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Autore: smile more cry less    05/03/2013    11 recensioni
Louis quando è entrato nella vita di Harry l'ha fatto in punta di piedi .
Harry quando ha confessato il suo amore a Louis gli ha fatto una promessa, nel buio della stanza,nel silenzio della loro casa e gli ha detto che sarebbe andato via in punta di piedi se fosse stato necessario.
Louis quando bacia Harry lo fa in punta di piedi perché il suo ragazzo è troppo cresciuto.
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Larry as romance
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Si può sapere che ti prende? Perché fai così?"
Harry chiuse gli occhi poi scosse la testa perché nessuno poteva capire cosa sentiva quando era con lui e quando era senza di lui.
Nessuno neppure sua madre, sua sorella, neppure Zayn che ora era seduto di fronte a lui la sigaretta tra le labbra e il solito sguardo da finto duro dipinto sul viso.
"Non capisci Zaynie" - si porta una mano alla fronte Harry mentre scuote per l'ennesima volta la testa fissando l'amico. - "Non puoi capire"
Allora Zayn alza il capo e lo guarda col sopracciglio inarcato e le dita che spengono la cicca della sigaretta ormai finita. 
E solo allora si rende conto che sì,forse lui non può capire.
I suoi sono solo un paio di occhi esterni incapaci di comprendere fino in fondo.
"Sai cos'è per me Louis? Lo sai?" - la voce di Harry usciva con flebili sussurri ma Zayn la sentiva la disperazione mista alla paura.
E Harry ne aveva tanta perché tutto quell'amore era persino più grande di lui ma poco gli era importato. 
Si era tuffato a capofitto in quella storia perché lui ci credeva. Lui amava e ama ancora e lo farà per sempre. "Sai Louis è qualcosa di fondamentale come l'aria o l'acqua." - Zayn tirò fuori dal pacchetto l'ennesima sigaretta prima di buttarsi con poca delicatezza sulla poltrona di casa Stylinson. "Ecco vedi, per te è importate fumare. La nicotina per te è fondamentale,giusto?" - il moro inacrò un sopracciglio poi,confuso,annuì perché era vero. Fumare l'aiutava a scaricare la tensione, a star bene,a rilassarsi e questo Harry lo sapeva. - "Bene, per me Louis è come la tua nicotina. Pensa se ora le avessi finite, mi ascolteresti ancora senza la tua sigaretta? Sopporteresti tutto il mio stress? E non dire sì per compassione Zayn, lo so che non è vero" - e allora si zittì di colpo perché era vero, senza sigarette Zayn non avrebbe ascoltato nessuno.
"Vuoi sapere come è iniziata davvero?" - e il pakistano nel silenzio della sua sigaretta e nel rumore dei suoi pensieri annuì.
 
