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Autore: Penelopee    05/03/2013    9 recensioni
SPOILER!!!!!!!! (klaroline)
La storia inizia proprio nell'ultima scena che vede come protagonisti Klaus e Caroline nella 4x13.
Cosa succede quando ti rendi conto di essere terribilmente attratta dal tuo peggior nemico?
Riuscirà Caroline a resistere al fascino di Klaus? Riuscirà a perdonarlo??
Dalla storia:
-lo so- disse lui squadrandomi con un sorrisetto malizioso.
Solo allora mi accorsi della posizione equivoca nella quale ci trovavamo. Per girarmi mi ero quasi messa a cavalcioni su di lui e i nostri visi erano separati da pochissimi centimetri.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Klaus
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                     Ballando con il diavolo



Una stradina circondata da candele precedeva l'enorme villa nella quale si sarebbe svolta la festa. L'atmosfera era incredibilmente surreale ed il posto era incantevole.

Klaus era al mio fianco, la sicurezza con cui lui si muoveva era degna di un uomo d'altri tempi, di quelli che vedi nei film in bianco e nero. Indossava con eleganza uno smoking scuro che, purtroppo per me, gli stava divinamente.

Perchè diavolo doveva essere così attraente?

Arrivati di fronte all'enorme villa ammirai la facciata, era tutto così perfetto, quasi magico ma l'interno era ancora più stupefacente, infatti ogni dettaglio era curato scrupolosamente rendendo quell'ambiente perfetto.

Eravamo circondati da gente agghindata, donne bellissime e personaggi illustri, mi sarei sentita fuori luogo eppure la presenza di Klaus mi trasmetteva uno strano senso di sicurezza, lui sembrava abituato a quel lusso, si moveva a suo agio tra la gente.

Mi presentò molte persone, alcune sembravano persone piacevoli, interessanti,  altre meno, eppure mi stavo divertendo, infatti Klaus alternava ogni presentazione con alcuni anedotti esilarante, facendomi ridere involontariamente.

Quella sera la compagnia di Klaus si stava dimostrando più piacevole del dovuto.

Era decisamente una giornata assurda.

-Come conosci tutta questa gente?- gli chiesi divertita dopo aver chiaccherato per qualche minuto con una bizzarra coppia di artisti, i signori Thompson.

La moglie era una donna bellissima che parlava a raffica con un particolare accento francese mentre il marito sembrava un po' rintronato, parlava  a sproposito, raccontando una serie di episodi scollegati tra loro. Erano una coppia particolare ma piacevole.

-Te l'ho detto, amo questa città e di tanto in tanto mi piace passarci del tempo, c'è gente interessante-

-Sei pieno di sorprese-mormorai sistemandomi nervosamente il vestito, che continuava a stortarsi.

-Caroline- mi sussurrò lui all'orecchio -Non essere nervosa, sei perfetta-

-Smettila di farmi complimenti, non è un appuntamento- lo sgridai senza però trattenere un sorriso.

Del resto quale donna non ama i complimenti? Bhè a me erano sempre piaciuti e Klaus nel farli era particolarmente bravo.

Un sorrisetto strafottente gli illuminò il viso mentre afferrava un bicchiere di prosecco e me lo passava -Al nostro primo non-appuntamento-

-Non è il primo- dissi ricordando il concorso di Miss Mistik Falls.

Lui sorrise ed entrambi alzammo i bicchieri, fissandoci negli occhi.

-Se fosse per me non sarebbe neanche l'ultimo- esordì lui con sincerità disarmante. Stavo per ribattere ma qualcosa me lo impedì infondo non volevo ribattere, in quel momento volevo solo dimenticare tutto, smettere di pensare, divertirmi.

-Potresti farmi ballare- proposi arrendevole, adoravo ballare e, già che ero lì, tanto valeva godersi la serata. Infondo era solo un ballo. Un piccolo ballo innocente.

