Salve a tutti, dopo una stupenda gita, rieccomi qui! Immagino vogliate sapere come va avanti la storia, quindi non mi tratterrò oltre...buona lettura!
 
 
Capitolo Quindicesimo: Missione: “Oltre la Corona!”
 
Lucinda e Ash comparvero in mezzo alla sala dalla quale erano partiti.
Si guardarono intorno, leggermente spaesati dal trasferimento improvviso. Tutte le persone erano presenti, compresi i Superquattro e Camilla, oltre a nuove persone e pokémon: c’erano Drew, mano nella mano con Vera, Cetra, accanto a Paul e i tre guardiani dei Laghi, Mesprit, Uxie e Azelf.
-Ciao ragazzi! Abbiamo la Lastra!- disse Ash allegramente, guardando gli amici.Nessuno di loro rispose: avevano tutti lo sguardo abbassato, gli occhi scuri. Vulcano guardava il vuoto, Aaron aveva i pugni stretti e cercava di controllare le lacrime, Luciano stava alla finestra ad osservare il cielo, Camilla era seduta su un divanetto e sembrava immensamente triste.
Un verso interruppe il silenzio: era un grido di dolore lanciato da un pokémon, un grido di sofferenza e di disperazione. Ash e Lucinda rabbrividirono: non avevano mai sentito qualcosa di così triste.
-R-ragazzi? Che succede?- chiese Ash, spaventato. Cosa stava succedendo?
Lucinda si strinse a lui e guardò uno ad uno i presenti. C’era qualcosa che non andava.
-Dov’è Terrie?- chiese la ragazza, cominciando a capire.
Gli sguardi di tutti si fecero più cupi. Vulcano si alzò. Si diresse verso il muro, con lo sguardo vuoto, e lo colpì con un pugno. Poi con un altro. E ancora. Brock e Aaron si precipitarono a staccarlo dal muro.
-È colpa mia! È solo colpa mia! Non dovevo lasciarla...- disse il terzo Superquattro, inizialmente gridando, poi con la voce sempre più affievolita. Si abbandonò completamente e fu tenuto su da Brock e Aaron.
Camilla si alzò e si diresse verso di lui. Parlò con voce secca, ma piena di tristezza.
-No, Vulcano. È stata una sua scelta. Lei ha voluto rimanere lì. È stata coraggiosa, forse più di tutti noi messi insieme. La ricorderemo.-
Ash inizialmente non capì. Cosa volevano dire quelle parole? Cosa era successo a Terrie? Perché non era lì con loro?
Improvvisamente riuscì a collegare tutto. Il suo sguardo si indurì, e calde lacrime gli scesero lungo le guance. Anche Lucinda scoppiò a piangere: dopotutto, la aveva conosciuta.
Ash chiuse la mano a pugno. –Perché?- disse –Terrie...dovevamo finire l’incontro...avevi promesso che lo avremmo finito!- gridò le ultime parole e batté il pugno a terra. Ovviamente non gli importava dell’incontro, ma del fatto in sé.
-Ash...- disse Lucinda tra le lacrime e poggiandogli una mano sulla spalla.
Prima che potesse dire qualcos’altro, un canto entrò dalla finestra aperta. Era un canto allo stesso tempo dolce e triste: non capivano le parole, ma parlava di grandi eroi che si erano sacrificati per il bene degli altri, di un sacrificio che avrebbe salvato il mondo dalla distruzione.
Tutti guardarono fuori dalla finestra e videro Meloetta volare nel cielo, cantando quelle splendide note con una mano sul cuore. Gliscor, che stava sul balcone a lanciare il suo verso di dolore al cielo, si fermò. Gli occhi di tutti si illuminarono, Ash, Vulcano e Lucinda smisero di piangere.
Pian piano il canto cambiò di tonalità, diventando il Cantoantico di Meloetta. La musica sembrò curare le ferite del loro cuore, e una grande voglia di vivere si insinuò nei cuori degli ascoltatori.
Un sorriso spontaneo percorse le labbra di Camilla: la musica era davvero qualcosa di fantastico.
