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Autore: louisfart    04/03/2013    24 recensioni
«Niall, perché scrivi sui vetri?» chiese la bionda al ragazzo che sedeva di fianco a lei sull'aereo.
«Sai Cassie, penso di essermi innamorato» rispose lui, guardandola negli occhi azzurri.
«Di chi?» era rimasta, senza orma di dubbio, la stessa ragazza ingenua di quando Niall l'aveva trovata sdraiata su una panchina al parco.
«Di te» Niall arrossì e le sorrise timidamente. In fondo, lui si era innamorato di lei dal primo giorno in cui l'aveva vista, ma non voleva ammetterlo nemmeno a se stesso.
«Di.. me?» osò chiedere Cassie, sgranando gli occhi e attendendo una risposta da parte del ragazzo. Anche lei era innamorata di lui, anche troppo ma non aveva mai avuto sufficiente coraggio per dichiararsi.
«Non mi credi? Cosa devo fare per dimostrartelo?» domandò - stavolta - il biondo.
«Baciami» gli ordinò la ragazza, prendendo il suo viso tra le mani e appoggiando le sue labbra morbide a quelle del ragazzo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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grazie ad elena e alice,
per avermi sempre sostenuta.

  3es

 
Niall passeggiava tranquillamente per le strade di Cork, con un gelato nella mano sinistra. Adorava passeggiare per quelle vie, le persone lo salutavano cordialmente e lui non mancava di ricambiare. Erano tutti così gentili con lui, lo conoscevano da quand'era piccolo. Ora era cambiato molto. I suoi capelli da marroni erano diventati biondi, il suo sorriso - dopo aver portato per due anni l'apparecchio - era perfetto, ma i suoi occhi erano identici a quelli di diciott'anni fa. Azzurri e profondi come il mare. Finito il cono, tirò dalla sua tasca destra il telefono e digitò il numero della sua migliore amica Hollie. Una ragazza timida con un bel fisico, capelli ondulati e castani e dei grandi occhi verdi ereditati dal fratello Harry. 
«Hol, hai da fare oggi pomeriggio?» domandò il biondo, speranzoso di passare un po' di tempo con lei. Non si vedevano da troppo tempo.
Gli mancava.
«Niall, sfortunatamente sì! Devo accompagnare mio fratello ad una festa» rispose lei, dispiaciuta.
«Va bene dai, sarà per la prossima volta. Divertitevi» a Niall dispiaceva passare da solo quel pomeriggio noioso. Finì la chiamata e ripose il telefono nella tasca, avviandosi verso un parco.
Sedutosi su una panchina di legno imbrattata di scritte, si mise ad osservare i bambini che si dondolavano sull'altalena. Così ingenui, innocenti, sensibili, infantili. Così semplici, fiduciosi e ignari di tutte le difficoltà che li avrebbero aspettati una volta cresciuti.
In lontananza vide una persona sdraiata su una panchina. Decise di avvicinarsi per vedere di chi si trattava, ma quando si fermò davanti al viso, la ragazza aprì di colpo gli occhi.
«Io non volevo disturbarti…» bofonchiò alla ragazza, imbarazzatissimo. Lei fece un profondo sorriso, poi parlò «Tranquillo». Si sedette sulla panchina sulla quale prima era completamente sdraiata e fece cenno al biondo di sedersi di fianco a lei.
«Come mai sei venuto da me? Insomma, non lo fa mai nessuno..» asserì la ragazza, abbassando lo sguardo sui suoi pantaloni strappati e sporchi. 
«Perché ero curioso. Come ti chiami?» chiese Niall, guardandole ogni particolare del viso infangato. 
«Mi chiamo Cassie» contestò la senzatetto.
«E dimmi Cassie, come mai sei qui.. da sola?» osò chiedere di nuovo.
«È una lunga storia..» la ragazza giocava con una ciocca di capelli biondi che le arrivavano all'altezza delle spalle.
«Niall, io sono Niall. E ho tutto il tempo per sentire la tua storia, perché ti voglio chiedere di venire a casa mia a farti una bella doccia e a cambiarti i vestiti» Niall divenne rosso, le guance sembravano avergli preso fuoco e non riusciva a guardare negli occhi Cassie.
«Oh Niall, ma non devi. Io davvero, sto bene anche qua» la bionda si vergognava molto, per cui cercava in tutti i modi di tenere la testa bassa per evitare - anche lei - lo sguardo del ragazzo di fianco.
«Non stai bene qua. Guardati, sei tutta sporca. Vieni solo per farti una doccia e cambiarti i vestiti. Non ti sto chiedendo di sposarmi, Cassie» il ragazzo finì la frase con una fragorosa risata che contagiò pure Cassie.
«E va bene, accetto» finalmente si fece coraggio e lo guardò negli occhi. Si scontrarono due mari, due tonalità diverse di azzurro. Si scontrarono due anime, che parevano così simili.
«Con una condizione però» replicò ancora Niall.
«Sì?» lo incoraggiò a parlare.
«Per strada mi devi raccontare come mai sei qua tutta sola» sfoggiò uno dei suoi perfetti sorrisi che partivano da un orecchio ed arrivavano all'altro. S'incamminarono insieme verso la casa di Niall.
