Finalmente il piano di Thanos. Ho cercato di renderlo più lineare possibile, spero di esserci riuscita. Un grazie a chi
legge, a chi commenta, e a chi ha messo la storia in memoria.
STARK TOWER|Laboratorio.
-Partiamo dall’inizio, l’attacco
alla scuola e il coma che ha colpito tutti i telepati.
La strategia di Thanos ad ogni conquista di un mondo,
quando non manda i Chitauri avanti e di inviare una
Esploratore, un alieno chiamato camunamente Battitore che sonda il pianeta alla
ricerca di agenti del posto da assoggettare alla causa. Ha vagato per tre
giorni sulla terra prima di arrivare
alla mia scuola e trovare terreno fertile.- la voce di Charles risuonava grave
nel silenzio del laboratorio, persino i computer, sempre accesi, sembravano ronzare più discretamente per non disturbare -Il coma indotto, la segregazione delle celle del Palazzo dello
spirito, il mio ringiovanimento è tutto dovuto al fatto che, prima che si
aprissero le porte, la mia mente avrebbe
dovuto essere segregata nel corpo di uno degli alieni mosca che conosciamo
bene. Essi non sono altro che dei fantocci dove è stata installata la
mente degli abitanti più potenti dei
pianeti conquistati da Thanos.- alzò le spalle
guardando Erik - … Sono scappato e le
porte sono state aperte prima che io potessi fare quella fine, Erik, che si è
avvicinato al castello ha assorbito il vantaggio della distorsione temporale
che grava sul palazzo, per questo anche lui è ringiovanito.-
Erik si lisciò il mento pensoso, aveva senso, era quello fra tutti che per
cercare Charles più si era avvicinato al Palazzo, e probabilmente il magnetismo
che gli aveva fatto tremare il casco sulla testa era frutto di questa
distorsione temperale, vallo a sapere. Tornò al presente quando sentì la voce
di Charles levarsi di nuovo - Scoperto questo capire la ragione degli attacchi
alla scuola, a Diane e ad Erik sono facili da intendere, così come la lista di
cui parlava Jean. Siamo stati catalogati
dall’alieno mandato in ricognizione come umani pericolosi da assoggettare alla
causa di Thanos per evitare di essere forza
distruttiva a favore della terra nella battaglia di assoggettamento , la missione
degli alieni era di volta in volta di recupero o di assassinio. Ovvero se
riuscivano a prenderci facilmente , bene, altrimenti avrebbero dovuto
ucciderci.-
Clint annuì appoggiato con il braccio lungo la spalliera della sedia su cui era
accomodata Natasha - Il tentativo di omicidio da parte di Emma ai
danni di Erik e Diane è presto spiegabile.- continuò il Professore, riottenendo
l’attenzione dell’arciere, per un momento perso ad osservare l’espressione
preoccupata della compagna - Diane si è rivelata abbastanza forte da riuscire a
tenere testa ad uno dei servi mosca di Thanos durante
il casino al centro commerciale, oltre che ad essere la ragione per cui Loki
è risorto dalle nebbie di Paura. -
-E io?- chiese Erik.
-Tu dovevi morire per il semplice fatto che il tuo potere è incompatibile con i
Servi Mosca, quindi per Thanos sei pericoloso ed
inutilizzabile.- Charles accennò un sorriso verso di lui vedendolo fare una
piccola smorfia a sentirsi dare dell’inutilizzabile - I Servi Mosca sono
sensibili agli attacchi mentali, questo l’avevamo capito, agli impulsi
elettrici…- Charles volse il capo verso Tempesta - Quindi mia cara ci sarai
molto utile durante la battaglia finale.- per poi spostare lo sguardo verso
Thor - ..Oltre a te ovviamente.-
-Bene…- esclamò Tony rinfrancato - Quindi possiamo dire di avere la battaglia
in pugno.- si sfregò le mani soddisfatto ottenendo qualche cenno affermativo da
i presenti.
Non
aveva idea di quanto fosse in errore.
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STARK TOWER|Infermeria
Erano passate due ore, ma
Diane non accennava a svegliarsi.
Loki osservava il tracciato nel monitor alla sua
sinistra, sperando di notare qualche piccolo picco di ripresa, ma niente, Diane
continuava a dormire. Le passò una mano sul viso, scostandole dalla guancia una
manciata di riccioli chiari chiedendosi se Emma, per caso, non le avesse
arrecato più danno di quanto Charles credesse.
In quei momenti, mentre cercava di tirare via dall’illusione in cui la
Frost l’aveva gettata, il Professore gli
era parso piuttosto provato, non glie ne avrebbe di certo fatto una colpa se
gli fosse sfuggito qualcosa, gli sarebbe solo dispiaciuto aver ucciso Emma troppo in fretta
per farla pentire di essere venuta al mondo.
