Anime & Manga > Slayers
Segui la storia  |       
Autore: fren    20/09/2007    5 recensioni
Dopo la battaglia contro l'Hellmaster,per volere di L.o.N, Lina e Gourry perdono la memoria arrivando a non ricordare di essersi mai conosciuti.Le loro strade si dividono e passano i mesi..ma cosa succederebbe, se i loro destini li portassero a incrociarsi di nuovo...?
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse, Lord of Nightmares, Personaggio originale
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
cap11

Capitolo dedicato alle ragazze del forum!!!^_^

Capitolo11: La  fanciulla e il cavaliere

Un vento gelido aveva preso a soffiare, mentre le grosse nubi nere che avvolgevano Seres si rincorrevano nel cielo come cavalli impazziti, rivelando la notte che si celava, a tratti, sotto la coltre nebulosa.
Solo il rumore lontano delle stelle che attraversavano l'infinito, poteva alterare quella quiete.
" Lina...?"
Nel silenzio delle tenebre....
"...Lina?...LINA??"
" MA INSOMMA SI PUO' SAPERE CHE ACCIDENTI VUOI??"
Lina si voltò di scatto verso Cedric, un'espressione che non prometteva niente di buono,  la vena sulla fronte in leggera evidenza: " Alloraaaaaaa???"
Cedric sbiancò di colpo, arretrando leggermente sul sottile cornicione sulla quale stavano lentamente procedendo in fila indiana: " Eh...He-he...Niente-niente...mi chiedevo se tu fossi sicura al cento per cento di quello che stiamo facendo...tutto qua..." Tentò di giustificarsi con una risatina nervosa, avendo capito che, forse, quello non era il momento migliore, per far notare alla maga che lo precedeva, quanto poco lo convincesse quel piano...
Ma in ogni caso, non era il momento migliore nemmeno per aprire bocca, lo capì non appena Lina lo ebbe afferrato per il colletto: " E tu mi fai perdere tempo con queste sciocchezze??!! IO sono SEMPRE sicura al cento per cento di quello che faccio, e anche se così non fosse..." In quel momento Lina sollevò di peso il povero Cedric, esponendolo sullo strapiombo che avevano sotto ai piedi: " E anche se così non fosse, dimmi Cedric, ti senti ancora nella posizione per avanzare delle proteste circa le mie decisioni??!" Chiese, osservandolo con il sopracciglio alzato.
Cedric deglutì piano prima di rispondere: " N-No...Non sia mai che io d-debba avanzare proteste...he-he...lungi da me l'idea di avanzare p-proteste..."
Lina lo rimise quindi con i piedi a terra: " Bene, E ALLORA TACI!! Non voglio sentir fiatare finchè saremo quassù, chiaro?? E questo vale anche per te Gourry...Gourry??" Chiese poi Lina rendendosi conto in quella, che in effetti, da quando procedevano in bilico sul cornicione che portava alle stanze reali, lo spadaccino non aveva ancora emesso un suono...
Lina si sporse oltre Cedric, che bianco come un cencio tentava di riprendersi dallo shock, e lanciò una rapida occhiata al biondo, che sopraggiungeva lentamente, una mano sul muro per reggersi, e l'altra sopra agli occhi, per evitare di guardare giù!!
La maga sospirò con un'alzata di spalle....Erano quelli gli impavidi che si erano quasi scannati quando si era trattato di decidere chi dovesse partire per salvare la principessa??!!
A quel punto, poteva anche partire con una foca da circo e un tricheco, sarebbero stati più utili...
" Andiamo." Sussurrò Lina afferrando Cedric per il braccio e trascinandoselo dietro, mentre il poverino riusciva a malapena a mettere un piede davanti a quell'altro.

Una grossa nuvola passò davanti alla luna, lasciando che le tenebre avvolgessero il castello di Seres. La maga sollevò il viso verso il cielo, sperando che il vento non se la portasse via troppo velocemente. L'oscurità era un'alleata preziosa per quanto si apprestavano a fare.
Avevano superato molte finestre, ma sembrava che finalmente avessero trovato quella giusta. La stanza del re.
Lina si accucciò, per quel che le consentiva il limitatissimo spazio su cui si reggeva, davanti alla finestra, e con le mani ai lati degli occhi, scrutò all'interno.
Proprio come si era aspettata, la stanza era assolutamente deserta.
Un letto enorme troneggiava appoggiato alla parete, sormontato da un pacchianissimo baldacchino; al centro della stanza capeggiava una massiccia scrivania, e sulle pareti arazzi e quadri contribuivano a rendere omaggio alla magnificenza reale. No, certa gente non aveva proprio il minimo senso estetico, osservò scettica Lina, la quale distaccatasi dal vetro, si voltò verso Cedric:
" Dobbiamo entrare." Fu la sua semplice affermazione
" COSA??!"
" Come sarebbe 'COSA'?? Pensavi che fossimo saliti fin quassù per vedere meglio le stelle, razza di babbeo??"
A quel punto Cedric riprese a sudare freddo, rimpiangendo per un breve istante il suo comodo letto ad Imalg! Tuttavia, riuscì comunque a muovere una debole protesta:
" Ma Lina, non ha senso entrare qui...Io non capisco che accidenti speri di trovare...Insomma, lo vedi da te che la stanza è deserta...Ti dico che dobbiamo dirigerci verso i sotterranei, Sofia è lì! Lo so...Noi...Noi dobbiamo liberarla al più presto e..."
Cedric avrebbe continuato imperterrito, nonostante la maga gli avesse già voltato le spalle, nella ricerca di un sistema per aprire la finestra dall'esterno, ma una voce vicina, li fece trasalire improvvisamente:
" Centodiciotto, centodiciannove, centoventi..."
Entrambi si voltarono verso il proprietario della voce, Gourry, che sopraggiungeva in quell'esatto istante, biascicando quella strampalata conta, la mano ancora saldamente sugli occhi.
Ovviamente, procedendo alla cieca, non si rese conto di essere giunto ormai in prossimità di Cedric, e lo investì in pieno!
" Gabriev!!!" Ribattè quest'ultimo indignato, dopo essersi tenuto in equilibrio per puro miracolo " Guarda dove metti i piedi, maledizione!!"
Gourry, che adesso si teneva saldamente appoggiato alla parete abbozzò un mezzo sorriso:
" Scusa...Ma potevate avvisarmi che vi eravate fermati!!"
" Scusa, ma potevi anche rendertene conto da solo!! Ah, ma forse eri troppo impegnato a fare la conta per il nascondino, dico bene??" Ironizzò Cedric, tenendosi a sua volta ben stretto alla parete.
" Nascondino??" Chiese Gourry, assumendo la sua classica espressione da: ' c'è qualcosa che mi sfugge?'.
" Lascia stare Gourry..." Intervenne in quel momento Lina " Cedric ultimamente si sente mooolto spiritoso, purtroppo per lui."
" Io non mi sento spiritoso!! Io mi sento ridicolo!!" Protestò il giovane nel sentire quelle parole " Non capisco cosa ci faccio appollaiato quassù a perdere il mio tempo, quando Sofia si trova da tutt'altra parte!!" Esclamò brandendo il pugno per aria.
Lina lo osservò alcuni secondi, rispondendo semplicemente:
" Nessuno ti obbliga a stare qua, caro Cedric, anzi se ci tieni tanto a raggiungere i sotterranei in mezzo secondo non vedo qual'è il problema, te la do io una mano a passare per la strada più breve..."
Cedric sbiancò di colpo nel vedere il sogghigno della maga, e abbassando velocemente il pugno, si scordò in fretta di quel breve momento di coraggio!!
" No, io dicevo così, tanto per dire..."
" Ah ecco. E allora se dicevi tanto per dire, risparmia pure il fiato. Chissà, magari potrebbe servirti per dire qualcosa di intelligente, una volta tanto..." Concluse Lina, tornando a concentrare la propria attenzione alla finestra.
Era una finestra massiccia, e anche provando a fare pressione con entrambe le mani non si otteneva il minimo cedimento.
" Ghhhhhhh" Grugnì Lina spingendo con tutta la sua forza, inutilmente.
 La ragazza infine appoggiò la fronte al vetro, lasciandosi scappare un sospiro. E in quel momento una mano si posò gentilmente sulla sua spalla:
" Lina, fatti da parte...Questo è un lavoro da uomini!!" Esordì lo spadaccino con rinnovato entusiasmo, scordandosi quasi di trovarsi a parecchi metri da terra, in quel momento.
La rossa sollevò lo sguardo, guardandolo con un espressione confusa, che ebbe l'effetto di inorgoglire il biondino!
Quale cavaliere poteva resistere davanti a quelle labbra a cuore, ora increspate nel formare una silenziosa 'O'??
Laddove ci fosse stata una fanciulla bisognosa di aiuto, lui era pronto a servire!! E se la fanciulla bisognosa, in questo caso, era una che di solito sapeva cavarsela egregiamente da sola, ancora meglio!! Avrebbe dimostrato lui di che pasta era fatto un eroe...
Con piglio sicuro esortò Lina a farsi da parte, e prendendo bene la mira si apprestò ad infrangere il vetro con una gomitata, quando...
" FERMO!!!!"
Lina l'aveva afferrato per il braccio, giusto un secondo prima che il vetro andasse in mille pezzi.
" Lina?? Che ti prende?...Perchè mi hai fermato?!" Chiese Gourry lanciandole uno sguardo interrogativo
" Che mi prende?? Che ti prende a te, razza di mammalucco...Ti ha dato di volta il cervello??!" Esclamò esasperata la maga.
" Ma Lina, io non ti capisco...Non stavamo cercando di aprire la finestra, un secondo fa??" Ribattè lo spadaccino, con espressione smarrita.
Lina lo guardò severa:
" Gourry, dimmi: ho forse la faccia di una che si diverte a saltellare da un cornicione a quell'altro, trascinandosi dietro due idioti agili quanto due sacchi di patate???"
Gourry rifletté un secondo, poi lanciò una breve occhiata a Cedric, che, leggermente in disparte, si sfregava le braccia per riscaldarsi e, al contempo, lo osservava scuotendo il capo come a dire ' lasciatemi perdere a me, ormai ho rinunciato a capirvi.'.
Quindi si voltò nuovamente verso la maga:
" No, in effetti non sembri molto entusiasta..."
" Appunto. E secondo te, Gourry, perchè non sembro entusiasta di questa situazione...?" Chiese Lina con un tono forzatamente calmo.
" Ma...forse perchè..." Il biondo prese tempo "Anche tu senti questo freddo terribile??!!"^^
Ci fu un secondo di silenzio, rotto solamente dal vento che sibilava impietoso a quell'altezza.
Poi due mani si posarono sulla gola di Gourry, e strinsero con tutta la loro forza!!!
" Ma che cos'hai al posto della testa, una mortadella ??!! Possibile che bisogna sempre spiegarti tutto per filo e per segno?? AAARRGGHHHH!!!!"
" M-ma...Cof....L-Lina...Cof...Che ho detto di male???"
" Il problema non è quello che DICI, Gourry, è quello che NON capisci!!!!" Concluse Lina lasciandolo andare.
La ragazza si portò la mano alla fronte sconsolata, e mentre lo spadaccino riprendeva fiato, disse lentamente:
" Ragiona un attimo: Secondo te, perchè stiamo tentando di entrare dall'esterno, invece che dall'interno??"
L'espressione dubbiosa del ragazzo la portò, però, a rispondersi da sola:
" Perchè ovviamente l'interno del palazzo pullula di sentinelle, o no?? E non è forse lo stesso motivo per cui, io, che posso levitare, mi ritrovo invece a strisciare lungo i muri come un ladro qualunque??"
Gourry ragionò un attimo, poi, guardandola dubbioso aggiunse:
" No aspetta un secondo...Va bene che passiamo da qui perchè l'interno è pattugliato, Ma cosa c'entrano le sentinelle con il fatto che non puoi levitare??"
Lina sbattè le palpebre un paio di volte prima di mormorare:
" Ok, devo stare molto-mooooolto calma....Gourry? Le vedi laggiù??" E così dicendo si sporse insieme al biondo, indicandogli col dito le guardie che pattugliavano il cortile sotto di loro:
" Le vedi, si? Bene. Adesso guarda meglio, vedi le faretre e gli archi?? Ok. Ora, fai due più due, quindi?"
" Eh, quindi.......Quindi quattro, giusto??" Chiese fiducioso.
" Si, bravo, proprio quattro. QUATTRO come i metri che ti farai cadendo di testa se non ti deciderai a mettere in moto quell'ingranaggio arrugginito che hai nella capoccia, brutto zuccone!!!! ........Non posso levitare per il semplice motivo che non ci tengo a diventare un puntaspilli!! E per quanto riguarda il resto, mi sembra ovvio che non possiamo distruggere la finestra a suon di gomitate brutto idiota, se fosse stato così semplice non pensi che ci sarei arrivata anche da sola???!"
" In effetti mi chiedevo perchè non avevi considerato questa possibilità...Ma poi ho pensato che beh, alla fine, non puoi mica sempre fare tutto da sola, giusto??"
Due grossi lacrimoni scesero lungo le guance di Lina, mentre prendeva a capocciate il muro, ripetendo tra se e se:
" No, non ha capito...NON HA CAPITO PROPRIO UN ACCIDENTE!!!"
Mentre lo spadaccino si grattava la guancia dubbioso, Cedric si fece avanti, poggiando a sua volta la mano su un riquadro di vetro:
" In effetti rompendo il vetro attireremmo l'attenzione delle guardie..." Commentò " Sia quelle all'esterno, che..."
" Che quelle all'interno." Concluse la maga " perchè davanti alla porta della stanza, dalla parte del corridoio, ci sono altre guardie."
" Ma non ha senso...la stanza è vuota..." Mormorò lo spadaccino.
" E' proprio questo il punto, Gourry. La stanza è deserta eppure è tenuta sotto chiave e pattugliata, lo so perchè ci sono passata davanti per andare alla cena con il generale, questa sera. Come te lo spieghi??"
Gli occhi di Gourry si soffermarono un istante sulla finestra, mentre il suo sguardo attraversava i vetri, scrutando l'interno buio e immobile della stanza reale:
" Pensi che dentro troveremo una risposta?"
Lina annuì col capo:
" Non ne sono sicura, ma può anche essere."
A quel punto Cedric, che aveva ascoltato tutto senza proferir parola, si fece avanti:
" Lina, le tue sono solo supposizioni...O sai qualcosa che non sappiamo?"
" Solo supposizioni, Cedric."
" Quindi potrebbe anche essere un buco nell'acqua?"
" Potrebbe..."
Cedric rimase silenzioso, l'espressione concentrata. Lina incrociò le braccia al petto, mentre il vento gelido le sferzava il volto.
Non le importava se a Cedric sembrava una perdita di tempo inutile, prima di liberare Sofia, c'era un'altra questione da risolvere, e il suo sesto senso le diceva che la risposta si trovava in quella stanza.
Improvvisamente la mano di Gourry si posò nuovamente sulla sua spalla:
" Se Lina dice che dentro troveremo qualcosa di utile, io le credo." Affermò lapidariamente.
Cedric sollevò il volto verso di lui:
" A quanto pare sono l'unico a considerarla una perdita di tempo? E va bene, due contro uno...A questo punto diamoci una mossa."
Lina fece per avvicinarsi alla finestra, poi voltandosi leggermente verso lo spadaccino gli sorrise:
" Preparati Gourry, basterà un leggero colpetto" e tornata a concentrare l'attenzione alla finestra richiamò alla mente un incantesimo:
"Van rehl "
Dalle mani della maga fuoriuscì una ragnatela di ghiaccio, che congelò seduta stante la finestra. Lo spadaccino si avvicinò, e senza nemmeno estrarre la spada dal fodero colpì un vetro con l'elsa. Con poco sforzo, e in un relativo silenzio, il vetro si staccò dall'intelaiatura in legno, perfettamente integro e ghiacciato, e lo spadaccino lo afferrò giusto in tempo prima che si infrangesse a terra. Alla maga bastò infilare la mano nello spazio rimasto vuoto, e aprire la finestra dall'interno.
" Bel lavoro di squadra..." Commentò sarcasticamente Cedric, rimasto ad osservare con le braccia conserte le mosse perfettamente coordinate dei due compagni di viaggio.
Gourry sorrise alla maga:
" Dopo di lei!" Esordì, indicando galantemente con le braccia il passaggio libero.
Lina sorrise a sua volta:
" Ottimo lavoro, Gourry.. " Mormorò piano, prima di intrufolarsi all'interno della stanza, subito seguita da Cedric e dallo spadaccino, che non appena ebbe messo piede a terra, non potè che tirare un sospiro di sollievo!!

