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Autore: Stregatta    19/09/2007    2 recensioni
“Vorrei non essere così dannatamente protettivo nei suoi confronti. Lo sono da sempre. Da quando lo conosco provo sempre lo stesso bisogno di difenderlo da qualsiasi cosa o persona mi dia l’impressione possa nuocergli.” Una Belldom appena sfumata,un’amicizia che può essere tutto e niente.
Genere: Romantico, Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Brian.M/Matthew.B
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il tuo fottuto angelo custode DISCLAIMER:Ovviamente non ho alcun rapporto con i protagonisti della fic,questo piccolo sproloquio è figlio della mia mente contorta,e non ci prendo neanche un centesimo nel pubblicarlo...Detto questo,si va ad incominciare =)!



- Matt,dovrei parlarti di una modifica che vorrei apportare al testo della canzone… Ti dispiace venire un attimo in camera mia? Scusate se ve lo rubo,ragazzi….-

“Scusate se ve lo rubo di nuovo,ragazzi.” Questa sarebbe la frase corretta,signor Molko.
Osservo Matt e quello lì dileguarsi in fretta dalla stanza di Chris  quando fino a qualche secondo prima tutti e tre stavamo finalmente chiacchierando come non facevamo da almeno una settimana,ormai, e appena la porta si richiude alle loro spalle sprofondo nei cuscini del candido divano della suite,con le braccia conserte sul petto e le sopracciglia aggrottate,sbuffando con veemenza.
Alzo lo sguardo e lo indirizzo verso Chris,ma prima ancora di poter aprire bocca  lui solleva le mani e  lo sento pronunciare un secco – No.-
- “No” cosa?-
-Non ricominciare con la solita solfa.-
Scatto in piedi,innervosito.
- Senti,i miei non sono capricci da bimbo viziato,è chiaro??-
Chris sospira,portandosi l’indice e il pollice a massaggiarsi l’attaccatura del naso.
- No,hai ragione…In effetti è del tutto razionale  mettere il broncio quando i leader di due band che hanno deciso di collaborare ad un progetto discografico si riuniscono per discutere i dettagli da perfezionare di esso…-
Sbuffo di nuovo – non posso farci nulla,sono troppo arrabbiato.
- Certo,certo…Il punto è che non si tratta solo di questo…Una volta è il giro armonico da definire,un’altra il ritmo – cazzo,il ritmo! Parlane con me,Cristo santo!- C’è sempre una magagna da risolvere assieme,sempre un motivo per portarselo via…Possibile che tu non riesca ad arrivarci da solo??- sbraito,ripiombando sul divano.
- Dio,Dom… Ancora con questa storia…- Chris si copre il volto con le mani,esasperato.- Te lo ripeto per l’ultima volta… Brian non sta cercando di sedurre Matt!-
- Dì un po’….Ma cos’hai davanti agli occhi? Due fette di prosciutto?? Ma hai notato che sguardo aveva mentre pronunciava quel “camera mia”? Camera…Cioè letto,frigobar con champagne annesso… Secondo me ha pure sistemato delle candele profumate in bagno e riempito la vasca idromassaggio e…-
-…e magari ha indossato la sua guepiere in pizzo nero…-
-…e magari ha indossato la sua guep… Ma che diavolo mi stai facendo dire??- chiedo con tono vagamente isterico.
- Cosa diavolo ti sto facendo dire io ??Ma ti ascolti quando parli,Dominic?- sbotta il mio compagno.
- Sei tu che blateri di complotti e cospirazioni che quel povero uomo starebbe mettendo in atto per circuire Matt… Stai diventando paranoico più di lui,e non credevo possibile che qualcuno potesse riuscirci,sai?-
Mi prende per un polso costringendomi ad alzarmi dal sofà.
- Ma che fai…Mi cacci via?- esclamo,indignato.
- Sì,perché è mezzanotte e un quarto,domani dobbiamo alzarci presto tutti quanti e tu hai urgentemente bisogno di una buona dormita…-
Apre la porta,spingendomi oltre la soglia con malagrazia.
- Sì,ma…-
- Buonanotte,Dominic.-
Mi sbatte la porta praticamente sul naso.

Mi incammino lungo il corridoio,avviandomi verso la mia camera.

Christopher non ha tutti i torti.
Da quando siamo arrivati in questo lussuoso,fantastico albergo fra le Alpi Svizzere per portare avanti un progetto in collaborazione con i Placebo sono in preda ad una strana inquietudine,e questo mi porta ad essere scontroso e propenso a degli assurdi scatti d’ira.
Assurdi?
Mi sto preoccupando per il bene del mio migliore amico che si trova avviluppato tra le spire di…Di quella vipera lasciva!!
Ma perché solo io sembro accorgermi di questa situazione?
Perché solo io noto quella luce sinistra negli occhi di Molko quando si posano sul viso di Matt,come un gatto che pregusta il momento in cui intrappolerà un innocente topino in un angolo per poi papparselo?
Solo sul viso,poi? Si può dire che nessun particolare del corpo di Matthew sfugga all’esame attento di quel dannato rapace!Gli lancia certe occhiate che mi fanno rabbrividire…

