno!-disse Diamond vedendomi entrare. Le sue amiche subito a ridacchiare. Avevano una risata insopportabile,ridevano sempre. Entrai ignorandole,se c'era una cosa che avevo imparato sin da piccola era l'indifferenza. Anzi sorrisi. Odiavano vedermi sorridere,significava che io stavo bene. Loro mi odiano. Loro odiano vedermi star bene. E a me piace farle arrabbiare ancora di più,far vedere che io sono più intelligente di loro e che non mi importava nulla dei loro stupidi pensieri. Ma l'apparenza inganna. Morivo dentro. Loro mi avevano messo la scuola contro,io avevo tutti contro. Dentro avevo un vuoto. Parlarne con mio padre? No,non mi avrebbe creduto,poi era sempre in ufficio,non avrebbe avuto il tempo di ascoltarmi parlare di queste idiozie. Parlarne con i prof.? No,neanche a pensarci. Mica ero una lecchina! O robe varie. Le mie amiche lo sapevano,ma neanche loro sapevano che fare. Erano le uniche che mi supportavano. Senza di loro non saprei come fare.

Comunque,sempre col sorriso stampato sul viso attesi l'arrivo dell'insegnante di inglese. L'ora passò,più o meno in fretta. […] era arrivata l'ora di ginnastica. Tutti l'adoravano. Io la trovo semplicemente squallida. Essere in squadra con persone che ti odiano era squallido. Doversi cambiare davanti alle persone che ti prendono in giro era ridicolo. Ma avevano ragione a prendere in giro il mio corpo. Lo odiavo anch'io. Odiavo tutto di me. Il carattere,il viso e il fisico. Ero una pattumiera. Per forza che tutti mi odiavano,la causa era un po' anche mia e il mio caratteraccio. Sono in grado di far soffrire tutti,di non tenermi nessuno accanto. Che vita da schifo!

Misi i pantaloncini che mi facevano le gambe ancora più grosse e andai in palestra. Pallavolo. Ok,mi piaceva come sport,ma non era il mio preferito. Ero nella squadra avversaria a Diamond e company. Da una parte dicevo:”Per fortuna!” dall'altra ero terrorizzata. Qualsiasi passo passo falso era a mio discapito.

Jason fece la battuta. Arrivò la palla verso di me. Feci un bager e passai la palla a Joy che me la rilanciò. Era perfetta per una schiacciata. Così misi in atto la regola. La palla cadette perfettamente al centro del campo avversario. Punto. Primo punto per noi. I compagni mi diedero un cinque. Servivo solo per fare punto.

Più o meno la stessa scena si ripeté per l'altra squadra. La schiacciata la fece Diamond. L'unica cosa che le veniva bene. Solo che lo fece apposta e mi arrivò in mezzo alla fronte. Non provavo dolore in quel momento. Provavo disgusto. E pena. Pur di farmi male in qualche modo erano disposti anche a questo. Che schifo! Al posto di fare qualcosa tutti ridevano. Così mi arrangiai,come al solito. Andai in infermeria e chiesi il ghiaccio. Mi sedetti su una sedia ad aspettare 10 minuti per poi togliere il ghiaccio.

Passati quei minuti ringraziai la signora per il ghiaccio e tornai in palestra. Avevo un bel bollo sulla fronte. Un motivo in più per prendermi in giro,perfetto direi!

La mattina passò e uscì da scuola. Aspettai Perrie e Demi.

-Perché hai quel coso sulla fronte?-disse Demi mentre andavamo verso la fermata dell'autobus.

-Prova a pensare,non è difficile.-

-Oddio,sono arrivate a questo?-

-è ancora niente,fidati,prima o poi mi troverete con un coltello nella schiena.-

-Non dire così.- Perrie era scandalizzata. E aveva ragione.

-Dico così perché è vero! Mi odiano,sono disposte a tutto pur di eliminarmi dalla faccia della terra!- Forse stavo esagerando. Lo ammetto. Arrivammo alla fermata dell'autobus. Perrie e Demi andarono a casa io aspettai il bus. Le salutai e mi sedetti ad aspettare. Non passò molto e arrivò. Cercai come al solito un posto da sedermi. Ne trovai uno. Ma di fianco era occupato.

-Scusami,posso sedermi?- chiesi io,per paura di disturbare.

-Certo,non chiedermelo neanche!- mi sorrise un ragazzo. Biondo,con gli occhi azzurri,facevano invidia al mare. Aveva un sorriso perfetto. Lui era perfetto. Si vedeva dallo sguardo che era una persona buona.

Mi sedetti e incrociai le gambe. Stavo per prendere l'mp3 quando il ragazzo mi chiese:-Scusa se faccio una domanda così stupida,non ti offendere,ma perché hai un bollo viola in fronte?-

Io risi. Non potevo fare a meno di ridere. Lui sembrava stupito dalla mia reazione,ma ormai ne ero abituata. Un'altra persona che mi avrebbe preso in giro da aggiungere alla lunga lista.

-In pratica,a scuola tutti mi odiano,soprattutto una ragazza e mentre giocavamo a pallavolo mi ha tirato una palla in fronte,carino vero?- dissi schietta.

-Mi dispiace e non capisco perché debbano odiare una ragazza carina e simpatica come te.- il suo sorriso mi faceva sciogliere. Anche se mi sembrava un po' una presa in giro.

-Carina non direi,simpatica nemmeno.-

-Autostima portala via!- non potei fare a meno di ridere a questa battuta squallida. Rise anche lui. La sua risata era la fine del mondo.

-Come ti chiami?-proseguì lui,già più serio.

-Jade,tu?-

-Niall,piacere.- mi strinse la mano. Era la prima volta che provavo interesse verso un ragazzo,era ora insomma,a 16 anni non aver mai dato il mio primo bacio e non essere mai stata innamorata di nessuno era un po' imbarazzante. Mi interessava conoscerlo di più. Ma il tempo era quello che era. E io dovetti scendere.

-Piacere di averti conosciuta,Jade!-

-Piacere mio.- dissi mentre scendevo.

Pensavo che la perfezione non esistesse,ma evidentemente mi sbagliavo....

  
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