Un pregnante odore di chiuso colpì immediatamente le loro narici, rivelando la lunga assenza del proprietario di quella stanza. 
Mentre Cedric e Gourry si guardavano intorno, incerti sul da farsi, la maga centrò immediatamente l'obbiettivo, puntando su di esso: l'enorme scrivania che troneggiava al centro della stanza.
Era un mobile massiccio, in legno scuro con dei suntuosi decori dorati. Il ripiano era in marmo nero, e un sottile strato di polvere lasciava intendere chiaramente quanto tempo fosse passato dall'ultima volta che qualcuno aveva seduto a quella scrivania. E anche qualcosa di più...
Lina si piegò sulle ginocchia, a filo con il ripiano:
" Lighting " mormorò piano, mentre una piccola sfera di luce prese a brillare nel palmo della sua mano, illuminando leggermente lo spazio circostante.
" Bene, bene..." Disse in un sussurro, soddisfatta di quello che i suoi occhi registrarono.
Cedric e Gourry si piegarono a loro volta, e capirono ciò che la maga stava considerando: piccole macchie lucenti, segno ovvio dell'impronta di una mano tra la polvere.
Qualcuno era appena stato lì.
Qualcuno che, come loro, cercava riposte nel cuore della notte. O forse, qualcuno che invece quelle risposte le aveva già, e stava cercando di farle sparire.

" A quanto pare, qualcuno ci ha preceduto..." Mormorò Lina, avvicinando il palmo della mano alla scrivania, e seguendo con lo sguardo le impronte di quella mano, che non sembrava aver spostato alcun che, almeno a giudicare dall'assenza di altri segni tra la polvere.
" Qui sembra che non sia stato toccato nulla..." Commentò laconico Cedric,osservando a sua volta il sottile manto opaco che rivestiva ogni oggetto sul ripiano in marmo.
" In effetti così sembrerebbe..." Ribattè la maga, lo sguardo truce.
C'era qualcosa che le sfuggiva. Qualcosa che era solo un sentore, il lampo di un'intuizione.
Eppure...
Fu Gourry, che era al suo fianco, a interrompere quelle considerazioni:
" Hei Lina!...Guarda..." Disse lo spadaccino, indicandola col dito.
La maga rimase un attimo interdetta, vedendosi indicare; poi capì che lo spadaccino non additava lei, bensì qualcosa che era SU di lei, e abbassando lo sguardo capì immediatamente cosa aveva attirato l'attenzione del biondo: dall'interno del suo mantello si emanava una tremolante luce azzurrognola, che divenne più intensa non appena la maga ne ebbe estratto la fonte da cui  proveniva, la chiave di lettura.
Il piccolo libricino pareva aver preso vita propria, e brillava ora di intensità variabili, tra le mani della ragazza.
Sia Cedric che Gourry si avvicinarono,osservando sospettosi il testo magico:
" Ma che diavolo..." Cominciò Cedric, ma fu subito interrotto dalla maga:
" E' un segnale..." Mormorò " La chiave si attiva solo in presenza di un testo da tradurre...O di un'altra chiave..."
Gli occhi di Lina scrutarono più attentamente l'ambiente circostante, mentre si spostava lentamente per la stanza, cercando di captare la corrente di energia magica che aveva fatto azionare la chiave.
Lo spadaccino, addossato all'antico mobile, osservò silenzioso la compagna di viaggio che si muoveva tenendo il piccolo libro teso davanti a se, come un rabdomante alla ricerca dell'acqua.
Dopo numerosi giri, finalmente Lina si fermò, e puntando l'indice della mano destra sulla scrivania, affermò:
" E' qui, ne sono sicura!!"
:
" Ma cos'è che stiamo cercando esattamente??" Chiese Cedric con un fil di voce.
L'espressione entusiasta di Lina parve smorzarsi un po', mentre lentamente toglieva l'indice dal ripiano, per appoggiarselo sulla fronte, l'espressione concentrata. Ci fu un attimo di silenzio.
........................................
" A dire il vero non ne ho la più pallida idea!!!" ^^

STONG!! Fecero Cedric e Gourry cadendo a terra!!
" Su ragazzi, non mi sembra il caso di reagire così..." Tentò di giustificarsi la maga con un sorriso " L'importante non è quello che stiamo cercando, ma quello che troveremo!!" E così dicendo tornò a concentrare la propria attenzione alla scrivania.
" Dunque..." Mormorò tra se e se, constatando che l'energia del libro pareva aumentare esattamente in corrispondenza della scrivania " Eppure qua sopra non mi sembra ci sia nulla di interessante" Ragionò, considerando i pochi oggetti appoggiati sul ripiano: Un calamaio con una penna d'oca, una pila di carta da lettere, un prezioso orologio ormai fermo.
" A meno che..."
Ma proprio in quella, Cedric le si parò davanti:
" Fammi capire Lina...Noi in questo momento ci troviamo qua, invece di cercare Sofia, perchè tu devi sfrugazzare alla ricerca di nemmeno sai cosa??? Non ha alcun senso!!!"
" Stai diventando ripetitivo, Cedric..." Commentò Lina, continuando a scrutare la scrivania.
" C-COSA??? Ah, sarei ripetitivo?? Chiedo scusa se sono l'unico con un po' di sale in zucca! Ma guarda con chi mi dovevo andare a cacciare, con una spaccona impertinente che pensa soltanto ai suoi stupidi giochetti..."
" Ti consiglio di moderare i toni..." Ringhiò Lina, guardandolo astiosamente.
Cedric sostenne lo sguardo della maga, ed entrambi portarono le mani ai fianchi, fronteggiandosi minacciosi.
" Chi sarebbe la spaccona impertinente???! Ti vorrei ricordare che la tua presenza qua non era nemmeno richiesta, dal momento che nemmeno tuo padre si sentiva ben disposto a lasciarti partire, e adesso comincio anche a capire il perchè..." Insinuò la maga.
" Se è per questo nemmeno la tua presenza qua a molto a che vedere con la liberazione di Sofia, visto che te ne strafreghi per pensare ai fatti tuoi."
" Certo, perchè secondo te Sofia è stata rapita per sport! Sai com'è, un giorno qualcuno si è svegliato e ha pensato' Tò guarda, oggi non ho niente da fare?? Bene, e allora rapirò la principessa di Imalg! E già che ci sono farò sparire anche  il re, e, perchè no? Sarò anche tanto sconsiderato da andare a tirare in ballo la famosa Lina Inverse, così, tanto per!!"
" A certo, dimenticavo che qua tutto ruota intorno alla grande Lina! Il terrore dei draghi, nonchè maga dei miei stivali!!"
" AAAAAAAAHHH....Ma come ti permetti brutto cafone impertinente??!"
A quel punto cercò di intervenire lo spadaccino, che con un sorriso tirato tentò di contrapporsi fra i due litiganti:
" Su ragazzi, non vi sembra di esagerare? Lina, tu sei un po' troppo irascibile!^^ e tu Cedric, fai una polemica per ogni question...." 
" TACI TU!!!" Esclamarono entrambi, senza degnarlo di uno sguardo!
" Hei...Che caratteraccio..." Mormorò a quel punto il biondo levando i palmi al cielo, e facendosi da parte.

" Sai Cedric, quando hai deciso di prendere parte alla missione, pensavo che avessi afferrato un concetto elementare come quello che se non ti va bene quello che faccio e dico, puoi anche prendere aria..." 
Lina e Cedric si erano avvicinati sempre di più, e quasi fronte a fronte, si fulminavano a vicenda con reciproche occhiate assassine.
" INFATTI è quello che credo che farò!! Non ho più intenzione di perdere tempo con queste idiozie per fattucchieri da quattro soldi!"
" BRAVO, quella è la porta, liberaci della tua presenza una volta per tutte!!"
" Con piacere! Il mio tempo è prezioso, e non ho intenzione di sprecarlo con una ragazzina isterica e il suo fido cavalier servente!!"
" Uhm...E chi sarebbe questo Servente??" Chiese Gourry dubbioso, portandosi la mano al mento.