 
Era un giorno qualunque,di un mese qualsiasi ma di un anno speciale quando Harry gliel'aveva detto.
Era arrivato in fretta e furia a casa col fiato corto e una mano sul cuore, aveva corso come se fosse in gara per vincere le olimpiadi.
"Devo dirti una cosa,Lou"
Louis lo vide e confuso lo tirò per un braccio facendolo entrare in casa.
"Harry, che diavolo hai combinato? Pot.." - avrebbe continuato, gli avrebbe detto che era un pazzo,che rischiava di prendersi un malanno,che poteva semplicemente chiamarlo e lui l'avrebbe aspettato, come sempre.
L'avrebbe fatto se solo le dita fredde di Harry in quel momento non gli tappavano la bocca.
"Ssh Louis, ti prego. E' importante e...difficile" - abbassò il capo, era consapevole Harry che da quel momento in poi sarebbe cambiato tutto quanto ma era troppo tardi per tirarsi indietro.
Lui l'amava, l'amava come amava cantare, l'amava come amava i suoi occhi. L'amava e basta.
E lo sapeva,arrivato il momento della verità. Alzò la testa consapevole di cosa l'aspettava.
Consapevole del fatto che gli occhi di Louis erano un fiume in piena che lo travolgevano ogni istante.
"Meriti di avere spiegazioni Louis, meriti di sapere perché. Mi dispiace,scusami Lou" - si fermò per un istante, solo il tempo di ricacciare le lacrime e prender fiato prima di tuffarsi di nuovo in quel mare blu che erano gli occhi del suo compagno. - "Io...non so neppure come dirtelo ma adesso sono qui ed è troppo tardi per tirarmi indietro ma è troppo presto per mandare all'aria tutto, lo so ma non posso più andare avanti Louis. Ho così tante cose da dirti Lou." - si fermò ancora un po' e poi si avvicinò andando a posare una delle sue mani sul fianco del più grande e potè giurare d'aver sentito Louis tremare sotto il suo tocco.
 Louis lo seguiva con lo sguardo ancora troppo confuso per capire.
Ma tremò, tremò sul serio quando le dita lunghe e affusolate di Harry si infilarono sotto la sua felpa e fissò quegli occhi chiari perdendosi in quello sguardo.
Non capiva Louis, non capiva il motivo per cui quegli occhi, quella sera di febbraio gli apparivano più chiari e lucidi del solito.
Ci vedeva la commozione, la paura,forse un po' di gioia e ci vedeva l'amore.
Si morse il labbro, forse stava impazzendo. Harry non l'amava, non nello stesso modo in cui Louis amava Harry.
"Lou sono corso da te nonostante il freddo e il buio della città, lo sai che ho paura del buio Louis ma non fa niente, l'ho fatto per te. Perché avevo bisogno di guardarti" - e fissa nuovamente i suoi smeraldi negli occhi di Louis - "di toccarti" - e stringe la presa sul suo fianco sinistro - "di respirarti, ho bisogno di dirtelo adesso" - Louis lo guarda ancora più confuso di prima e pensa che Harry sia fuori di testa, che forse gli sta facendo uno scherzo ma poi capisce.
Capisce quando nota negli occhi di Harry un luccichio diverso, quando nota le sue gote ancora da bambino farsi più rosse del solito forse anche più rosse di quelle di Niall dopo che ha ricevuto un complimento.
E' un bambino Harry, forse cresciuto troppo in fretta ma a Louis questo non importa è pur sempre il suo bambono.
E lui lo ama. E lora o supplica con gli occhi di continuare perché non ce la fa più ad aspettare. Perché l'ansia lo sta divorando. E allora Harry si fa coraggio,respira profondamente e - "ho bisogno di dirti che ti amo Louis. Che ti amo davvero, non per finta. Che ti amo e non posso più nasconderlo a nessuno, ne a te ne a me stesso altrimenti il cuore rischia di scoppiarmi nel petto. Ho bisogno di dirti che ti amo perché hai il diritto di saperlo. Ti amo, Lou e se tu non mi ami imparerò ad accettarrlo te lo giuro, sparirò anche se necessario, cercando di non farti male perché non te lo meriti Louis. Sparirò così come sei entrato tu nella mia vita in silenzio...in punta di piedi." 
Ci vollero alcuni minuti prima che Louis si riprendesse. La rivelazione di Harry l'aveva scosso.
"No." - Harry perse un battito, gli aveva promesso di sparire se fosse stato necessario ma lui non era pronto a lasciare Louis. Non per sempre. - "Fai pure tutto il rumore che vuoi ma resta Harry.Resta perché ti amo. Ti basta?" - ma Harry non rispose, sospirò prima di annullare completamente le distanze e baciarlo. E Louis capì che sì, gli bastava.
Gli bastava forse per rimanere...per sempre.
 
