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Autore: Daleko    05/03/2013    2 recensioni
Non credeva fosse capace di arrivare a tanto, ma l'aveva fatto.
L'aveva fatto, e nulla poteva riportare il tempo indietro.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Era in veranda, con gli avambracci posati sulla ringhiera arrugginita dal tempo e dalle intemperie.
Andrew la guardava preoccupato.
«Guarda che ho visto la fascia in camera tua» disse a un tratto, rompendo il silenzio.
Clare si voltò verso di lui, sorpresa.
«Credevo di averla gettat..»
«No, non l'hai fatto» la interruppe bruscamente l'amico.
Clare si morse il labbro inferiore. Sentiva sua madre in cucina cantare canzoni natalizie. Dopotutto era inverno; ma non riusciva a rallegrarsene.
«Tutte queste luci, questi addobbi a festa..» mormorò «mi ricordano il tempo che passa.»
Andrew sospirò, impaziente. Infilò le mani nelle tasche dei jeans, guardando torvo la ragazza.
«Clare, non osare rifilarmi la solita balla del lavoro, dello studio o del non-ho-niente. Perfino Erica ha notato che stai male.»
Il ragazzo scosse la testa quasi rammaricato, quando l'amica tentò d'interromperlo.
 «NO, sta' zitta. Hai ripreso a tagliarti, hai mollato il maneggio, hai preso una settimana intera di malattia. Quindi tu ora o mi dici cos'hai, o ti trascino da Eric e facciamo i conti lì.»
Clare si voltò verso di lui. Le guance erano rigate di lacrime. «Ci è riuscito, ci è riuscito di nuovo» mormorò con un filo voce. La sua mano sinistra andò tremante in una tasca della giacca a vento, per prendere un'altra sigaretta. Andrew le fermò il braccio; improvvisamente, era impallidito.
«Ed ora cosa hai intenzione di fare? ..vuoi andare via?» chiese, in tono quasi speranzoso. Aveva capito le sue vere intenzioni, e quel che aveva capito gli piaceva meno che niente. Lei scosse la testa, alzando gli occhi. Ora avevano un bagliore strano, sembravano senza fondo. Era lo sguardo di una persona completamente divorata dall'odio. Ma il suo sorriso, oh, Andrew sentì che non avrebbe mai più dimenticato il suo sorriso, mai. Era un sorriso di sadica soddisfazione, un sorriso di tale orrenda gioia da fargli venire la nausea.
«No.. Clare.. Per favore.. Ti prego.. Dimmi che non hai fatto cazzate..» biascicò, in preda all'orrore.
Sentì un vociare indistinto al piano terra. Voci di uomini. Ormai aveva il cuore in gola. Non poteva essere.
«Clare..»
«Te l'avevo detto, no? Io lo dissi. Non potevo perdere. Non potevo. Lui doveva pagare. Doveva.
Doveva.»
Parlava quasi come se



quasi come se non riguardasse lei" pensò quella notte Andrew, ripensando agli avvenimenti di quella notte. Non poteva ancora crederci.. Ed ora era passato un altro anno. Già.
Non poteva crederci, ma ricordava perfettamente.
Non pensava che Clare sarebbe mai stata capace di uccidere, eppure l'aveva fatto fuori. Ma sapeva qualcosa che non sapeva la polizia quando era convinta di averla arrestata.


Se l'aspettava, dopotutto. Lei era sempre stata così. Sapeva che non avrebbe esitato.


Ma, pensò infine portando nuovamente la bottiglia di scotch alle labbra, non era comunque riuscito a guardare, mentre si gettava di sotto.
   
 
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