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Autore: roby_lia    03/03/2013    4 recensioni
In seguito agli efferati atti compiuti su Midgard, Loki viene spedito proprio su quell'infimo pianeta che aveva cercato di conquistare, mentre la sua famiglia spera che incontri qualcuno in grado di farlo cambiare, così com'era successo a Thor. E fin qua niente di nuovo.
Peccato che il biondo in questione non sia esattamente sprizzante di gioia al pensiero del suo fratellino consolato da una stupida midgardiana e per questo cerca di raggiungerlo sulla Terra, e mettersi a cercarlo in compagnia dei suoi allegri compari, i Vendicatori.
Ma Loki incontrerà la midgardiana in questione? Certo che sì, e a questo punto forse smetterete di leggere la storia, potendo già benissimo immaginare come andrà a finire.
Peccato che costei non sia né esattamente umana, né incline ad obbedire alle previsione del Fato, ma ha ben chiaro come vuole che vadano le cose... ma tanto sono cose che non v'interessano, vero?
Genere: Angst, Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio, Thor, Tony Stark/Iron Man, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incest
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Fine (quella vera)
 
Grace entrò tutta trafelata nell’ “ufficio” di Lex, trovandola intenta a gustarsi cibo cinese, con le scarpe tutte infangate appoggiate sopra dei documenti.
“Renditi presentabile” gli ordinò. La mora sollevò un sopracciglio, finendo il boccone.
“Punto primo: sto mangiando; punto secondo: ho passato tutta la notte a dare la caccia ad un Golem d’argilla e quando sono riuscita a rompere l’incantesimo che lo animava, mi è toccato corrergli dietro mentre in pratica mi si liquefaceva addosso. Il tutto solo per scoprire il mago che l’aveva creato. Ma si può essere così idioti da creare ancora Golem? Neanche fossimo tornati ai tempi d’oro di Praga” si lagnò, ricominciando a giocare con cibo.
“Allora muoviti e datti anche una lavata. L’argilla di Golem puzza” ribattè arricciando il naso.
Lex scrollò le spalle “Dopo un po’ non ci fai più caso”
“Ed è un buon motivo per restare lerci tutto il giorno?” inquisì una voce alle spalle della rossa.
Lex s’irrigidì di colpo, spalancando gli occhi e la bocca, mentre Grace si passò ostentatamente una mano tra i capelli con fare estremamente colpevole.
“Allora, non ci accogli come si deve?” domandò un’altra voce, con un tono più acuto.
Lex si scosse, facendo riapparire il suo solito sorriso sghembo “Sorelle, qual buon vento vi ha fatto abbandonare le radici ammuffite dell’ Yggdrasill?”
“Ottimo, visto che è iniziata bene, io vi lascio alla vostra riunione di famiglia” salutò allegramente Grace, prima di uscire chiudendosi con forza la porta alle spalle.
“Traditrice…” borbottò l’altra, tra un boccone e l’altro.
“è maleducazione parlare a bocca piena, non te l’ha insegano nessuno Verðandi?”
“No, le mie sorelle sono delle vere patite del fitness al punto di fare una dieta a sola acqua della fonte della conoscenza. Dovreste conoscerle, sono sicura che andreste d’accordo” rispose, finendo di mangiare.
Le altre due sospirano in sincro (grazie a millenni di pratica, è d’obbligo aggiungere), prima di sedersi.
“E così, dopo cinquemila anni sei riuscita a cambiare il Destino” iniziò il discorso Skuld, passandosi una mano tra i capelli di un biondo opaco.
“Invece io credo cha avete sbagliato a scriverlo quella volta. Sennò non si spiegherebbe perché gli altri miei tentativi di modificare il Fato sia falliti a parte questo”
Urðr raddrizzò la schiena, guardandola freddamente con il ghiaccio che si ritrovava nello sguardo “Thor aveva già il suo Destino” sibilò.