Vorrei non essere così dannatamente protettivo nei suoi confronti.
Lo sono da sempre.
Da quando lo conosco provo sempre lo stesso bisogno di difenderlo da qualsiasi cosa o persona mi dia l’impressione possa nuocergli.
Certe volte ho dovuto persino proteggerlo da sè stesso,dai suoi eccessi. Non ho dimenticato le serate folli in cui lo ritrovavo addormentato nei posti più impensati,stordito da chissà quale sostanza,e mi sedevo accanto a lui,ad aspettare che riaprisse gli occhi e ridiventasse il Matt di sempre,per poi tornare a cercarlo di nuovo la sera seguente,sempre con quel gelido timore che potesse farsi del male,o che qualcuno potesse approfittarsi di lui in una qualche maniera .
Uff,sembra che io stia parlando di un bambino o di un povero idiota che non è in grado di badare a sé stesso,quando è vero l’esatto contrario.
Neanche saprei come definirlo,e sì che sono il suo migliore amico...
...uno strano insieme di talento sconfinato e stupidità altrettanto priva di confini,un candore quasi disarmante venato da una sensualità assurda e involontaria,un fascino sottile ma devastante  dato da uno sguardo e da una voce che ti inchiodano a sé e ti impediscono di vedere altro,di ascoltare altro,di pensare ad altro.

Bè,io comunque di solito preferisco dire che Matt è solo Matt,punto e basta.

 

Mi dispiace,ma devo farlo,è più forte di me.
Devo assicurarmi che quella vedova nera non lo stia già avvolgendo con la sua ragnatela lussuriosa e non lo stia stordendo con lo sbatacchiare zuccheroso dei suoi occhi verde veleno.
In altre parole voglio controllare cosa sta succedendo in quella Stanza della Perdizione.

- Sì,bravo,vai avanti così…Oh,Gesù,hai delle mani fenomenali…-
-…e te ne accorgi solo ora,dopo avermi visto suonare almeno un centinaio di volte?-
- Oh,saranno almeno un migliaio di volte,Bellamy… Vai,vai…-

Non posso crederci. Cosa diavolo stanno facendo??
Non lo so di preciso, so solo che devo fermarli. Subito.
Senza pensarci su due volte abbatto sulla porta bianco avorio alcuni colpi sonori,quasi spellandomi le nocche delle mani per la forza che impiego nel farlo.
Mi viene ad aprire la serpe.

-Dominic…Buonasera! Anzi,buonanotte,vista l’ora tarda…- gorgheggia Brian,sorridendo con un’aria innocente talmente stucchevole da farmi correre un brivido lungo la schiena di puro disgusto.
Serpe al quadrato.
- Dov’è Matt?-
Ouch,non volevo dirlo così. Che fine ha fatto il mio autocontrollo?
- Dom!-
Eccolo lì. Seduto a gambe incrociate sulla moquette rosa pallido davanti ad un enorme televisore al plasma con in mano…Un joystick??
Mi accorgo della Playstation accesa e del videogioco messo in pausa sullo schermo.
Mi viene da ridere,per tutta la situazione. Ma soprattutto perché quel ragazzo non si smentisce mai.
E’ un bambino,un moccioso. E i suoi capelli scompigliati,lo sguardo confuso,il suo modo di sedere non aiutano di certo a smentire quest’impressione.
-Non guardarlo così- ridacchia Brian. -La modifica al testo della canzone ci ha rubato appena un quarto d’ora di tempo…E poi questo marmocchio ha notato la mia Playstation!-
- Ehi,non sono io quello che ha passato abbondantemente la trentina e ancora si diverte a giocherellare con i video games!- lo prende in giro Matt.
Brian spalanca gli occhi fingendosi offeso e gli molla una sberla su un braccio,giocosamente.
Li osservo mentre si picchiano scherzosamente,avvertendo una sensazione sgradevole alla bocca dello stomaco.
Sembriamo io e lui quando giocavamo da adolescenti.
-Oh…Ehm…Io vado,allora…Volevo solo dirti che domani dobbiamo alzarci presto,quindi…Lo sai,no?- balbetto,sentendomi improvvisamente avvampare al pensiero della figuraccia che ho appena fatto.
- Lo so,lo so… Fra cinque minuti vado a letto,promesso…!- esclama Matthew,sorridendo poi di sbieco all’altro uomo.
-Vedi,Bri? Come ti dicevo prima… Dom è il mio angioletto custode!- e mi pinza una guancia con il  pollice e l’indice,piuttosto forte,devo dire.

Esco dalla stanza con quella parola che ancora mi risuona nelle orecchie.
Angelo custode.
Fluttuo con la testa stranamente leggera fino alla mia suite.
Certo,sono sollevato.
Probabilmente Brian trova Matt divertente e tenero come… Che so… Un cucciolo,ecco,ma tutta quella tensione erotica dei giorni precedenti…
Boh. E’ possibile che me la sia immaginata,alla fine.
E allora…
Allora cos’è questa sensazione strana che si nasconde dietro a quella molto più definita e netta di sollievo?
Questo sentore di qualcosa che non va,di delusione profonda.
Mi infilo sotto le lenzuola dopo essermi spogliato gettando i panni alla rinfusa sul pavimento.
Sono così maledettamente stanco.
Le immagini della serata appena trascorsa mi attraversano il cervello come fotogrammi impazziti: Chris che mi sbatte fuori dalla sua camera,la decisione di irrompere in quella di Molko,il suo sorrisetto finto-ingenuo,Matt che mi definisce il suo “angioletto custode”,termine di cui ho davvero abusato,stasera…

Oh,ecco il problema.

Sono il tuo fottuto angelo custode,Matt.

E non c’è alcuna speranza che io possa rappresentare altro,per te.





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