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Autore: redRon    19/09/2007    11 recensioni
CAPITOLO 46
“Lily, sii magnanima”, le dico con occhi lacrimosi, “Fra un mese usciremo da questa scuola, avresti potuto anche evitare di mandarmi in punizione”.
“So che per te è degradante, ma mi ci hai costretto”.
“Ma non ho fatto niente!”.
“Ti sembra niente scrivere alla lavagna: La McGranitt ha le gambe pelose?”.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

I’m sooo tired…

“Vuoi baciarmi?”.

“Si”.

“Perché?”.

Vorrei sapere il motivo per cui la Evans non si lascia baciare da me, e sottolineo me, senza evitare di chiedermi perché!

Porca pupazza, la rima non era voluta, ma la mia indole poetica viene fuori anche involontariamente nei momenti meno opportuni.

Se al posto suo ci fosse stata una qualsiasi altra donzella, non mi avrebbe lasciato nemmeno il tempo di terminare la frase che già si sarebbe impadronita della mia bocca.

Stupido che non sono altro!

Lei è Lily Evans!

Devo smetterla di fare paragoni con le altre!

Ora che ci penso, forse sono stato cretino io a non agire direttamente, anziché chiederle un bacio. Con quale coraggio le si chiede un bacio??? Solo un pazzo psicolabile, tipo me, lo farebbe. E questo pazzo sarebbe risultato ancora più psicolabile se avesse agito senza chiederglielo. Allora tutto il sadico elenco di torture riservatomi avrebbe avuto concreta attuazione.

“Perché ho una voglia matta di farlo”, le rispondo.

Viva la sincerità.

E se la sincerità mi costerà una tragica fine, che ben venga! A me non importa.

Lei mi guarda dall’alto, dato che ho ancora la testa sulle sue gambe, con un’espressione indecifrabile dipinta in volto. Sarà che non si aspettava una tale richiesta dal sottoscritto?

Fatale errore, da me ci si può aspettare di tutto: dal fatto che baci la Evans al fatto che baci Piton…

Ma che schifo! Come cavolo mi è venuto in mente???

Adesso ho la nausea…

Ritornando alla questione bacio, se non fossi dotato di un freno inibitorio l’avrei acchiappata e baciata già da un bel pezzo, anche se dopo sarei andato a fare compagnia a Nick-Quasi-Senza-Testa nel suo passeggio per Hogwarts.

Non posso agire irrazionalmente in presenza della Evans, perché lei è la ragione fatta a persona. È razionale anche quando deve allacciarsi le scarpe, vorrei dire!

“Un giorno, Potter. Un giorno avrai il tuo bacio”, mi dice dolcemente, ed io per poco non scoppio di felicità.

“Davvero?”, oserei dire che i miei occhi sono quelli di un bambino a cui hanno promesso un giocattolo.

“Certo. Quando riuscirai a preparare la più complicata e difficile Pozione in maniera perfetta e senza nessun aiuto, ossia dire mai!!!”.

Adesso i miei occhi sono quelli di un bambino a cui hanno promesso un giocattolo solo quando smetterà di giocare con i giocattoli.

Ha senso quello che ho detto?

La Evans si alza di scatto, facendomi urtare la testa contro il sedile.

Poi esce dallo scompartimento sbattendo tanto violentemente la porta che credevo che il vetro andasse in frantumi.

Io rimango disteso sui sedili come un allocco, rendendomi conto di aver fatto una grandissima stronzata.

Mi alzo di sforzo e un tizio compare alla porta dicendomi che devo andare a controllare gli scompartimenti degli studenti, per vedere che sia tutto a posto.

Ma bene!

Non faccio neanche in tempo a salire sul treno, che già mi assegnano incarichi!

Mi metto in piedi, sbuffando e arruffandomi i capelli, ma appena tolgo le mani dalla testa, vengo travolto da un enorme borsone pesante dieci tonnellate.

“Ahia, porca trottola…”.

Poggio una mano sulla zona lesa e, imprecando dal dolore, barcollo in avanti appoggiandomi di peso sulla parete dello scompartimento, tanto di peso che un’altra valigia mi cade sopra la schiena.

“Porca vacca baldracca!!!”.

Assumo la posizione stile vecchio di ottant’anni con i reumatismi e cerco di andare verso la porta per uscire finalmente da quell’inferno.

Non mi accorgo, però, della valigia assassina a terra la quale, non contenta, decide di farmi inciampare facendomi spiaccicare la faccia a terra, con la conseguenza che i miei preziosissimi occhiali sono ridotti ad un macello.

“Stupida valigia del cavolo! Ce l’hai con me per quella scenata con la Evans???”, esclamo a quell’oggetto inanimato la cui unica colpa è quella di aver provocato offesa a James Potter, grave crimine!