La mora sbuffò, decidendosi a togliere le scarpe da tavolo “Ma davvero? Con Jane? Sappiamo tutte che non avrebbe funzionato. Thor l’avrebbe trovata noiosa dopo una settimana e sarebbe tornato a dare la caccia agli Jotun. Ad uno in particolare”
“C’era Sif”
Lex trattenne forzatamente le risate “Sif, sul serio? Sif che è mora, che è testarda, che è anticonformista… non so voi mi ricorda qualcuno che è un moro naturale, che è più cocciuto della piramide di Cheope, e anche lui si dedica a pratiche anticonformiste per il suo genere” rispose soddisfatta.
Skuld e Urðr si scambiarono un’occhiata, non trovando niente per controbattere.
“Hai vinto la scommessa, cosa vuoi che facciamo?” riprese alla fine la parola Urðr, spostandosi una ciocca di un biondo quasi bianco dietro l’orecchio.
Lex le fissò attentamente. Non erano cambiate, non potevano cambiare, ma nei loro occhi si leggeva distintamente una luce strana, che non sapeva spiegarsi.
“Vivete” le altre due la guardarono confuse.
“Vivete. Andatevene a spasso per l’intero Universo, guardate con i vostri stessi occhi ciò che abbiamo contribuito a creare. L’odio e le guerre che abbiamo scatenato, l’amore e i sentimentalismi che abbiamo buttato a caso. Osservate le persone con cui abbiamo giocato come se niente fosse e ditemi se non ho avuto ragione io fin da principio” ordinò con una voce seria che non gli si addiceva.
Poi scrollò la testa e sembrò tornare tutto normale.
“Mi raccomando, guardare sempre a destra e a sinistra prima di attraversare le strade ed evitare di assume aspetti strani. Anche le ali da angelo, per quanto possano essere comode per viaggiare. Ora se permettete ho devo andare ad incontrare un idiota che si diverte a liberare Golem per Londra. Poi forse riesco a farmi una doccia. Anzi, ora che ci penso, prima dovrò incontrare Bartimeus, poi forse riesco a trovare il tempo per lavarmi.”
 
 
 
“Eccoci qua, sarai contento adesso” borbottò Loki, guardandosi con finto fare annoiato intorno.
Erano tornati ad Asgard su insistenza di Thor, che continuava a dire di quando Frigga soffrisse per la loro assenza.
Thor roteò gli occhi, per poi passare una braccio attorno le spalle del minore “Vedrai che andrà tutto bene… non ho intenzione di perderti proprio adesso” promise contro la sua tempia. Il moro sbuffò, scrollando le spalle per liberarsi da quella piattola gigante.
“Per chi mi hai preso scusa? Ho badato a me stesso per-“ le sue parole furono interrotte dall’arrivo trafelato di Frigga, che prepotentemente abbracciò il figlio adottivo.
“Oh il mio bambino!” disse contenta, scoccandogli un bacio sulla guancia.
“Madre! È imbarazzante!” tentò di protestare Loki. La dea non lo ascoltò, facendo cenno a Thor di avvicinarsi.
“Bravo, sapevo che ci saresti riuscito” gli mormorò ad un orecchio, donando un bacio anche a lui, che poi ne approfittò per abbracciare sia Loki che la madre.
“Fantastico, l’abbraccio di gruppo mi mancava…ma non si poteva fare un party normale” si continuò a lamentare il moro.
Il momento idilliaco (a seconda dei punti di vista) terminò con l’arrivo di Odino.
Loki irrigidì la mascella, stringendo con forza i pugni.
Thor si accorse subito del suo cambiamento, posizionandosi al suo fianco e appoggiandogli una mano sulla schiena.
“Loki”
“Odino” rispose senza abbassare lo sguardo.
“Ben tornato a casa” Loki annuì alle sue parole, appoggiandosi contro la spalla di Thor con fare totalitario. Il biondo nascose il sorriso soddisfatto tra i suoi capelli scuri.
“Credo… credo che dobbiamo parlare” lo Jotun annuì nuovamente, per poi staccarsi dal fratellastro e seguire il dio più anziano.
Thor li fissava teso, non sapendo come reagire, ma Frigga intervenne, appoggiando una mano sul braccio del figlio.