«È questa», asserì lui indicando una piccola casa dalle mura di una pallida tonalità di giallo. Cassie entrò dentro casa con molta cautela, come se avesse paura a rompere il pavimento con i suoi passi.
«Vado a preparati il bagno» lui ruppe il silenzio, iniziando a salire le scale e lasciando la ragazza da sola ad esplorare tutto quel ben di Dio davanti ai suoi occhi. Anche lei aveva avuto una casa come quella, dei genitori che le offrivano di tutto e che la viziavano sempre, una sorella che le voleva bene ed un ragazzo che non smetteva mai di amarla. Anche lei aveva avuto tutto questo, finché non si perse e loro non si fecero più sentire.
«Il bagno è pronto» la voce del biondo la riportò alla realtà, gli sorrise e lo seguì fino alla porta in legno del bagno.
«Ti lascio fare, se hai bisogno chiamami» la informò, girandole le spalle e scendendo ancora una volta le scale.
Cassie iniziò a svestirsi lentamente, riponendo ordinatamente i suoi vestiti e appoggiandoli sul lavandino. Quando si tolse l'ultimo indumento rimasto, entrò nella doccia e, strano a dirsi, si rilassò. Era da tanto - troppo - tempo che non si rilassava sotto ad un getto d'acqua caldo. Finito di lavarsi, era tutta pulita. I suoi capelli biondi sembravano quasi dorati, le forme del suo corpo si potevano definire ed i suoi occhi finalmente si potevano riconoscere in mezzo al suo viso non più impataccato. 
Grosso problema. Non trovava un asciugamano per coprirsi. 
«Niall!» urlò dal bagno ed il biondo non si fece chiamare due volte ch'era già fuori dalla porta a chiederle se andava tutto bene.
«Posso entrare?» chiese lui.
Cassie non sapeva cosa rispondere perché era completamente nuda, ma alla fine pronunciò un «sì» tremolante.
Abbassò la maniglia della porta e l'attraversò. Sgranò gli occhi. 
«Cassie, ma sei nuda!» esclamò, coprendosi gli occhi con le mani. Ma ormai lui aveva già inquadrato ogni centimetro del suo corpo. Nulla gli era sfuggito in quei miseri secondi.
«Sì, ecco io.. non è che hai un asciugamano da prestarmi?» non sapeva se era rossa per il troppo caldo che c'era in bagno o per l'imbarazzo. In fondo, era nuda davanti ad un ragazzo che conosceva da circa un'ora. Bizzarro.
«Che sbadato, mi sono dimenticato di metterteli. Tieni» mentre con la mano sinistra si continuava a coprire gli occhi, con quella destra Niall tese alla bionda un asciugamano rosso che lei subito afferrò e si avvolse intorno al corpo.
«Grazie» sussurrò, prima di dare un bacio sulla guancia al biondo che uscì frettolosamente dalla stanza accaldata. Cassie si asciugò rapidamente il corpo nudo prima di passare a tamponarsi i capelli e vestirsi con gli abiti che il ragazzo le aveva lasciato e che probabilmente erano di Hollie. Lasciava sempre dei vestiti in giro quando andava a dormire da lui.
Niall era sul divano e stava guardando un film alla televisione. Quando vide scendere dalle scale una nuova Cassie, rimase a bocca aperta. Era bellissima - pensò. 
«Grazie per l'accoglienza..» disse titubante la ragazza dal fisico minuto «ora però, mi sa che devo tornare» continuò alzando lo sguardo verso Niall. Lui si alzò e le prese le mani, intrecciandole alle sue. 
«Ti prego, non andartene» le sussurrò all'orecchio «devi ancora raccontarmi la tua storia» le baciò la guancia, trascinandola con lui sul divano in pelle. Nonostante tutto, quella giornata non era più così noiosa. Anzi, a Niall parve piuttosto interessante e divertente. Aveva pure fatto nuove conoscenze, amicizie.. o qualcosa di più.


here i am.
non sono nuova in campo "fanfitcion", ma sono sicura che ci sono persone - soprattutto ragazze - che sono molto più brave di me a scrivere e comporre. questo per dire che non ho pubblicato questa fanfiction per "tirarmela" e mostrare a tutti che sono brava a scrivere perché secondo me non la sono proprio. riguardo alla fanfiction qua sopra non vi posso dire molto, ovviamente. posso solo dirvi che ce l'ho in mente da un bel po' di giorni e solo oggi ho avuto il tempo necessario per scrivere decentemente il prologo e pubblicarlo su efp. spero davvero che vi piaccia e sappiate che dei pareri mi farebbero pur sempre piacere c: 
l'idea, secondo me, è letta e riletta anche in altre fanfiction ma a me piaceva molto e non volevo metterla in un angolo ed iniziare un'altra storia che magari non trovo così interessante come questa. penso comunque che a qualcuno potrebbe piacere, o almeno lo spero.
se le recensioni sono negative, non me la prendo. anzi, mi aiuterebbero a migliorare perché pure io so che ci sono errori in quello che scrivo. potete sempre lasciarmi anche messaggi privati per chiedermi qualsiasi cosa avete bisogno. buona lettura c:
un bacio, louisfart.
  
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