Fermò la mano contro la guancia di Diane, non riusciva a capire se fosse di
temperatura normale, lui era sempre
freddo, come un pezzo di ghiaccio, sentiva Diane scottare, ma non aveva idea se
per febbre o per il loro dislivello di temperature corporee. Ora che ci faceva
caso, non si era mai reso conto di quanto la ragazzina gli risultasse calda e
morbida al tatto.
“Potrei
spezzarla con una mano come ho fatto con l’altra.” si disse “Non
è Sygin.”
Sygin era sempre stata debole di salute, più debole
di lui fisicamente, ma non così tanto da dargli la sensazione di poterla
rompere solo toccandola. Era una dea , Diane invece era una Midgardiana
e per questo estremamente fragile per lui.
Diane mosse la testa e Loki scansò la mano.
-Diane?- la chiamò.
Diane emise un basso gemito sollevando
la mano destra per farla sbattere di dorso contro il cuscino, la vide aprire
gli occhi , un momento, prima di richiuderli con una smorfia . Fu per questo
che Loki si disse di aver visto male… Che gli occhi
di Diane non potevano essere di quel colore, ma che erano del solito blu che
aveva imparato a conoscere.
-Diane.- ripetè, stavolta
con voce più ferma.
-Loki.- la voce di Diane risuonò era flebile come un
sospiro. Il dio si chinò in avanti sulla seggiola poggiando i gomiti sulle
ginocchia - Loki.- ripetè
la ragazza senza aprire gli occhi ma arricciando gli angoli delle labbra in un
piccolo sorriso.
-Dimmi.-
-Ho vinto io piccolo Jotun, lei è
mia. -
Loki non ebbe il tempo materiale di capire che quella non era la
voce di Diane, che era maschile, cavernosa, quasi demonica, e che aveva visto
giusto prima , non era stato un abbaglio, che sentì la seggiola su cui era
seduto vibrare e poi uno strattone ai vestiti.
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Premuto contro la parete a
destra del letto, schiacciato da un peso insopportabile ai polmoni, Loki credeva che sarebbe morto asfissiato ancora prima di
radunare le energie e rompere il potere esercitato da quella mano sollevata
verso di lui.
Diane si era sollevata a sedere di scatto, poi lentamente, mentre Loki voleva all’indietro addosso al muro aveva sollevato la
mano destra verso di lui e piano aveva stretto il pugno.
I suoi occhi, Loki non riusciva a smettere di
guardarli, aveva gli occhi completamente neri, era come se la pupilla si fosse
allargata a ricoprire tutto, perfino la sclera.
-Thanos.- sibilò Loki -
Lasciala è solo una…-
-…Midgardiana?- concluse Thanos
girandosi e poggiando i piedi a terra - E’ vero, ma ha i poteri della tua
defunta sposa, e ti dirò Loki, non sono per nulla
male.-
La fronte liscia di Diane si aggrottò leggermente e Loki fu
bombardato di immagini laceranti. La
morte di Sygin, quel piccolo cadaverino
che avrebbe potuto chiamare figlio se non gli fosse stato strappato dalle
braccia, la sofferenza sui loro volti, il gelo della morte che li copriva -
Anche se, puntavo al maschio, lei è abbastanza forte da farmi usare anche i
miei poteri, non solo i suoi.-
-Maledizione.-
Charles , impegnato com’era a leggere nella mente di Emma del piano di Thanos, non si era accorto che la donna stava venendo usata
come ponte dall’ Eterno [*] come ponte per entrare a contatto con la mente sua
e quella di Diane. Strizzò gli occhi ad un affondo del peso invisibile sul suo
povero torace e imprecò a bassa voce a sentire le ossa della gabbia toracica
scricchiolare dolorosamente.
-Loki.Loki. Loki.- Diane si alzò e scosse dolcemente il capo
verso di lui, Thanos era divertito e anche sul viso
della ragazza c’era una deliziosa nota di divertimento ad imbellirle di
lineamenti - Non ti sembra di aver giocato a fare il buono abbastanza?- gli chiese - Lo sappiamo entrambi
cosa sei e cosa sei in grado di fare, sei il male, il male indispensabile per l’ordine
delle cose, ma pur sempre il male, e non è naturale che tu faccia comunella con
questa banda di supereroi da strapazzo.-
Loki iniziava a vedere una specie di spessa nebbiolina a lato del
margine visivo, l’aria, aveva bisogno d’aria,
era un dio ma anche lui doveva respirare. Aprì la bocca, la richiuse, come un
pesce caduto fuori dalla boccia.