Un sorriso incurvò le labbra dell'ibrido che mi porse la mano, io esitante l'accettai permettendogli di condurmi al centro della pista da ballo.

La sua mano scivolò decisa  sulla mia schiena mentre l'altra stringeva la mia, iniziammo a volteggiare, entrambi in sienzio, entrambi con gli occhi fissi in quelli dell'altro.

Mi sentivo leggera mentre danzavo tra le braccia del nemico, mi sembrava tutto così giusto, così perfetto, i nostri corpi si muovevano in assoluta armonia.

-Lo sapevo- mormorò lui con un sorriso insolente nel tentativo di catturare la mia curiosità.

-Cosa?- gli chiesi assecondandolo.

-Tu sei nata per questo mondo Caroline, sei nata per viaggiare, ti ho vista muoverti tra queste persone..-

-Ho solo fatto conversazione- mormorai sulla difensiva.

-Sarà, ma non ti ho mai vista così viva, così sicura di te. Mistik Falls è un piccolo paesino dove conosci tutti, forse ti farà sentire al sicuro ma non potrà mai bastarti-

-Forse una piccolissima parte di me vorrebbe fuggire- ammisi incerta -viaggiare, lasciarmi tutto alle spalle e vedere il mondo, realizzare i miei sogni, partipare a balli come questi due o tre volte alla settimana-

-Puoi farlo- mormorò lui con un sorriso.

-Io non sono come te, non potrei mai rinunciare all'amore delle persone a cui tengo, io non potrei mai abbandonarli-

-Anche se questo ti rende infelice-

-che gusto c'è ad ottenere quello che vuoi se non hai nessuno accanto con cui godertelo?-

Lui non rispose ma continuò a danzare, scrutando i miei occhi con attenzione come se stesse cercando qualcosa.

-Mi odi?- mi chiese continuando a studiarmi.

-Non lo so- ammisi, non aveva senso mentire -diciamo che sei piuttosto irritante-

-Anche tu non sei perfetta- rispose lui con un ghigno divertito.

-Non pretendo d'esserlo, anzi....- sospirai, facendo una smorfia.

-Meglio, la perfezione è sopravvalutata e decisamente noiosa-

-E' così che ti giustifichi per essere la creatura più crudele della terra?-

-Di solito mi consolo pensando d'essere affascinante- ribattè lui scherzando.

-Affascinante??- gli chiesi fingendomi perplessa -non mi risulta-

Lui rise -Se tutto fosse stato diverso, ti sarei piaciuto-

-Certe cose non si possono cambiare- gli feci notare io.

Lui sorrise facendomi fare una giravolta poi mi afferrò e sentii la sua bocca avvicnarsi al mio orecchio -Se tutto fosse stato diverso non ti avrei incontrata- mormorò lasciando un bacio sul mio collo prima di farmi volteggiare.

Non riuscii a trattenere un sorriso -devo ammetere che sei bravo a corteggiare le donne.......ma non pensare d'incantarmi!- aggiunsi con tono perentorio, dovevo sembrare decisa, più di quanto fossi.

La sua risata cristallina mi fece rabbrividire, mentre la sua mano tornava a posarsi sulla mia schiena -Secoli di pratica giocano a mio favore, Caroline, ma con te è una bella sfida-

-Spero che tu sia bravo ad incassare le sconfitte- lo stuzzicai, continuando a volteggiare con lui.

-Non lo so, non sono solito perdere- mormorò lui con un sorriso trionfante.

-Sarò felice d'essere l'eccezione-

-Non esserne troppo certa love...,L'eternità è lunga- mi provocò lui facendomi fare un'altra giravolta.

Stavo per ribattere quando il volto di Klaus s'irrigidì.

-Eccola-

-Chi?- gli chiesi confusa.

Un sorriso insolente incurvò le sue labbra carnose -Già dimenticato perchè siamo qui, dolcezza?-

Arrossii prima di capire -Emma- esclamai smettendo di ballare -ma tu come fai a riconoscerla?- domandai sospettosa mentre lui mi trascinava a lato della pista da ballo.

