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Autore: Hermione92    20/09/2007    11 recensioni
Hermione non riesce a rispondere ad alcune domande, Draco le confonde le idee facendola riflettere sulla sua vita e su chi ne ha le redini. Un'altra shot Dramione, spero vi piaccia e vogliate farmi sapere cosa ne pensate. Buona lettura, baci, Hermione92.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CARTA ED INCHIOSTRO

-ESCI DALLA MIA VITA-


Mi rigiro nel letto, e' notte fonda e non riesco a dormire. Scosto le coperte dalle mie gambe e appoggio i piedi per terra. Rabbrividisco al contatto della mia pelle con il freddo del pavimento. Mi alzo in piedi, indosso il mantello sopra la camicia da notte ed esco dal dormitorio. Sorpasso il ritratto della Signora Grassa e sono in corridoio. Vi chiederete perche' la brillante studentessa Hermione Granger, sempre rispettosa delle regole, stia camminando per la scuola di notte, senza che sia il suo turno di ronda, vero?

Be'... la verita' e' che non lo so nemmeno io.

So bene che tutti credono che io sappia ogni cosa, il che spiega molto brevemente il perche' mi hanno soprannominata So-tutto-io. Ma questa volta e' diverso. Lo credevo anch'io sapete? Ero sempre preparata su ogni argomento, su ogni piccola cosa. Potevano farmi qualsiasi domanda e avrei risposto.

Credevo di conoscere tutto.

Ma oggi, be' ormai dovrei dire ieri, tutte le mie convinzioni sono vacillate. Credevo di essere in grado di spiegare tutto, di rispondere a domande piu' svariate.

Ma non e' vero.

Come dicevo questa mattina, o ieri se volete, e' successa una cosa che non avrei mai creduto possibile e a cui non riesco a dare una spiegazione. Avete presente Draco Malfoy? Si' quel ragazzo biondo, di Serpeverde, che odia i Babbani ed i Mezzosangue. Ecco la colpa e' sua. Avevate qualche dubbio? E' cosi' insensibile, cosi' maledettamente sarcastico, cosi' stronzo, cosi'... cosi'... visto? Non riesco piu' nemmeno ad insultarlo!

Ma andiamo per gradi: dicevo? Ah, si'... ci siam scontrati mentre andavamo nella Sala Grande, fin qui niente di strano... insomma mi ha insultata, come al solito.

Ma i nostri occhi si sono incrociati e io non ho capito piu' niente. Perche' mi ha fatta sentire in quel modo? Come ha fatto?

Io ho il mio autocontrollo, sempre... ma non in questo caso. Sono arrossita, di fronte a lui! Di fronte a Malfoy, ve ne rendete conto? E ora non riesco a prendere sonno pensando e ripensando a quegli istanti, a quei brevi istanti che mi hanno totalmente confusa. Ma non riesco a trovare una spiegazione. Sono rimasta immobile, mentre lui si allontanava con il solito ghigno stampato in faccia. E non e' da me, per niente.

-Granger...- una voce fin troppo familiare arriva alle mie orecchie e mi blocco, impietrita, al centro del corridoio -Cosa ci fa in giro una ragazza come te a quest'ora di notte?-.

-Be'...- mi giro -Cosa ci fai in giro tu, a quest'ora di notte.- lo guardo, la debole luce prodotta dalle fiaccole sparse per il corridoio di questo piano illumina i suoi lineamenti e il suo riflesso danza negli occhi di Draco. Ma io non dovrei guardarlo, per niente.

-Touche.- ghigna, passandosi una mano tra i capelli -Ma... per me e' una cosa normale, Granger. Che dire di te?- mi guarda, come se volesse scrutarmi nel profondo, ma non devo fargli vedere che mi intimorisce, anche perche' non credo sia questo a confondermi... e'... non lo so... non ne ho idea.

-Non mi sembra di dover rendere conto a te di quello che faccio.- dico, cercando di mantenere la mia voce distaccata e totalmente disinteressata.