"RAGAZZINA ISTERICA????!!!" Esclamò a quel punto Lina, fiammeggiando come una torcia umana " Di le tue preghiere Cedric perchè io.."
Ma la frase venne interrotta proprio in quel momento da un suono ben distinto alle loro spalle.
CLACK.
Con espressione stupita Lina e Cedric si voltarono, giusto in tempo per vedere lo spadaccino arretrare sventolando le mani davanti a se:
" Ti assicuro, Lina, che non era mia intenzione...."
Tentò di giustificarsi, mentre il ripiano della scrivania, scricchiolando, compiva una rotazione verso destra, lasciando intravedere lo spazio vuoto sotto di esso.
Quando il meccanismo ebbe smesso di girare, tutti e tre si avvicinarono guardigni.
Davanti ai loro occhi, una lunga scalinata si inabissava all'interno di quella che avevano creduto una scrivania.
" Accidenti..." Riuscì a mormorare Lina, dopo l'iniziale stupore " Ma come diavolo..."
" Oh, ecco..." Tossicchiò Gourry, leggermente imbarazzato " Io ero solo qui appoggiato, mentre voi discutevate, e ho notato che l'orologio era fermo..."
Gli occhi di Lina scintillarono:
" Sei un genio Gourry!!" Esclamò soddisfatta, battendo la mano sulla spalla del compagno.
" Come lo sapevi??" Chiese Cedric, osservando sospettoso il passaggio, che si immergeva nell'oscurità.
" Ma, per dirla tutta, io volevo solo dare la carica all'orologio..tutto qua!^^"
* Gocciolone di Cedric e Lina*
" Comunque non ha importanza" Esordì la maga " Quello che conta è che finalmente abbiamo una pista da seguire, e si avvicina il momento della verità. Forse scopriremo cosa nasconde Seres di tanto importante, e a cosa sono legate tutte queste sparizioni misteriose. Ma soprattutto, CHI c'è dietro a tutta questa storia. Andiamo!"

" Brava Inverse, a quanto pare, hai capito subito da dove cominciare...Ti avevo sottovalutato, devo ammetterlo. Ma a quanto pare, gli indizi che ti ho lasciato ti stanno portando dritta dritta dove voglio arrivare. E sarai proprio tu a portarmici."
Mormorò tra se e se una figura, sbucando dall'oscurità di un pertugio nascosto.

Lasciare quell'impronta, si era rivelato veramente utile.

" Lighting"
Un sottile chiarore andò piano piano mutandosi in una fonte luminosa abbastanza forte da permettergli di continuare a scendere l'impietosa scalinata, che pareva condurre direttamente al centro della terra, per quanto era lunga.
" Immagino che chiunque abbia progettato questo passaggio, non dovesse essere una cima..." Biascicò lo spadaccino, dopo aver preso l'ennesima testata contro al soffitto, portandosi la mano alla fronte.
" Già..." Sussurrò la maga, lanciandogli una rapida occhiata " Tutto bene?"
" Umh...Si, non ti preoccupare! Ho la testa dura!" Rispose lui con un sorriso.
" Per quel che ti serve..." Ribattè scettica Lina, prima di mettere un piede in fallo su un gradino che non c'era, e  cadere lunga distesa a terra.
" LINA! Ti sei fatta male??" Esclamò subito lo spadaccino, chinandosi a fianco della maga, che, con gli occhi a girandola, riuscì ad ribattere con voce tremolante:
" Bene non mi sono fatta di certo...AHIO...Che botta..." Disse poi, mentre si rialzava a sedere, massaggiandosi la  schiena, e lanciando un'occhiata sospettosa all'ambiente circostante.
La lunga scalinata era terminata( come aveva appena 'dolorosamente' appurato) e davanti ai suoi occhi si apriva ora uno spiazio circolare. L'antro di una caverna, almeno a giudicare dalle pareti in roccia, e dalla persistente umidità.
" Tutto questo non ha senso, me ne convinco sempre di più." Mormorò Cedric, sopraggiunto in quel momento alle sue spalle.
Lina lo ignorò, non le andava di riaprire la polemica. Se Cedric aveva qualche problema, la strada per andarsene la conosceva. Lei adesso aveva ben altro per la testa, questioni della massima importanza.
Tanto per cominciare....
Dove diavolo erano finiti???!!! 
Non sembravano esserci altre vie, se non quella da cui erano arrivati. Solo pareti di roccia li circondavano.
'Coraggio Lina, rifletti' Si disse da sola, portandosi l'indice alla fronte.
' La stanza di un re, scomparso chissà dove, nasconde un passaggio segreto che porta in una caverna vuota e senza vie d'uscita? No, non ha senso."
Cedric e lo spadaccino si guardavano intorno, scrutando l'ambiente circostante palmo a palmo, alla ricerca di qualche pertugio nascosto, mentre lei compiva questi ragionamenti.
Lina, a quel punto, riprese tra le mani la chiave di lettura. Il piccolo libro continuava ad emanare una fievole luce azzurrognola, segno ineluttabile che la meta non dovesse essere lontana, eppure...
Eppure, pareva fosse diminuita rispetto a prima.
Che la fonte di energia, da cui traeva potere, si fosse trovata al piano superiore, invece che in quel buco umido??!
" Hei Lina, qui non sembrano esserci altre strade. E ' un vicolo cieco" Esordì in quella lo spadaccino, avvicinandosi a lei.
" Questa storia è un vicolo cieco..." Mormorò Lina delusa, prima che un guizzo luminoso, tra le sue mani, non ebbe attirato la sua attenzione e quella del biondo.
" Uh...Su non abbatterti, sembra che il tuo libro abbia ripreso un po' di colore!!" Le disse lui con un sorriso, prima di allontanarsi nuovamente verso Cedric, che, in ginocchio, tastava la parete in cerca di eventuali passaggi.
 Lina rimase interdetta, mentre la chiave, dopo aver vibrato di una forte intensità, riprendeva la consueta opalescenza.
" Ma che diavolo..."  Mormorò tra se e se, osservando silenziosa il testo magico, mentre un'intuizione si andava affacciando nella sua mente...
Poteva anche essere un'assurdità, ma perchè non tentare?
" Gourry!" Chiamò la maga " Prendi!!"
Lo spadaccino voltò la testa verso Lina, appena in tempo per vedere il testo magico volare nella sua direzione, e riuscì ad afferrarlo con una notevole prontezza di riflessi.
" Hei Lina...Ma che ti è pres..." Tentò di dire, prima che una luce accecante si sprigionasse dal libro, non appena quest'ultimo entrò in contatto con le sue dita.
Dovettero chinarsi tutti e tre, portandosi il braccio davanti agli occhi, per non rimanere accecati da quel bagliore improvviso, che illuminò l'ambiente circostante a giorno.

" Gourry Gabriev.Ti aspettavo."

Lo spadaccino sollevò il volto, nel sentir pronunciare il suo nome da quella voce sconosciuta, e uno sguardo di stupore si dipinse nei suoi occhi.
Una figura ammantata di luce gli era dinnanzi, sospesa a mezz'aria, rendendo bianco quanto lo circondava, grazie al folgore che emanava.
Il ragazzo stropicciò più volte gli occhi, lasciando che si abituassero a quel candore abbagliante; e osservando nuovamente quanto lo circondava,  si rese conto di come tutto quello che aveva accanto pochi secondi prima fosse sparito, compresi Lina e Cedric.
Subito allarmato, fece per mettere mano alla spada, ma la voce di quella strana creatura lo fermò:
" Non serve."
" Chi sei? Dove sono...? Dove sono i miei compagni di viaggio??!" Chiese il biondo allarmato, voltando lo sguardo a destra e a sinistra, e ricevendone in cambio solamente luce.
" Non temete, cavaliere. I vostri amici sono sempre li, accanto a voi." E pronunciando quelle parole, la figura stese il braccio dinnanzi a se, tracciando una semicirconferenza nell'aria, che ebbe l'effetto di neutralizzare improvvisamente il chiarore, facendo ripiombare l'ambiente nella semioscurità della caverna.
E fu allora che lo spadaccino, voltando lo sguardo, li vide.
Lina e Cedric, ancora inginocchiati, il braccio davanti agli occhi. Fermi immobili.
E proprio li a fianco, nella stessa identica posizione, lui.
" EEEHHHHH...???? Ma...Ma quello sono IO????!!!" Esclamò, indietreggiando all'improvviso.
" A occhio e croce...direi di si!!" Ribattè la voce alle sue spalle, facendolo trasalire!
Gourry si voltò, riuscendo finalmente a vedere a chi appartenesse quella voce, e rimase di stucco.
Davanti ai suoi occhi non c'era nessuno, ma abbassando lo sguardo verso il pavimento, una figurina minuta lo osservava sorridendogli e scrutandolo con dei grandi occhi dorati.
" Uh...Ma tu...Tu sei una bambina?? Cosa ci fa una bambina in un posto così??" Chiese perplesso.
La bimba non parve però prestare attenzione alle sue parole, continuando a fissarlo con i grandi occhioni sgranati:
" Siete un cavaliere incredibilmente bello, ve lo hanno mai detto?? Siete proprio quello che ci si aspetta da voi!!"
Lo spadaccino per poco non cadde a terra!!
Ripresosi, dopo una iniziale risatina nervosa, la fissò serio:
" Scusa piccolina...Ma sapresti dirmi chi sei tu? E cosa sta succedendo?? Io...Credo di avere le idee un po' confuse..." Mormorò infine, lanciando un'occhiata dubbiosa al suo doppio immobile.
" E' naturale..." Esclamò la bambina con l'aria di chi la sapeva lunga " In questo momento siete in una dimensione che non vi appartiene, e il tempo sfugge al vostro controllo. In questo modo, ogni attimo che vivrete qui, non sarà che una parte infinitesimale di un millesimo di secondo vissuto nel vostro corpo." Concluse poi, annuendo gravemente. 
Una grossa goccia di sudore scese lungo la tempia del biondo.
" Ehm...Ecco, credo di non aver afferrato molto bene quella cosa dell'infi...Insomma, quello che è! He-he..."
La bambina gli sorrise dolcemente:
" Non ve ne rammaricate, non è questo che ci si aspetta da voi!" Disse, continuando a fissarlo ammirata, e mettendolo leggermente in imbarazzo.
" Ah, no è?...E quindi, fammi capire...Cosa ci faccio in questa...'cosa'...E perchè ci sono due me??"
" Voi siete qui perchè le circostanze hanno coinciso perfettamente!"
*Sguardo dubbioso di Gourry*
" Il mio nome è Makoto." Aggiunse poi la bambina " E sono la custode della prima chiave. Voi siete il prescelto. La persona giusta, nel posto giusto."
" Io??"
" Proprio così!" Sorrise raggiante Makoto " Dovete sapere che ogni chiave ha due sigilli. Uno, rappresenta la porta: non sussiste chiave, senza la corretta porta di riferimento, e del resto, la chiave si attiva solo in presenza della sua porta. Qui, come potete vedere, c'è la mia porta." E così dicendo, la custode indicò un punto nella parete, in cui lo spadaccino potè notare, per la prima volta, una piccola porta con un minuscolo pomello dorato.
Makoto proseguì:
 " Il secondo sigillo rappresenta il prescelto, ovvero l'unica persona in grado di poter utilizzare la chiave, e quella persona, siete voi. 
Siete in cerca della verità insieme alla fanciulla dai capelli rossi, non è così??"
Gourry annuì, serio.
Makoto si avvicinò a Lina, ancora inginocchiata, immobile nel gesto di ripararsi gli occhi, scrutandola a lungo, poi voltatasi nuovamente verso lo spadaccino, esclamò con un sorriso:
" E una ragazza ostinata, sapete?? Sta cercando in tutti i modi di venire a capo di questa storia. E' molto in gamba, ma non poteva essere lei ad aprire la prima porta."
Lo spadaccino attese, senza parlare. Makoto fece un giro intorno alla maga, e appoggiandosi con il gomito alla sua spalla, proseguì:
" Chi creò le chiavi, lo fece seguendo un semplice criterio. Raggiungere quanto state cercando, non è impresa per molti. Ogni chiave rappresenta un passo verso la verità, e solo in presenza di un forte legame tra la chiave e chi ne entra in possesso, è possibile accedere alla porta.
Sono passata fra molte mani, credetemi. Ma nessuna era degna quanto la vostra. Io sono Makoto, la sincerità, la purezza. E voi siete Gourry Gabriev, l'unico che possa aprire questa porta, un uomo degno del compito di cui accettò di assumersi la responsabilità, senza bramosia alcuna: divenire il portatore della spada di luce."
Lo spadaccino rimase a bocca aperta nel sentire quelle parole.
La custode proseguì:

" Voi cavaliere, voi solo, emanate più luce delle stelle.
Il vostro animo è trasparente come l'acqua, i vostri occhi sono limpidi come il cielo terso.
 Su di voi non attecchisce avidità, ne cupidigia."

Gourry rimase silenzioso qualche secondo, davanti alle parole di quella creatura, poi mormorò:
" Ti sbagli, Makoto. Queste mani negano quanto da te appena detto. Sono sporche del sangue di molte guerre, e non sono state in grado di impedire che perdessi quanto avevo di più importante. Inoltre, si sono fatte sfuggire la spada che avevo promesso di custodire. Pensi ancora, dunque, che io sia degno delle tue parole?"
" Certamente." Rispose semplicemente la bambina:
" Voi, cavaliere, avete una purezza che incanta."