-Mi sono documentato, non amo essere colto impreparato.-

-Ora cosa facciamo?- mormorai con fare cospiratorio.

Lui sogghignò -Andiamo a presntarci, Love-



-Cos'hai intenzione di fare?- chiesi a Klaus mentre camminava spedito in direzione della ragazza.

-Punterei su un approccio diretto, non abbiamo tempo per perderci in convenevoli-

-Ok, lascia parlare me, non voglio spaventarla- dissi decisa, lui sogghignò ma annuì.


-Ciao- mormorai raggiunta la giovane che, sola in un angolo, sorseggiava un bicchiere di vino.

-Sei Emma?- le chiesi cordiale.

Lei mi scrutò un istante con i suoi occhi nocciola piccoli e sospettosi.

-E voi chi siete?- chiese lei sulla difensiva.

-Il mio nome è Caroline e lui è...Nick, siamo amici di Sam- lei continuava a guardarmi perplessa così Klaus intervenì.

-Samantha Bristol- fece lui rivolgendo alla giovane un sorriso seducente -è un piacere conscerti-

Cercando di non vomitare mi rivolsi a Emma -possiamo parlarti?....in privato- aggiunsi indicando una porta finestra che dava sul giardino.

Lei continuava a guardarci diffidente, sembrava intimidita.

-Non farti pregare Emma, vogliamo solo porti qualche domanda- la spronò Klaus con finta gentilezza, percepivo dall'inclinazione della sua voce che si stava scocciando.

-Per favore- insistetti con il tono di voce più rassicurante di cui fossi capace, i miei occhi la supplicavano.

Emma annuì così senza perdere tempo ci avviammo verso i giardini.



L'aria fuori era fresca, vidi Emma tremare leggermente mentre camminava davanti a noi.

-Dalle la giacca- mormorai dando una spallata a Klaus.

Lui mi guardò divertito, poi si levò la giacca e con eleganza andò verso Emma e con gesto deciso gliela poggiò sulle spalle -L'aria è fredda- sussurrò all'orecchio della ragazza, indugiando con la mano sulle sue spalle mentre lei arrossiva al contatto.

-Ok- borbottai prendendolo per un braccio e trascinandolo accanto a me -siamo qua per lavoro-

Lui sorrise compiaciuto ma non disse nulla, per fortuna.

Sicuramente quell'ibrido senza cervello aveva scambiato la mia innocente irritazione per gelosia, ma io non ero affato gelosa!


Ne sei sicura? mi chiese ancora quella molesta vocina nella mia testa.

Zitta tu!


-Allora?- Emma si girò timidamente verso di noi -perchè avete bisogno di me?- chiese mettendosi nervosamente dietro l'orecchio un piccolo boccolo rosso.

 Sembrava una bambina, non doveva avere meno di vent'anni eppure la sua innocenza e la sua timidezza la facevano sembrare molto più giovane.

-Allora noi....volevamo...- iniziai a farfugliare incerta su come intavolare il discorso, non è che potevamo chiederle direttamente se era una strega.

-Sei una strega?-

O forse si. Lanciai un'occhiataccia a Klaus, il tatto non era propriamente il suo forte.

-Una cosa?!- blaterò lei torturandosi le mani agitatamente -non capisco di cosa...-

-Tesoro capisco lontano un miglio quando una persona mente e tu non sai neanche farlo bene- disse Klaus con voce calma ma glaciale.

-Smettila- mormorai fulminandolo con gli occhi, non volevo minacciarla -Emma- dissi rivolgendomi a lei -lo so, che non ci conosci ma noi sappiamo chi sei..-

-Emma Halliwell- esclamò Klaus inchiodando la ragazza con uno sgurdo sicuro -fai parte di una stirpe di streghe molto potenti, sei antenata di Kezia, Kezia Halliwell.....ed ora che abbiamo fatto le presentazioni andiamo al punto, abbiamo bisogno del tuo grimoiro o meglio ancora del tuo aiuto-

-Non so chi siete- farfugliò lei abbassando lo sguardo -voglio andarmene-

-Emma ti prego....- cercai di dire io ma lei si era voltata, pronta per tornare nella sala delle feste.

