05/03/2013
3 recensioni
BUIO.
Mi guardai intorno,confusa. Alla mia sinistra c’erano le mie amiche che erano strafatte,anche se eravamo arrivate alla festa nemmeno mezz’ora fa,mentre,intorno a me,c’era..boh. Tanti ragazzi arrapati che si strusciavano su alcune troie,sperando disperatamente che qualcuno di loro decidesse di dargliela. Istintivamente,abbassai lo sguardo guardando la mia amica. Sospirai,si sentiva sola. A me,i ragazzi,non guardavano manco di striscio. Ma perché? Ero davvero così cessa? Occhi grandi e blu,i capelli castani,magra e un po’ nana. Però vabbè. Volevo staccarmi da quelle che dovevano essere le mie amiche. Cominciai a camminare verso la cucina,non appena intravidi uno strafigo,di quelli che anche le suore si sbattono nei sogni. Cominciai a usare lo stipite della porta affinché mi notasse,e non appena mi focalizzò,un sorriso lussurioso comparve sul suo volto. Oddio che figo,mi guardava sul serio. Feci uno sguardo alla willwoosh, quando si finge donna,arricciando le labbra a mò di bimba minchia su face book. Lui,con i suoi piedi giganteschi,si avvicinò a me. ‘Come ti chiami,bellissima?’ chiese. Cazzo,aveva fatto quella domanda.. ehm.. Bo. Sì? No..intendevo bo,esclamazione. Dimmi,sto qui. CAZZO,VOLEVO DIRE NON LO SO!
Solo una madre di merda come la mia poteva chiamarmi Bo. Sapete perché? Quando nacqui,mi misero in braccio a mia mamma,papà ci fece una foto,e i dottori le chiesero:’’Signora,come vuole chiamare sua figlia?’’ e lei,ancora colpita dal flash della macchinetta Canon presa dai cinesi di mio padre,disse semplicemente ‘’ehm,bo.’’ E ora mi ritrovavo con sto cazzo di nome,che quando lo dicevo,mi prendevano tutti per rincoglionita,o mi chiedevano se avessi sbattuto la testa. Nessuno mi capiva realmente,ecco perché avevo tutti quei complessi.
‘’B…bo.’’ Sussurrai timidamente,sperando che almeno lui facesse finta di comprendere. Non disse niente,meglio così.
‘’Io sono Harry.’’ Sorrise,mostrando due fossette agli angoli della bocca. Erano talmente profonde,che per un momento pensai che ci fosse passato un aratro per fare un solco. Comunque,lo squadrai attentamente,e lui stava facendo la stessa cosa con me. Non appena arrivò al mio seno,fece cenno di no con la testa. Cosa non andava nella mia terza scarsa? Ci rimasi un po’ male,a dir la verità. Mi attirò a se,poggiando le mani sulla mia schiena. ‘’Quelle le rifacciamo in un secondo momento.’’ Disse con una voce roca. Mi staccai dalla sua presa,e lui mi guardò con aria interrogativa. Frettolosamente,presi dalla borsa uno spray per la gola,e glielo porsi. ‘’Per la voce roca.’’ Sussurrai. Lui inarcò un sopracciglio,buttando via la piccola bottiglietta col farmaco. Mi prese nuovamente per i fianchi,e quasi rischiai di deturparmi la faccia,sbattendo contro il suo petto,il marmo a confronto era un materassino dove eseguire flick alla Carlotta Ferlito. Mi stavo quasi abituando alla sua presa comparabile a quella di una trappola per orsi,ma,nel momento in cui mi sembrava di volteggiare,lui mi sussurrò: ‘’Senti..sei bona e ti scoperei volentieri,ma sai quanto costano queste scarpe? Scendi immediatamente dai miei piedi.’’ Mi sentii avvampare,e con una risata stupida e isterica,riappoggiai i piedi per terra. Lui sembrò dimenticare ciò che mi aveva detto pochi istanti prima con un tono che avrebbe spaventato anche superman e batman messi insieme,e poggiò con naturalezza le mani sul mio sedere,stringendolo. Che sensazione strana. Oddio,non ero pronta per perdere la verginità quella sera. Il mio sogno,era quello di farlo per la prima volta in un cesso del treno,zozzo e pieno di germi. Oh sì,il massimo della trasgressione. Con prepotenza,mi spostò la testa di lato. In un primo momento,mi spaventai moltissimo,perché pensai ad Edward Cullen. E se avesse voluto mordermi? Ma non come facevano quelli di twilight,che si mordicchiavano a vicenda per rendersi eterni e scopare come dei ricci,no. Credevo sul serio che mi avrebbe ucciso. Quando sarei dovuta crollare a terra inerme e senza sangue,lui si staccò,passandosi la lingua sulle labbra e mi guarò con fare realizzato e soddisfatto. Mi toccai il collo,e sentii che faceva fottutamente male. ‘’Che caz..’’ ‘’E’ un succhiotto,idiota.’’ Alzò gli occhi al cielo,ma poi di nuovo quel sorrisetto shembo comparve sul suo volto. ‘’Sei mia,ora.’’ ‘’NO!’’ esclamai con fare tragico. Non perché non volessi esserlo,anzi,essere sbattuta da quello gnocco sarebbe stato meraviglioso,ma volevo fare la preziosa. ‘’Invece sì,piccola.’’ Se ne andò dandomi una pacca sul sedere. Tornai dalle mie amiche,e cercai di richiamare la loro attenzione,per raccontare ciò che mi era appena successo. ‘’Woho..’’ nessun segno di vita. Le mandai molto cordialmente a quel paese,e uscii dalla casa di chissà quale ragazzo. O ragazza. O trans. Chiamai svelta un taxi,quando mi accorsi che il ragazzo riccio con i capelli simili ad un mocio,stava tutto rannicchiato in un angolo a parlare al telefono. Chissà. Salii svelta sul veicolo giallognolo,che somigliava alla pipì di mia nonna.
Mi riportò a casa in un batter d’occhio,e corsi al piano di sopra. Fortunatamente mia mamma non c’era,così potei levarmi le scarpe e il vestito,girando nuda per la casa. Che magnifica sensazione. Salii di corsa al piano di sopra,infilando il mio adorato pigiama con gli orsetti. In quel momento,il display del mio meraviglioso nokia modello anni ‘2O,si illuminò. ‘’Oh baby,mi hai fatto venire nelle mutande. Mi sbagliavo sulle tue tette,sono favolose ;) comunque bello show,sul serio x H’’ oh merda,pensai. Digitai velocemente. ‘’Oh dio,come hai avuto il mio numero?!’’ che,a causa del T9 e i stati rotti,era incomprensibile. ‘’Cara,non sarei uno stalker a dovere se non riuscissi a recuperare numero ed indirizzo.’’ Mi affacciai alla finstra,e lo vidi nel buio. Sorrideva,sto stronzo. Saltò sulla sua auto,e sgommò via. Mi misi a letto,sperando che fosse tutto un sogno.
hey bimbe!:)
dunque.
come mooolte di voi sapranno,abbiamo i social network intasati di questa ff,
''dark''. E' meravigliosa,e' una droga per me.
essendo così bella,ho detto: facciamo una parodia(?).
quindi.. non voglio offendere nessuno. amo l'autrice e la storia,
non voglio giudicare ma ridere un pò.
recensite.
mi dileguo.
ciao bimbe.
x