05/03/2013
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This is the end, Sasha
But I can’t move away from you
This is the edge of patience
But you’ll prove yourself to me
Still you drain my soul
Even though it hurts I can’t slow down
Walls are closing in and I hit the ground
With “there’s no tomorrow” echo in my mind
Just one last time
Ero a casa, dopo una pesante giornata di lavoro, potevo finalmente rilassarmi.
Non c'era nessuno.
Cercai in tutte le stanze, sperando di trovarla.
Niente.
Entrai in camera ; mi gettai sul letto, non accorgendomi di aver sotto il mio corpo, un foglio di carta.
"Senza il tuo amore, morirei."
Sasha.
Stavamo insieme da quasi tre anni e, avevamo deciso di andare a convivere.
Buttai la testa all'indietro, sul cuscino.
-Anche io Sas.
Pronunciai queste tre parole, come se potesse sentirmi.
Mi addormentai.
Durante il sonno, sentivo dei rumori, rimbombarmi nel cervello, sembravano delle macchine che mi bucavano il cranio, facendomi il lavaggio del cervello.
Mi svegliai di soprassalto.
Tutto era diverso, io mi sentivo diverso.
Sasha era stesa al mio fianco che dormiva beata, le lascia un leggero bacio sulla guancia e uscii di casa.
Davanti ai miei occhi si presentò un auto nera, vecchio stile, sorrisi e vi salii.
Zayn.
Mi sentii teletrasportato, quella macchina andava ad una velocità impressionante, in un battibaleno eravamo al bar.
Tutto era così strano.
Eravamo intorno ad un tavolo da biliardo con altre persone mai viste, con cui ora stavo parlando come se fossimo amici da una vita.
Anche Zayn era strano, aveva qualcosa di diverso.
Il cellulare mi squillò, avevo una brutta sensazione.
-Pronto, il sig. Payne?
-Sì sono io..
-C'è stato un incendio, qui a casa sua..
SASHA.
Lei era a casa, non aveva in programma di uscire.
-Sto arrivando.
Attaccai.
Chiamai Sasha, inutilmente, il suo telefono era staccato.
Presi Zayn per un braccio e lo trascinai fuori, aveva capito che qualcosa non andava.
Entrammo in auto e lui, mise in moto, in meno di un minuto eravamo a casa.
Le fiamme erano al centro dell'immagine che mi si proiettava davanti.
Per strada c'erano altre persone, tranne Sasha.
-Scusi, la mia ragazza è dentro, dovete aiutarla, vi prego..
-Ragazzo, si calmi, faremo di tutto..
-No, non avete capito, la mia ragazza, la ragazza che amo, è lì dentro, tra le fiamme, dovete aiutarla..
Il mio tono di voce stava aumentando.
-Mi dispiace figliolo..
Lo spinsi, lo strattonai-
-Se non la volete aiutare voi, ci penserò io.
Il pompiere cercò di fermarmi, a vuoto, ero deciso
Presi uno di quei giubbetti anti fiamme e entrai.
Tutto stava cadendo a pezzi, le porte erano in fiamme, tutte le vie per arrivare a lei erano inaccessibili.
Presi la rincorsa e mi buttai contro il muro, sfondandolo, mi sentivo superman, inbattibile.
Sfondai anche il muro successivo e qello successivo ancora, finché non la vidi.
Era seduta sul letto, con le ginocchia al petto, tremava, sudava,aveva paura.
Mi corse incontro abbracciandomi stretto, io ricambiai.
-Ho paura Liam..
La sua voce era tremolante.
-Non preoccuparti Sasha, sono qui, ora è tutto finito.
In quel momento sentii qualcosa dentro di me, come se avessi detto o fatto qualcosa di sbagliato.
La presi in braccio, a principessa, lei, teneva strette le sue braccia intorno al mio collo.
L'unica via di fuga era la finestra.
Presi un respiro enorme e..mi buttai di spalle.
-Sas, chiudi gli occhi.
Le baciai la guancia, sapevo che quella era l'ultima volta che lo facevo.
Atterrammo, sbattei la spina dorsale a terra, spezzandomela, lei cadde sopra di me.
Ero morto.
Ero morto felice, felice di aver salvato l'amore della mia vita.
Le ultime cose che sentii furono le sue lacrime sopra le mie labbra, le sue urla strazianti e le sue labbra sopra le mie.
-Ti amo Liam, ti amerò per sempre.
Ti amo anche io Sasha e non smetterò mai.