Makoto giunse in prossimità dello spadaccino, e prese una mano fra le sue:
" Con queste mani avete impugnato l'arma più nobile che esista, senza tuttavia che il vostro spirito ne sia rimasto corrotto. E non l'avete perduta, l'avete semplicemente ceduta, per qualcosa di più grande. Per qualcosa di più importante"
" C-Cosa??...Ma che dici Makoto...?" Esclamò lo spadaccino.
Ma nell'esatto istante in cui le sue dita strinsero più forte la mano della bambina, si sprigionò nuovamente una forte luce accecante, che gli impedì di vedere cosa stesse succedendo intorno a lui.
Solo un mormorio, che si faceva sempre più lontano, accompagnato da una risata cristallina, giunsero alle sue orecchie:
" Saprete tutto, se arriverete all'ultima porta, saprete la verità! Ricordate, dietro ad ogni porta c'è una risposta, per ogni porta c'è una chiave, per ogni chiave c'è un prescelto.
La vostra nobiltà d'animo vi permette di accedere al primo passaggio. Buona fortuna, cavaliere!!"
" ASPETTA!!!" Gridò lo spadaccino, con tutto il fiato che aveva in gola " Makotoooo...Devi dirmi che ne è stato della mia spada...Per cosa l'ho ceduta??? Ti prego, DIMMELO..."
Un soffio.
Parole lontane.
Appena percepibili, nel bagliore dorato.

" Per una vita, cavaliere."

Gli occhi sgranati di un ragazzo.
Il lampo di un ricordo, inafferrabile, nella girandola di luci e colori che vorticando, portava lontano la sua coscienza.
" Questa volta sarò io a salvare te! SARO' IO A SALVARE TE!!"

Poi, fu il buio.

Lina scostò un poco il braccio dal viso, per accertarsi che il  lampo di luce che aveva invaso, per alcuni secondi, la caverna, si fosse esaurito.
La prima cosa che vide, non appena i suoi occhi si furono riadattati all'oscurità, fu Cedric, che giaceva gambe all'aria  qualche metro più in là, gli occhi a girandola!!
Lina scosse la testa, e tornò a guardarsi intorno...
Ma che diavolo era stato a provocare quella luce??...Ricordava solo che, poco prima dell'impatto, aveva lanciato il libro a Gourry, e poi...
Hei, aspetta un momento...Dov'era Gourry???
Lina scattò in piedi in mezzo secondo, e vide lo spadaccino poco lontano da se, ancora inginocchiato con il braccio sugli occhi.
" Gourry!!" Lo chiamò la maga
Il ragazzo lentamente scostò il braccio, guardandosi intorno stupito:
" Lina??...Tutto bene??"
" Io si...Ma che diav..." Cominciò la maga, ma poi, fu costretta ad interrompersi, notando qualcosa tra le mani dello spadaccino.
" Gourry, che cos'hai in mano?"
Il ragazzo,ancora un po' scosso, si sollevò a sua volta, e portando il palmo della mano davanti a sè, osservò stupito quanto conteneva.
Una chiave.
Una piccola, candida chiave. Leggera come una piuma. Delicata, come una bimba.
Makoto, la sincerità. La purezza.
Il primo passo verso la verità.

" Dunque...Non sono sicura di aver capito, hai detto...una bambina???"
" Lina, quante volte devo ripetertelo ancora??"
" Ok, ok. E' solo che mi sembra un po' strano, tutto qua! Non so, forse con tutta quella luce...Ti è SEMBRATO di vedere una bambina..."
Lo spadaccino a quel punto si voltò verso la compagna di viaggio:
" E secondo te questa da dove spunta fuori??" Disse, mostrandole nuovamente volta la chiave.
Erano tutti e tre inginocchiati dinnanzi alla minuscola porta, che era comparsa sulla parete.
La maga rivolse l'ennesima occhiata alla chiave, poi si costrinse a guardare negli occhi il ragazzo.
No, non stava mentendo. Non avrebbe potuto, con quegli occhi sinceri e disarmanti.
" Scusami Gourry, non voglio mettere in dubbio quello che mi stai dicendo...E' solo che questa storia sta diventando sempre più assurda . In ogni caso, se quello che ti ha detto questa Makoto è vero, dietro a questa porta dovrebbe esserci qualcosa che ci condurrà sempre più vicino a quanto stiamo cercando, quindi ...vogliamo procedere?" Chiese rivolta allo spadaccino, il quale si fece avanti, impugnando la chiave.
Cedric lanciò un'occhiata al ragazzo, e annuì impercettibilmente.
Lina si fece ancora più vicina alla piccola porta, pensierosa.
Se quello che aveva raccontato Gourry era vero, ogni chiave rappresentava un valore, e solo chi possedeva intrinsecamente questa dote, era in grado di accedere alla porta.
Indubbiamente, se la prima delle chiavi rappresentava la purezza, chi meglio di Gourry avrebbe potuto aprire quella porta??
Gourry.
L'ingenuità di un bambino.
La generosità incondizionata di chi da, senza pretendere nulla in cambio.
Aveva il candore della neve.

Con mano un po' incerta lo spadaccino infilò la chiave nella serratura, facendola scattare.
Tutti e tre ebbero il riflesso spontaneo di indietreggiare, temendo una nuova invasione di luce, o una qualche ripercussione nell'ambiente circostante, ma nulla di tutto ciò accadde.
Con un lento movimento la porticina si spalancò, e dovettero chinarsi poggiando le mani sul freddo pavimento di pietra, per scrutare all'interno.
Buio, troppo buio.
Ma prima che la maga potesse lanciare un lighting, lo spadaccino aveva già infilato, per quel che poteva, il braccio nell'apertura.
Le sue dita sfiorarono qualcosa di rigido.
Quando ritirò il braccio dalla porta, poterono osservare, sconcertati, quanto stringeva nella mano.
Un piccolo libro dalla copertina verdognola.
La seconda chiave.

" Oh, Dei!!" Fu l'unico, secco, commento di Cedric!!

Correvano.
" Ma Lina...Tu devi aver perso il lume della ragione!!...Io propongo, salviamo Sofia, il re, e...Diamocela a gambe!!!"
Gridò Cedric, tentando di tenere il passo della maga.
Dopo un breve consulto, avevano deciso che, per il momento, dovevano ritrovare la principessa.
Non aveva senso scandagliare in lungo e in largo il palazzo alla ricerca della seconda porta. Il tempo stringeva, e, se per la prima porta avevano avuto fortuna al primo colpo ( la persona giusta, nel posto giusto, come aveva detto Makoto) non era affatto detto che sarebbe stato così anche per la seconda.
Per il momento era meglio pensare ai fatti pratici, senza contare che, forse, Sofia poteva essere utile in qualche modo.
" Cedric..." Esclamò la maga, risalendo di corsa gli scalini che li avrebbero riportati alla stanza del re " Tu parli troppo!!"
Cedric recepì il messaggio, e una grossa goccia comparve sulla sua fronte, mentre si mordeva la lingua per costringersi a non replicare.
Non si trattava con Lina Inverse.
Era già tanto che finalmente si fosse decisa a prendere in considerazione il problema 'Sofia' ( visto che era per quello che l'avevano ingaggiata, o no??!!) invece che pensare di mettere sotto sopra il castello con le sue assurde magie, chiavi-bambine, dannatissimi libri!! Ma chi glie l'aveva fatto fare di stringere alleanza con quella pazza isterica?!!!

" Bene, Lina. Aveva ragione dunque, sei riuscita a sdoganare la seconda chiave. I miei complimenti ragazzina, mi stai risparmiando un sacco di fatica..."

Un sogghigno, nascosto nelle tenebre.

" E' stato più facile del previsto..." Mormorò lo spadaccino, mentre silenziosi si incamminavano per il lungo corridoio sotterraneo, che portava alle prigioni.
" Gourry, questa è una prigione. Il difficile non sta tanto nell'entrare, quanto nell'uscire!!" Mormorò la maga, al suo fianco.
Svoltarono un angolo, ma dovettero fermarsi di colpo, facendo dietrofront.
Due sentinelle camminavano avanti e indietro, davanti alle celle, nella semioscurità rischiarata appena dal sottile tremolio delle torce appese alle pareti.
Mugolii e lamenti facevano da sottofondo al passo incessante dei due uomini, contribuendo a rendere ancora più sconcertante l'ambiente.
" Acqua!! Dateci dell'acqua, per pietà..." Gridò una voce roca da dietro le sbarre, e venne subito messa a tacere da una guardia, che sbattè violentemente un lungo bastone contro l'inferriata.
" Zitto, cane!!"
Cedric strinse forte i pugni:
" Non posso credere che Sofia sia in questo orribile posto! Lina...Dobbiamo fare qualcosa!!" E così dicendo mise mano all'elsa della spada, ma un gesto della maga lo fermò:
" Calma Cedric, non facciamo mosse avventate come al tuo solito."
" Ma senti da che pulpito..." Mormorò lo spadaccino alle spalle della maga, beccandosi una gomitata proprio sotto al mento!
" Nessuna mossa avventata..." Digrignò i denti Cedric " Li affetterò come rotelle!!!"
" Due cavalieri, mezzo cervello. Forse nemmeno." Commentò Lina con un sospiro, prima di tornare a rivolgere la propria attenzione ai due soldati.
Occorreva fare il minor rumore possibile, così da evitare un riversamento di guardie in quel tugurio. Avevano bisogno di tempo, e richiamare l'attenzione di tutto l'esercito di Seres, non era di certo un buon sistema  per proseguire le ricerche inosservati.
Lina abbandonò quindi la postazione, rendendosi visibile agli occhi dei due soldati, prima che ne Cedric, ne Gourry, riuscissero ad immaginarsi cosa stesse architettando:
" Hei, ragazzi!!!" Chiamò la maga, attirando gli sguardi allibiti dei due.
Ma prima che riuscissero a realizzare quanto stesse accadendo:
" Sleeping "
Caddero entrambi come ciocchi di legno.
" Sogni d'oro!!" Esclamò Lina con un sorriso^^, avanzando scavalcandoli. " Allora giustizieri, vi decidete a darvi una mossa??!"
Cedric e Gourry non poterono fare altro che guardarsi, e, con un alzata di spalle, dirigersi verso la maga.
Mormorii sorpresi e imprecazioni li accolsero mentre procedevano lungo il corridoio, scrutando attentamente attraverso le inferriate, in cui sonnecchiavano, o borbottavano, uomini di tutti i tipi.
" Che tanfo disumano!!" Esclamò Cedric, portandosi la mano al naso.
" Di umano qui c'è ben poco" Sussurrò lo spadaccino, scrutandosi attorno serio, con i limpidi occhi azzurri.
" Hei- hei, stranieri!!" Chiamò improvvisamente una voce da dietro le sbarre, facendoli trasalire.
Un vecchio dalla pelle rugosa e raggrinzita li osservava appoggiato alle inferriate:
" Siate gentili stranieri, passatemi dell'acqua..."
Lina si guardò attorno, e capì a cosa andava lo sguardo del vecchio; appoggiata alla parete, per terra, c'era una vecchia brocca. La maga la raggiunse, tentando di reprimere il ribrezzo degli insetti che scivolarono giù per il bordo del coccio, e la passò al vecchio, che bevve avidamente.
Quando ne ebbe svuotato il contenuto, rivolse un sorriso sdentato al trio:
" Mille grazie, erano giorni che non bevevo!! Ma ditemi, voi chi siete??"
La ragazza incrociò le braccia al petto:
" Non sono affari tuoi nonnino, piuttosto dicci, hai mica visto che portavano una ragazza quaggiù??" 
Il vecchietto strizzò gli occhi:
" Una tazza?? No grazie, non serve! Ho bevuto benissimo anche senza!!"
Una goccia enorme prese forma sul volto di Lina!
" Ma quale tazza!!! RA-GAZ-ZA!! Sei sordo nonno??"
" In effetti si, ho un po'di sonno...Sei gentile a preoccuparti!!^^"
* Sguardo allibito di Lina*
In quella intervenne lo spadaccino, posando un braccio sulle spalle della maga, per convincerla a passare oltre:
" Su Lina non te la prendere, piuttosto proseguiamo, e lasciamo in pace questo simpatico vecchietto!^^"
" Magari ce l'avessi un letto, ragazzo mio!!"
" E' proprio sordo come una campana..." Mormorò Cedric, scuotendo il capo.
" Eh già...Andiamocene Gourry." Rispose Lina, facendo per voltarsi, quando la voce del prigioniero richiamò nuovamente  la sua attenzione:
" Gourry??Gourry Gabriev?? Hanno sentito bene le mie orecchie?? "
" Stranamente...Ma lei come conosce il suo nome??" Chiese Lina, osservando lo spadaccino.
" Allora costui è veramente Gourry Gabriev?? Ma è meraviglioso!!" Esclamò il nonnino, esibendosi in un largo sorrisone a tre denti.
Lina e Cedric per poco non caddero a terra, nel sentire quell'affermazione! Solo Gourry si avvicinò alle sbarre,osservando il vecchio negli occhi:
" Come conosce il mio nome?"
" Non solo il nome, caro ragazzo!! Io so tutto di voi!! E adesso che vi guardo bene...Si-si, non ci sono dubbi, capelli color dell'oro, occhi come il mare, siete proprio Gourry Gabriev!! Mi giocassi la libertà!! Hei ragazzi!! Sapete chi è questo giovanotto?? E' Gourry Gabriev!!!" Gridò il vecchietto agli altri prigionieri.
Dalle celle circostanti spuntarono teste curiose e sguardi indagatori, poi le prime affermazioni:
" Alto è alto, senza dubbio..."
" Ed è anche biondo!"
" E guardate la spada!"
" Ma allora era tutto vero!! Hei tesooooooooroooo...Le favole si avverano veramente!!"
Lina, Cedric e Gourry non avevano parole per esprimere lo stupore. Che fosse un manicomio, invece di una prigione??!
Alla fine la maga, non potendone più di tutte quelle battutine, infilò le braccia nell'inferriata, sollevando il vecchio per il colletto della tunica:
" Senti vecchia cariatide, adesso mi spieghi cosa significa tutta questa storia, e in fretta!!" Ringhiò minacciosa.
Il vecchietto, tutto giulivo, rispose con un altro sorrisone:
" E' la favola che si avvera, signorina!! Vede, qui siamo tutti in prigione, è vero...ma questo non ci impedisce di essere dei sentimentali!!"
" C-Cosa...?" Chiese Lina, osservando sconcertata gli occhi luccicosi dei prigionieri che seguivano la vicenda dalle loro celle.
" Vede" proseguì il vecchietto " Qualche giorno or sono, hanno portato qua una fanciulla..."
Tutti e tre si fecero immediatamente vigili, nel sentire quell'affermazione, lasciandolo proseguire.
" Lei capisce, quaggiù ci finiscono gli avanzi di galera della peggior specie...ma una fanciulla di cotanta bellezza, non si era mai vista, parola mia!! Ebbene, dovete sapere che la poverina strillava come un' aquila, e la prima notte pianse in continuazione. Non sapevamo cosa fare per farla smettere, era una tortura sentire quei lamenti, mi creda!! Poi, il giorno dopo, cominciammo a sentire che si riprendeva...Bene, verso mezzogiorno aveva ormai la parlantina sciolta.Ci raccontò dell'orribile modo in cui venne rapita, e di un biondo cavaliere, senza macchia e senza paura, che sarebbe arrivato a salvarla!! Bianco il suo destriero, come il cielo i suoi occhi, con abilità e intelligenza sopraffina avrebbe sgominato le guardie..."
" Sull'intelligenza sopraffina, sorvolerei..." Mormorò la maga, ascoltando l'eroico racconto con una mano sulla fronte, per la costernazione!
" E adesso dov'è la ragazza??" Domandò serio Cedric.
" L'hanno portata nell'ultima cella, isolata. Le guardie dicevano che parlava troppo..." Rispose un'altro prigioniero.
" E non avevano tutti i torti!! Andiamo!" Esclamò la maga, afferrando lo spadaccino per il braccio, mentre Cedric stava già correndo lontano.
" HEI...Gourry Gabriev!! Non scordarti il bacio!!" Gridò il vecchio dalla sua cella, asciugandosi con l'avambraccio una lacrimuccia di commozione.