-Granger, Granger, Granger...- ripete, facendo un passo verso di me -Non credi che provocarmi sia un tantino svantaggioso per te?-.

-Svantaggioso?- chiedo, sgranando gli occhi -Ammesso che tu possa farmi un incantesimo decente senza utilizzare una Maledizione Senza Perdono che ti ha insegnato tuo padre...-.

Senza che io possa reagire si avvicina fulmineo e mi afferra il polso con la mano, indietreggio, cercando di liberarmi, ma sono consapevole che la mia forza e' minore della sua. Arrivo ad appoggiare la schiena contro il muro e sento che abbassa la testa verso di me, portandola ad un lato della mia faccia, riesco a percepire il suo respiro caldo sull'orecchio e sul collo.

Perche' diavolo sto tremando?

-Paura Granger?- mi sibila in un orecchio, la voce piu' irritante che abbia mai sentito... ma e' anche quella che mi fa sentire uno strano guizzo nello stomaco.

-Dovrei?- chiedo, strafottente, senza cercare di farlo ragionare, senza convincerlo a liberarmi. Voglio sentire la sua mano sul mio polso, il suo corpo che mi costringe a stare con la schiena contro il muro. Voglio averlo accanto.

E io, io che credevo di sapere tutto, non riesco a capire il perche'.

-Non ti conviene giocare con il fuoco...- mi dice, sfoggiando ancora il suo ghigno migliore, quello che ogni volta riserva a me -Ritira immediatamente quello che hai detto.- dice, ora la sua voce e' ancora minacciosa, ma non m'importa. Voglio sapere perche' un ragazzo stronzo come lui e' in grado di farmi sentire in questo modo, perche' mi trovo a desiderarlo vicino a me... io non so la risposta, ma forse puo' darmela lui, non credete?

-Tu saresti il fuoco?- chiedo, con voce roca.

-Hai gia' fatto troppi danni, Granger.- dice, staccandosi da me -Smettila di provocarmi...-.

-Che danni?- mi sorprendo a chiedergli.

-Su... una So-tutto come te non ha capito una cosa cosi' banale?- ghigna ancora, mentre io lo guardo negli occhi e... per un attimo ho creduto di vedere la malinconia coprire il suo solito sguardo.

-No.- non o perche', ma ho detto la verita', anche se forse non avrei dovuto.

-Esci dalla mia vita, Granger!- dice, lasciandomi il polso.

Perche'?

Perche' non riesco a capirlo?

Perche' non sono in grado di leggergli dentro?

-Perche'?- lo chiedo a lui, mentre si allontana. -Perche'?- ripeto. E si ferma.

-Perche'? Tu chiedi perche' a me? Non hai giocato abbastanza?-.

-Anche tu hai giocato Malfoy... le nostre frecciatine, le battute sarcastiche... tutto... e ora questo... perche'?-.

-Te lo dovrei chiedere io. Non lo capisci? Non sei come tutti ti dipingono, tu non fai quello che fai perche' lo vuoi veramente... e' solo che e' tutto quello che si aspettano da te.-.

-Non e' vero...- vacillo, mentre lui si gira.

-Ah, no? Io e te non siamo tanto diversi. Anch'io faccio quello che ci si aspetta da me. Esci dalla mia vita, non devo dire altro.- mi guarda ancora per qualche secondo e io non riesco a muovermi.

-Che colpa ne ho se quello che si aspettano da me e' quello che voglio fare?-.

-Analizziamo la situazione...- comincia -Tu non vuoi deludere nessuno, mai. Per questo non capisci il perche', per questo non hai mai la vera felicita': perche' non fai quello che vuoi tu. E' cosi' semplice!- sogghigna, vedendo la mia espressione di pura incredulita'.

-Allora perche' tu non ti ribelli?- chiedo, facendo un passo verso di lui.

