Di cosa sono fatti i sogni? Pallidi mostri che ti scoppiano nel cuore e ti asciugano il sangue nelle vene, lasciandoti morente, disteso sulla terra battuta di una città qualunque.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Antichità greco/romana
Note: Basata
sulla figura storica di Alessandro Il Grande. La storia viene
raccontata dal punto di vista di Cratero ed è stata ispirata
da un famoso aneddoto in cui si dice che Cratero amava Alessandro
perchè Re, mentre Efestione amava Alessandro
perchè Alessandro. Diciamo che ci ho giocato un po' sopra.
La Materia Dei
Sogni
Di cosa sono fatti i
sogni? Pallidi mostri che ti scoppiano nel cuore e ti asciugano il
sangue nelle vene, lasciandoti morente, disteso sulla terra battuta di
una città qualunque. Quante ne ho già viste, di
città? E quante ne ho lasciate indietro solo per lui? Quasi
non ne ho più ricordo.
Alessandro
è fatto della stessa materia dei sogni: pallida e incolore
nuvola di fumo, che entra nei polmoni ad ogni respiro, facendoli
marcire dal loro interno per il desiderio che vi fa crescere.
Umile e inadatto mi
prostro ai suoi piedi di aria, senza vergogna lo adoro, non il Re ma
Alessandro, Alessandro e il suo odio, Alessandro e la sua fame di
gloria, Alessandro e solo Alessandro, per come lo conosco,
perché lo conosco.
E mentre lo guardo
seduto al fianco di Efestione – la sua spalla abbronzata che
si appoggia leggera contro quella bruna dell’altro, una
carezza lieve e leggera come un bioccolo di nebbia – lo sogno
mio, in mezzo a questa tenda affollata e satura di rivalsa e ambizione.
Lo sogno perché non posso fare altro, le labbra di vino, gli
occhi per una volta rivolti verso di me e non pieni d’amore
per lui.
Ma i sogni ci
uccidono. Si insinuano crudeli e indelebili dentro di noi, e rimangono
sopiti – annidati nel fondo del cuore, come piccoli serpenti
in cerca di calore - così a lungo da non riuscire ad essere
identificati, fino a che è troppo tardi, troppo tardi.
Svuotano il nostro corpo, rivelandosi per quello che sono in
realtà: mete lontane e irraggiungibili quanto i confini di
questo mondo che non troveremo mai.
I sogni sono fatti di
lacrime e anche tu, Alessandro, lo sai.