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Autore: Arthemys    04/03/2013    18 recensioni
“Vacanze di merda”.
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Confusione.

Quella era la parola che albergava nella testa della mora da 20 minuti buoni. Era appena arrivata in uno di quei villaggi in cui si trascorrono le vacanze estive insieme ai proprio genitori, amici o cose del genere, e una parola per descrivere quello che stava accadendo intorno a lei era proprio quella, confusione.
Sperava di avere una bella vacanza dove poter leggere un libro e prendere il sole in tranquillità. Ma si era illusa. Fino a quel momento aveva solo visto uomini che trasportavano, sotto 40° gradi, valigie grandi quanto armadi, mogli che correvano dietro ai propri mariti e come se non bastasse le solite oche senza cervello e quei tipi tutti muscoli che se la tiravano e che la prendevano in giro.
 “Odiosi” pensò con disprezzo. Forse lo avrete capito già, ma lei faceva parte della “bassa società scolastica” più comunemente chiamata sfigati, secchioni e chi più ne ha ne metta.
Ma lei era diversa. Era sicuramente una di quelle figlie che ogni genitore vorrebbe e se faceva la “secchiona” era per assicurarsi un futuro. I suoi pensieri furono interrotti da sua madre, che la chiamava per dare una mano con le valigie.

Vacanze di merda” penso.                           
 
                                                 
 
                                                                                                                                  *
 
 
 
Sua madre l’aveva costretta ad andare a quella specie di “cerimonia d’iniziazione”, una stupidata in poche parole, che si teneva quella sera nella parte centrale del villaggio. L’aveva subito lasciata sola, per mandarla a fare conoscenze e soprattutto per parlare con qualche casalinga disperata come lei. Una cosa era sicura, era indubbiamente a disagio davanti a tutti quei ragazzi, cosi si andò a sedere in un angolino in disparte, ma evidentemente non sfuggì all’occhio della rossa che si andò a sedere accanto a lei per chiacchierare. La mora all’inizio parve intimorita ma poi si lasciò andare alle chiacchiere.

« Andiamo in spiaggia -disse tutto d’un tratto Jessie- ho visto i ragazzi carini che abitano accanto a me andare lì! Vieni te li faccio vedere. » le disse facendole un occhiolino.
 
 
Il sole stava tramontando, proiettando una luce particolare sul viso mulatto di uno di quei ragazzi che mi aveva appena fatto vedere. Gli stessi ragazzi di prima, che più che ragazzi erano adoni, fecero un falò insieme a tutti quelli che si trovavano li intorno. Una bionda vedendo le due ragazze in disparte le invitò. La rossa non ci mise molto ad accettare e la mora la seguì sconsolata. Si sedettero in cerchio e si formarono dei piccoli gruppi.

«Facciamo un patto. » disse di punto in bianco la bionda di prima.

«Spara»

«Voglio che sia la migliore vacanza di tutti i tempi, quindi perché, invece di fare le solite presentazioni che assomigliano di più ad una seduta psicologica, non ci scopriamo noi? »

I ragazzi fecero una faccia confusa.

«Nel senso che- continuò la bionda- ci conosceremo giorno per giorno senza parlare della nostra vita.»

La combriccola annuì divertita ed eccitata allo stesso tempo.

Si preannuncia un’estate molto divertente” pensò la mora, cambiando idea.




E’ cosi che il 15 giugno 2012 Madison inizio a fare conoscenza, dando una svolta colossale alla sua vita. Ma lei ancora non lo sapeva.
 
 
 
                                                                      
 









«Io sono Zayn.»

«Madison.» disse la ragazza, arrossendo al sorriso del ragazzo.
 
 
 







                                                                                                                               *
 
 
 






3 mesi dopo
 
 
 
 
 




« Che orgoglio del cazzo che hai, fattelo dire.»
«Stai zitta.»
«Ma dove si è vista mai una situazione del genere.»
«Ti prego, stai zitta.»
«Ma ti rendi conto? Dopo tre mesi non gli hai ancora detto che ti piace! Ma dai! E ora che stiamo partendo voglio vedere come lo saluti!» 
« Che cazzo dovevo fare scusa? Dopo di oggi non ci vedremo più e io vado la e gli dico ehi senti Zayn mi piaci da tre mesi, addio? E’ ridicolo dai!»
« Meglio di niente! Vabbe teniamoci in contatto stronzetta! Vado a salutare le ragazze, vai da lui e muoviti.» disse categorica Jessie.