-Non e' semplice come lo e' per te. Tu non conosci mio padre.-.

-Scappa. Per una volta non fare quello che si aspettano da te! Ribellati! Fa qualcosa, qualsiasi cosa... se e' vero quello che dici devi fare esattamente quello.- sembra valutare quello che ho detto.

Posso sapere perche' ho deciso di parlare con lui? Perche' non sono scappata? Perche' sto parlando con lui e credo che quello che dice e' vero?

Credo di no, vero?

-Forse.- mi concede alla fine -Forse...-.

-Scusa? Dopo tutto il tuo discorso mi sai dire solo questo?- ok, ora non capisco definitivamente niente.

-Non perdere tempo con me. Esci dalla mia vita.- ripete ancora.

-Io non ci sono mai voluta entrare!- urlo -Non ho mai preteso di diventare oggetto delle tue battute! Non mi e' mai piaciuto essere sempre la tua vittima preferita!-.

-Non ho scelto nemmeno io di pensare a te! Non ho scelto di sentirmi strano in tua compagnia e di non capire il perche'! Non ho mai scelto niente di tutto questo! Ma voglio che tu esca dalla mia vita, ora!- urla. Lo guardo, Draco Malfoy non aveva mai perso le staffe, mai prima di questo momento.

-Pensare a me?- chiedo, quando finalmente realizzo quello che ha detto e lo elaboro nella mia mente.

-Esatto! Cazzo Granger possibile che tu non riesca a capirlo? Non riesco a non pensarti! Per starti vicino ho solo i nostri battibecchi! Non e' da me! E per questo mi odio! Provo cose che non dovrei provare, mai. Io-non-posso.- scandi', avvicinandosi a me fino a distare pochi centimetri.

-Tu non puoi? Io cosa dovrei dire? Sei Draco Malfoy! Sei un insensibile! Sei... sei tu!- lo guardo, senza riuscire a smettere di pensare che c'e' qualcosa che non va in quella situazione, qualcosa che non quadra. Forse tutto, perche' tra me e lui non dovrebbe andare cosi' -Chi ti dice che non puoi provare sentimenti, Malfoy? Tu, o tuo padre?-.

-Sono Draco Malfoy.- sbotta', guardandomi negli occhi -Io non posso, per niente. Il motivo e' cio' che sono. Il motivo sono io.-.

-Succube di tuo padre!-.

-Io? Stai sempre con Potty e Lenticchia, o sbaglio? I tuoi cari protettori, non puoi comportarti male... chissa' cosa penserebbero di te!-.

-Io non sono una snob come te! Io non ho paura di quello che provo.- ne sono veramente convinta? Non lo so.

-Esci dalla mia vita, Granger.- ripete ancora.

-Usciro' dalla tua vita solo se lo farai tu!- gli urlo ancora, tra le lacrime.

Succede una cosa che non ho per niente programmato, una cosa che non e' da me... o forse non e' per come gli altri mi dipingono. Ma non e' nemmeno da lui, da Draco Malfoy.

Ci stiamo baciando.

In mezzo ad un corridoio ed in piena notte.

Ho le mani tra i suoi capelli, mentre le sue sono gia' sotto il mantello che mi accarezzano le gambe e la schiena.

Non e' da noi, ma sapete una cosa?

Mi piace da morire! E per la prima volta in vita mia mi sento viva, sento di avere in mano la penna che sta scrivendo la mia storia, il mio destino.

-Granger...- si stacca e mi guarda.

-Si'. Usciro' dalla tua vita...- riesco a sussurrare, con un groppo in gola.

-Granger...- ripete.

-Anche tu, esci dalla mia vita. Non e' da noi.- e me ne vado.

Io che sapevo tutto, io che ero certa di conoscere ogni cosa in questo mondo ora non riesco a capirne una.

Perche' sto cosi' male? Perche' lui?

