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Autore: Marie_Styles    05/03/2013    1 recensioni
lei preferisce leggere, che uscire con gli amici; lei preferisce la solitudine, alla folla; lei preferisce la notte misteriosa, al giorno. camuffa il suo sorriso dietro una sciarpa, è timida, è semplice, è semplicemente Jen. Dedicata a tutte quelle persone che hanno paura di mostrarsi al mondo, non abbiate paura, siete fantastiche.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Liam Payne
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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''sono due giorni che mi preparo per trasferirmi; valigie, vestiti, borse, sono sparse nella mia camera. diario, ho paura. ho paura che non riuscirò ad ambientarmi, di deludere mio padre se non riesco in qualcosa, sai i professori sono nuovi e non so come reagiranno alla presenza di una nuova alunna in classe. mio dio, perchè? perchè proprio a me? non capiscono che così faranno peggio. ora vado, i preparativi mi aspettano, tra tre ore si parte e la prossima volta che scriverò qui sopra sarò nella nuova città. addio, manchester'' 
Con queste parole Jen, scrisse sul suo diario le ultime parole prima di lasciare la sua città natale. Era una ragazza timida, preferiva la solitudine alla folla, la notte al giorno, leggere piuttosto che uscire, divertirsi o sballarsi. Andava bene a scuola, non aveva molti amici, giusto un paio, ma non ci si confidava tanto, preferiva lui, il suo diario, il suo compagno d'avventure. Ne finiva più o meno tre o quattro all'anno, ed erano tutti messi lì, sulla libreria color avorio della sua camera, che stava per lasciare, per sempre. 
Arrivarono in aereoporto, suo padre posò le valigie per terra dopo aver fatto il check in, e si sedette sulle sedie in ferro in sala d'attesa.
''vuoi qualcosa tesoro? una coca, una sprite, qualcosa da mangiare? ho le merendine che ti piacciono''
''papà per favore, non ho 5 anni, ne ho 16, non parlarmi così, sto bene''
''si lo so, però ora rinizierà tutto da capo, una nuova vita per me e te, da quando tua madre mi ha lasciato e se ne è andata con tuo fratello non so più come reagire con te, almeno con questo nuovo lavoro posso garantirti più cose nella tua nuova vita'' 
''papà, non mi hai mai fatto mancare niente, e a me va bene'' mentì Jen ''che andiamo a vivere in una nuova città, tranquillo''
Erano le 18 e 45, Jen e suo padre arrivarono finalmente dopo un'ora di volo a wolverhampton, una cittadina nell'ovest dell'inghilterra.
La loro casa era bella, in periferia, piccolina, ma giusta per due persone. Entrarono, Jen già sentiva un po' di malinconia della sua vecchia Manchester, però in fin dei conti questa nuova città le piaceva, ancora non la conosceva bene, aveva visto delle stradine mentre arrivava a casa con la macchina e gli era sembrato un ambiente accogliente. Aprì una porta al piano di sopra, e trovò una stanza già arredata. Era candida, il colore predominante era l'avorio, il suo colore preferito. In un certo senso la rappresentava, lei era bianca, nel senso di pura, non aveva mai dato il suo primo bacio, era umile di cuore, nonstante nella vista non gli si è fatto mancare niente, aiutava le persone in difficoltà, era candida. Nella stanza la prima cosa che notò fu la libreria, con tutti i suoi diari che suo padre aveva fatto portare lì due giorni prima. 
''che dici? ti piace?'' intervenne suo padre appongiandosi all'uscio.
''si, abbastanza, è piccoletta, però è carina'' disse Jen, girandosi.
''guarda, c'è anche un bagno, è lì.''
Jen aprì la porta.
''ah ah, vedo, è proprio una stanzetta carina''
Jen sistemò i suoi bagagli e poi scese. Sentì un brusio venire dal piano inferiore. 
''che succede?'' 
improvvisamente vide un ragazzo, abbastanza altino, con i capelli simili ad un cantante emergente, Justin Bieber, con gli occhi nocciola, aveva la sua età, o forse più grande, ma di poco. Parlava con suo padre. 
Ebbe un lampo, una sensazione allo stomaco che non aveva mai avuto prima. Era strana...era come se gli solleticava la pancia, non lo sapeva ma diventò interamente rossa, prese i suoi capelli color castano chiaro e li portò davanti a se, mentre quel grazioso ragazzo gli si avvicinava, lei diventava più nervosa man mano che veniva. 
''piacere, Liam''
  
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