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Autore: Envy_Love    19/09/2007    2 recensioni
Un intreccio di vite.
Un gioco di ruoli.
Un sogno irrealizzabile.
Un qualcosa di irraggiungibile.
E se questo qualcosa fosse una persona che ti sta veramente a cuore? Che cosa faresti? Scapperesti, sicura che comunque sia qualcosa di insensato.. di inutile? Perchè? perchè pensi che sia morta, senza possibilità di rinascita? bhè.. hai ragione. In effetti non può tornare in vita.
I defunti non possono resuscitare, e lo sai.

Astral Plane. Edward. Envy. Daydream. Alphonse. Roy. Crystal Rain. Il Padre. Gluttony. Lust.
E Qualcuno che nessuno s'aspetta.
L'ultimo modo per riuscire a ritrovare la felicità..
L'ultimo modo per capire realmente i propri sentimenti.
Allora, che aspetti?
Hai il coraggio di varcare ancora una volta il portale..?
Genere: Triste, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Envy, Nuovo personaggio, Un pò tutti
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Edward non usciva dalla sua stanza ormai da tre giorni, da quando aveva ricevuto quella.. ma sì, chiamiamola “lettera”, era rimasto la dentro . Quando capitava lanciava urla di disperazione, altre piangeva, altre ancora lanciava il cuscino per aria, gli tirava qualche pugno e lo lanciava per terra, portando le coperte del letto fino al volto, a coprirsi . Si sentiva a dir poco di schifo . Non usciva per mangiare o per bere, per farsi quattro passi.. neanche per andare in bagno . Non usciva per niente al mondo . Quando Alphonse cercava di entrare nella stanza, magari per consolare il fratello, veniva cacciato via in malo modo . Era irrecuperabile . Oramai, puntualmente, ogni venti minuti si sentiva un urlo proveniente dalla stanza di Ed e Al, che faceva puntualmente trasalire Daydream, facendole sbavare tutti i suoi capolavori.. sì, avete letto benissimo, “capolavori” . Daydream era un’artista o bene o male se la cavava nel disegno . Quel giorno, però, era più che intenzionata a far aprire la porta ad Edward: era riuscita a non sbavare il disegno, dunque voleva mostrarglielo a tutti i costi .
-Ed…- bussò una volta -Ed..- bussò una seconda volta -Ed.- disse tranquilla, bussando più volte, più forte . Nessuna risposta, come prima . Si spazientì -Ed!- cercò la tranquillità per andare avanti: niente, troppo complicato . -EDWARD ELRIC !- da dentro la camera, Edward trasalì . Scattò seduto sul letto, sudato, con in mano ancora il cuscino: era in corso la guerra contro il cuscino, che povero, subiva tutti i suoi pugni, le sue urla, i lanci.. le lacrime -APRI IMMEDIATAMENTE QUESTA PORTA, O LA BUTTO Giù IO !- ordinò Daydream . Alphonse in quel momento passava di lì, trasalì a vedere la ragazza della quale era innamorato così arrabbiata: era peggio di lui in quel campo . Sentirono entrambi dei passi pesanti provenienti da dentro la stanza di Edward, poi un giro di chiave, due, per poi infine mostrare il volto di Edward totalmente sconvolto: i capelli erano scombinatissimi, alcuni sparati per aria, altri ritti verso altre mille direzioni . Gli occhi erano gonfi per il pianto, il volto rosso per la rabbia, la voce roca per le troppe urla, il petto nudo sudato come il resto del corpo, i boxer saldamente attaccati alla pelle . Quando Daydream lo vide gli venne un colpo, ma allo stesso momento provò per lui un’infinita pena: gli stava venendo la voglia di abbracciarlo e consolarlo, ma niente sarebbe riuscito a farlo, se non quella persona stessa . Ma lo sapeva, lo sapevano entrambi, lei non sarebbe tornata indietro . Daydream teneva sotto braccio il suo disegno, lo sguardo era triste, su di lui, che la fece entrare in camera . Quando Alphonse tentò di seguirli, la porta venne chiusa violentemente e a chiave . Alphonse rimase seduto dietro la porta, sospirando, aspettando che aprisse . Day si sedette sul letto di Alphonse (per quei tre giorni aveva dormito nello stesso letto con lei), osservando Edward, che si lanciava contro il letto, affondando la testa nel cuscino, lasciandosi andare ad ennesime lacrime disperate . Nascondeva la faccia nel cuscino perché non voleva farsi vedere da Daydream: era troppo.. troppo orgoglioso . Daydream gli sorrise .