Non riesco a chiudere occhio per tutta la notte, pensando alle sue parole e ai suoi gesti. Quando mi alzo dal letto e mi vesto prima di andare a colazione ho ancora il suo sapore sulle labbra, mentre riluttante metto lo spazzolino in bocca. Harry e Ron mi guardano preoccupati, per tutto il giorno.

Lui?

Non si fa vedere.

Sono uscita dalla sua vita.

L'ho fatto dopo quel bacio passionale dato per rabbia, dato con la frustrazione di essere cio' che dobbiamo ma non cio' che vogliamo.

Quel bacio che volevo veramente.

Ora e' sera, la cena e' stata servita come al solito, il mio sguardo vaga spesso sulla tavolata dei Serpeverde, con la speranza di vederlo, e ogni volta che il mio sguardo incontra il suo mi sento tremare.

E mi chiedo perche' ci sforziamo cosi' tanto di essere quello che gli altri vogliono se la cosa ci rende infelici? Perche' crediamo sia meglio vivere la nostra vita come farebbero gli altri invece di come faremmo noi?

Perche' sprecare la nostra vita se alla fine non possiamo cancellare niente e ricominciare da capo?

Noi non siamo fatti di carta ed inchiostro.

Noi non abbiamo della scolorina per cancellare momenti che fanno male, momenti duri, momenti felici. Ma forse e' proprio questo che ci da la possibilita' di scegliere: il sapere che non c'e' nessun modo per tornare indietro.

Quella carta, quell'inchiostro sono destinati ad altri... a cio' che gli altri vorrebbero che fossimo.

Io non sono carta e inchiostro, non voglio piu' esserlo.

Io non sposero' chi voi vi aspettate, io faro' di testa mia. Io studiero' solo perche' voglio farlo, per quei voti che per me sono la cosa piu' importante. Io saro' me stessa.

Io mi sono innamorata.

Questo non si puo' comandare.

Volete cancellare tutto?

Provateci.

E' la mia vita. Il mio foglio. L'inchiostro? Il mio sangue.

Non c'e' niente di vostro.

Io non voglio lasciarvi in mano la mia vita. Sono io che decido. E l'ho fatto.

Mi sono alzata in piedi e mi sono avvicinata ai Serpeverde. E ho baciato Draco. Non mi importavano gli sguardi degli altri, il sorriso soddisfatto di Silente, il disgusto di Piton.

E' la mia vita.

Io non sono carta ed inchiostro.

Io li ho in mano.

Posso creare la mia vita, distruggere cio' che ho. Vivere veramente o lasciarmi andare.

Ma non potro' mai cancellare niente.

Mai.

E non ho intenzione di farlo.

Non usciro' dalla sua vita.

Il nostro sangue sembra essersi unito, formando un'altra tonalita' d'inchiostro. La carta sembra essere una sola, per due... ci importa?

No.

Ed e' bastato un solo attimo.

Perche' si sa... ci sono momenti in cui per un secondo la tua vita cambia per sempre.

Basta anche solo un secondo.

-Perche'?- mi chiede, quando ci stacchiamo per riprendere fiato.

-Io... credo che sia la cosa che mi aspetto da me...-.

-Sarebbe?- domanda, guardandomi negli occhi.

-Fare come voglio. Vivere come voglio.-.

-Prendere in mano la piuma...- mi sorride -...intingerla nel calamaio...- mi scosta una ciocca di capelli dal viso -...e cominciare a scrivere...-.

Come andra' a finire?

Non lo so.

Ma e' questo il bello della carta e dell'inchiostro.

Finche' non arrivi alla fine non saprai mai qual'e' il tuo destino.


Hermione Jane Granger





Note dell'autrice: so bene che ho delle fic da terminare, ma in assenza dell'ispirazione ho scritto questa shot. Non era per niente programmata, l'ho scritta di getto. Sinceramente non saprei come definire questa fic. Fatemi sapere se vi e' piaciuta, se avete consigli o critiche sono bene accetti. Grazie, baci, Hermione92.

  
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