“Stai tranquillo Thor. Tuo padre non farà niente che potrebbe fargli venire in mente di andarsene. Anche perché sennò se la vedrà con me” aggiunse alla fine, socchiudendo pericolosamente gli occhi.
 
 
I giorni passarono e bene o male la presenza di Loki fu di nuovo accettata nel regno (e l’occhiataccia che Thor riservava a chiunque lo guardasse male non centrava assolutamente nulla).
Però, grosso modo  le cose tornarono simili a com’erano un tempo… almeno di giorno (di notte è meglio non parlarne, o a Odino viene un infarto).
Quel pomeriggio in particolare Loki si era messo a leggere sotto un albero, mentre Thor con i suoi compari si divertivano a picchiarsi l’un l’altro.
Loki scosse la testa, esasperato dai loro schiamazzi ma anche divertito.
Fece per tornare alla sua lettura, quando una voce famigliare lo colse alle spalle.
“è questo il tuo nuovo piano per la conquista di Asgard? Rubare il cuore di tuo fratello per poi pugnalarlo alle spalle?”
Loki si voltò verso quella voce acida, corrugando la fronte “Potevo ucciderlo quando volevo per poi sparire nel nulla con Tesseract. Ma non l’ho fatto quindi non sarebbe intelligente farlo ora. E io sono famoso per la mia intelligenza” rispose ghignando.
Sif lo guardò con spavalderia “Tu sei famoso per il tuo odio. Cosa pensi di poter ottenere da lui? Potrai fare qualsiasi cosa ma Asgard non ti riconoscerà mai come suo re”
“Non me ne importa niente di Asgard e di ciò che pensate!” esclamò stringendo con rabbia il libro tra le mani.
La dea non rispose e a sorpresa fu proprio Loki che decise di riprendere la parola.
“Ho sempre cercato di allontanarlo da me Sif, ma adesso non ne ho più la forza. Ho rischiato di perderlo troppe volte. E so che nella nostra storia sono io quello che ci guadagna tutto, so che andrà a finire male, perché ogni cosa dove sono coinvolto io va per forza a finire male, però… però non riesco tenermi lontano da lui” mormorò alla fine, con voce talmente bassa che la donna stentò a sentire.
Nel frattempo Thor si era accorto che c’era qualcosa che non andava, e angosciato dallo sguardo vuoto che stava assumendo il fratellastro si avvicinò velocemente.
“Tutto bene?” domandò sorridendo e chinandosi per schiccare un bacio in fronte a Loki.
“Sì certo” affermò il moro, cercando di apparire il più sereno di quant’era in realtà.
Sif annuì, per poi darli le spalle e allontanarsi.
Thor la seguì con lo sguardo ma poi il moro pretese tutta la sua attenzione, tirandoselo addosso e chiedendo un bacio molto più soddisfacente di quello precedente.
 
Quella stessa notte Thor si svegliò, accorgendosi che c’era qualcosa di fuori posto nel suo letto. O meglio, che non c’era.
“Loki…” chiamò stropicciandosi gli occhi.
Il moro non era nel letto (il loro letto, gli viene ancora strano dirlo) ma sbucò dalla porta aperta del balcone con addosso solo un paio di pantaloni scuri.
Thor gli sorrise “Sei troppo vestito per i mie gusti” disse malizioso, tornado a distendersi.
Loki accolse il suo invito silenzioso sedendosi sogghignando sul suo bacino.
“Scommetto che puoi occuparti tu dei mie pantaloni” Thor risponde al sorriso, ma si limita ad appoggiare le mani sulle cosce dell’altro.
“Non riesci a dormire?” gli domandò, senza far altro.
Loki tentennò, fissando con attenzione i ricami delle coperte “Tutt’altro” si costrinse ad ammettere alla fine.
Il biondo sospiro sollevato “Bene” mormorò alzando il busto per riuscire a raggiungere le labbra dell’altro.
“Paura di non essere all’altezza Thor?” domandò impertinente tra un bacio e l’altro, mentre si distendeva tirandosi sopra il maggiore.