Dopo qualche minuto, Meloetta smise di cantare e rientrò dalla finestra. Mew la guardò commosso e le sorrise.
-Grazie, Meloetta. Il tuo canto ci ha risollevato.- disse, mentre lei rispondeva con il suo verso.
Ash sorrise, seppur debolmente, e si rialzò. A lui e Lucinda fu spiegato tutto quello che era successo, comprese le avventure degli altri allenatori. Salutarono con allegria Meloetta, Uxie, Azelf e Mesprit, Cetra e Drew. Lucinda notò Misty mano nella mano con Gary.
-Aspetta un secondo! Voi due...- disse, guardando i due allenatori. Loro arrossirono e annuirono, mentre Iris si girava dall’altra parte.
-Allora Ash, anche tu ti sei trovato una ragazza, vedo! Non è bella come Vera, però.- disse Drew guardando prima Ash e Lucinda, poi dolcemente la sua fidanzata. Ash e Lucinda arrossirono e si allontanarono uno dall’altra, negando tutto.
Dopo qualche minuto, Mew parlò.
-Va bene, mi dispiace interrompere, ma dobbiamo prepararci.- tutti si rivolsero verso di lui.
-Adesso che abbiamo tutte le Lastre possiamo andare al Monte Corona. Grazie a questo- disse facendo comparire quello che sembrava un flauto di cristallo –e alle sedici Lastre normali potremo far comparire il portale per arrivare da Arceus. Con la Lastrarcobaleno infine potremo risvegliarlo e curarlo, mettendo fine a questo scempio. Molto probabilmente Giratina manderà i suoi guerrieri d’Elite al Monte Corona, per impedirci di arrivare alla vetta. I vostri pokémon dovranno essere pronti alla lotta! Tutto chiaro?-
Tutti annuirono e cominciarono a parlare tra loro, scambiandosi opinioni su ciò che avrebbero dovuto affrontare. Vulcano intervenne.
-Voglio venire anche io! Da quando, due giorni fa...è successo, voglio vendetta!- Mew lo guardò e rispose –La volontà di vendetta non è un bel sentimento, ma in questo caso in più siamo meglio è. Potrai venire con noi, e così gli altri Superquattro e Camilla. Se qualcuno invece non vuole venire, lo dica ora.- Nessuno parlò e Mew annuì, soddisfatto.
Lucinda si intromise nella discussione: qualcosa non le tornava. –Aspettate, non ho capito una cosa: Vulcano ha detto che Terrie è...avete capito, due giorni fa. Ma io e Ash non siamo stati due giorni sul Monte, come è possibile?- Anche Ash ci pensò: in effetti, era molto strano.
“Semplice” spiegò Mesprit “il Monte dell’Eternità non si trova nella nostra stessa dimensione temporale e spaziale, per questo non è possibile raggiungerlo normalmente e sempre per questo il tempo lì scorre in modo differente.” Lucinda non aveva capito benissimo, però alzò le spalle e si accontentò della spiegazione.
-Bene- disse Mew –suppongo che ci convenga partire subito. Insieme a Uxie, Mesprit e Azelf curerò i vostri pokémon e vi manderò al Monte Corona. Subito dopo anche noi vi raggiungeremo.-
Si concentrò insieme ai guardiani dei laghi, e per un momento le pokéball di tutti gli allenatori diventarono calde. Non appena il calore sparì, tutti si sentirono allo stesso tempo stringere e tirare: il teletrasporto era iniziato.
 
L’aria stagnava calma sul Monte Corona. Il vento, di solito così forte a quelle altezze, sembrava essere completamente scomparso. Una grande piattaforma di un materiale sconosciuto stava in mezzo alla catena montuosa, estendendosi per svariate centinaia di metri. Grandi disegni che rappresentavano scene mitologiche erano incisi sulle lastre e tutte le linee convergevano in un’unica figura finale, che rappresentava una figura misteriosa.
Un grande gruppo di persone comparve improvvisamente ad uno degli estremi della piattaforma, seguito da altre quattro figure più piccole.
-Bene- disse Ash –muoviamoci!- tutti annuirono e cominciarono a correre verso l’altro estremo della piattaforma.