-Ed, ascoltami..- tentò . Almeno a lei e ad Alphonse il trauma era passato . Peccato che fosse complicato farlo passare pure ad Edward -..io.. a me, ad Alphonse.. manca moltissimo, lo sai..- tentò la frase, senza mettere soggetto . Sapeva che se l’avrebbe fatto Edward avrebbe urlato . Ma Edward urlò lo stesso . Daydream sospirò -..però..- continuò -..lei è stata felice, almeno nel momento della sua morte, Edward- disse lei, decisa . Edward riemerse dal cuscino con uno sguardo stupito, con gli occhi pieni di lacrime e il volto rigato, osservò Daydream -Vedi, Edward.. lei amava .. Envy..- sapeva che quello non sarebbe piaciuto ad Edward, che difatti urlò ancora, peggio di tutte le altre volte, afferrando il cuscino con forza, quasi a volerlo strappare -..lei è morta fra le sue braccia, di certo.. se no Envy non ci avrebbe portato le sue lettere e.. non avrebbe pianto mentre se ne andava .-
-Tu.. TU CHE NE SAI SE QUEL MALEDETTO HA PIANTO ?! L’HA UCCISA LUI !- Daydream scosse la testa .
-No. Anche Envy l’amava- disse -E’ tutto scritto nel suo diario, Edward.. sapevi che lei teneva un diario ?- scherzò, per poi tornare seria -Vedi, Edward.. Astral.. è morta, fra le braccia di colui che amava . Probabilmente fra le sue braccia, senza poter piangere a sua volta . Sapeva che se avesse chiuso gli occhi non li avrebbe riaperti, così ha atteso fino all’ultimo .- disse, sicura -Avrà sofferto, ma di certo era felice .- sorrise, posando una mano sui capelli di Edward, accarezzandoglieli con fare materno -Alphonse, che le voleva tanto bene quanto a una sorella.. o a te.. l’ha persa- disse -Io.. che l’amavo con tutta me stessa.. l’ho persa..- disse, si lasciò scappare una lacrima -E tu, Ed, che l’amavi alla follia.. l’hai persa, ma..- chinò il capo, mentre continuava a carezzargli la testa -Envy, che l’amava anche lui alla follia, che è stata con lei sul punto di morte.. che le è stato vicino quanto ha potuto.. che l’ha vista morire, che ha dato a noi le sue ultime parole.. che probabilmente non è mai riuscito a dirle con chiarezza “ti amo”.. come pensi che possa sentirsi, adesso ?- disse, alzando il volto, osservandolo severa -Pensi che possa sentirsi meglio o.. o peggio, di noi ?-
-Peggio..- disse Edward, a voce bassa .
-Appunto . Adesso, Edward, alzati, vestiti.. esci da questa camera e vivi ! Almeno tu..- sorrise -.. Almeno tu hai ancora la tua vita .- Edward la guardò, per poi alzarsi e cadere pesantemente accanto a lei . Aveva bisogno di qualcuno più vicino . Di un contatto fisico dopo tre giorni che non ne aveva . Daydream gli sorrise, abbracciandolo, dandogli il momentaneo affetto che gli mancava . Dandogli il calore di una madre che ormai aveva perso.. almeno, lei che non l’aveva mai avuta, riusciva a darlo a qualcuno .




Envy_Love- giuro.. giuro.. se arrivo a più di 60 capitoli sono felice ! >.< c'è ancora taaaanta strada da fare, e ho ogni giorno idee sempre nuove ! :P YO ! ^^ da a desso posterò solo la sera o il tardo pomeriggio, mi hanno già sommerso di compiti ! ^_^ scusate se non rispondo alle recensioni, lo farò nel prossimo capitolo (e sapete che lo farò !ù___ù) ^^ ciaooOOooOOOOooo! ^^
  
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