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Autore: hopeinjade    04/03/2013    1 recensioni
Hope Louise Smith, è una ragazza inglese. occhi verdi, con riflessi azzurri, capelli lunghi e lisci castani, con sfumature alle punte, bionde.
è stata fin dal anni vittima di bullismo, e cio' l'ha portata ad autolesionarsi.
alle superiori smette, credendo di aver trovato l'amore della sua vita, fin quando si accorse che lui era soltanto un poco di buono.
l'ha insultata davanti a tutta la sua scuola, facendo credere a tutti che lei fosse una poco di buono.
atti di bullismo e autolesionismo precorrevano i sui pensieri, rivivendo ormai le stesse paure.
un giorno, ormai 18enne, decise di andare via dall suo quartiere, lasciando anche i genitori, anche se loro non c'èrano mai per il lavoro.
decise di andare a londra, dalla sua unica amica, Marty, 2O anni.
credeva di poter dimenticare tutto.
ma anche lì, all'inizio fu vittima di bullismo.
fino a quando, per la prima volta, qualcuno la difende. Liam.
da li i due fecero amicizia, e lui la fece conoscere ai suoi amici: Harry Louis Zayn e..Niall, colui che odiarà con tutta se stessa.. ma che dopo capi'che non solo lo odiava, ma che anche lo amava.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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'Se questa sveglia non smette di rompermi il cazzo mi uccido.'
 
bene, anche la mia voce interiore si era svegliata.
mancavo solo io.
 
con fatica mi alzai dal mio amato letto, con ancora gli occhi socchiusi.
andai direttamente in bagno spogliandomi letteralemte e immergermi nell'acqua calda della mia amata vasca.
mi rilassava sempre quella sensazione.
 
chiusi gli occhi, appoggiando il mio collo al bordo della vasca.
 
non so' per quanto rimasi in quella sensazione. ma mi piaceva.
riuscivo a non avere nulla in mente, a non pensare minimamente a niente. e quella sensazione era fottutamente stupenda.
 
decisi di muovermi, altrimenti avrei fatto tardi a scuola.
mi diedi una saponata veloce pero poi alzarmi e far gocciolare l'acqua dalle punte bionde dei miei lunghi capelli castani. prendendo l'accappatoio.
 
mi diressi immediatamente in camera mia prendendo l'intimo. mi asciugai il corpo, fino ad arrivare al mio braccio sinistro.
pieno di tagli, una un po' piu' profonda dell'altra.
 
'ieri sera ci sei andata troppo dura.'
 
la mia cazzo di vocina interiore doveva sempre farsi i cazzi miei.
aspetta. lei doveva.. era in me.
 
scrollai la testa togliendomi sto pensiero.
ero anormale, lo so.
non è una mia novità.
 
mentre mi vestivo, attimi della sera precedente non lasciarono i miei pensieri.
 
*FALSHBACK*
mi misi il mio vestito. un filo di trucco. specchio difronte  a me.
ed ero pronta per il party, a casa di Jason.
orami ero invitata a tutte le feste, ero la ragazza del piu' famoso del quartiere li vicino a Londra, Max.
lo amavo, davvero con tutta me stessa.
la sera prima eravamo andati a letto insieme.
stata la prima volta. era doloroso, ma lo amavo davvero, e il dolore non mi interessava, volevo lui.
e lui voleva me, me lo ripeteva sempre.
è stato il mio primo amore, non posso scordarmelo.
 
 
appena arrivai al party alcuni amici mi salutarono, andai in cerca di Max, ma non c'èra alcuna traccia.
stavo bevendo un po' di vodka, quando ad un certo punto, vidi Max in mezzo al salotto con tutta la sua banda.
sorrisi a vederlo. lui mi vide, ma se frego letteralemnte.
 
'forse non ti ha riconosciuto.'
 
diedi ragione alla mia vocina interirore e feci per andare verso di lui quando mise una cassetta nella grande tv del salone di Jason.
mi incuriosii non sapendo cosa avrebbe messo, fino a quando mi senti il mondo crollarmi addosso.
 
aveva filmato quella sera. quella sera dove andammo a letto.
si poteva vedere me sdraiata sul letto, mentre sfregava con le sue mani quella mia parte intima.
si potevano udire i miei grandi gemiti.
ero ormai all'orgasmo, potete solo immaginare quanto eccitata ero.
 
tutti in quella stanza ridevano guardando il filmato per poi puntare lo sguardo verso di me.
il mio bicchiere ormai era caduto da tempo, senza che nemmeno me ne accorgessi.
ero letteralmente pietrificata.
volevo soltanto svegliarmi da un momento all'altro e sentire la mia vocina interiore dire 'è stato solo un'incubo, calmati'
invece diceva 'idiota, ti sei innamorata di uno stronzo'
 
i miei pensieri furono interrotti da un mio sussulto nel filmino.
'ssiii vaai. Maax..Maax.'
dire che ero diventata peggio di un peperone, era poco.
 
come aveva potuto farmi una cosa del genere?
e perchè?
mi aveva detto di amarmi.
cosa lo ha spinto a fare cio'.?
 
i miei muscoli si rilassarono quando Max spense la tv, per poi guardare tutti, compresa me, divertito.
 
