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Autore: _xonedssmile_    04/03/2013    0 recensioni
Ripensai alle parole di Mia < < : ‘’ vorrei essere proprio come quella rondine e volare via da questo maledetto ospedale!’’ > > sorrisi.
Avevo finalmente realizzato che Mia era volata via,proprio come quella rondine che si accingeva a spiccare il volo…
Era volata via verso un luogo migliore.
Genere: Drammatico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era una giornata come tante,una giornata afosa di fine Agosto caratterizzata da un sole che emanava calore incorniciato da una cielo blu come il mare…
 
Erano all’incirca le 16 del pomeriggio ed io e Mia avevamo deciso di fare una passeggiata lungo il Tamigi,per goderci quelle ultime giornate prima che lei ripartisse per l’Italia.
 
< < : mi mancherà Londra… > > disse con una leggere nota di malinconia abbassando lo sguardo.
 
< < : però mi mancherai soprattutto tu! > >  spostò il suo sguardo sul mio viso,facendo incontrare i suoi occhi con i miei e ipnotizzandomi in una maniera che solo lei conosceva.
 
Avvicinai la mie labbra alle sue facendole congiungere in un bacio casto a fior di labbra…
 
< < : oh Liam… > > disse tirandosi indietro,non amava le manifestazioni d’amore,soprattutto se in pubblico.
 
Mi allontanai imbarazzato,sorridendo debolmente.
 
Ripresi la sua mano e la esortai a continuare a camminare…
 
< < : anche tu mi mancherai… > > guardai verso l’orizzonte,spostando il mio sguardo da un viso all’altro.
 
Se c’era una cosa che odiavo era parlare di quell’argomento,volevo godermi tutti,quegli ultimi giorni,senza pensare che mi sarei separato da lei,forse per sempre…
 
Osservai il suo viso:da un paio di giorni era diventata pallida,ma ogni volta che gli chiedevo cosa stesse succedendo mi rispondeva con una semplice < < : stò bene non preoccuparti. > >
 
< < : che ne dici se ritorniamo a casa,comincio a sentire molto caldo. > >  era una bugia,una delle tante che dicevo nell’ultimo periodo per riportarla a casa e farla riposare,visto il pallore.
 
< < : ma Liam,io… > > anche per quella volta dovetti zittirla con un gesto della mano.
 
< < : me la pagherai! > > sorrise,ah quant’amavo quel sorriso.
 
La presi sotto braccio e la condussi verso la macchina per dirigerci a casa.
 
Dopo aver fatto con la macchina il lungo tragitto arrivammo alla villetta,immersa nella vegetazione.
 
< < : mi mancherà anche il nostro adorato ‘’nido d’amore’’ > > adoravo quando la chiamava così.
 
Poggiai le mie mani sui suoi fianchi e insieme entrammo in casa.
 
Il pomeriggio passò normalmente,giocammo alla PSP come eravamo soliti fare…
 
Non si trovavano facilmente in giro ragazze a cui piacessero i così detti ‘’giochi per maschi’’,a cui piacesse da impazzire il calcio!
 
< < : Liam è pronto,vieni a tavola dai! > > mi chiamava come se vivesse in casa con un bambino.
 
Sentì la sua voce calda e armoniosa fino al mio studio dall’altra parte della casa.
 
Corsi in salotto ormai la fame si faceva sentire.
 
< < : ah finalmente! > > sorrise debolmente prima di cascare a terra.
 
Nel tentativo di ‘’salvarsi’’ si aggrappò alla tovaglia che adornata il tavolo,portando con sé tutti i vari oggetti che erano poggiati sopra.
 
Il mio cuore balzò in gola,cominciando a battere come se avessi corso 12 minuti ininterrottamente.
 
< < : Mia,cosa ti succede,svegliati! > > cominciai a scuoterla sperando che si rialzasse,ma non successe un bel niente.
 
La presi in braccio portandola dritta dritta all’ospedale più vicino,in modo da non perdere tempo prezioso,tempo che sarebbe potuto costare la vita a Mia.
 
Arrivati nel luogo predefinito entrai nella sala d’attesa,cominciando a urlare < < : vi prego,qualcuno mi aiuti! > >  cercando di attirare l’attenzione di qualcuno.
 
Mi si avvicinò un’infermiere che prese Mia in braccio per poi adagiarla su una barella poco distante e libera.
 
< < : preso,codice rosso! > > a quelle parole sentì il sangue gelarsi nelle vene,’’codice  rosso’’?Mia poteva morire?forse era così,o forse no…
 
< < : mi scusi ma cosa sta succedendo?cosa è successo alla mia ragazza!? > > comincia a sudare freddo.
 
< < : è un codice rosso,è molto grave faremo degli accertamenti per vedere cosa gli sia successo,più tardi le faremo sapere! > > lo vidi allontanarsi verso una della tante sale.
 
Mi sedetti su una sedia e poggiai la mia testa tra le mani,pensando e ripensando a quello che stava succedendo!
 
Le ora passarono e l’attesa si faceva stressante e snervante,finchè non mi si avvicinò un medico.
 
< < : è lei il signor Payne? > > alzai lo sguardo fissando i miei occhi nei suoi.
 
< < : si,c’è qualcosa che non va con Mia? > > mi alzai in piedi.
 
< < : Mia si è svegliata e voleva urgentemente parlare con lei… > > sottolineò la parola ‘’urgentemente’’.
 
