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Autore: giovas    04/03/2013    1 recensioni
Una giovane pallavolista alle prime armi,riceve una convocazione per allenarsi in un squadra di Londra,senza sapere che dovrà affrontare un torneo contro una squadra particolare,con persone che lei ama.E da lì,i suoi film mentali,iniziano a realizzarsi.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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non ho mai creduto nel 'never say never' ma qualcosa mi ha fatto cambiare idea.
                                                                                                                         * * * *
Era lunedì 23 giugno,gli esami erano ormai finiti ed era andato tutto bene.Era un giorno come tutti gli altri dovevo andare ad allenarmi,tornare a casa,lavarmi,e mangiare e andare a dormire. Non avevo per niente voglia di andare in quella palestra e incontrare le mie compagne che si credevano le più forti,le più brave,e ridevano di me. Odiavo quelle quattro gallinette che sapevano solo criticare,criticare,criticare sempre. Non sopportavo il mister che le appogiava sempre non le faceva mai correre e io dovevo sempre stare a girare intorno a quel campo. 
Ormai erano le tre era ora di partire,arrivata in palestra non c'era nessuno,la porta era chiusa,mi sedetti sul muretto proprio davanti all'entrata. Il custode,vedendoomi lì fuori,mi fece entrare dicendomi che l'allentatrice era andata un attimo a casa a prendere delle lettere da consegnarci. 
 
-grazie mille,posso aspettarla qui?- domandai
-certamente,però le chiavi dello spogliatoio le ha lei quindi non potrai andarti a cambiare- rispose,e uscì dalla palestra.
 
Ora ero sola.Ad un tratto si spalancò la porta,scesi giù dagli spalti,in cui ero seduta,finalmente era arrivata,aveva delle buste in mano.
 
-Ehi Giò come mai oggi così presto?- chiese
-Veramente sono in orario- risposi stupita.
-Avevo detto alle tue compagne di avvisarti che oggi avremmo iniziato più tardi...ok dai me le appoggi lì sopra?-
-Cosa sono?- chiesi
-Lettere,ora vai fuori che devo sistemarle- rispose
 
Sembrava un po' strana. 
Proprio lì di fuori c'era il campo da calcio dove si allenava il mio migliore amico.Così mi misi a guardare tutti quei maschi che correvano dietro ad una palla che andava avanti e indietro lungo il campo,cercando Simone.Sì,si chiamava così,aveva un anno in meno di me,ma giocava con quelli più grandi perchè era fortissimo.Aveva i capelli rossi,assomigliava quasi ad Ed Sheeran.
Vidii le mie compagne entratre in palestra,così decisi di rientrare. Come al solito nessuno mi salutò. Eravamo tutte,allora, il mister ci mise in cerchio e iniziò a parlare
.
-Bene ragazze,la federzione di pallavolo,ci ha inviato delle lettere per delle convocazioni nella squadra di pallavolo femminile,naturalmene,di Londra,è una delle squadre più forti di tutte,ha allenatori bravissimi che vi faranno diventare fortissime- Il mio cuore a quelle parole iniziò a fare i salti mortali -le ho qui- continuò -su ogni busta c'è un nome e all'interno ci sarà scritto se siete convocate o no.Ma ricordate vengono convocate solo quelle che se lo sono meritato,che si sogno impegnate duram,ente durante questo anno-
Mentre consegnava le buste avevo il cuore in gola,sapevo che sarebbero andate quelle quattro gallinette e non io,perchè erano sempre,sempre raccomandate.Qualche secondo prima sentii,una di quelle odiose ragazza sussurrare alla sua best 'incontrerò herriii stylesss e me lo scoperò'.Orami avevo nelle mani la busta.Tremavo tutta nessuno ancora l'aveva aperta. 
 
-Cosa aspettate?-disse il mister -potete aprire-
 
Feci un grandissimo respiro e scartai la busta,con tantissima velocità aprì la lettera e iniziai a leggere 
 
'Carissima Giorgia,Londra è il tuo sogno?Pallavolo la tua vita?
I tuoi impegni durante l'anno sono risultati buoni,ti sei impegnata
tantissimo,non sei riuscita ad ottenere livelli alti,ma il tuo impegno,
voglia di fare ci ha colpito molto.E che dire?Sei stata convocata per 
il 27  giugno a Londra per giocare in squadra locale,per migliorare ancora'
 
Avevo appena sentito l'urlo di una gallinella e le altre che non avevavo una faccia felicissima.
 
-Beh- disse il mister -chi parte?-
-Iooooo- urlò Camilla (così si chiamava)
mi alzai e dissi -Oddio anche io,non ci credo, grazie mister- e l'abbraciai.
 
Non sentivo più il cuore tremavo tutta,cavoli Londra,il mio sogno,giocare lì,una delle squadre con le  giocatrici più forti al mondo significava che sarei anche io diventata fortissima come loro,e avrei finalmente potuto sfottere tutte quelle galline.
Finito allenamento tornai a casa. Iniziai ad urlare come una matta e mi affrettai a prendere il telefono e chiamare Gloria e Gaia. Mancavano solo dieci giorni,dovevo prepararmi tutto,non ci crdevo.
Sentii un formicolio in tasca,era il mio cellulare,un messaggio.
"Il 25 mattina alle sei alle areoporto,pronte per partire un bacione,il mister" 
                                                                                                                                 * * * *
 
La mattina dopo uscì con le mie migliori amiche Gaia e Gloria per comprare un paio di vestiti da portarmi.
-Campionessa,pronta per il nostro mega shopping prima di partire?- disse Gloria
-Le gallinelle che ti prendevano per il culo come ci sono rimatse?- chiese Gaia
-Lascia perde dovevi vederle,avevano certe facce,però verrà Camilla con me convinta di scoparsi Harry-
-Ma quella neanche un asino se la sposa- replicò Gloria
 
Finito il nostro shopping,riandai a casa per preparare la valigia che il giorno dopo c'era la grande partenza,non stavo nella pelle.Mi ricordai di avvisare Noemi,anche lei con lo stesso progetto però di danza doveva andare a Londra.
-Indovina?Ora inizia il mio sogno- gli dissi
-Give me five sistah,sei stata convocata?anche io- rispose
-Oddio ma che diciii?Parti domani?- chiesi
-No,dopo domani?tu domani,lo so me l'ha detto Camilla ora vado ci vediamo a Londra ciaoo un bacione-
Abbassai la cornetta e finii di preparare le valigie.Ero felicissima così almeno mio padre se la poteva finalmente smettere di dire che non ero forte che non sarei mai arrivata a grandi livelli.La valigia ormai era pronta,ero pronta per partire.Però non ero contentissima di lasciare Gloria e Gaia.
  
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