Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Astral    19/09/2007    1 recensioni
"Verrà la morte e avrà i tuoi occhi..." (C.Pavese) Una piccola shot su un momento cruciale per un personaggio della saga che adoro immensamente e per chi è destinato a stargli accanto.
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lo specifico visto che qui non siamo nella sezione fic dedicate:
I personaggi protagonisti della shot non mi appartengono, ma sono frutto dell'immaginazione di Kysa.
Ho citato anche la Denny perchè mi sembra giusto, data la magnifica quanto onerosa eredità che Kysa le ha lasciato, e che lei sta sviluppando magnificamente.




Frusciano seriche le tende contro la grande vetrata, carezzando il canto della notte che severa stende il suo manto sui mortali.
Veli opachi di infiniti misteri e ancestrali timori avvolgono le spoglie dei figli di Morfeo, silenziosi si abbandonano alle braccia del divino padre.
Lo sguardo azzurro vaga contratto in quella soffocante oscurità...cerca la luce, ma non la trova.
Sfiorandole con le proprie falangi maledette, fantasmi neri colorano quelle iridi di fiordaliso col sangue vermiglio di mille morti.
Innocenza e purezza abbandonano per sempre gli occhi fanciulleschi, consegnandoli in tributo a foschi teatri di morte.
Urla disperate si fanno strada fuori e dentro quell'anima.
Di dolore, solitudine, incomprensione.
Accoccolato in un angolo dell' immensa stanza, tremiti e sussulti lo ghermiscono, mentre Lei lo porta sotto la sua veste nera, intessuta in una ragnatela di strazio e gelo.
Condivide con lui i suo orridi segreti.
Culla di tenebre diviene il suo giaciglio[il suo cuore].
Una benda purpurea cala solerte sulle ciglia dorate.
Odore del sangue e di putredine si impossessano dei suoi sensi, nell'immacolata camera da letto.
Nessuno sente, nessuno ode.
Diafana rugiada, limpida e carica di morte come il sulfureo Stige, scorre sulle guance pallide.
Come su una bambola rotta che non conosce più speranza.
Atropo, la più infida delle Parche, l'immutabile, spezza fili argentei di vite ignote, tenendolo tra le proprie braccia.
Sconvolge l'infante con nenie oscure.
La notte. La morte. Un lampo chiaro.
Tra mille corvi neri, una lingua di luce si insinua sotto le ciglia traboccanti di lacrime.
Due occhi blu, generosi zaffiri, sorridono suadenti e gentili.
Una voce lontana, sussurro felice.

-Dammi la mano...-bibiglia piano il bambino.
-Cosa?
Dolcemente la racchiude tra le sue dita senza ascoltare quella ingenua domanda .
-Se ti svegli, non avrai paura di essere solo...
-Perchè lo fai?
-Sempre fidelis...-risponde con semplicità il bimbo sorridendogli attraverso quei drappi di scuro velluto
-Sempre fidelis-ripete il Lettore di morte, rapito dal bagliore dei suoi docili occhi.
La sua luce, per rischiarare quell'ombra che l'eterna Mietitrice gli stende sugli occhi.



Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
Così li vedi ogni mattina
quando su te sola ti pieghi
nello specchio. O cara speranza,
quel giorno sapremo anche noi
che sei la vita e sei il nulla
Per tutti la morte ha uno sguardo.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
Sarà come smettere un vizio,
come vedere nello specchio
riemergere un viso morto,
come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti
Cesare pavese








So che è poco...ma ognuno fa quel che può.
A Kysa che ci ha regalato un sogno e alla Denny che ci permette di continuarlo.
Alle L&L, che per la maggior parte ormai adoro...e sì socia, non ti emozionare anche a te, oltre che al mio stupendo e candido volpino Iva^^

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Astral