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Autore: Voel    05/03/2013    6 recensioni
Allungò le mani e lo strinse a se. – Ciao piccolo- sussurrò – quante cose che dovrai capire della vita e quante ancora dell'amore- Senza accorgersene portò il suo sguardo su Harry,il quale,notò,lo fissava già da un po'.
Gli altri sembravano essere spariti ormai.
- Ma devi sapere che ti amerò più della mia stessa vita. Ti amerò come ho amato solo una persona in vita mia,mio piccolo Edward Harold Tomlinson -
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le urla avevano ormai distrutto i suoi timpani che,stanco,era uscito dalla stanza per andare al bar. Erano le 3.15 e si trovavano in sala parto dal giorno prima. Cosa poteva prendersi se non un forte caffè? Sovrappensiero e molto lentamente bevve la sua dose di caffeina e si diresse verso la loro camera. Aveva bisogno di scaricare l'ansia; Un sacco di pensieri confusi e senza logica gli ingombravano la mente in quel momento che,sarebbe dovuto essere il più bello in assoluto della sua vita ma che,per qualche assurda ragione,non lo era. Si recò da Liam,il suo amico leale,nella speranza di trovare una soluzione ai suoi problemi. Ma,in cuor suo,sapeva di essere l'unico a poterne uscire. Troppe volte aveva affrontato quell’argomento con amici e parenti,ma mai nessuno era riuscito a capirlo. Forse parlava una lingua incomprensibile al mondo intero eccetto che a lui.
 Harry forse era l'unico che riusciva a fargli battere il cuore incessantemente;Forse era l'unico che avrebbe voluto ritrovarsi accanto nel bel mezzo della notte;Era l'unico al quale avrebbe voluto dedicare le sue attenzioni. E lo avevano capito tutti.. tranne loro. Forse erano follemente innamorati l'uno dell'altro o forse erano solo ottimi amici pronti a sacrificarsi  per l'altro.
Louis più di una volta aveva pensato che Eleanor,stanca di aspettare e con un irrefrenabile voglia di mettere a tacere le voci che giravano su quello che poteva esserci tra Louis ed Harry,avrebbe chiesto un bambino. E,giunto quel temuto momento,per qualche strana ragione accettò. Ci provarono,quel giorno stesso e poi l'intera settimana,e ancora tutto il mese fino a quando giunse il fatidico giorno. Le due paroline che desiderava ormai sentire dopo tutto quello sforzo e quella voglia irrefrenabile,erano arrivate. Ma Louis non si riusciva a spiegare come mai quel soave suono fu trasformato nel fracasso più fastidioso che avesse mai sentito. Eppure la nascita di suo figlio avrebbe dovuto farlo gioire: Ma si sa che niente ti rende felice se provoca la fine di qualcosa'altro che forse,stava per nascere.
Mentre Louis camminava su e giù per il corridoio,accompagnato dalla confusione delle sue idee e dalla profonda insicurezza che lo tormentava,sentì una mano posarsi sulla sua spalla. Un'immagine gli passò davanti agli occhi veloce. Un viso.
Sperando che fosse lui,si girò di scatto,accorgendosi che in realtà era un dottore,con un camice bianco,sulla trentina. L'espressione velata di alcun sentimento. Freddo.
Nulla di positivo,ma nemmeno nulla di negativo. Forse non voleva lasciare intuire nulla.
Il dottore strinse la presa sulla sua spalla e,puntando gli occhi nei suoi cristallini – Il suo bambino è nato,congratulazioni!- esclamò.
Mentre il dottore sorrideva per la buona notizia,Louis sentì un peso cadere nel suo stomaco e provocare un grande tonfo. Per quanto potesse sorridere,mettere in scena la felicità più falsa che avesse mai provato,sapeva di non potersi calmare.
Finalmente capì : Non era in ansia per il parto;Lui era in ansia per quello che poteva accadere dopo il parto.
Louis accennò allora quel sorriso,falso quanto una moneta di tre euro ,spalancando le porte della camera,entrò,ricevendo sguardi sorpresi  dai presenti.
Ma tra tutti gli sguardi,ce n'era uno che non lasciava trasparire alcuna emozione. Quegli occhi verdi e chiari erano così freddi,e quel sorriso così forzato; Ma nessuno sembrava farci caso in quel momento. Nessuno se non Louis.
Si diresse al lettino dove Eleanor,stanca,era stesa col bambino in braccio.
Allungò le mani e lo strinse a se. – Ciao piccolo- sussurrò
 quante cose che dovrai capire della vita e quante ancora dell'amore- Senza accorgersene portò il suo sguardo su Harry,il quale,notò,lo fissava già da un po'.
Gli altri sembravano essere spariti ormai.
- Ma devi sapere che ti amerò più della mia stessa vita. Ti amerò come ho amato solo una persona in vita mia,mio piccolo Edward Harold Tomlinson -
Pronunciate quelle parole,con il nome del bambino,gli occhi di Harry s'illuminarono di gioia,coprendosi rapidamente da un velo di lacrime. Louis lo guardò rassegnato e con compassione,prima di dare un bacio sulla fronte di suo figlio.
Dinanzi a tale natura,si rassegnò a vivere la sua vita trattando una ragazza come se fosse l'amore della sua vita e l'amore della sua vita come se fosse il suo migliore amico.
 
 
 
Louis ebbe un altro bambino.
Harry si sposò,diventò padre e coronò il suo sogno,diventando uno dei cinque cantanti di una band più famosa al mondo.
Entrambi morirono di vecchiaia,ma non si dissero mai quanto si amavano.
  
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