Stavo per seguirla ma Klaus fu più veloce e in un attimo arrivò davanti ad Emma.

-Forse non sono stato chiaro- disse con un ghigno minaccioso.

Lei sbarrò gli occhi terrorizzata -Sei un vampi..-

-No dolcezza sono molto peggio....quindi fidati quando ti dico che è meglio che tu non mi faccia arrabbiare-

Guardai torva l'ibrido, la mia coscienza non sopportava che una ragazza così indifesa venisse minacciata in mia presenza.

-Basta- sbottai -non siamo qui per farle del male-

-ma io non voglio farle del male- sibilò lui con crudeltà continuando a fissare Emma -ma se lei mi costringe...- con la mano strinse il braccio di Emma e vidi una smorfia di dolore storcere il viso di lei.

Non resistetti e mi scagliai contro di lui che con movimento sicuro mi spinse via.

-Caroline non farmi arrabbiare- sibilò Klaus continuando a stringere il braccio della ragazza -Io ottengo sempre quello che voglio-

-Ho scoperto da poco di essere una strega- ammise la ragazza in un sospiro -io...-

-Ora iniziamo a ragionare- esclamò lui soddisfatto -sai chi è Silas?-

Lei stava per rispondere quando un uomo si lanciò contro Klaus.

Klaus colto di sorpresa si sbilanciò, perdendo la presa sulla ragazza.

Guardò  l'uomo in cagnesco, stava per attaccarlo quando ne comparvero altri due.

-Chi siete??- chiese Klaus lanciando un'occhiata torva a quegli uomini, senza però scomporsi. Sembrava sempre calmo e sicuro di sè.

-Siamo seguaci di Silas, la ragazza viene con noi- Minacciò uno di loro con tono cantilenante.

-No- ruggii io parandomi di fronte a lei. Emma alle mie spalle tremava.

Io e Klaus ci scambiammo una breve occhiata poi lui si lanciò contro l'uomo che l'aveva attaccato ed iniziarono a combattere.

Non riuscii a guardarli perchè l'altro mi afferrò per il collo, era molto più forte di un umano.

La sua forza fisica mi colse impreparata.

Provai a difendermi, lo colpii, riuscendolo a staccare da me, ma l'altro mi assalì alle spalle piantandomi un paletto nella schiena.

Trattenni un urlo, la mia attenzione era tutta rivolta ad Emma. L'altro uomo l'aveva afferrata.

-Lasciala stare- ruggii colpendolo con un calcio secco nelle parti basse, l'uomo si piegò in due, lasciando andare Emma.

-Scappa- sussurrai alla ragazza. Lei terrorizzata si allontanò. Solo allora vidi che Klaus era riuscito ad ucciderne uno e stava compattendo con un altro.

Stava per ucciderlo, teneva le mani sul collo del poveretto pronto a spezzarglielo, quando mi sentii afferrare. Il terzo uomo mi teneva stretta, spingendo il paletto che avevo piantato nella schiena. Lo sentii scavare nella mia pelle viva. Un urlo di dolore uscì acuto dalla mia bocca.

Klaus si girò, guardandoci, nei suoi occhi passò una scintilla d'odio, l'uomo dietro di me mi puntò un paletto al cuore -La uccido se non lo lasci andare- disse, riferendosi al suo compagno, al quale Klaus stava per spezzare il collo.

-Se le fai del male nulla m'impedirà di ucciderti- rispose Klaus con disinvoltura ma vedevo il suo volto rigido, si stava trattenendo.