Thor si blocco all’improvviso, guardandolo negli occhi.
“Ho parlato con Sif prima. Le ho chiesto di cos’avevate parlato veramente”
“Ah… e così non ti fidi di me, eh?” domandò improvvisamente scontroso, allontanando il biondo con una spinta e mettendosi seduto.
Ma prima che riuscisse ad alzarsi Thor gli afferrò i polsi “Certo che mi fido di te. Ti affiderei la mia stessa vita senza pensarci due volte”
“Eppure devi andare a chiedere a Sif cose che non ti riguardano”
Il biondo continuò a guardarlo seriamente “Quello che le hai detto non succederà mai Loki”
“Non tentare di cambiare discorso!”
“Mi hai mentito nonostante ti avessi chiesto di non farlo!”
“è la mia natura!” rispose infuriato. A quelle parole Thor accennò un sorriso, allentando la presa sul minore.
“Lo so…- sospirò, passandosi una mano tra i capelli- e che voglio che tu sai felice Loki. Ma se non mi dici cosa ti preoccupa non posso aiutarti”
Il moro scosse la testa “Non c’è niente che tu possa fare Thor- disse incrociando il suo sguardo- Niente più di tutto questo”
Thor respirò rasserenato, tornando a distendersi e tirandosi Loki contro il petto.
“Niente ci separerà, Loki” Il moro si sistemò meglio, in modo da poterlo fissare negli occhi tenendo il volto appoggiato sopra l’ampio torace del guerriero.
“Lo sapevi che uno dei più grandi imperi di Midgard è fonato sul fratricidio? Soltanto uno dei due sarebbe potuto salire al potere, quindi si sono sfidati. Si chiamavano Romolo e Remo”
Thor serrò la mascella ma non rispose e Loki continuò.
“Anche in uno dei libri più antichi dagli umani si parla di Caino che uccide suo fratello Abele. Il tutto solo per entrare nelle preferenze di Dio” Il biondo serra gli occhi, per poi riaprirli più deciso che mai.
“Cos’è successo a Caino?”
Loki scrollò il capo “Venne costretto a vagare per tutta la Terra, senza che nessuno potesse ucciderlo…”
“E porre fine alla sua agonia” terminò per lui Thor.
Loki fece una smorfia insofferente, distogliendo lo sguardo dal fratellastro.
“Questo non succederà a noi Loki. Non ho intenzione di ucciderti né di farmi uccidere per uno stupido trono. Mi hai detto tu stesso che il Destino è senza controllo quindi, vedrai che non succederà niente”
“Potrei metterti nelle condizioni di non avere alternativa” sibilò minaccioso.
Thor fece un sospiro esasperato “Qualunque cosa la tua mente malvagiamente malvagia si inventerà, caro il mio fratellino- iniziò a dire beccandosi un’occhiataccia da Loki per quell’appellativo- deve sempre ricordarti una cosa”
“Ovvero?” domandò fingendosi indifferente.
“Non dubitare mai del mio amore”
Loki si rifiutò d’incontrare il suo sguardo, continuando a mantenere un’espressione impassibile.
“Ti rendi conto che l’ultima volta che te l’ho detto, ti ho tradito e fatto bandire dal regno, vero?”
Il biondo rise, facendo vibrare il petto sotto il corpo di Loki
“Come mai potrei dimenticarlo?-disse poi in tono più dolce, accarezzandogli i capelli scuri- tu comunque non dubitare mai”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note
Ed eccoci giunti alla fine di quella che mi sono resa conto essere una schifezza senza il benché minimo senso u.u
Per una volta non ho note particolari (cioè, una ci sarebbe ma lascio che la indoviniate voi… e per chi l’ha capito, sì è proprio quel Bartimeus *___*)
Bo ho poco altro da dire, un grazie immenso a qui pochi che sprecano minuti preziosi della loro vita a recensire sta roba e anche ai molto più numerosi lettori silenziosi muti come una tomba, che ho notato aumentare fino all’ultimo.
A mai più vederci
Ciao ciao
roby_lia
  
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