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Autore: LalieDalton    05/03/2013    0 recensioni
Dominique ha su di sé una condizione che il padre ha evitato per miracolo;
Dominique si porta dietro un destino maledetto per colpa di una vendetta passata;
Dominique è stata morsa, dal più crudele degli uomini ancora in vita.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dominique Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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La luna era un candido spicchio al centro di un manto blu scuro.
La notte era scesa in fretta; le nuvole erano sparite con l’ultima folata di vento ed adesso l’aria era secca, l’atmosfera era quasi statica.
Dominique stava seduta sotto alla sua quercia preferita, quella dalla quale non poteva essere vista dal castello, se non ad una distanza ravvicinata. Era nascosta a chiunque, tranne a chi sapeva che lei fosse lì.
Si era allontanata per “pensare”, era così che aveva detto a Molly, lasciandola all’Ingresso del Castello. Pensare era ciò che faceva negli ultimi dieci anni, da quella maledetta sera sulla spiaggia.

Si narra che vent’anni prima, un uomo capace di trasformarsi in lupo mannaro a proprio piacimento ferì il padre di Dominique, sfigurandolo in volto e costringendolo ad una dieta a base di carne cruda.
Ma non tutti sanno, che quell’uomo fosse ancora a piede libero; di come si era dato alla macchia tra i lupi e nessuno lo avesse mai trovato.
Non si era fatto vedere, finché quel terribile giovedì, durante la luna piena… non attaccò una bambina di sette anni, dai capelli biondi, sulla spiaggia di fronte casa.
Un morso, bastò solo quello, per segnare il destino della bambina.
Il padre, dilaniato dal dolore, cercò vendetta a lungo.
L’uomo-lupo trovò la morte, una settimana dopo, per mano di William Weasley. La faccenda fu insabbiata, poiché Greyback era un ricercato da ben vent’anni, e nemmeno il Ministero chiese giustizia per quell’omicidio.
La bambina crebbe, trasformandosi però ad ogni luna piena in un lupo mannaro. Le prime trasformazioni furono tranquille, per via delle numerose fiale di pozione anti-lupo. Ma man mano che cresceva e la ragazzina prendeva coscienza di ciò che diventava con la Luna Piena… i pensieri aumentavano e con essi l’orrore della propria identità.
Arrivò il momento di Hogwarts, e con essa la distanza dal nido familiare. Nessuno a proteggerla dalla luna, nessuno a controllarla. Ebbe la vicinanza di Victoire per soli due anni, prima di doversela cavare da sola a scuola, con solo la disponibilità della preside a concederle la Stamberga Strillante, come al suo predecessore Remus Lupin.
Come poteva mai affrontare una ragazzina quel peso?
La famiglia era a conoscenza di questo suo problema, ma tutti evitavano di parlarle, come fosse una cosa brutta ed ovviamente Dominique crebbe con questo pensiero di sé. Lei era qualcosa della quale non si doveva parlare.
Solo Rosie si azzardava a fare qualche battuta sul suo problema, dimostrando di non avere paura del suo lato lupo. Non erano nemmeno battute offensive, ed era il solo momento nel quale Dominique accettava sé stessa.

Ora, a diciassette anni, poteva andare dove voleva, fare tutte le magie che desiderava. Scappare, allontanarsi, fuggire.
Il suo unico pensiero era non dover più pesare sulla sua famiglia con la propria maledizione.
Bisognava solo terminare Hogwarts, e poi la libertà sarebbe stata finalmente sua.

Sollevò lo sguardo al cielo, osservando la luna.
Uno spicchio, orizzontale.
Appariva come un sorriso; un sorriso beffardo.
A ricordarle ciò che era, a ricordarle costantemente il suo legame a lei.
La sua nemesi e la sua unica compagna durante il Plenilunio.
Mostravano davvero sé stesse, entrambe, nella stessa notte.
Mostravano la loro completezza.
Così la luna piena, così Dominique lupo.

La bionda si morse il labbro inferiore, mentre una lacrima scendeva giù dalla propria guancia.
Lei, che aveva un ottavo di sangue veela nelle vene, si mostrava spendente il giorno, era bella Dominique...
Lei, che una volta al mese, diventava un mostro; era bella anche da lupo.
Rosie una volta era rimasta con lei, al sicuro con alcuni incantesimi. Le aveva scattato una foto, poiché non aveva mai visto sé stessa in forma di lupo.
Il manto era di un grigio perla, spendeva sotto la luna.

Era bella Dominique, bella e dannata.
Chi avrebbe mai potuto amarla?
Chi avrebbe mai accettato quello che era?
Maledetta e sola, per l’eternità.
 
Guardò ancora una volta quel sorriso beffardo, e serrò la mascella.
Avrebbe trovato il modo.
Avrebbe trovato la persona giusta.
Avrebbe trovato la felicità.

Avrebbe lottato ancora una volta, piegandosi comunque alla luna.
Avrebbe lottato, perché ne valeva la pena.
Avrebbe dimostrato alla luna, di saper sorridere meglio di lei.
Perché Dominique non avrebbe smesso di sorridere.

   
 
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