Reparo”, mormoro, e i miei occhiali tornano come nuovi.

Finalmente riesco ad uscire da quella trappola demoniaca e ad immettermi nello stretto corridoio del treno, non prima di aver miseramente travolto un povero primino che per puro caso passava di lì. Vorrà dire che scriverà nel suo diario segreto che il suo primo giorno sull’Hogwarts Express è stato segnato dal clamoroso evento di inciampare nel sottoscritto. Niente di meglio per iniziare l’anno.

In tutto questo guazzabuglio incasinato e trambustoso di cose, una piccola lucina splende all’interno della mia eccelsa persona.

Quando io dico che riesco a fare tutto quello che mi passa per la testa, non lo dico per il semplice fatto di adularmi, ma perché è la pura verità, come dimostrano le miriadi di cose che ho elencato e che sono riuscito a compiere eroicamente.

Se la Evans vuole che le prepari perfettamente la Pozione più complessa esistente al mondo senza aiuto alcuno, io lo farò.

Ed avrò il mio bacio.

***

“Ehi, ehi, ehi tu! Dove credi di andare?”.

Ecco cosa mi tocca fare una volta sceso dall’Hogwarts Express e arrivati alla stazione di Hogsmeade: rincorrere i marmocchi che sono in procinto di perdersi.

Afferro il bambino e me lo carico sotto braccio, conducendolo al gruppo di primini che quest’anno iniziano la loro avventurosa carriera scolastica a Hogwarts.

“Potter, dovresti andare a controllare che le carrozze siano già qui”, mi dice la Evans, dando un’occhiata al ragazzino che reggo alla mia destra.

“Ho da fare, Evans”, indicando con gli occhi il marmocchietto.

Lei mi rivolge uno sguardo di fuoco e mi volta le spalle, per andare a svolgere il compito che mi aveva chiesto.

Io riporto il bimbetto al gruppo e quasi ho paura di venir sommerso da questo mare di gente. È dura la vita da Caposcuola.

“Jaaaaaames!!!”.

Alzo lo sguardo in direzione della voce che ha urlato il mio nome e vedo una figura che sventola vigorosamente la mano all’indirizzo di me.

“Ehilà, Sirius!”, lo saluto di rimando.

“Ci si becca in Sala Grande!”.

“Ok”.

Non vedo l’ora di abbuffarmi a cena.

Ma mentre immagino di avere fra i denti delle buonissime patate al forno aromatizzate, un altro studentello scappa al mio controllo.

Mi aspetta un anno infernale, dove con infernale intendo un anno all’insegna del rispetto delle regole eccetera eccetera, quello che non ho mai fatto in vita mia.

Che vita contraddittoria!

***

La panca di legno del tavolo dei Grifondoro, da me considerata il pezzo di legno più scomodo su cui un essere umano può sedersi, mi sembra il paradiso!

Finalmente un po’ di pausa dalla traumatica attività di Caposcuola, ed è solo il primo giorno! Al solo pensiero che dovrò trascorrere un anno così mi sento male.

L’aspetto positivo è che farò miriadi di ronde in compagnia della bella Evans.

Lo Smistamento continua…mai nessuno Smistamento mi era parso più lungo di questo…

Quando si mangia???

“Onorevole Caposcuola, potrei sedermi al vostro tavolo?”, una voce fin troppo conosciuta giunge alle mie orecchie come uno stridulo violino scordato.

“Sirius, finiscila di fare il cretino e siediti”, gli dico scocciato.

Ho troppa fame per mostrarmi garbato con qualcuno.

Poi, ecco che un’enorme quantità di cibo compare davanti i miei occhi. Sono talmente cieco dalla fame che non mi sono accorto che lo Smistamento è finito e che Silente ha dato inizio all’ingozzamento.

“Chi avrebbe mai pensato che James Potter sarebbe stato nominato Caposcuola?”, dice Sirius, affondando la forchetta su di una grossa bistecca al sangue adagiata sul vassoio.

“Se si tratta di James Potter il Magnifico, direi che la cosa è più che fattibile”, proferisce Remus, seduto di fronte a Sirius, anche lui infilzando la forchetta su di una bistecca.

“Non è che sei invidioso del titolo sottrattoti?”, gli chiede Sirius con cattiveria, cercando di tirare verso il suo piatto la bisteccona.

“Certo che no! Anzi, credo che sia stata un’ottima scelta!”, risponde aspro Remus, tirandosi anche lui la bistecca.

“Molla la mia bistecca!”, esclama Sirius, reclamando il suo cibo.

“Mollala tu, razza di cagnaccio ingordo!”.