-Una mossa e lei muore- disse il mio carnefice e in un attimo il paletto oltrepassò la mia pelle sfiorando di pochissimo il cuore. Un'altro urlo atroce scappò dalle mie labbra.

Klaus probabilmente non rimase impassibile perchè il mio carnefice ghignò soddisfatto continuando a muovere il paletto dentro di me in una lenta tortura colma di sadismo, sentivo bruciare il mio petto, come se gli stesse dando fuoco.

-Lascialo andare- ripetè prima di affondare di nuovo il paletto in me, con maggiore decisione. Provai un dolore inaudito reso noto dalle mie urla.

-Pessima mossa- sentii il sibilio furioso di Klaus -Lei non si tocca!-

Non mi accorsi di nulla, ero mezza stordita, con gli occhi socchiusi ma in un attimo mi sentii sobbalzare e caddi a terra, poi dei rumori, urla. Aprii stancamente gli occhi e vidi solo sangue, i nostri assalitori erano tutti morti.

Klaus venne verso di me e si inchinò, poi con una mossa decisa afferò il paletto che era conficcato in profondità nel mio petto e lo estrasse.

Trattenni con forza un urlo quando sentii il legno sfiorarmi il cuore ma una smorfia di dolore mi curvò la bocca.

-Ne ho..un altro.. sulla schiena- mormorai cercando di non rendere troppo evidente la mia sofferenza.

Lui si sedette accanto a me e mi fece girare poi, come prima, estrasse il secondo paletto.

Questa volta urlai, faceva troppo male.

 Mi sentii stringere dalle sue braccia, sarei voluta fuggire ma ero troppo debole, era dal giorno prima che non mi nutrivo e avevo perso molto sangue. Mi lasciai avvolgere da lui che mi stringeva in modo protettivo.

-Ho...fame- sussurrai come se me ne vergognassi.

Lui mi scrutò qualche istante prima di portarsi il suo polso alla bocca e morderlo.

-Bevi- disse offrendomi il suo polso ferito.

Io lo guardai indecisa, mi sentivo una bambina indifesa tra le sue braccia ma mi sentivo anche protetta. Lui non avrebbe permesso a nessuno di farmi del male.

"Lei non si tocca"

-Caroline- mi riprese Klaus spazientito -non farti pregare-

Abbandonando le mie insicurezze avvicinai le labbra al suo polso, lasciando che il suo sangue entrasse in me, godendomi quel sapore famigliare che mi invase, scivolando caldo lungo la mia gola.

-Brava piccola- sussurrò lui, accarezzandomi i capelli.

Queta volta il suo sangue ebbe in me un effetto elettrizzante facendomi sentire viva come mai in vita mia. Non avevo mai provato una sensazione simile.

Mi staccai dal suo polso di malavoglia incontrando i suoi occhi verdi che fissavano i miei con desiderio.

 -grazie- mormorai imbarazzata, sentendo una strano calore al basso ventre. Sentii le miei guance arrossarsi, che stupida!

-E' normale- disse lui con un sorrisino insolente -lo scambio di sangue è intimo, è normale quello che stai provando-

-Io...- mi alzai di scatto, allontanadomi da lui. Incredibile, mi sentivo tradita, non da lui ma da me stessa. Che imbarazzo!!

-Non voglio farti niente- mormorò lui divertito dalla mia reazione, ero tesissima.

-Sei uno stron...-

Klaus mi bloccò premendo un dito sulle mie labbra mentre i suoi occhi fissavano i miei.

-Dobbiamo trovare Emma- disse lui con sicurezza ma lessi nei suoi occhi lo stesso identico desiderio che stavo provando io.

Maledetto scambio di sangue! Borbottai tra me....Maledetto ibrido sexi!!!

-Andiamo a vedere se è ancora dentro- dissi risoluta.

-Aspetta- la mano di lui afferrò il mio polso ed io mi sentii rabbrividire.

-Il tuo vestito è sporco di sangue- mormorò prendendo la sua giacca che era caduta a terra.

