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Autore: Linn_CullenBass    05/03/2013    0 recensioni
L'amore è irrazionale. Più ami qualcuno, più perdi il senso delle cose.
- The twilight saga:new moon.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Starlight.
 
 







 
                                                                     ‘Cause maybe, you’re gonna be the one that saves me;
                                                                                                        and afterall you’re my wonderwall.
 
 



 
Dolore.
Dolore, perdita e malinconia. Il peso delle frustrazioni assordanti che le otturavano le orecchie,  si ripercuotevano sotto forma di lacrime. Lacrime ghiacciate, salate, malate. Lacrime che le stavano graffiando il cuore, dalle punte acuminate come spilli, lontane dai sentimenti passati, ma così vicine.
Vicine al punto da riportarle alla mente i ricordi estivi.
Lei si dimenava tra le coperte, lottava con loro, durante quelle notti d’inverno. Combatteva anche con se stessa, con la consapevolezza di doverlo vedere il giorno successivo. Tutto questo sebbene di lei, lui non si ricordasse nemmeno.
Era un po’ una lei senza nome, quella che si destreggiava tra i brevi sogni che la sua mente ormai produceva a ruota libera ogni calar della luna. Ed era un po’ un lui ambiguo, quello che le teneva compagnia durante quest’ultimi.
Niente di assurdo, certo.
Gli stessi occhi di cioccolato, le stesse promesse e soprattutto lo stesso meraviglioso sorriso di sempre. Come quel giorno, proprio come se l’era visto quel mattino. Chissà se, forse, era stato solo un flebile eco della sua immaginazione contorta e perversamente masochista.
Continuava a dire di voler dimenticare, ma poi ci ricadeva; E si rileggeva distrattamente sorridente tutte le loro conversazioni su quel telefono. Rileggeva i messaggi, e doveva ammettere che le lacrime sgorgavano da sole.
Strinse appena appena le coperte, e strizzò gli occhi per non piangere a dirotto. Per non lasciar che piovesse, e che questo temporale  andasse ad oscurare la luminescente luce delle stelle.
Ecco cos’era stato; come una luce di stella.
Tutto il bene, tutto l’amore, tutto l’affetto, tutto il cambiamento. Ogni buona cosa che lui le aveva portato, le era arrivato solo dopo tanto tempo. Dopo che la fonte stessa di tanto “buono” aveva impiegato talmente tante forze da esaursi e spegnersi.
No, non si poteva spegnere così.
Non poteva permetterlo.

 
 



La notte dura, acida, penetrante.
La notte che non porta più consiglio, ma da spazio alla conseguente oscurità dei pensieri stessi.
La notte che uccide, se senti la mancanza di qualcuno.
La notte pronta ad accoglierti tra le sue braccia, anche se riesce a vedere quel luccichìo famigliare sulle tue gote.
 
 
-Dove sei?
Così vicino, così distante?
Dove credi di andare? Scappato dal passato. Scappata dal presente. Tengo rifugio in te, in quel che posso ricordare. Tira quel filo, o lasciami attraversare. Ma ti prego, non permettermi di cadere.
Non farmi traballare. Tengo già un piede sull’orlo del buio. E non vedrò altro che nero, se tagli quel filo.
Come una luce di stella,
viene riflettuta quando il tempo scade. Quando il treno è passato. E, lentamente, muore.






 
 
 
 
 
                                                                                              we're just two lost souls swimming in a fish bowl,
                                                                                                                        year after year.
   
 
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