" Lina..." Sussurrò Gourry, mentre correvano verso il fondo del corridoio " Non ho capito tanto bene cosa fosse questa storia del cavaliere senza macchia e senza paura..."
" Meglio così Gourry, queste idiozie non si sentono nemmeno nel peggior romanzo d'appendice!!" Rispose la maga correndo al suo fianco.
Avevano percorso diverse decine di metri, e la luce delle torce si faceva  sempre più debole, quando Cedric si fermò di colpo davanti ad una cella.
Lina e Gourry, sopraggiunti dopo qualche istante, per poco non andarono a sbattergli contro.
Rimasero silenziosi e ansimanti davanti all'inferriata dietro cui, non c'erano dubbi, una fanciulla giaceva riversa a terra, il viso delicato poggiato contro l'umido pavimento di pietra popolato di scarafaggi, le vesti suntuose sporche di fango, il braccio teso, allungato davanti a se, come nel gesto di raggiungere qualcosa di lontano e impossibile.
" Oh, Sofia...Che cosa ti hanno fatto...Che cosa ti hanno fatto??" Esclamò addolorato Cedric, afferrando le sbarre di ferro.
Un sommesso russare raggiunse subito dopo le loro orecchie.
*Sguardo di disappunto*
" Fiu...Sta solo dormendo!!" Aggiunse la maga, tirando un sospiro di sollievo.
" Dobbiamo tirarla fuori!!" Disse concitato Cedric, rivolto alla maga, che del resto stava già controllando la serratura della cella.
" Non si vedono chiavi qua in giro,eh??...Uhm...probabilmente ce le avranno avute le guardie che ho addormentato...Ma non mi va di rifare tutta la strada^^..."
" Ma che stai dicendo???" Cedric le rivolse uno sguardo severo.
" Hei-hei...Lina Inverse ha tanti di quegli assi nelle sua manica, che tu nemmeno te lo immagini!!" Esclamò la maga piccata, estraendo una spilla dal mantello " Dico bene, Gourry??....Gourry??"
Lina si guardò intorno, e vide lo spadaccino immobile davanti alla cella. La zazzera bionda gli copriva gli occhi, ma la testa china bastava a far capire il profondo sconforto che turbava il suo animo.
 " Gourry..." Lina gli si avvicinò, lentamente.
" E' solo colpa mia...Tutto questo è solo colpa mia." Mormorò lui, fremendo di rabbia.
Un sonoro scappellotto dietro alla nuca bastò per farlo barcollare in avanti, e reggersi in equilibrio per un pelo!
" Hei! Si può sapere che ti è preso??!" Esclamò, quando si ebbe ripreso.
" Che ti è preso a te! Cosa sono questi discorsi disfattisti?? Fino a due secondi fa eri un guerriero impavido, e adesso te stai qua con la stessa vitalità di un cetriolo di mare?? Coraggio!! E poi lo sai che non sopporto i piagnistei..." Disse la maga, dopo un iniziale sguardo serio, tramutato ben presto in un sorriso.
Lo spadaccino, dopo l'iniziale incertezza, sorrise a sua volta.
" Hai ragione...Lina."
" Hem-Hem...Non vorrei sembrarvi inopportuno nell'interrompere la vostra piccola lezione di fiducia nella vita....Ma ci vogliamo dare una mossa??" Esclamò spazientito Cedric.
La maga, dopo avergli lanciato un'occhiataccia (non si parla con questo tono a Lina Inverse!!) Si rimise all'opera, armeggiando con la serratura.
" Lina, non sapevo che te la cavassi anche come scassinatrice..." Mormorò il biondo
"E che cosa ti aspettavi da una  che viene detta anche ' terrore dei ladri'???" Ironizzò Cedric.
" Farò finta di non aver sentito,Cedric...E comunque, una ragazza, pur essendo una delicata fanciulla, deve sapersela cavare in ogni situazione, no?"
Un 'Clack' ben distinto confermò la sua abilità anche in quel campo.
Cedric non aspettò nemmeno che la maga si togliesse, spalancando la porta della prigione e precipitandosi dentro.
" Sofia...?" Mormorò, avvicinandosi alla principessa." Sofia, mi senti? Svegliati, siamo venuti a liberarti!!"
E così dicendo la afferrò per le spalle, sollevandola dal gelido pavimento, e avvicinandola a se. Un mugolio assonnato accompagnò lo stropiccìo degli occhi della ragazza.
Inizialmente socchiusi, poi aperti, sgranati.
Cedric le sorrise:
" Sofia!! Non sai che gioia vedere che st..."
" GOURRY!!!!!!!!!!" Esclamò però lei, non appena i suoi occhi ebbero messo a fuoco la figura alle spalle di Cedric.
" Oh...Lo sapevo!!! Lo sapevo che saresti venuto a salvarmi!!!"
E senza la minima delicatezza, spinse via il ragazzo, tendendo le braccia verso lo spadaccino.
Gourry mosse qualche passo avanti, incerto.
Lina era al suo fianco.     
Lo spadaccino raggiunse la ragazza, e si chinò verso di lei:
" Sofia...Stai bene?...Io...Io sono felice di vederti..." Fu quanto riuscì a biascicare, prima che la principessa si lanciasse verso di lui, avvolgendolo un abbraccio travolgente:
" Oh Gourry sapessi...Quanto mi sei mancato!!!Ho avuto tanta paura di non rivederti più..." Le lacrime presero a scorrere sulle guance di Sofia, mentre, tirando su col naso, si avvinghiava sempre di più al collo dello spadaccino " E' stato orribile...Ma io ho sempre saputo che non mi avresti abbandonata, che saresti venuto a salvarmi a costo della vita..."
" Su..su..Non fare così..." Fu tutto quello che riuscì  a dire lo spadaccino, battendo imbarazzato la mano sulla schiena della ragazza " E' tutto passato, adesso..."
Improvvisamente l'aria si era fatta pesante, nella piccola e umida cella.
Solo i singhiozzi di Sofia contro il petto di Gourry rompevano l'imbarazzato silenzio che si era creato.
Cedric sedeva solitario qualche metro più in là, troppo deluso per nascondere l'evidente malumore che gli aveva provocato la totale indifferenza nei suoi confronti della donna che LUI era venuto a salvare, a costo della vita.
Lina invece se ne stava appoggiata all'inferriata, trovando molto interessante la punta dei propri stivali. Troppo sconcertata dal vortice di emozioni che le si mescolavano dentro, per riuscire a fare o dire una qualsiasi cosa.
Perchè in effetti cosa c'era da dire, in una situazione come quella??
Il cavaliere aveva salvato la fanciulla.
Come nella più romantica delle favole.
E per quanto avesse potuto detestare smancerie di quel genere, e per quanto avesse voluto continuare a negarlo...
Era come se una lama affilata le stesse piano piano aprendo una ferita nel cuore.

Fu un rumore improvviso, che echeggiò nel tetro corridoio, a riportarla vigile.
Gli occhi attenti, le orecchie tese:
" A quanto pare stanno arrivando i rinforzi..." Mormorò " Sarà meglio levare le tende."
Cedric non se lo fece ripetere due volte, sollevandosi e raggiungendo la maga, senza degnare di uno sguardo la principessa, che ancora tirava su con il naso, tra le braccia dello spadaccino.
Un distinto scalpiccìo di passi sul pavimento, li rese consci delle guardie che, numerose, sopraggiungevano di corsa.
" Gourry..." Chiamò Lina dalla soglia della cella, senza tuttavia voltarsi a guardarlo " Dobbiamo muoverci."
Lo spadaccino annuì, e sollevandosi tirò su assieme a se anche la principessa.
" Gourry...Dove andiamo?...Gourry, non lasciarmi!!" Strillò Sofia, avvinghiandosi al braccio del ragazzo, che stava prendendo la porta, intenzionato a seguire la maga, che si era già incamminata.
Lina aveva fatto qualche passo nel corridoio, e le era bastato per calcolare la distanza che li separava dalle guardie che sopraggiungevano di corsa, e probabilmente poco propense ad un confronto pacifico.
Non potevano tornare da dove erano arrivati. Dovevano dunque proseguire alla cieca, seguendo il lungo corridoio e affidandosi alla buona sorte. 
Lina, alla luce di queste riflessioni, cominciò a correre, seguita da Cedric, Gourry e Sofia.
Percorsero qualche centinaio di metri, procedendo ansimando, mentre i loro inseguitori non parevano demordere.
Se fossero riusciti a seminare le guardie rimandando lo scontro, pensò Lina, avrebbero avuto un discreto vantaggio per portare a termine la ricerca della seconda porta...
Ma un tonfo subito dietro di lei, dissolse le sue più rosee speranze.
Con rassegnazione si fermò, voltandosi. Davanti ai suoi occhi, Sofia giaceva lunga distesa a terra, il tacco della scarpa irrimediabilmente spezzato.
Perfetto.
Questo era quello che succedeva a improvvisarsi atleti in tenuta da reali.
Gourry subito si inginocchiò, premuroso, al suo fianco:
" Sofia...Ti sei fatta male?"
In risposta ottenne un gemito.
Lina sospirò, mentre la principessa, tiratasi su a sedere, si stringeva la caviglia con i lacrimoni agli occhi.
" Fantastico, ci mancava giusto lo zoppo in questo gruppo." Mormorò la maga, portandosi la mano alla fronte.
" Sofia, te la senti di camminare?" Stava chiedendo lo spadaccino alla ragazza, ma Lina lo fermò:
" Mi sembra OVVIO che non può camminare" Esordì, dando una rapida occhiata alla caviglia gonfia " Dovrai portarla in braccio. Le praticherò un recovery, ma adesso non abbiamo tempo da perdere, fra non molto avremo visite, e non credo saranno visite di cortesia. Muovetevi."
" Che significa 'Muovetevi'?? Tu resti qui??" Chiese lo spadaccino, allibito.
Lina evitò di proposito il suo sguardo, mentre, calma, rispondeva:
" Tu pensa a portare via Sofia, che a quei quattro sciamannati armati di punteruolo ci penso io. Ho giusto bisogno di sgranchirmi le dita."
" Ma..." Cominciò il biondo.
" Niente 'ma' Gourry, fa come ti ho detto. Cominciate ad andare, io vi raggiungo. Non ha senso mettere nuovamente in pericolo la vita di Sofia."
" Lina ha ragione." Esclamò Cedric, facendosi avanti " Dobbiamo portarla in un posto sicuro."
Lo spadaccino gettò un'occhiata rassegnata alla maga, che, davanti a lui, continuava a dargli le spalle, poi guardò verso la principessa, che lo fissò con sguardo supplichevole:
" Oh Gourry...La caviglia mi fa tanto male..."
Sospirò.
Aveva senso contestare una decisione di Lina?
Forse in quel caso l'avrebbe avuto. L'avrebbe avuto, se non ci fosse stata la responsabilità della donna che aveva accanto.
Rumore di passi, sempre più vicini.
Gourry si morse il labbro, stringendo i pugni; e chinatosi verso la principessa, la sollevò fra le braccia.
Lina non si voltò, quando le passò a fianco.
Solo un rumore, arrivò ovattato alle sue orecchie.
Il fruscìo del vestito di Sofia che ondeggiava, allontanandosi nell'oscurità.

