BLOOD
BROTHERS
Di
Vegeta91
5°)CAPITOLO
3:
-Argento e Smeraldo-
Fallacia alia aliam
trudit
- Terenzio -
Il rimbombo dei
passi del Sayan risuona cupo e deciso nell’angusto corridoio.
Gli occhi truci
del Sayan squadrano divertiti e beffardi il corridoio color del sangue,
illuminato fiocamente dalle vetrate color dell’inverno.
Una sadica
smorfia regala al viso del sayan un aspetto selvaggio, quasi animalesco.
Il rosso delle
pareti, si riflette nel nero della dura armatura, decorata con il color
dell’oro.
Una bianca e
brillante porta sbarra l’accesso all’alieno.
La smorfia
diventa divertita, mentre i truci occhi si colorano
d’argento, abbandonando il
solito colore dell’ombra.
La porta
d’alabastro, con una lentezza esasperante, si apre.
All’interno
si
intravede il niente.
E’ un
attimo.
Gli occhi del
Sayan tornano normali. La smorfia scompare, sostituita da una
espressione
calma, impassibile.
Il Sayan varca la
soglia.
L’interno
è un
miscuglio d’ombra e fuoco.
Il silenzio
domina incontrastato l’area.
Il bianco suolo,
riflette il cremisi delle tremolanti fiamme appese ai muri, collocate
tra una
colonna e l’altra.
Colonne color
dell’ombra.
Colonne, che
percorrono per intero la lunghezza della sala, terminando in quelli
scalini
color del marmo.
In cima a essi, un
trono color dell’oro, brilla, illuminando l’oscura
sala.
Seduto sopra di
esso, un’ombra, che scruta indagatrice il Sayan.
Con un leggero
movimento del capo, il Sayan saluta il proprio sovrano.
Una smorfia di
divertimento, appena accennata, si delinea su quel volto di tenebra.
- Che notizie
porti, Napa?. –
la voce glaciale
del monarca, rompe il silenzio che fino a quel momento ha avvolto, come
un nero
mantello, la sala; il suono è ridestato dalla voce del
sovrano, un suono che
fino ad adesso è stato in letargo, regalando supremazia
assoluta al freddo
silenzio.
- Mio
sire… -
la voce burbera
del Sayan chiamato Napa, domina ora la sala.
- I Principi
stanno arrivando, come da voi ordinato. –
un eccesso di
tosse, del sovrano, scuote violento il gelido silenzio.
- Bene, bene
–
poco più
di un
bisbiglio sale dalla rauca e glaciale voce del sovrano.
- Altro?. –
chiede
autoritario, scrutando Napa, come se volesse carpirgli il significato
stesso
dell’esistenza.
Napa rimane
calmo, completamente impassibile.
-
Sì. Il pianeta Cromo è stato conquistato.
Gli schiavi saranno venduti solo in par…-
il resoconto
delle conquiste elencate dalla calma e burbera voce di Napa, sono
rapidamente
messe a tacere dalla rauca voce del sovrano:
- Puoi andare,
Napa. –
- Ma…-
le proteste del
colosso, sono stroncate sul nascere, dalla gelida voce del monarca:
- Puoi andare.
–
ripete la rauca voce,
mentre i truci occhi si illuminano di cremisi e porpora.
- Ai vostri
ordini, mio sire…. –
La calma voce di
Napa, risuona chiara nella silenziosa sala.
L’impassibilità
degli occhi del sovrano, come se il Sayan non fosse alto che mera
ombra,
segnano il definitivo congedo del Sayan.
Un cenno del
capo.
Napa dà le
spalle
al sovrano, ed esce dalla sala.
Il suono torna in
letargo, e il glaciale silenzio ha nuova, e rinnovata supremazia.
***
Pensieri
tumultuosi si agitano imperterriti nella perversa mente del Principe,
senza che
la sua volontà riesca a metterli in ordine.
I due bui occhi
di Vegeta scrutano indagatori la porta di legno massiccio dinanzi a
loro.