< < : le sue condizioni sono stabili,ma la sua salute non è buona,per niente… > > quelle parole mi preoccuparono.
 
< < : ora se vuole seguirmi… > > il medico mi condusse fino alla stanza di Mia,la  186.
 
Entrai,la stanza era ben illuminata dal grande lampadario,dovevano essere le 3 di notte.
 
Mi guardò per qualche istante…
 
< < : Liam,siediti! > > mi indicò una sedia vicino al suo letto.
 
< < : ho saputo che dovevi dirmi una cosa urgente… > > la guardai e feci una smorfia seria.
 
< < : si bhè,è un problema che ti nascondo ormai da mesi,non volevo preoccuparti quindi capiscimi se non te l’ho detto prima… > > non riuscivo ad afferrare il collegamento tra quelle parole.
 
< < : Liam… > > prese le mie mani < < : ho un tumore… > > la calma con cui pronunciò quelle parole mi lasciò spiazzato.
 
< < : Mia… > > una lacrima bagnò la mia guancia < < : no non è possibile! > > guardai in un punto indefinito della stanza.
 
Lei mi guardò e trattenne a stento le lacrime.
 
< < : perché l’hai fatto? > > gli chiesi.
 
< < : non volevo farti preoccupare,non volevo che niente interferisse con la felicità di questi miei ultimi mesi a Londra! > > prese le mie mani per poi farle congiungere in una stretta.
 
Le lacrimi cominciarono a uscire copiose dai miei occhi,fino a bagnare anche il letto e la mano di Mia.
 
< < : ormai non ho più possibilità,potrei curarmi la le possibilità di sopravvivenza sarebbero pochissime,quindi attenderò la fine… > > quelle parole causarono un’altra pugnalata al mio cuore.
 
< < : non c’è proprio niente? > > chiesi per l’ultima volta.
 
< < : no… > > ed anche quell’ultima speranza scivolò via,facendomi vedere per un secondo il mio futuro:buoi e oscuro,ecco come lo vedevo.
 
*****
 
 
Da quel giorno in poi la mia vita cambiò radicalmente:stavo tutto il giorno in ospedale,stavo tutto il tempo vicino a lei,non volevo perdere nemmeno un istante,ogni secondo era prezioso!
 
Erano passati 5 mesi e le sue condizioni di salute erano peggiorate,poteva spegnersi da un momento all’altro.
 
< < : Liam… > > mi disse con la voce flebile < < : vedi quella rondine alla finestra? > > mi girai ed osservai per poi annuire alla sua domanda…
 
< < : vorrei essere proprio come quella rondine e volare via da questo maledetto ospedale! > > riprese fiato,ormai respirava a fatica.
 
Poi si girò nella mia direzione…
 
< < : Liam,ricorda che ti amo! > > mi diede un bacio casto,le sue labbra erano incredibilmente fredde.
 
< < : se non ti dispiace io andrei un attimo alla macchinetta a prendere una bevanda… > > come unica risposta ottenni un suo sorriso.
 
Uscì dalla camera per poi addentrarmi nei vari corridoi di quell’imponente ospedale.
 
< < : sbrigatevi,non abbiamo altro tempo da perdere! > > cercai di captare da quale direzione venissero le voci,poi capii che  provenivano dalla stanza di Mia.
 
Corso più in fretta che potevo,ma quando arrivai lì ormai non c’era più niente da fare…
 
Un medico uscì dalla stanza con il volto chino,rivolto verso terra…
 
< < : mi dispiace,Mia è… > > esitò qualche istante < < : è morta!  > > mi sentì mancare poi cominciai a piangere a dirotto.
 
La ragione della mia vita se ne era andata,per sempre...
 
*****
 
 
Era passato tanto tempo da quando Mia era morta e mi mancava terribilmente!
 
Mi mancava  tutto di lei:il suo sorriso,il suo sguardo,il suo carattere…
 
Si era portata per sempre una parte di me.
 
< < : papà,io vado a giocare dai miei amici! > > gli feci cenno di si poi ritornai a guardare verso l’orizzonte:una rondine si era posata sul muretto!
 
Ripensai alle parole di Mia < < : ‘’ vorrei essere proprio come quella rondine e volare via da questo maledetto ospedale!’’ > > sorrisi.
 
Avevo finalmente realizzato che Mia era volata via,proprio come quella rondine che si accingeva a spiccare il volo…
 
Era volata via verso un luogo migliore.
 
 
 
SPAZIO AUTRICE:
 
Hi,rieccomi con una nuova OS HAHAHAHAHAHHA c’:
 
bhè che dire,so che è corta ma l’ho scritta di fretta poiché a una certa donna *tossisce* mamma *tossice* serviva il pc lol.
 
Mi sono rattristata scrivendola HAHAHAHAH :c
 
Scusate gli eventuali errori,sia di battitura sia di grammatica,non ho avuto tempo di rileggerlo per la questione elencata sopra (?).
 
Devo dire che questa storia è DAVVERO deprimente,soprattutto la fine (a parer mio HAHAHAHAHAHAHAHA lol)
 
MI LASCIATE QUALCHE RECENSIONE *faccia da cucciola*
 
Grazie a chi lo farà!
 
Ci vediamo alla prossima belle pimpe senzuali<3
 
Baci,Ale :)
 
  
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