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Autore: Flame Ettard    04/03/2013    4 recensioni
[Questa storia parla di un trauma psicologico che, tanto tempo fa, ebbe mio fratello. Tranquilli, ora sta più che bene, però. E' incredibile quanto anche l'innocenza dei bambini possa causare traumi del genere...
I sintomi trattati nella storia sono quasi tutti (se non tutti) gli stessi della realtà.]
- Ashley?-
Ashley non rispondeva.
Ashley non parlava.
Ashley non sorrideva.
Ashley era chiusa in un mondo suo.
Una bolla da cui nessun sentimento, nessuna emozione, nessuna parola, nessun sorriso poteva uscirne.
A cosa serviva parlare, interagire, sorridere a un mondo a cui non importa cosa dici?
E Ashley lentamente, inesorabilmente, si era chiusa in se stessa, nella sua bolla, in un mondo tutto suo.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Ashley?-
Ashley non rispondeva.
Ashley non parlava.
Ashley non sorrideva.
Ashley era chiusa in un mondo suo.
Una bolla da cui nessun sentimento, nessuna emozione, nessuna parola, nessun sorriso poteva uscirne.
Ashley aveva subito un trauma, all’asilo, perché lei era diversa.
Era diversa perché se ne stava zitta, era timida.
E le sue compagne non avevano fatto che prenderla in giro, isolarla.
E lei non si era mai più aperta a nessuno, perché nessuno l’aiutava  a farlo, e, a quanto aveva dedotto dal comportamento delle sue amiche, se fosse riuscita a dire una parola, non sarebbe importato a nessuno.
E a cosa serviva parlare, interagire, sorridere a un mondo  a cui non importa cosa dici?
E Ashley lentamente, inesorabilmente, si era chiusa in se stessa, nella sua bolla, in un mondo tutto suo.
Stava ferma, nella sua cameretta.
Non provava a scrivere. Non ci riusciva.
Le lettere che venivano fuori dalla penna che impugnava erano scarabocchi senza senso.
Non provava a leggere. Non ci riusciva.
Le lettere si mescolavano e si confondevano su quel foglio.
Non piangeva neppure più.
Non faceva neppure più niente.
Sembrava una bambola.
Ferma, immobile.
Una bambola che sa di non essere desiderata, e sa che sta per essere gettata via prima di quanto crede.
-… Ashley?-
Ovviamente, sua sorella, poco più grande di lei, non capisce.
E rinuncia ben presto a cercare di attirare l’attenzione di sua sorella.
Non può capire, povera piccola, cosa sta passando sua sorella.
Ma nemmeno Ashley lo capisce.
Sua sorella chiude la porta della camera di Ashley dietro di sé.
E Ashley è di nuovo sola.
In realtà è sempre stata sola,anche quando sua sorella era dentro camera sua.
Perché è dentro una bolla.
Ma non una bolla di sapone.
Una spessa, grande, soffocante, bolla.
Non è una bolla di sapone.
Non bastano mica le lacrime dei suoi genitori, a farla scoppiare.
   
 
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