Il gruppo aveva percorso solo qualche metro, quando un vento gelido li colpì. Si fermarono tutti quanti, proteggendosi come meglio potevano Quando il vento si placò, un forte verso risuonò nell’aria. Il primo pokémon di Giratina era davanti a loro: simile ad un cane, color blu scuro con macchie più chiare, una criniera viola, due nastri bianchi fluttuavano vicino al corpo.
-SUICUNE!- gridò.
Mesprit si fece avanti –Ci penso io a lui!- Spighetto, Zoey e Cetra presero una pokéball e affiancarono il pokémon Emozione –E noi ti aiuteremo! Ragazzi, andate avanti!- disse Zoey.
Il resto delle persone annuì e ricominciò a correre. Suicune li lasciò passare: non poteva batterli tutti. Solo Paul si fermò un secondo a guardare Cetra –Cetra?- chiese, scrutandola. Lei gli sorrise allegramente e alzò il pollice –Starò bene, vai pure! Mostrerò a questo Suicune di cosa sono capace!- il ragazzo la guardò ancora qualche secondo, poi annuì e corse dietro ai compagni. Cetra si girò verso Suicune: la lotta iniziava.
Il gruppo percorse ancora un po’ di strada, ma dopo quasi duecento metri dall’inizio, uno strato di ghiaccio comparve davanti a loro. Un basso ruggito distorse l’aria gelida, mentre un pokémon dalle grandi dimensioni avanzava nella nebbia ghiacciata. Bipede, con il corpo nero a parte la testa, le ali e la coda, trasparenti, possenti zampe posteriori, deboli zampe anteriori, occhi come il fuoco.
Azelf avanzò coraggiosamente, insieme ad Aaron, Iris e Brock.
-Andate pure, ci pensiamo noi!- disse Aaron, tirando fuori la pokéball di Drapion. Azelf si lanciò immediatamente all’attacco, mentre il resto delle persone avanzava.
Dopo un altro pezzo di strada, un canto oscuro bloccò la via, e due possenti zampe colpirono il terreno. Nero come la pece, grandi ali e occhi rossi.
-Lugia!- gridò, intimorendo i suoi avversari.
Uxie fluttuò in avanti, guardando Lugia con calma. –E così tu sei uno di quelli di Giratina, eh? Vediamo cosa sai fare.-
Vulcano tirò fuori una pokéball e avanzò, insieme a Gary. Misty, vedendo il suo ragazzo combattere, corse al suo fianco. -La pagherete cara per Terrie! Avanti, voi altri!- disse Vulcano.
Dopo altri cento metri, una nuova minaccia comparve agli occhi degli eroi. Si presentò colpendo il suolo con un potente attacco di tipo psico, per poi rivelarsi nel fumo: corpo arancio scuro, viso blu scuro con una fascia viola nel mezzo, quattro tentacoli, due blu e due arancioni, al posto delle braccia.
Luciano avanzò –Deoxys...ho sempre desiderato lottare con te. Adesso vedremo di che pasta sei fatto!- disse, sfoderando una pokéball. Vera, Drew e Meloetta corsero in avanti, pronti a lottare.
Gli altri colsero l’occasione per correre in avanti e continuare il cammino.
Ora si scorgeva chiaramente, all’orizzonte, il colonnato che segnava la fine della Vetta Lancia.
Rimanevano Barry, Belle, Paul, Camilla, Lucinda e Mew ancora in gioco, mentre tutti gli altri stavano combattendo, producendo potenti esplosioni e devastando le montagne circostanti.
Un rantolo di oscurità si propagò nell’aria. –Ash...Ketchum...sei mio!- un’ombra si scaraventò sull’allenatore, cercando di prenderlo come aveva già fatto una volta. Pikachu scattò velocemente e, irrobustendo la coda, colpì Darkrai proprio mentre si alzava dalla propria ombra. Il pokémon Neropesto indietreggiò, ringhiando, mentre il topo elettrico lanciava scintille dal suo corpo.