 
Si chiude la porta alle spalle Louis e poi strisciando con la schiena scivola a terra sul freddo pavimento di quella casa, è stravolto dopo l'ennesima uscita con Eleanor.
I click delle macchine fotografiche che ancora gli ronzano in testa, le luci accecanti di tutti quei flash che ancora gli danno fastidio agli occhi, si stringe la testa tra le mani pensando che vorrebbe soltanto sprofondare nel petto caldo di Harry e ascoltare il costante accellerare dei suoi battiti.
Ma l'unica cosa che riesce a sentire Louis è un singhiozzo spezzato proveniente dalla camera da letto e allora si alza di scatto e corre in camera perché lui lo sa.
Sa che Harry si distrugge ogni volta, sa che il cuore di Harry fa crack ad ogni foto pubblicata. E lui non può far nulla.
Spalanca la porta con poca grazia e lo vede, è lì nello stesso posto di sempre, nello stesso modo di sempre.
Le ginocchia piegate al petto,le mani incastrate tra i riccioli morbidi,le lacrime a terra e il cuore a pezzi.
"Harry. Harry cosa stai facendo? Perché piangi?" - ed è sempre la stessa storia.
Louis si avvicina e con le piccole mani gli avvolge i polsi ma stavolta Harry non molla,rimane così per minuti che a Louis parvero infiniti.
"Tu non mi ami più,vero?" - soffia Harry quasi impercettibilmente con le labbra che tremano e le lacrime ferme agli angoli degli occhi ma quel sussurro arriva a Louis chiaro come il più forte degli urli e non ha neppure il tempo di aprir bocca per parlare perché Harry come un fiume in piena lo travolge e parla forse anche troppo ma del resto lui è fatto così - "Se è così sparisci Louis, in silenzio però,ricordi? In punta di piedi...se non mi ami più Louis vai via così." - l'intento di Harry era quello di riportare in vita il loro primo bacio, di far ricordare a Louis che lui l'amava ancora e c'era riuscito. Louis aveva ricordato,anzi,Louis non aveva mai smesso di ricordarlo e allora il più grande muove un passo verso di lui, poggia le sue dita morbide sotto il mento del più piccolo perché sentiva l'incessante bisogno di fissarlo negli occhi e forse di perdersi anche in tutto quel verde e 
"Harry,io voglio alzarmi in punta di piedi soltanto per baciarti. Ieri,oggi,domani e per sempre." - e allora gli afferra la mano e lo porta in piedi e gli sorride sulle labbra Harry perché quelle parole hanno innescato una bomba di dolcezza dentro di lui, perché Harry ama baciare Louis. La sua bassa statura lo intenerisce e a lui non l'ha detto ma gli potrebbe giurare di sentirsi quasi morire ogni volta che lo bacia anche se appoggia i suoi piedi sulle sue scarpe per rialzarsi un po' e le sente Harry, sente le famose farfalle nello stomaco ogni volta e non vorrebbe farle morire per nessuna ragione al mondo.
E poi è tutto un déjà vu quando Harry allunga la mano e la posa sul fianco di Louis proprio sotto la sua felpa e lui trema come la prima volta e come ogni volta.
E lo stesso fa Louis. Porta una mano sul viso di Harry con due dita ad accarezzargli le guance e il terzo che traccia il contorno di quelle labbra rosse e carnose troppo perfette per far tutto capaci persino di mandarlo in Paradiso in un netto secondo.
Ed Harry sente i brividi prendere possesso del suo corpo.
Gli succedeva ogni volta che le dita piccole e soffici di Louis gli sfioravano la pelle.
E ogni volta sembrava scordarsi di tutto il resto, Louis era in grado di svutargli la testa di ogni pensiero negativo e di riempirla d'amore.
Louis era suo e nessuno gliel'avrebbe portato via. Nessuna Taylor,nessuna Eleanor, nessuna Caroline o qualunque altro essere vivente che popolava l'intero pianeta.
C'era quel legame divenuto ormai indissolubile che aveva incatenato le loro anime,le aveva legate,strette,unite. E c'èra la consapevolezza di appartenersi ormai per sempre.
E non ci sarebbe stato nessuno in grado di slegare quel nodo d'anime.Niente e nessuno.
E allora Louis posa le punte dei suoi piedi sulle scarpe di Harry perché solo così poteva raggiungerlo.
Era diventato decisamente troppo alto il suo piccolo
Ed Harry sorride mentre vede gli occhi di Louis farsi ad ogni secondo più vicini e lo lascia fare Harry, mentre incastra le dita della mano libera in quella di Louis. 
E Louis è serio più che mai mentre si avvicina ancor di più e le nota le labbra di Harry.
E allora lo bacia...in punta di piedi.



*si nasconde*
Che schifo,vero?
Ma avevo voglia di scrivere ok?
E io amo i Larry e amo il fluff. E adoro il fatto che Louis sia un puffo accanto ad Hazza.
E mi partono mille filmini mentali sui loro baci.
Larry Shippers a rapporto, questo è il nostro gruppo super figo

http://www.facebook.com/groups/367276256692091/ io son la.
Kisses .xx

   
 
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