Io guardai tristemente il vestito, era irrimediabilmente rovinato.

Un sorriso attraversò il suo viso mentre mi aiutava ad indossare la sua giacca.

Sbuffai -Maledetti seguaci...povero vestito!-

-Ne troveremo un altro più bello- mormorò lui stringendomi nella giacca -l'importante è che tu stia bene-

-Grazie- blaterai imbarazzata dalla sua gentilezza -ora..andiamo...-

-...a cercare Emma, certo- concluse lui allotanandosi da me.




Avevamo fatto il giro della sala più volte ma di Emma nessuna traccia.

-Non c'è Caroline, continuando a girare intorno dubito che la troveremo-

-Non te ne frega proprio nulla di lei?- lo accusai irritata -certo!!- continuai a borbottare tra me -lei è solo una pedina da usare contro Silas-

-Esatto- acconsentì lui senza problemi.

-Sei un essere ignobile- dissi stizzita-Non te ne frega niente di quello che rischia se Silas la trova?-

-Caroline quello che so è che se Silas ha mandato dei suoi seguaci a cercarla vuol dire che siamo sulla strada giusta, Emma potrebbe essere la chiave-

-Secondo te sta bene?- gli chiesi preoccupata, non volevo che le capitasse del male.

-Per questa notte non corre pericoli, ho ucciso quei tre e Silas non farà altre mosse prima di domani-

-Va bene- esclamai sfinita, avevo deciso di fidarmi di lui per quella sera.

-Adesso sarà meglio che andiamo a riposarci, sei distrutta-

-Grazie- mormorai irritata -non tutti sono invincibili- protestai.

 Mi sentivo una vera schifezza, avevo i capelli spettinati e navigavo dentro la giacca di Klaus, troppo grande per me, mentre lui, affianco a me, era ancora perfetto come quando eravamo entrati. Come si poteva non odiarlo?

-Decisamente no, ma non te la prendere, Caoline- disse lui con un sorrisetto compiaciuto.

-Sei sempre molto irritante-

-Vero, ma ti ho salvato la vita, di nuovo. Un po' di riconoscenza sarebbe gradita-

Un sorriso involontario incurvò le mie labbra -puoi scordartelo!-

-Eppure prima mi è sembrato di sentire un graze-

-Devi avere le allucinazioni- ribattei con disinvoltura.

-Se lo dici tu, love-

-Sei pronto per dormire nella vasca?- gli chiesi provocandolo.

-Illusa- sbuffò lui al mio fianco.

-Preferisci il tappeto?- domandai con finta espressione cortese.

-Sarà sicuramente una notte interessante, sherì- disse lui con un sorrisino accattivante, poi si allontanò per andare a fermare un taxi sulla strada.

Io rimasi a guardarlo, incantata dalla sua eleganza.

Dannazione, era bellissimo. Sconfortata mi avviai verso il taxi di fianco al quale Klaus teneva aperta la portiera, aspettando il mio arrivo.


Note:

Ciao fanciulle!!!!!!

Come state? Scusate il ritardo ma in questo periodo sono impegnatissima e scrivo quando posso!!!

Non so come sia venuto il capitolo, spero tanto che vi piaccia!!! Fatemi sapere =)

Ora passiamo alla parte più importante: i ringraziamenti!!

Grazie mille a tutte le ragazze che hanno recensito, siete gentilissime e mi rendete tanto felice =)....Grazie anche a quelle che hanno messo la storia tra le preferite e a  quelle che l'hanno messa tra le seguite e tra le ricordate....Grazie, grazie, grazie!!!!!!!!!!!!! Vi giuro che vedere il vostro entusiasmo mi fa troppo piacere!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Infatti aggiornerò il prima possibile, cercherò di postare almeno due (quando posso tre) capitoli alla settimana! (Ma, se ritarderò, sappiate in anticipo che mi dispiace!!!)

Ora vi saluto!!!

Alla prossima!!!!!!
  
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