Una parola!

M’incamminai verso il gruppetto di quattro ragazzi che stava caricando le valigie in macchina.

«Ehi ragazzi è venuta l’ora dei saluti!» li richiamai.
Forse era meglio che stavo zitta, dal momento che mi ritrovai schiacciata tra Niall, Louis, Liam e Harry.
« Non respiro!» dissi annaspando in cerca d’aria.
« Mi mancherai un mondo pasticcino!» disse Louis staccandosi con le lacrime agli occhi.
« O mio Dio che femminuccia!» Dissi scoppiando a ridere per non piangere.
« Lo sai che è molto emotivo.» Disse Harry prendendolo in giro e accarezzandogli i capelli come si fa con un cane. I ragazzi scoppiarono a ridere.
« Ok abbraccio di gruppo! -disse Liam- Maddie il nostro numero di telefono ce l’hai, anche se siamo lontani puoi chiamare quando vuoi, lo sai vero?»
« Certo ragazzi, grazie di tutto -dissi con le lacrime agli occhi, lasciandomi commuovere- Ok allora questo è un arrivederci vero?»

Annuirono con gli occhi lucidi e ritornarono a caricare le valigie.

Mi voltai e all’improvviso il mio cuore smise di battere vedendo venire verso di me Zayn. La canottiera bianca era attillata come i pantaloni di tuta grigi che portava, i capelli neri erano abbassati in un ciuffo, che svolazzava a destra e sinistra a causa del vento. Insomma la figaggine in persona.

«Ehi»
«Ciao Zayn» 
Lui sorrise dolcemente vedendo il rossore propagarsi nelle mie guance.
« Allora è un addio.»
« Sembra di si» dissi goffamente
« Beh allora ti auguro il meglio.»
«Lo stesso vale per te!» Dissi abbracciandolo e inspirando il suo profumo di menta e tabacco.
«Hai fumato?!»
« Sgamato!» E scoppiammo a ridere.

« Maddie dobbiamo andare, muoviti!» urlò mia madre dall’auto.

« Arrivo! – risposi, girandomi poi a guardarlo un’ultima volta- Ok è arrivato il momento..Addio Zayn.»
Lui mi baciò dolcemente una guancia, che subito si tinse di rosso e mi guardo tristemente andare via.
 




Mi sarebbe mancato.
 








Molto.
 
 
 








                                                                                                                                     *
 
 
 
 
17 Settembre 2012
 




“Bentornati a scuola!” WTF?! Ma mi prendono per il culo?!

Entro nella mia classe e mi siedo al mio solito banco in terza fila crollando con la testa sul banco.  RIVOGLIO LA MIA ESTATE, I MIEI AMICI, IL MIO ZAYN…
« Buongiorno ragazzi! Spero avrete passato bene le vacanze!»

Miiiinchia si mette pure la professoressa mo! Non basta piangermi addosso per i cazzi miei!

« Quest’anno avremo tre nuovi compagni che passeranno l’anno scolastico con voi, mi aspetto che li trattiate bene e li aiutate a recuperare ciò in cui sono rimasti indietro. Bene ve li presento, entrate prego, -disse rivolgendosi ai tre fuori dalla porta- Loro sono Julie Portier, direttamente dalla Francia,-additando una ragazza minuta con gli occhi azzurri- Jason Brown- un ragazzo alto e muscoloso- e l’ultimo credo sia in ritardo.» Concluse con una smorfia irritata.

Appena terminata la frase, la porta si apri rivelando il nuovo ragazzo, che con il fiatone si giro verso la classe chiedendo scusa.
 
 
 




O. mio. Dio.
 
 
 






«Zayn?! »

«Madison?! »
 
 
 








“ E poi c’è questo uccello canoro
che pensa di morire ogni volta che cala il sole.
 
E la mattina quando si sveglia
è così sconvolto di essere vivo
che si mette a cantare la sua melodiosa canzone.
 
Io canto da ogni mattina da quando ti conosco.”
 

  
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