-Che ne dici?- gli chiese Thanos -Tu mi aiuti a
conquistare questo piccolo pianeta azzurro, e io ti lascio a suo comando,
potrai avere tutto quello che hai sempre desiderato, compresa…- buttò indietro
una ciocca di capelli con un colpetto della mano - La donna dei tuoi sogni…-
Loki sibilò a bassa voce e le sopracciglia di Diane
si avvicinarono - Come?-
-Hai paura Thanos, sai che possono batterti e hai
paura di loro.- ripetè Loki
con un filo di fiato - I Midgardiani sono coraggiosi
al limite dell’incoscienza, non si arrendono mai, e tu ne hai timore...-
-Non dire sciocchezze.-
Loki sorrise fra i fili di bava che gli scendeva dalle labbra -Sai
di non poter vincere, per questa ragione stai chiedendo il mio aiuto.-
-Io ho un esercito. -
-E loro hanno un Hulk.[**]-
Loki scosse la testa per cercare di continuare a vedere quel visetto
delicato sporcato da quegli occhi demoniaci, sentì la rabbia montare all’insulto
che Thanos le aveva fatto possedendo il suo corpo, ma
si trattenne. Ogni sua azione, al
momento, avrebbe coinvolto anche lei ed
era l’ultima cosa che voleva - Lascia la ragazzina, è una di loro, te la
faranno pagare cara il suo rapimento. Ridagliela e
forse potrai vivere per quest’ultima settimana prima dello scadere dell’ultimatum.-
Il dio sentì, oltre al peso dell’incantesimo che lo teneva bloccato a muro,
anche il peso del corpo di Diane premergli addosso, le labbra della ragazza
sfiorarono le sue mentre quegli occhi
inumani lo scandagliavano - Sei davvero certo di quello che dici Loki?-
-Certissimo Thanos, tu perderai. -
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Quello che accadde dopo fu caos allo stato puro.
Thanos, sempre nel corpo di Diane, si allontanò dal
corpo di Loki e con un ultima sferzata di potere gli
spaccò la cassa toracica, il dio sentì lo sterno rompersi come se fosse stato
di carta e un dolore acuto spargersi nel petto mentre cadeva seduto. Allungò una mano mentre Thanos
lo superava la caviglia di Diane al polpaccio. Vide il visetto della ragazza
girarsi e quegli occhi neri fissarlo irati prima che il buio di un pietoso
svenimento lo avvolgesse.
Thanos uscì in corridoio, dove incrociò Bruce di
ritorno dalla riunione dove Charles aveva riferito cosa era riuscito a leggere
nella mente di Emma. La reazione del dottore a quegli occhi fu rapida e
violenta, Hulk si lanciò in avanti per cercare di
afferrarlo , ma bastò un dito premuto contro la fronte del bestione per
metterlo k.o.
Si tirò indietro, ululando per il dolore, le mani a coprire il viso mentre il
resto del gruppo accorreva.
Clint, accorso come gli altri alle grida di Hulk, si ritrovò a venire fissato con interesse, assieme a Buck,
poco più in là.
L’Eterno, a differenza di Diane,
sembrava sapere esattamente chi fosse Buck,
sorrise infatti inclinando il capo con fare vezzoso - Non c’è nulla di più
sacro di un legame fra fratelli.- Clint non ebbe tempo di capire che non si
riferiva solo a lui e a Diane che si ritrovò a gridare di dolore assieme a Buck.
Buck crollò sulle ginocchia le mani al petto che minacciava di
esplodergli, così come Clint addossato al muro, poi inginocchiato mentre i
presenti li guardavano impotenti. Diane aveva solo alzato un braccio e loro
urlavano a quel modo?
-Questo corpo è interessante…- considerò l’Eterno osservando deliziato la
schiera di eroi di fronte a lui. Erano frementi di rabbia, lo sentiva, l’aria
quasi crepitava per l’ira che li pervadeva , ma non riuscivano a trovare il
coraggio di uccidere quel corpicino indifeso anche se c’era la possibilità che
anche lui morisse. Loki aveva torto, non erano
coraggiosi, erano degli stupidi. - Sto facendo soffrire due vostri compagni e
non avete coraggio di attaccarmi.- da qualche parte, alle spalle di Tony,
Johnny sibilò una bestemmia, nemmeno lui aveva il coraggio di scagliarsi su
Diane, e ne aveva fatte di brutte cose nella vita per un bene superiore -…E io
che volevo disfarmene, ma credo che lo terrò da caro, per la grande battaglia…-
-Diane!- gli occhi neri di Thanos
puntarono Charles - Diane , combatti, torna indietro.-
-Mi dispiace Professore, ma non può sentirla, la sua piccola è morta.-
FINE
CAPITOLO:
Diane è morta o no? Thanos l’ha
offerta a Loki, ma a Charles ha detto che è morta,
dov’è la verità?
PS:Credo che dopo questo capitolo morirò di una terribile,
terribile morte. O_O
Credits:
[*] E’ la razza a cui appartiene Thanos.
[**] Inutile che lo dica vero? E’ una
citazione spudorata al film The Avengers xD