Un sorriso
glaciale si delinea su quel viso di roseo marmo, mentre, con un rapido
e deciso
movimento, della mano, Vegeta traccia una traversale
nell’aria.
E’ un
attimo.
La porta, spinta
dal nulla, si spalanca violentemente, scheggiandosi in più
punti.
Il rimbombo di
tale azione, si sparge violentemente per l’intero palazzo.
Mentre il
glaciale sorriso si allarga, Vegeta varca la nera soglia.
All’interno
lo
accoglie, quasi paterno, un senso di solitudine, una gelida morsa
stringe le
sue membra, mentre, il nauseabondo odore del sangue, trafigge le narici.
Un sadico sorriso
ora illumina il suo visto di una innaturale aurea d’argento
striata di
smeraldo.
Il suo passo
marziale percorre veloce, rapido il buio e freddo corridoio, che vede fine in una lucente
porta bianca.
Il suo labbro
inferiore, assume una smorfia sprezzante, mentre, il braccio sinistro,
esce dal
mantello color dell’ombra ove fino ad ora è
rimasto custodito.
Il braccio si
allunga, rivelando il bianco guanto, e il nero tessuto che ricopre la
cute del
giovane, i nervi sono tesi, il palmo spalancato verso la bianca porta.
Uno scintillio
cremisi attraversa i bui occhi del Principe, mentre l’energia
attraversa i tendini,
i nervi.
Spinta
anch’essa
dal niente, forse dal vento che si è fatto feroce, che
fischia nei freddi
saloni del palazzo e negli angusti corridoi di nera pietra, la porta si
spalanca, fuoriuscendo dai cardini che l’avevano tenuta in
sede per
innumerevoli decenni, forse secoli; i massicci battenti di pietra ed
acciaio,
riccamente intarsiati da argento
e
preziose pietre color dello smeraldo, cadono inerti al suolo,
sollevando
polvere e macerie, mentre lo spostamento d’aria colpisce in
pieno volto il
Principe, ferendolo come frustate: Vegeta non sembra farci caso.
All’interno
si
intravede l’inferno.
Un attimo prima
di entrare, la fiera e glaciale voce di Vegeta rimbomba tra i lisci
muri di
acciaio e pietra, mentre un sadico e glaciale sorriso appare sulle sue
rosee
labbra, perennemente arricciate in una smorfia di disprezzo:
- Sai che non
è
buona educazione seguire le persone di nascosto, spiandole per giunta,
fratello? –
***
La cupa sala
è ora
illuminata di tetra luce smeraldo, proveniente dalle fiamme, striate
d’argento,
appese ai lisci muri di nero marmo, su cui intagliati si intravedono, a
seconda
della luce trasmessa dalle fiaccole piccoli serpenti
d’argento e smeraldo.
Il nero marmo del
pavimento, vede fine in una bianca e lucente scalinata, che a sua volta
vede
fine in un bianco trono d’argento.
La nera porta, si
apre lentamente, con un suono acuto, che sembra voler trapanare i
timpani.
Un robusto Sayan
fa il suo ingresso nella tetra sala, venendo illuminato dalla
verdognola luce,
regalando così al suo aspetto una sfumatura di potenza,
forza.
Sguardi
circospetti, carichi d’odio e disprezzo, scrutano la nera
sala, dai lisci
muri al pavimento, del medesimo
colore.
La nera pupilla
del Sayan guizza indecisa sul bianco marmo della scalinata, per poi
posarsi
tremante sul trono d’argento.
Un, ben nascosto,
ma violento tremito percorre le giovani membra.
Una sfumatura di
blu elettrico attraversa per un attimo, i bui e freddi occhi del Sayan.
L’ombra,
seduta
sul trono d’argento, serra le palpebre, chiude gli occhi,
ignorando il nuovo
arrivato.
Il Sayan si
inginocchia, lasciando cadere, i neri e lisci capelli, sul freddo
pavimento,
con sguardo chino, e con apparente calma, attende.