'cosa cazzo si ride? bastardo, vattene Hope.'
 
questa volta non dieti ragione a quella vocina, anche perchè Max stava per parlare.
 
'Aaandiamo piccola non prendertela.. sei stata un tesoro ieri sera.
sono sicuro che lo sarai cosi con tutti.. trooiaa'
disse tutto tranquillo non smettendo di ridere.
 
sentì le lacrime prepararsi all'assalto, ma mi morsi il labbro per trattenerle. non volevo affatto vedermi debole davanti a lui.
ormai era troppo.
tutti stavano ridendo ed io stavo per scoppiare.
sussurrai soltanto un ' bastardo' guardandolo minaccioso, per poi andarmene.
 
camminai frettolosamente verso casa, quando mi arrivarono una sfilza di messaggi.
 
Carl:
wow. dovresti essere brava a letto. vieni da me una sera? x
 
Dan:
cazzo, mi hai fatto eccitare. vieni a letto con me.
ed è un'ordine, altrimenti sai cosa posso farti.
 
e altri generi di messaggi da tutti i puttanieri di quel posto.
cosa pensavano che io fossi?
davvero una ragazza facile?
fanculo.
 
rimisi il cellulare in tasca fin quando vibro' ancora.
bestemmiai nella mia mente, ero davvero stufa.
 
Marty:
quel cazzo di video vaga d'appertutto. è tutto vero Hope? :o x
 
mi rilassai vedendo il suo nome.
Ah, Marty.
l'unica amica di cui mi fiderei ciecamente, sempre e comunque.
ma subito mi arrigidì.
il video era su interet?
bene. perchè non morire.?
 
finalmente ero tornata in casa.
i miei ovviamente non c'èrano per il loro cazzo di lavoro.
salì le scale, cominciando a piangere disperatamente, accasciandomi a terra.
 
senti ancora il telefono vibrare.
questa lo volta lo presi immediatamente.
volevo che fosse Marty, avevo bisogno di lei.
ma appena vidi che non era lei, volevo morire.
 
Jason:
non dovevi scappare cosi stronzetta.
sei solo un'ingenua, ti ho usato per tutto questo tempo solo pr arrivare al mio piacere.
non ti sbarazzerai di me, il tuo corpo sarà mio. costi quel che costi, non mi fotte se vuoi o no.
domani fatti trovare a scuola, altrimenti sono guai.
 
ciao puttana. x '
 
dopo aver letto quel messaggio rimasi.. non pietrificata.. letteralmente immobile. le forze di muovermi erano scarse.
quella di morire, molte.
 
 
la rabbia mi pulsava da ogni parte del mio corpo, volevo spaccare qualcosa, o forse qualcuno.
mi alzai, andando verso il grande comodino in camera, facendo cadere tutti a terra, frantumandosi a pezzi.
mi riaccasciai a terra ri cominciando a piangere.
sapevo che la mia vita non sarebbe stata sempre rose e fiori, ma non avevo mai fatto qualcosa di grave, per potermi meritare tutto questo.
da piccola sono stata anche vittima di bullismo, e lui lo sapeva, lo sapeva benissimo.
e cosa faceva?
 
mentre mi calmavo, vidi a terra un pezzo che riconoscevo.
la mia lama.
la lama che usavo quando ero piu' giovane, quando ero vittima di bullismo.
smisi appena finite le medie, perchè non ne avevo piu' bisogno.
e perchè avevo Jason.
pensavo che lui mi aveva salvato da tutto.
invece mi ha soltanto rovinato di piu'.
 
non volendo piu' pensare a nulla presi immediatamente quella lametta,  tracciando una linea lunga e pesante.
troppo dolore, e troppo sangue.
strinsi i denti, cominciando a piangere di piu'.
quando mi ricordai quanto piacevole fosse quel dolore.
 
volevo soltanto alzarmi da questo incubo, ma era impossibile.
 
 
 
scrollai di nuovo la testa, mandando via quei ricordi e quel dolore.
mi vestii, e scesi giu' pronta per uscire.
 
'hai realmente voglia di andare a scuola, oggi?'
 
 
eccola la voce interiore.
no, non volevo.
ma dovevo.
Jason mi spaventava.
avrebbe fatto di tutto.
lui è uno di quelli forti e aggressivi, avrebbe potuto farmi ritornare ai miei 13-14 anni, di bullismo.
sentivo che ne era capace.
ed al solo pensiero i miei muscoli si arriggidavano.
 
 
la scuola non era molto lontana, quindi feci in tempo.
arrivata la cortile, sentii tutti gli occhi puntati su di me.
gente che sussurrava.
altra che riguardava quel filmato.
chi rideva, e chi mi guardava disgustato.
 
mi sentivo letteralmente il mondo a dosso, e volevo soltanto morire.
 
 
'Smith'
 
ecco. quella sua voce era riuscito a farmi fermare il sangue e a farmi scordare il modo in cui si respirava.
 
  
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