" Coraggio, uomini!!!" Gridò il soldato in testa alla truppa " Dei malviventi sono entrati a palazzo! Dobbiamo fermarl...ALT!!!"
Improvvisamente il soldato inchiodò, piantando saldamente i piedi a terra, mentre gli altri, che sopraggiungevano di corsa, si schiantavano gli uni contro gli altri, del tutto impreparati  a quel brusco arresto, in un accozzaglia di lame e armature.
" Ouch...Ma che succede??" Chiese intimorito un soldato, lanciando un'occhiata al di sopra della spalla di un compagno " Hei...ma che ci fa qui quella mocciosa??"
A bloccare l'eroico intercedere dei soldati, l'esile figura di una ragazza appoggiata alla parete, le braccia conserte.
" Hei tu!!...Si può sapere chi diavolo sei??" Gridò il capo del gruppo, ridandosi un po' di contegno.
Un impercettibile movimento, gli angoli delle labbra della maga che si sollevavano, in un compiaciuto sorriso.
" Se proprio ci tenete a saperlo..."
Attimi di tensione.
" Ebbene, davanti a voi avete niente di meno che la grande Lina Inverse!!" Esordì infine, staccandosi dalla parete, e lanciandosi i capelli dietro alle spalle con superiorità, piazzandosi poi davanti alle guardie con le mani sui fianchi.
Un innaturale silenzio accompagnò la rivelazione della maga.
Poi i soldati scoppiarono in una fragorosa risata collettiva.
Purtroppo per loro.
" Vi capisco-vi capisco..." Annuì la maga con espressione grave, mentre questi si scompisciavano " E' risaputo che un grave shock può provocare comportamenti isterici...
Questo non toglie, comunque...
Che state ridendo della grande Lina Inverse, e nessuno è mai sopravvissuto abbastanza a lungo da raccontarlo!!!"
" Ma fammi il favore, ragazzina!! Piuttosto, dimmi...Cosa ci fa una nanerottola con manie di protagonismo quaggiù nelle prigioni??" Chiese, con tutta calma, il capo delle guardie.
La vena sulla fronte della maga cominciò a gonfiarsi.
" Hem capo...." Disse un soldato, scuotendo leggermente il braccio del suo superiore, che però lo ignorò palesemente, rivolgendosi nuovamente alla ragazza:
" Allora?? Pretendo subito una risposta marmocchia!!" Poi, voltatosi verso il soldato esclamò " Ma insomma, si può sapere che diavolo vuo...."
Ma la frase venne interrotta da una semplice affermazione:
" Flare Arrows!!!"
" Si salvi chi puooooooooooooooooo'"
" Burst Rondo!!!"
 
Placata finalmente la furia distruttrice, Lina si sbattè le mani soddisfatta, lanciando un'occhiata al mucchietto di cenere in cui giacevano gli impavidi soldati che, solo pochi secondi prima, avevano OSATO ridere di lei.
Poi avvicinandosi, si piegò sulle ginocchia, sussurrando all'eroico capitano:
" Vuole ancora una risposta, capitano? O le è bastata la dimostrazione 'pratica' di quello che può succedere a far saltare i nervi a Lina Inverse??"
Il capitano sputò anche l'ultimo dente che gli rimaneva, crollando esanime, mentre il suo secondo, lì a fianco,  gli sussurrava con voce tremolante, prima di collassare:
" C-capitano...mai ridere di una donna...stavo appunto per dirglielo..."

" Branco di caproni." Commentò la maga in tutta calma, tirandosi su e lisciandosi  i pantaloni, prima di rimanere ferma immobile, dopo aver avuto la netta sensazione di non essere sola, in quel tetro corridoio.
Lina attese, silenziosa. Aveva un udito troppo fine, per non prestargli attenzione; e chiuse gli occhi, lasciando che il sesto senso agisse là dove la vista le era preclusa.
Era un silenzio troppo innaturale, per non sospettare che ci fosse qualcosa dietro. E infatti, le sue previsioni si dimostrarono ancora una volta esatte, oltre che molto utili.
Il secco rumore di una corda scoccata vibrò nell'immobilità del silenzio.
Il dardo sfiorò di striscio una ciocca dei rossi capelli, prima di conficcarsi nella parete alle spalle della ragazza.
L'aveva scampata per un pelo. L'aveva schivata, solo grazie all'intuito. Altrimenti, in quel momento, sarebbe stata riversa al suolo, a soffocare nel suo stesso sangue.
Chi aveva scoccato la freccia, l'aveva fatto con una mira precisa: conficcargliela nella gola.

" Mi complimento per i riflessi."  Disse una fredda voce dall'oscurità. " Ma non sperare che ti manchi, la seconda volta."
Una voce ben nota. Purtroppo.
Dall'oscurità del corridoio comparve una sagoma. Nella mano la balestra, sul volto un sogghigno che la maga conosceva bene.
Il generale Larch.
" Guarda un po' chi è ritornato dal mondo dei sogni!!" Lo derise Lina, per nulla felice di trovarsi nuovamente faccia a faccia con quell'essere viscido.
" Ti credi tanto furba, vero? Ma con me caschi male mia cara. Devi sapere che se c'è una cosa che non sopporto, è quella di essere preso per i fondelli, non so se mi sono spiegato..."
" Ma davvero?? Strano, dal modo in cui si è fatto abbindolare non si direbbe proprio!!" Commentò lei, drizzando il pelo.
" Ragazzina impertinente. Ti insegnerò io un po' di buone maniere." Sussurrò Larch con un sogghigno, e schioccando le dita chiamò a se i rinforzi. " Vediamo se ti senti ancora in vena di sarcasmo, piccola sbruffona...."
In meno di due secondi, almeno una trentina di balestre vennero puntate sulla ragazza.
Completamente circondata.
Ok. In effetti adesso non le andava più tanto di scherzare...
" Non un movimento, sciocca maghetta da quattro soldi, se ci tieni a non diventare un colabrodo..." Incalzò il generale, facendosi quattro risate alla faccia sua.
Lina contrasse i muscoli. Dannazione, fu tutto quello che riuscì a pensare in quel momento.
Larch si fece strada fra i suoi uomini, lanciando occhiate di disprezzo ai soldati bruciacchiati,che giacevano qualche metro più in là:
" Lo dico sempre io, che gli idioti vadano avanti...Per quel che valgono. E adesso veniamo a noi, pel di carota...Mi sono giunte voci che tu sia la grande Lina Inverse..."  Lo sguardo di Larch si fece scettico " Sinceramente fatico a crederlo. Ma se la tanto declamata ' sterminatrice di draghi ‘ sei veramente tu, allora credo proprio che la tua leggenda viva di una fama  immeritata, stupida mocciosa. Io qui davanti a me vedo solo una bambinetta impaurita."
" Siete coraggioso adesso che ci sono i vostri uomini a guardarvi le spalle, vedo. Peccato per il bernoccolo che avete sulla fronte, sapete, onestamente credo che non renda molto onore a quello che state blaterando." Soffiò Lina.
" Brutta impertinente, ti farò rimangiare queste parole una a una..." Ringhiò il generale, puntandole la balestra contro alla fronte " Dimmi Inverse, come ti ci vedresti con una freccia piantata in mezzo agli occhi?...Bada a te, non un movimento,o lo scoprirai molto presto."
La maga deglutì. L'ultima cosa che era disposta a tollerare in quel momento, era  prendere ordini da quel pallone gonfiato. Se solo non fosse stata sotto tiro, l'avrebbe carbonizzato in mezzo secondo GRRRRRRRRRRRRRR.
Anche se in effetti, non aveva le mani completamente legate, adesso che ci pensava...
Il sogghigno del generale, a qualche centimetro dal suo viso.
" Siete un uomo spregevole..."
Quello di Lina fu un sussurro talmente fievole da costringerlo a piegarsi verso di lei.
" Si può sapere cosa stai farfugliando, stupida ragazzina..."
Proprio quello che voleva.

" Arc Brass!!!"

Il fascio di luce che si sprigionò, invase l'ambiente circostante talmente velocemente, da non dare neppure il tempo materiale alle guardie di capire cosa stesse succedendo. Il loro unico riflesso condizionato fu quello di abbassare velocemente le balestre, portandosi le mani agli occhi per evitare di essere accecati.
Questo diede tempo a Lina di piegarsi velocemente, evitando per un soffio la freccia che il generale fece partire, tentando di colpirla alla cieca. Con un colpo ben assestato alle caviglie dell'uomo lo fece capitolare a terra, dopodiché, agile come un gatto, si rialzò, approfittando dell'attimo di paralisi momentanea in cui erano caduti gli uomini a seguito del suo incantesimo, per darsi alla fuga.
" MALEDETTA STREGA!!!" Imprecò Larch, riafferrando la balestra e dandosi all'inseguimento.

" Aaaaaaaah...Ma è proprio ostinato!!!" Esclamò Lina esasperata, schivando le frecce che arrivavano sibilando alle sue spalle, mentre correva alla cieca lungo il corridoio.
" E VA BENE!!!"  Esclamò alla fine, fermandosi " Se è la guerra che volete, non avete che da chiedere....
Fire Balls!!!"
L
a sfera incandescente si schiantò contro il muro, lasciando illeso il generale, che fece in tempo a farsi da parte, riuscendo comunque a scoccare una freccia che, merito di un'ottima mira, colpì dritto il bersaglio, conficcandosi nella manica del braccio con cui la maga aveva lanciato l'incantesimo, e immobilizzandoglielo nella parete, sopra alla testa.
Sul volto di Larch comparve un sorriso, mentre, gettando a terra la balestra, sguainava la spada dal fodero, avvicinandosi con fare minaccioso:
" Bene, pare che tu abbia esaurito le tue stupide magie, mocciosa. Credo che adesso io e i miei uomini ci divertiremo un po'...Prima di decidere quale fine sia più dignitosa per una fattucchiera come te..Non è così, ragazzi??."  Chiese poi, rivolto agli uomini che l'avevano nel frattempo raggiunto alle spalle, e che osservavano la maga con occhi famelici.
Sul volto di Lina comparvero grosse gocce di sudore freddo, mentre tentava in tutti i modi di liberare il braccio imprigionato.
" Daidaidaidaidaidaidaidai....Hiiiiiiii...."
"...Inutile che ti sforzi tanto, ragazzina, ormai...sei in trappola..." Sussurrò Larch a qualche centimetro da lei, sollevando la spada sopra alla testa, pronto a colpire.


" Fermati immediatamente."
Gridò improvvisamente una voce.

Larch e tutti i suoi uomini si voltarono di scatto, osservando la figura che avanzava verso di loro.
" Uh...E tu chi diavolo saresti??"
Anche Lina sollevò lo sguardo, e davanti ai suoi occhi,comparve, familiare, la sagoma di Gourry.
Si stagliava nitida tra l'oscurità del tetro corridoio.
Eppure....Per una frazione di secondo, non fu quel corridoio che riempì il suo sguardo.