Improvvisamente,
le nere palpebre si alzando, rivelando i freddi occhi
dell’ombra, color del
piombo fuso, di un colore così intenso che cattura il tuo
sguardo,
magneticamente, facendoti smarrire in un grigio, silenzioso, buio e
freddo
labirinto.
- Quando
partiranno?-
la sua voce si
leva glaciale, in modo che le membra del Sayan inginocchiato tremassero
nuovamente.
- Presto, mio
sire….-
la voce
apparentemente calma del Sayan, risuona chiara e ferma, rimbombando tra
le nere
pareti.
Un sadico ghigno
si delinea sul nero viso dell’ombra.
Forse, è
l’immaginazione.
Intanto, dei serpenti
d’argento e smeraldo, strisciano nell’ombra,
lanciando sguardi guizzanti e
rapidi per l’intera sala, con quei occhi cremisi, privi di
pupilla, ove lo
smeraldo delle fiamme si riflette tetro.
Con un tremolio
iniziale, con voce roca, il Sayan fa risuonare alta e apparentemente
ferma la
sua cupa voce:
- Posso spere,
mio sire, le vostre intenzioni?-
chiede scandendo
sillaba su sillaba, con voce sempre più roca dopo ogni
parola, mentre la
sfumatura blu torna a specchiarsi nelle solite buie e fredde iridi.
Uno sguardo
penetrante trafigge le nere pupille, mentre, in un attimo, e con un
nuovo
tremolio, il Sayan abbassa il capo.
Lo sguardo
sprezzante, pieno di disprezzo e superbia, trafigge come aghi acuminati
la nuca
del Sayan.
Poi, la voce
glaciale e superba dell’ombra risuona tonante:
- Non chiedere,
quello che sai che non ti dirò, Radish…..-
il tono della
voce è un sussurro, sempre più glaciale ad ogni
parola, parole cariche di
disprezzo:
-….sappi
solo una cosa…. –
la superbia nella
voce cresce parola dopo parola, mentre la voce si assottiglia a poco
più di un
bisbiglio, come un sibilò di un serpente:
-….presto,
molto
presto…io, sarò Re.-……
Eccovi
il 5° cap.!Spero vi sia piaciuto!Personalmente, mi sono
divertito molto a descrivere la sala verde.
Questo è solo un chappy intermedio, che serve a presentare
Napa e a iniziare a svelare l'intrigo del "demone". Il prossimo
verrà "sfornato" entro qualche settimana!
Scusate, anche la scelta del titolo, ma sapete, sono un pò a
corto di fantasia!^^
Bhè, che dire, ringrazio prima di tutto chiunque abbia letto
il chappy!
Mi raccomando: RECENSITE!!^^
Ora, i ringraziamenti:
THE
DARK PRINCE:
Grazie x tutti i complimenti!spero che questo chappy ti sia piaciuto!^^
Continua a seguirmi!
KIKK@93:
Grazie per i complimenti!Mi
riempe di felicità sapere che qualcuno apprezza le mie
storie^^
Continua a seguirmi!
In effetti è bello che Chichi sia stata una Sayan, ma ormai non ce ne dovremo più preocupare!
* risata diabolica*.
Ah!In
effetti, e da molo che non aggiorno "Il Tiranno", ma siccome non voglio
buttare qua e là delle frasi senza sentimento, preferisco
aspettare un momento più "ispirato".^^
Ciao!
ELE888:
Grazie x i
complimenti!Ti ringrazio di cuore!
Ti è piaciyto il chappy?
Fammi
sapere!Ciao!
SWEETPRINCESS:
Scusami, se non ho capito la
precedente recensione!* imbarazzo*
Comunque, spero che il chappy ti sia piaciuto!Continua a seguirmi!
GAN_HOPE326:
Scusami
x non aver aspettato la tua risposta, ma sai, ti avevo mandato
già 2 e-mail!
1 Martedì e 1
Giovedì! Scusami ancora * dspiaciuto *.
Grazie ancora per il permesso, e spero che questo chappy ti sia
piaciuto!Caio!