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Autore: BatChiappe    05/03/2013    7 recensioni
Non riesco a spiegare come mi sentì vedendo l’ottavo film della serie,
ma fu esattamente come quando lessi:
“La cicatrice non gli faceva male da diciannove anni. Andava tutto bene.”
Uscendo dal cinema sapevo che non ci sarebbe mai stato niente di simile.
Proprio come dicevano i cartelloni pubblicitari ‘tutto era finito’.
So che un semplice ringraziamento non sarebbe abbastanza,
ma voglio comunque dire grazie a J. K. Rowling,
per aver scritto Harry Potter,
per tutto l’universo di Harry Potter.
Per il mio rifugio.
Per Hogwarts.
La mia casa.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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- Music theme . leaving Hogwarts
 


 
 

 
 
 
 
 
 

In una giornata calda d'estate decise di scegliere un nuovo libro da leggere.
Decise di scegliere qualcosa di diverso dal solito, di gialli era appassionata e ne leggeva tantissimi, i romanzi rosa non la coinvolgevano particolarmente e di opere classiche gliene facevano leggere già tante a scuola. Un bel fantasy sarebbe stato l'ideale!

C'era quel libro... massì, sua nonna lo nominava sempre! Forse era arrivato il momento di leggerlo, ma non ricordava il titolo...

Scese nel seminterrato e prese una sedia per arrivare ai piani più alti della grande libreria di legno, dove la nonna teneva tutti i suoi vecchi libri. Era abbastanza fastidioso dover leggere su carta stampata, ma dubitava che un libro risalente addirittura all'infanzia di s
ua nonna esistesse in versione virtuale.
Dovette cercarlo per molto tempo. Poi lo trovò. Anzi, li trovò. Erano sei volumi polverosi, strappati e stropicciati, numerati sul lato. Cercò il numero uno ma con sua grande sorpresa partivano dal due e arrivavano al sette. Dove avrebbe dovuto esserci il numero uno c'era uno spazio vuoto privo di polvere. Qualcuno doveva averlo tolto da lì di recente.

Si affacciò alla camera dei fratelli per chiedere se avessero preso un libro dalla vecchia libreria della nonna.
Questi la guardarono con aria talmente stralunata, come se avessero saputo dell'esistenza dei libri in quel momento, decise che era una domanda stupida da rivolgere a loro.

Gettò allora un'occhiata al salotto dove sua madre davanti a bollette, fax, scontrini e calcolatrici faceva una serie di telefonate per lavoro. Quando le chiese se aveva preso lei uno dei libri della nonna lei le rispose con un frettoloso « Tesoro, lo sai che non ho tempo per leggere » La risposta di suo padre non fu tanto diversa.

Dubitava che l'anziana nonna fosse in casa. Che giorno era? Il trentuno? Sì, era il trentuno Luglio del 2069.
Giorno di tombola? Boh. Poteva anche essere. La nonna era quasi sempre alla parrocchia a giocare a tombola o a carte o a qualche gioco noioso che fanno gli anziani.

Arresasi all'idea che avrebbe dovuto trovare qualcos'altro da fare di poco faticoso in quella torrida giornata estiva si avviò verso la camera. Ma passando davanti alla finestra della cucina vide nel giardinetto, seduta su una sedia di plastica, una figura dai capelli argentei, un completo a fiorellini e un ampio cappello di paglia in testa. Era la nonna. Come mai non era in parrocchia?

« Nonna? » La donna anziana si girò e la nipote vide il volto rugoso solcato da una piccolissima lacrima
« Oh… » per qualche strano motivo si sentì come se avesse interrotto qualcosa di molto emotivo. Lei e la nonna non parlavano molto spesso, soprattutto perché lei non aveva voglia di ascoltare una vecchia signora parlare di quando era giovane, perciò si sentì in imbarazzo e tentò di girare i tacchi e andarsene « Scusa non… non volevo disturbarti »
« Non mi disturbi affatto, bambina mia » disse la nonnina sorridendo e asciugandosi la lacrima con il dorso della mano « Dimmi pure »
La ragazza si fece avanti.« Oh, bè… cercavo uno di quei libri che mi dici sempre di leggere, ma non trovo il primo… »
L’anziana donna alzò la mano che reggeva un libro dalla copertina verde e blu, che aveva tenuto sulle ginocchia fino a quel momento « Intendi questo? »
 
Harry Potter e la pietra filosofale diceva il titolo. La ragazza sembrò piuttosto sorpresa.
Quindi era lei che l’aveva preso. Per leggerlo
ancora? Doveva essere davvero un gran bel libro.
Si avvicinò alla nonna che le tendeva il libro. Le labbra le si curvarono in un sorriso intenerito.
« Dopo tutto questo tempo, nonna? »
Il viso della vecchietta si illuminò, carezzò la guancia della nipote e con lo sguardo le fece capire che non aspettava altro che qualcuno le facesse quella domanda.
« Sempre. »
 






 


Nessuna storia vive se nessuno vuole ascoltarla.
Le storie che amiamo di più vivranno per sempre dentro di noi.

Quindi, sia se tornerete indietro con I libri sia con il grande schermo
Hogwarts sarà sempre lì per accogliervi a casa.
 

J. K. Rowling














 

Non sapevo bene dove sarebbe stato più appropriato inserire la storia. Probabilmente tra le originali perchè non riguarda le vicende dei libri, ma le vicende di un lettore, ma poi ho pensato che non sarebbe stata visibile a tutti i fans di Harry Potter nel sito.
Chiedo scusa agli amministratori e spero che non mi lincino.

  
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