La stessa voce, la stessa affermazione.
La sagoma di un uomo che lentamente estraeva la spada dal fodero, fra il riverbero del sole che risplendeva tra le fronde ombrose del bosco.
Limpido e cristallino, il timbro di una voce che echeggiava, fra la luce e l'ombra di una foresta:
" Non è gentile attaccare una ragazza sola in così tanti."

Il cavaliere si fece strada fra le guardie, arrivando a fronteggiare Larch dritto negli occhi.
" Dovresti saperlo il mio nome, ma la cosa non ha nessuna importanza. Ti basti sapere che sono il protettore di questa ragazza, e se ti azzarderai a torcerle un solo capello, assaggerai la lama della mia spada." Disse astiosamente.
Il generale lo scrutò per qualche secondo, poi il suo sguardo si fece tagliente:
" Ma certo, ora ricordo...Tu sei quel mercenario che hanno recuperato chissà dove e hanno messo a capo delle guardie di Imalg...Gourry Gabriev..." Mormorò con un sussurro, prima di guardare verso la maga " E saresti il protettore di questa mocciosa??! Ha-ha...Questa poi!! Devi proprio essere caduto in basso, per ritrovarti a fare la balia di questa poppante!!"
" HEI-HEI-HEI!!!" Gridò la maga, ancora appesa al muro " Potreste moderare i toni quando parlate di me?? E comunque, Gourry, per tua informazione...Io me la cavo benissimo anche da sola!!!" Concluse, con aria offesa.
Gourry guardò verso di lei, con una goccia che gli scendeva dalla tempia:
" Beh, Lina...Per dire il vero, in questo momento non mi sembri..."
" NON AGGIUNGERE ALTRO!!!" Lo fulminò lei.
Lo spadaccino rimase indispettito:
" Si può sapere cosa ti costa ammettere di aver bisogno di una mano, una volta tanto??"
" Io non ho bisogno di nessuna mano, tanto meno di una guardia del corpo!!" Sbraitò lei, gesticolando con la mano libera.
" Ma guarda che sei proprio..."
" Bada a come parliiiiiiii!!"
Larch assistette allo scambio di battute fra i due con una grossa goccia sulla tempia, poi decise di riprendere in mano la situazione:
" Sentite, non vorrei interrompere questo interessante dibattito, ma io avrei un po' di fretta...Quindi, Gabriev, se devi farti da parte, fallo adesso, oppure battiti con i miei uomini. A te la scelta."
" Mi stai sottovalutando, Larch." Rispose lo spadaccino, con un sogghigno.
" Molto bene, del resto...ognuno sceglie da sè di che morte morire. Prego, accomodati pure."
Con un gesto della mano il generale chiamò a sè gli uomini, che avanzarono verso lo spadaccino tendendo le corde delle balestre.
Una dopo l'altra le frecce partirono saettando, mentre il ragazzo si destreggiava in mille modi.
Infine, quando anche l'ultima freccia cadde a terra spezzata dalla lama della sua spada, il giovane lanciò alle sbigottite guardie un rapido sguardo di sfida:
" E' tutto qui quello che sapete fare?? Mi pare un po' poco per i soldati di 'cotanto' capitano." Esordì, ironizzando sui metodi del generale, che dal canto suo, non parve apprezzare molto la frecciatina:
" Ti diverti, Gabriev?? Allora guarda qua, questo ti piacerà molto di più..." E così dicendo si avvicinò alla maga, la spada nella mano.
Gourry fece per avvicinarsi, ma i soldati, dopo aver sguainato a loro volta le spade, lo accerchiarono.
" NON  OSARE TOCCARLA!!!" Gridò il biondo.
Sul volto di Larch comparve un sogghigno:
" Senti senti...Qualcuno osa avanzare delle richieste?? Mi chiedo, Gabriev, perchè ti importi tanto di questa sfrontata..."
Lina lanciò un'occhiata astiosa al generale, e quando quest'ultimo si fu avvicinato abbastanza, gli tirò un calcio in un punto decisamente delicato, talmente forte da farlo piegare, del tutto impreparato a quel gesto improvviso.
" Stupida MOCCIOSA!!" Imprecò Larch barcollando, e riavutosi dal dolore, si fece avanti nuovamente , mentre la maga tentava in tutti i modi di liberare il braccio.
Questa volta Lina non fu altrettanto fortunata; L'uomo sollevò la spada, e con l'elsa la colpì violentemente nello stomaco.
Un sottile rivolo di sangue colò giù dalla bocca della ragazza, che per l'intensità del dolore rimase senza fiato, afflosciandosi, mentre la manica si lacerava, lasciandola cadere a terra, esanime.
" LINAAAAAAAAAAA..." Gridò Gourry, mentre gli uomini di Larch si facevano avanti più minacciosi, impedendogli il passaggio.
" ME LA PAGHERAI..." Gridò rivolto al generale, il quale sorrise sornione:
" Gabriev-Gabriev...Se non sapessi che sei in lizza per la mano della principessa Sofia, penserei quasi che tu sia invaghito di questa sciocca creatura..." Esclamò, smuovendo la testa di Lina con la punta dello stivale, davanti allo sguardo furioso del biondo. " E comunque tanto meglio...Non so se tu sia stato informato della novità...ma sposerò io la principessa, del resto, questo regno ha bisogno di un uomo di carattere al potere..."
" COSA C'è SOTTO QUESTA STORIA???!! Che ne è stato del re???!" Gridò lo spadaccino.
Il generale gli lanciò uno sguardo annoiato:
" Cosa vuoi che me ne importi del re?? Quel vecchio idiota...Lui e la sua stupida biblioteca!! Questo regno ha bisogno di potere, di un esercito ben fornito che gli permetta di andare a prendersi quanto gli spetta di diritto!! E noi abbiamo grandi progetti per Seres.."
" Noi....Noi chi??"
" Oh, non pretenderai che lo venga a raccontare a te??! Tu sei solo un burattino, un essere insignificante. E adesso, è giunta la tua ora. Uccidetelo." Aggiunse poi, con calma.
Subito i soldati si fecero sotto, brandendo le spade furiosi.
Larch osservò per alcuni secondi la scena dei suoi guerrieri che, in trenta, si battevano contro un solo uomo.
Non sopportava quello spadaccino, e non sopportava la sua abilità. La sconfitta gli bruciava ancora, la sconfitta che gli aveva inflitto l'unica volta che l'aveva incontrato, prima di allora.
Ma la cosa non aveva importanza, quello sbruffone avrebbe finalmente avuto quello che si meritava.
Tutto concentrato in questi pensieri, il generale non si rese conto della figura che, strisciando, lo raggiunse alle spalle.
Quando ne percepì i movimenti, tuttavia, fu troppo tardi:

" Shadow Snad!!"

La spada corta di Lina era inchiodata nel pavimento, conficcata nella sua ombra.
" Hei...Hei...ma che diavolo...N-non...Non posso..." Farfugliò il generale sconcertato, immobilizzato.
" Non puoi muoverti? Era questo che stavi per dire??"  Esclamò la maga, tirandosi su, e guardandolo con un sorriso vittorioso.
" Che cos'è questa stregoneria???" Disse lui, guardandola con odio.
" Oh, niente di che...Solo uno dei miei trucchetti da fattucchiera da quattro soldi..."  Ironizzò la maga " Solo che vi terrà impegnato per un bel po', generale..."
E così dicendo lo superò, lasciandolo ad agitarsi inchiodato alla lunga ombra creata dalla tremolante luce delle torce.

Lo spadaccino sferrò un altro fendente, abbattendo l'ennesimo incauto che si era lanciato su di lui, prima che un'esplosione non spazzasse via il resto dei soldati.
Voltandosi, vide Lina che abbassava le braccia, con espressione soddisfatta:
" Allora...C'è qualcun altro che ha voglia di divertirsi un po'??" Chiese con il sopracciglio sollevato.
Lo spadaccino le sorrise:
" LINA!! Come stai?...Sei ferita?" Chiese avvicinandosi.
" Ci vuole ben altro per mettere fuori gioco Lina Inverse!!" Esclamò lei soddisfatta, osservando il macello che i suoi incantesimi  avevano provocato.
Ma il suo entusiasmo venne smorzato ben presto.
Dall'oscurità apparvero, del tutto inaspettatamente, una serie di frecce che sibilando si abbatterono su di loro, non dandole neppure il tempo materiale di creare uno scudo protettivo.
Un tiro d'arco al rallentatore.
" GOURRY!! A terra!!!" Gridò la maga, proteggendosi con il mantello.
Quando la pioggia di dardi fu esaurita, la maga sollevò cautamente lo sguardo, mentre una risata echeggiava alle sue spalle:
" Ha-ha-ha...Stupida mocciosa!! Credevi forse di gabbare uno stratega come me?? Non lo sai che gli eserciti migliori si muovono sempre per file??" Ghignò il generale, mentre nuovi soldati, armati, facevano capolino dal corridoio.
Lina si mise subito sulla difensiva, e tastando con la mano la schiena dello spadaccino lo chiamò:
" Gourry...Abbiamo nuove visite..." Poi, non ottenendo risposta, lo scosse con più decisione " GOURRY!! Non mi sembra questo il momento di prendersela comoda!!!" Disse, osservando con una grossa goccia la cinquantina di uomini armati che le si paravano davanti, gli sguardi a dir poco minacciosi.
Ma non ottenne alcuna risposta.
Allora, deglutendo, si costrinse a guardare verso l'amico, e con terrore scoprì che le sue sue più nere previsioni si erano avverate.
Una larga macchia rossa si allargava sul petto del ragazzo, intorno alla freccia che aveva conficcata nella pelle, poco sotto alla clavicola sinistra.
" GOURRY!!!" Gridò Lina, mentre l'angoscia le serrava la gola.
Lo spadaccino sollevò lentamente le palpebre:
" Lina..." Sussurrò con un fil di voce, mentre tentava di tirarsi su "Aaaaaaah..." Ansimò poi, mentre una fitta di dolore gli si ripercuoteva in tutto il corpo, rimbombandogli nelle tempie come un frastuono.
La maga lo guardò costernata.
Con Gourry in quelle condizioni, non poteva permettersi di perdere tempo con quei fantocci.
Lentamente si voltò, sapeva di essere sotto tiro. sarebbe bastato un segnale del generale, per farla diventare più forellata di uno scolapasta.
Doveva pensare in fretta.
Doveva agire in fretta, mentre il sangue dello spadaccino si riversava, impregnando i suoi guanti.
Con la coda dell'occhio osservò il soffitto e le pareti del cunicolo.
Come si diceva?? A mali estremi...
Estremi rimedi.
Con il tempo di un secondo si piegò verso Gourry, afferrandolo sotto le ascelle, e trascinandolo verso di se.
I soldati rimasero un attimo spiazzati da quella rapida mossa, poi, subito dopo misero mano alle balestre, tendendo le corde.
" Cosa aspettate??? TIRATE!!!" Gridò il generale, dalla sua postazione immobile.
Ma non ve ne fu il tempo.

" Mega Brand!!!"

