2 luglio 1994
AN EXTRAORDINARY GIRL IN AN ORDINARY WORLD
Cammina, cammina verso di te. Cammina per quei pochi metri, cammina attraversando quella manciata di centimetri che vi separano. È vestita di bianco. Che strano… è meravigliosa. Guardala, guardala bene, perché lei ti si sta offrendo, ti sta donando il suo cuore. E tu lo sai, lo sai bene. Lo sai che si ha un solo cuore per la vita. Hai perso il tuo, lo ritrovi di tanto in tanto. Oggi però è con te. Devi donarlo a qualcuno. A qualcuno che lo proteggerà sempre. Ti sei assicurato di averlo nella tasca della giacca, oggi. Ah, già. La giacca. Sì, indossi uno smoking, oggi, qualunque cosa esso sia. Lo hai scelto con il tuo amico in un negozio in città. Veramente, il commesso ha scelto per te. Ti sei guardato allo specchio per ore, ma chissà perché ti senti ancora troppo strano lì dentro. La vedi sistemarsi la gonna bianca di un abito lungo e assolutamente non per lei. Ma siete due esibizionisti, e non ci si può sposare in jeans e maglietta. Vi sorridete da lontano. Vorresti solo correrle incontro perché cammina davvero troppo piano su quei pochi centimetri di tacco. Vorresti dirle che l’ami, che l’amerai per sempre, che sei suo. Poi ridi, inaspettatamente, cercando di nasconderti dai tuoi amici al tuo fianco. Lei lo sa già, lo sa già tutto questo. E, d’un tratto, scoppia a ridere. La seta le scivola tra le dita, come i suoi capelli corvini tra le tue. La vedi sfilare il braccio da sotto quello del padre, mentre gli sfiora la guancia con le labbra. “Ti voglio bene, piccola mia”. E, d’un tratto, come se la prima metà della navata l’avesse percorsa a rallentatore, così, inaspettatamente, ti ritrovi le sue braccia attorno alle tue spalle. Non sai come, ma il tuo corpo era già lì pronto ad abbracciarla, pronto per accogliere la tua nuvola di taffetà bianco.
E per un attimo, ti si blocca il respiro.
AUTHOR’S CORNER
Ok, mi rendo conto che sta diventando fluffosità maniacale, la mia. Devo farmi visitare.
Detto questo, devo ammettere che forse sono ben più di “qualche” i capillari romantici che mi ritrovo.
Mi piace pensare che sia andata così, è fottutamente tenero.
La storia del solo cuore per la vita è una mia convinzione e sarà un tema (forse, chi lo sa?) più o meno ricorrente nei pensieri di Billie Joe. O almeno proverò a far sì che sia così.
Perché, in fondo in fondo, c’è tanto di mio in queste righe. Forse più di quanto ci tenga ad ammettere.
Mi scuso anche qui per le mancate risposte alle recensioni, ma ho veramente tempo zero e sono a un passo da una crisi nervosa epica, quindi è già tanto che riesca a pubblicare. Non abbandonatemi, però! Non immaginate quanto mi faccia felice leggere cosa ne pensate!
A presto,
Lally_Weasley