 Barry lanciò una pokéball, dalla quale uscì Empoleon. –Sono io il tuo avversario, Darkrai! Questa volta mi prenderò la rivincita!- Belle andò al fianco dell’amico, tirando fuori Emobar con la stessa fretta del ragazzo. Anche Paul avanzò, pokéball in mano. –Vediamo se sei all’altezza di Torterra, o se sei una schiappa come Celebi e Raikou.-
Ash tremò nel ricordare come Paul avesse annientato i due pokémon leggendari. Se non fosse stato attento, l’allenatore dal cuore di ghiaccio lo avrebbe superato velocemente.
-Ash, muoviti!- disse Mew, volando velocemente in avanti. Il ragazzo si riscosse e corse dietro a lui, alla campionessa e alla coordinatrice.
Ormai mancavano solo cento metri alla misteriosa figura, la fine della Vetta Lancia, dove avrebbero dovuto richiamare Arceus.
Purtroppo, non era finita. Una grande sfera oscura fece esplodere gran parte del pavimento, creando un grande buco.
-Voi non passate!- gridò un grande pokémon, il miglior generale di Giratina, Mewtwo.
Lucinda corse coraggiosamente in avanti, seguita da Camilla.
-Ash, muoviti, noi lo tratteniamo!- disse la coordinatrice, determinata. Mew fece comparire una sacca di medie dimensioni, all’apparenza non troppo pesante, insieme al flauto che aveva mostrato poco prima al gruppo e li lanciò ad Ash.
-Qui ci sono il Flauto Cielo e le Lastre! Vai al centro del pentacolo e suona il flauto, poi entra nel portale e risveglia Arceus con la Lastrarcobaleno! Vai!- disse il pokémon Novaspecie, preparandosi alla lotta.
Ash era incerto: Mewtwo era molto potente, non voleva che succedesse qualcosa di male ai suoi amici. Lucinda lo vide e gli sorrise –Vai pure Ash, non avere paura! Starò bene, non c’è bisogno di preoccuparsi!- il ragazzo sorrise di rimando. Sapeva che non le sarebbe successo niente.
Cominciò a correre, ma prima che potesse superare Mewtwo, questi lo raggiunse e si mise davanti a lui.
-Forse non hai capito, umano! TU! NON! PASSI!- Ad ognuna delle ultime tre parole lanciò una sfera di energia oscura verso Ash. Lucinda gridò, mentre Ash chiudeva gli occhi.
Una grande esplosione ricoprì il campo di battaglia. Ash sentì qualcuno ansare davanti a sé e, aprendo gli occhi, vide Mew a pochi centimetri da lui, protetto da una sfera protettiva. Sembrava che fosse stato danneggiato comunque dagli attacchi di Mewtwo.
-Sono io il tuo avversario, Mewtwo! Dobbiamo ancora finire l’incontro di quella volta, ricordi? Bene, adesso è giunto il momento!- il piccolo pokémon creò un Pallaombra e lo lanciò all’avversario, che evitò facilmente, salendo verso l’alto. Mew lo rincorse, irrobustendo la coda e colpendo con Codacciaio. Mewtwo contrattaccò con Psicotaglio.
Ash, ripresosi dallo spavento, ricominciò a correre. Metwo provò ad inseguirlo, ma ogni volta veniva fermato da Mew, che continuava ad attaccare senza preoccuparsi dei danni subiti.
Camilla lanciò la pokéball di Garchomp, Lucinda quella di Quilava. La battaglia era solo all’inizio.
 
 
E anche questo capitolo è finito! Un po’ ripetitivo, lo so, però non sono riuscito a trovare molti modi per esprimere lo stesso concetto!
Ad ogni modo, nel prossimo episodio vedremo Ash alle prese con il flauto (sapete, nessuno gli ha mai dato delle lezioni xD) e con Arceus, mentre gli altri allenatori lotteranno contro i leggendari inviati da Giratina! Inoltre, nel prossimo capitolo entreranno altri personaggi, che ad ogni modo compariranno solo lì...e uno in particolare! Ci sarà una rivelazione particolare, una mia “teoria”... vediamo se vi piacerà! A Presto!