“Ce n’è un vassoio intero! Prendine un’altra!”.

“Scordatelo, non rinuncio a questa bistecca!”.

“Ma il vostro cervello non si evolve col tempo? Rimane sempre allo stato primordiale?”, interviene Peter.

“Non insultare il mio cervello super potenziato!”, dice infastidito Remus.

Odia quando devono mettere in dubbio la sua intelligenza.

“Tzé!”, fa Sirius, “Il cervello non serve a niente quando hai qualcos’altro di superdotato, come ce l’ha il sottoscritto!”.

“Sei un essere repellente! Non parlare di queste cose a tavola che mi fai correre in bagno a rigettare questa fantastica bistecca che fra poco azzannerò voracemente!”.

“E tu sei fin troppo malizioso, Lunastorta. E la bistecca me la frego io!”.

Con un ultimo sforzo, Sirius riesce a prendersi la tanto bramata bistecca.

Come fanno ad avere le forze per litigare?

Io mi sento così fiacco…

E se penso che domani inizieremo le lezioni, mi viene da piangere e da strapparmi i capelli. Naturalmente, non lo do a vedere. Non vorrei che la gente pensasse che l’iperattivo James Potter soffre di fiacchezza!

E poi, che sfiga disumana, non riesco a vedere la Evans…chissà che fa…?

Sta mangiando, imbecille, cosa vuoi che faccia???

Ma io volevo vederla mangiare…

Non è carino guardare le ragazze che mangiano!

Ma tu sei la voce della mia coscienza?

Ancora per poco, credo che me ne andrò in pensione!

Certo che se mi abbandona anche la voce della mia coscienza – non capisco perché assume la voce di Remus – posso cominciare a pensare di gettarmi dalla guferia.

Fortuna che posso sempre contare sui miei amici…

“Sirius, quella è la mia patata!”.

“Non vedo scritto il tuo nome sopra!”.

Remus estrae la bacchetta e mormora un incantesimo che fa comparire la scritta Remus J. Lupin sul dorso della patata.

Beh, posso sempre contare su di loro quando non litigano…

Voglio andare a dormire!

“Potter”, una vocina soavemente melodiosa pronuncia il mio bellissimo nome, “POTTER!!!”.

Ok, ho voluto fantasticare.

Verso di me avanza a passo spedito la bella Evans con un’aria furiosa in volto.

“Le tue labbra hanno proferito il mio nome, mia piccola Evansuccia? Il tuo umile servo può fare qualcosa per te?”, le cantileno poeticamente, come al mio solito.

Adoro farla innervosire.

“Si, Potter. Devi scortare i ragazzi del primo anno fino al Ritratto della Signora Grassa”.

“Scusa, ma i Prefetti a che ci stanno a fare?”.

“Questo è un compito che spetta a te!”.

“E mi è dato sapere perche sei tu a darmi ordini, quando io sono del tuo stesso grado?”.

“Ordini superiori”.

“Grazie della risposta telegrafica”.

“Non vedo perché sprecare fiato con te, Potter!”.

Belle le nostre conversazioni, n’è vero?

La Evans si è dileguata alla svelta, neanche il tempo di invitarla a sedersi con me e offrirle il dolce.

Pazienza, sarà per un’altra volta.

Nei tuoi sogni, forse!

James Potter riuscirà anche a sopravvivere privato della voce della sua coscienza.

“Ragazzi, io devo andare a svolgere i miei doveri di Caposcuola. Desolé”, dico ai miei amici, ancora seduti a tavola a mangiare come gli assatanati.

“Ma non è che comincerai a imboccare la retta via con questa storia del Caposcuola?”, mi chiede Sirius quasi intimorito, “Questo significherebbe niente più feste, niente più scorribande, niente più furti nelle cucine, niente più Whisky in camera, niente più…”.

“Sarebbe l’ora, dopo sette anni!!!”, lo interrompe Remus.

“Si, si…tanto lo so che in fondo ti piace violare le regole”.

Remus gli risponde con un gesto poco educato, mentre io mi avvio verso il portone della Sala Grande dopo aver rivolto loro un saluto.

***

Credo di aver dormito pochissimo, mi sembrano passati cinque minuti da quando mi sono infilato sotto le coperte a quando Remus ha cominciato ad urlare come un macaco per avvertirci che era ora di alzarsi ed iniziare una nuova giornata.

Saranno quindici minuti che sto incollato allo specchio del bagno, con le occhiaie fino alle ginocchia, e lo spazzolino che si muove nella mia bocca in modo molto monotono.

Accanto a me Sirius ha la stessa faccia.

“Che sonno, ragazzi…”, dice sbadigliando, mostrandomi la sua bocca colma di dentifricio.