A seguito della violenta esplosione, le pareti in massiccia roccia si sgretolarono come fossero state di sabbia, bloccando completamente il passaggio, mentre le urla dei soldati, che avevano echeggiato amplificate nel corridoio, si andavano spegnendo al di là della barriera.
Lina percepì a malapena le fievoli proteste che si levavano oltre la parete di massi e detriti.
La sua unica preoccupazione, a seguito dell'esplosione, fu quella di trasportare lo spadaccino lontano dal disastro, per potergli praticare al più presto un incantesimo di guarigione, bloccando la fuoriuscita del sangue che sgorgava copioso, inzuppandogli le vesti.
Con un notevole sforzo, vista la corporatura del ragazzo, riuscì a trascinarlo abbastanza lontano dal polverone che aveva sollevato, poggiandolo delicatamente con la schiena contro alla parete.
La testa di Gourry ciondolò.
" GOURRY!!!" Lo chiamò Lina, inginocchiandosi davanti a lui, e prendendogli il volto fra le mani " Gourry, devi restare sveglio...Gourry, mi senti?? Capisci quello che ti sto dicendo??? GOURRY!!! MI SENTI???"
" Lina, per adesso ti sento, ma dubito che sentirò oltre, visto che mi stai spaccando i timpani..." Sussurrò con un fil di voce lo spadaccino, aprendo leggermente gli occhi.
La maga non potè trattenere un sospiro di sollievo:
" Brutto deficiente!! Mi hai fatto prendere un colpo..."
L'ombra di un sorriso comparve sul volto del ragazzo:
" Scusami, non era mia intenzione fare il bersaglio al tiro con l'arco..." Mormorò, rendendosi conto poi, che due lacrime erano rotolate giù, rigando le guance della maga.
" Lina...Ma tu...tu stai...piangendo?" Le chiese sussurrando, e sollevando il braccio tentò di raggiungere il viso della ragazza, desiderando di accarezzarlo, ma una fitta lancinante lo costrinse a riabbassarlo di colpo " Aaaaaahhh...."
" Cosa stai dicendo? Hai anche le allucinazioni adesso??" Ribattè risoluta lei, asciugandosi in men che non si dica le lacrime che proprio non era riuscita a trattenere. " Piuttosto, pensiamo a questa ferita...Posso guarirtela, ma prima...bisogna estrarre la freccia." Commentò con aria grave.
Una smorfia di dolore si dipinse sul volto dello spadaccino:
" E-estrarre...la freccia??...Cioè, intendi che TU...estrarrai la freccia??"
La maga si portò le mani ai fianchi, l'espressione leggermente indispettita:
" Vedi qualcun'altro qua in zona con un brevetto da guaritore?? No?? E allora mi dispiace, mio caro, ma credo che ti dovrai accontentare della sottoscritta" Ribattè acida. " E comunque non capisco tutta questa preoccupazione, cos'è...Non ti fidi di me??" Chiese poi, mentre le sue mani si avvicinavano al collo del ragazzo.
L'espressione intimorita di Gourry si dissolse, lasciando il posto ad uno sguardo serio:
" Io mi fido di te, Lina. Mi fiderei di te a occhi chiusi." Mormorò, mentre la sua mano si posava gentilmente su quella della maga.
Passò qualche secondo, in cui i loro sguardi rimasero fissi.
Il tacito consenso alla totale libertà d'azione. L'abbandono fiducioso alle mani di colei che sola, poteva salvarlo.
Poi la maga estrasse dal mantello un pezzo di stoffa, ripiegandolo su se stesso:
" Preparata ad ogni evenienza...Vedo..." Commentò lo spadaccino.
"Poco sarcasmo. Mordi forte, non sarà una passeggiata." Disse lei, mettendoglielo fra i denti.
Le tremava la mano, ma non aveva la minima intenzione di far capire a Gourry quanto fosse nervosa per quanto si apprestava a fare.
Il volto dello spadaccino era pallido, mentre gocce di sudore freddo gli imperlinavano la fronte.
Se non fosse stata abbastanza svelta, rischiava seriamente di lasciarlo morire dissanguato. E il rischio di provocare un'emoragia, estraendo la freccia, era abbastanza elevato.
Cercando di stare calma, Lina mise entrambe le mani sulla strale, prendendo un profondo respiro.
Poi tirò.
Un colpo secco e deciso.
L'urlo di dolore dello spadaccino rimbombò in ogni antro dei sotterranei, dissolvendosi nelle tenebre che li circondavano.

" Recovery!!"

Gridò immediatamente la maga, gettando a lato la freccia insanguinata, e premendo forte le mani sulla ferita aperta, da cui aveva preso a zampillare uno scuro fiotto di sangue.
" Dai Gourry...Resisti..."
Dopo qualche secondo l'incantesimo parve manifestare i primi effetti.
Il sangue diminuì gradualmente, mentre il corpo del ragazzo, inizialmente scosso da forti spasmi di dolore, si acquietò pian piano, arrivando infine a tranquillizzarsi, sotto il flusso potente dell'incantesimo di guarigione.
Dopo qualche minuto, la ferita era parzialmente rimarginata.
Lina tirò un sospiro, sciogliendo i muscoli che aveva tenuto in tensione per tutto il tempo dell'operazione.
Il volto dello spadaccino pareva adesso aver ripreso un po' di colore. Il respiro tornato regolare.
Lina si sporse su di lui, scostandogli delicatamente i ciuffi dei biondi capelli appiccicati alla fronte.
" Come stai?" Mormorò, continuando ad accarezzargli piano la fronte.
" Come uno che ha passato tempi migliori..." Rispose lui, aprendo lentamente gli occhi " Ma non mi lamento, a quanto pare...Sono in ottime mani."
I suoi occhi cercarono quelli di Lina.
Poi, lentamente, la sua mano destra si posò su quella della maga, sollevandola verso di se; e poggiando dolcemente le labbra sul palmo aperto, sussurrò:
" Grazie Lina."
Un acceso rossore imporporò immediatamente le gote della ragazza, che voltatasi dall'altra parte, tossicchiò nervosamente:
" Hem-hem...Si-si...va bene...Piuttosto, adesso che ti sei un po' ripreso, mi potresti spiegare che fine ha fatto Sofia?? Non ti avevo detto di portarla via??" E così dicendo la maga ritirò la mano dalle dita dello spadaccino.
Lo sguardo di Gourry parve corrucciarsi un attimo, poi:
" O...Ecco, per dire il vero non ho idea di dove sia Sofia..."
Lina cadde a terra con un tonfo sonoro!! @__@
Ma lo spadaccino proseguì:
" L'ho lasciata con Cedric...Poco più avanti di qui..." Disse, grattandosi la guancia " Credo..." Aggiunse, poi.
" COSAAA??? L'hai lasciata con Cedric?? Gourry, non posso crederci...Cedric non saprebbe orientarsi nemmeno con tre bussole sott'occhio, e tu l'hai lasciata a brancolare in questi corridoi bui con CEDRIC??? Si può sapere cosa ti dice la testa??" Sbraitò la maga, guardandolo storto.
Ma il biondo le lanciò un limpido sguardo:
" Non avrai davvero pensato che ti avrei lasciata sola, sapendo che avresti potuto affrontare dei pericoli??" Rispose candido.
Le parole morirono nella gola di Lina.
Dannazione a Gourry!!! Perchè doveva sempre venirsene fuori con quelle affermazioni????
" Invece hai pensato benissimo di lasciare Sofia da SOLA, non è così???"
" Non è da sola...C'è Cedric con lei!"^^
" APPUNTO!!" esclamò Lina portandosi le mani alla testa
Lo spadaccino fece per tirarsi su, ma il dolore alla spalla non era ancora scomparso del tutto, l'espressione sofferente del suo viso richiamò l'attenzione della maga:
" Hei eroe!! Non pretenderai già di saltare su sguainando la spada??" Gli disse dolcemente, sollevando un sopracciglio.
" Umpf..." Sospirò sconsolato Gourry, riappoggiando la schiena alla parete " Eroe è decisamente l'ultimo degli appellativi che mi si addice, in questo caso..." Mormorò sconsolato, rimirandosi mestamente le punte degli stivali  "Proprio una bella figura la mia...
Combatto per salvare una fanciulla, e invece....
A quanto pare...E' la fanciulla  che salva me."

Un sorriso comparve sulle labbra della maga, nel sentire quelle parole.

Oh, Gourry.
C'era in lui qualcosa che la attirava, con una forza irresistibile.

Facendosi più vicina, la maga gli sussurrò:
" Sinceramente, credo che questa storia del cavaliere senza macchia e senza paura sia  una faccenda un po' passata, sai Gourry?? 
Inoltre...Chi vieta ad una eroica fanciulla di salvare un biondo cavaliere?? Non dovresti essere così tradizionalista mio caro, mi sembra di averti già spiegato che i romanzi d'appendice sono roba per gente senza fantasia..."

Lo spadaccino parve rifletterci un po' su:
" Se lo dici tu, Lina..."

" Infatti-infatti...Adesso pensa a recuperare le forze, invece di macerarti su questi inutili ragionamenti virilistici." Concluse la maga, sedendosi, la schiena appoggiata alla parete, al suo fianco.

Passarono alcuni secondi, poi la voce di Gourry riempì nuovamente l'aria:

" Pensi che stia migliorando? Io...Non sento più niente..." Disse, osservando la ferita attraverso la tunica lacerata.

Lina si sporse verso di lui, guardando con occhio critico il punto in cui, solo pochi secondi prima, aveva estratto la punta della freccia.
Una spessa cicatrice rendeva evidente la pressochè totale rimarginazione della ferita, tuttavia...
Voleva avere la certezza che l'incantesimo stesse ancora facendo effetto. Si inginocchiò davanti a lui:

" Devi dirmi se, quando ti tocco, fa ancora molto male..." Sussurrò Lina, sfiorando piano la cicatrice.
" Mmmm...No, non mi sembra che facc...AHIO!! SI, adesso SI...LINA!! Mi stai facendo maleeeeee..." 

Lina aveva premuto con più forza, provocando l'immediata reazione del biondo.
" Proprio come pensavo, l'incantesimo sta ancora agendo all'interno, porta pazienza ancora qualche minuto Gourry..."
Concluse Lina scuotendo la testa " E non ti lamentare!! Per essere un cavaliere che è appena stato portato in salvo non sei per nulla riconoscente!!" Aggiunse poi, facendogli la linguaccia.

" E come dovrebbe comportarsi un cavaliere tratto in salvo, sentiamo??" Ribadì scettico il biondo

La rossa ci pensò un po' su:
" E io che ne so...Prima di tutto dovrebbe mostrare un po' più di riconoscenza...E poi, non saprei,  solitamente cosa come ci si comporta dopo un salvataggio??"

Gourry le sorrise. 
Il viso di Lina a pochi centimetri dal suo.
" Non sono sicuro che ti piacerebbe saperlo..." Le sussurrò in un orecchio " Comunque, se proprio ci tieni...hai ragione, bisognerebbe mostrare un po' più di riconoscenza verso il proprio salvatore...Ma dubito che tu gradisca questo tipo di cortesia..." 

Un sorriso malizioso comparve sulle labbra di Gourry, mentre le gote di Lina si facevano accese.
" Non ho capito un accidente di quello che hai detto Gourry!! Potresti essere un po' più chiaro per favore??" Ribattè stizzita.

Gourry sospirò:
" Più chiaro dici?...Vediamo...Mmmm...No, mi dispiace..." Scosse la testa il biondo.

" Non avevo dubbi..." Ironizzò la maga.

Ma non ebbe finito di pronunciare la frase, che, di colpo, si ritrovò tra le braccia dello spadaccino, a meno di due centimetri dal suo viso, le labbra pericolosamente vicine alle sue.
Lina, istintivamente, fece forza sulle spalle del ragazzo con entrambe le mani, nel debole tentativo di spingerlo lontano.

" Non riesco a essere più chiaro di così, Lina." Disse lui, fissandola dritto negli occhi.

Una grossa goccia comparve sul volto della maga.

" Quindi è questo che intendevi con 'riconoscenza'??? Zompare addosso alla ragazza in questione è a dir poco deplorevole come 'riconoscenza'!!!" 

" Infatti" Ribattè lui, senza tuttavia lasciarla andare "Ma non avevo la minima intenzione di 'zomparti addosso'. La mia era solo e semplicemente una dimostrazione 'pratica' di come una fanciulla ringarzia il suo salvatore...ma non ti preoccupare Lina, non mi sarei mai sognato di baciarti veramente!!" 

" Ah... no...?" Scappò detto alla ragazza, in un tono, in realtà, piuttosto deluso.

" Nossignore..." Ribattè Gourry, talmente vicino da sentire il respiro, un po' affannoso, di Lina contro il proprio viso.
" Come tu hai giustamente ricordato prima, queste cose si sentono solamente nei peggiori romanzi d'appendice, e tu non sei per niente un'estimatrice del genere, vero Lina?? Senza contare...che non sei di certo una tradizionalista." Gourry la scrutò alcuni secondi, nel profondo degli occhi " Se io ti baciassi adesso, sarebbe un po' come se fossi stato io a salvarti, poco fa, non trovi? Sarebbe la solita vecchia storia ' il cavaliere sgomina i cattivi, salva la fanciulla, e la bacia appassionatamente, con buona pace di tutti i presenti'. Ma...."
Il suo sguardo si fece serio:

"La nostra è un'altra storia, vero Lina? "

Il respiro di Gourry era dolce come un soffio, contro le proprie labbra. Poteva sentire il profumo della sua pelle, il battito, leggermente accellerato, del suo cuore. 

Lina indugiò. Era l'ultima, debole, resistenza. Poi, sarebbe stata costretta ad ammetterlo.
Passarono alcuni secondi.
Il regolare ticchettio di una goccia di umidità contro la roccia.

" Si, la nostra è un'altra storia." Sussurrò infine, chiudendo gli occhi e lasciando che la sua bocca si posasse dolcemente contro quella di Gourry, schiudendone delicatamente le labbra.

Non sapevano che storia fosse, la loro. Ma sapevano che parlava di qualcosa che, per quanti sforzi facessero, non potevano evitare.

Le braccia di Lina scivolarono lentamente intorno al collo dello spadaccino, mentre la mano di Gourry, risalendole la schiena, si posò sulla sua nuca, attirandola a se in un bacio più profondo.

Tra le macerie, il sangue, la polvere.
La dolcezza di un bacio lunghissimo, profondo, infinito.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Slayers / Vai alla pagina dell'autore: fren