“Sirius, se mi rendi partecipe di tale immonda visione, mi sconvolgi la giornata”, ribatto moscio, alludendo alla sua bocca.

“Lavativi, sembrate vecchi a novant’anni! Quanto tempo ci mettete a prepararvi?”, urla Remus dalla stanza.

Scommetto che è lavato, vestito, pettinato e pronto da un pezzo, come lo è sempre stato da quando ci siamo conosciuti.

“Abbi pazienza, ieri è stata una giornata tremenda!”, tento di giustificarmi, ma a scarso successo.

“Ti lamenti di un misero compito assegnatoti, quando ancora non immagini nemmeno quello che ti aspetta”, ha ragione, dopotutto lui è stato Prefetto.

“Vi prego, non ditemi che a prima ora abbiamo una materia pesante perché mi avadakedavrizzo!”, mormora Peter, ancora assonnato.

“No, abbiamo una materia leggera”, risponde Remus.

“E quale?”.

“Storia della Magia”.

Sirius si strozza con l’acqua, messa in bocca per sciacquarsela.

“E quella me la chiami materia leggera???”, esclama tra un colpo di tosse e un altro.

“Per me lo è”.

A volte mi chiedo se Remus sia un essere umano come tutti gli altri.

Finalmente riusciamo a trascinarci fuori dal bagno, ma le imprecazioni di Remus raggiungono proporzioni colossali quando vede me e Sirius gettati sul letto stretti ai rispettivi cuscini.

Ragazzi…che stanchezza!

To be continued…

Ecco il secondo capitolo.

Spero che non sia stato deludente, in fondo la scena con James e Lily non poteva che risolversi con un netto rifiuto della rossa, no? E poi, in caso contrario, la ff si sarebbe conclusa qui e non vi avrei dato il tormento di legervi i prossimi capitolo XDXD

E adesso, i ringraziamenti:

valeria18: si, ti sei inventata un’altra facoltà XDXD è “lingue e culture moderne”, comunque non importa:P Il fatto è che mi sono sentita fortemente ispirata a scrivere una James/Lily e poco ispirata per tutto il restoXD mah! Un bacione, nicù. Je t’adore^^

CeciaPecia: deto che è la prima James/Lily che legi, spero di averti dato una buona impressione ^^’’ e poi adoro scrivere dal punto di vista di James…*_* Grazie per il commento. Ciau^^

SiJay: carissima, credo che morirei se non vedessi una tua recensione. Beh, eccoti il “continuato” [questa parola è spettacolareXD]. Spero che l’infarto non sia sopraggiunto in modo negativo facendoti rimanere col tic all’occhio della serie: “beh, tutto qui? Mi aspettavo di meglio” XDXD apresto, spero^^ Baciottoli^^

potterina_88_: ehilà, mi sei mancata! Mi sono sciolta nel leggere la tua recensione, mi hai letteralmente riempita di complimenti. Ti ringrazio un miliardo. Continua a seguirmi perché ci tengo tanto tanto tanto^^ Kisses^^

gemellina: e tu??? Cosa inutile, hai scritto una one-shot che mi ha fatto ricorverare in manicomio per le troppe risate! Se spoileri ti ammazzo! Guarda che io posso benissimo continuare a farlo sulla tua, che credi? Muahahah!!! Scema, ti lovvo^^

cloe sullivan: allora. Premetto che quando ho visto che eri tra i recensori sono stata invasa da un moto di felicità. Cioè…tu hai praticamente recensito ogni mia storia ed io non aspettavo altro che ringraziarti per come si deve. Grazieeeeee!!!

Ebbene si, James era Caposcuola…comunque, penso che i Capiscuola fossero due per ogni Casa (almeno, così mi pare di aver capito). In ogni caso, non importa…pensa alla felicità del tenero James che farà la ronda solo soletto con Lily…XDXD Poi, è vero che James e Sirius erano dei miti in ogni cosa, ma secondo me erano così svogliati che non riuscivano ad arrivare ai livelli di Eccezionale, nel senso che se si impegnavano veramente avrebbero messo a tacere gli insegnati XD magari il loro problema era la condotta, infatti venivano spesso madati in punizione e forse i prof li hanno presi in antipatia per il loro essere Malandrini… chi lo sa! Sono contenta che la storia ti piaccia! Io non vedo l’ora che posti la tua!!! Alla prossima, un bacio^^

tindina, Ginny W, saraligorio1993, Erinlaith: grazie mille anche a voi! Ovviamente, Lily non poteva che reagire in questo modo…le ci vorrà un po’ per capire che se continua così si lascia sfuggire il mitico James Potter XD Kisses^^

Ok…credo di aver terminato.

Al prossimo capitolo!

Kisses^^

  
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