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Autore: _wayward    05/03/2013    3 recensioni
Il giorno dopo, l'odore di Derek è come un'impronta sulla pelle di Stiles.
Come da titolo, le cinque volte in cui Scott non capisce e l'ultima in cui diventa ovvio – persino per lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: _wayward.
Titolo: The five times Scott doesn't understand and the last time he does ~
Fandom: Teen Wolf.
Rating: Verde.
Genere: One–shot.
Personaggi/Pairing: Scott, Stiles/Derek, un po' tutti.
Parole: ~2524.
Avvertimenti: La stupidità di Scott vale come avvertimento? Btw, arriva fino alla fine della seconda stagione (più una sorta di ipotetica season 3) quindi SPOILER per chi non l'avesse ancora vista.
Disclaimer: Tutto © di Jeff Davis, io non ci guadagno nulla ma potete sempre pagarmi per smettere.
Note: Scritta sulla canzone “Per tutte le volte che” di Scanu. Cosa mi fanno fare i magici Faràs su COW–T3 #maridichallenge?

Introduzione: Come da titolo, le cinque volte in cui Scott non capisce e l'ultima in cui diventa ovvio – persino per lui.




~ The five times Scott doesn't understand and the last time he does


La prima volta che succede sono entrambi fradici, dalla testa ai piedi, appena usciti dalla piscina della scuola dopo due estenuanti ore in cui Stiles è riuscito – più per miracolo che per doti personali – a tenere a galla il corpo paralizzato di Derek.

Discutendo su cosa, esattamente, possa essere il lucertolone apparso da un paio di settimane – kanima, sta dicendo Derek mentre Scott si rigira tra le mani la chiavetta USB di Gerard.
E poi, mentre lui è pronto a salire sulla Jeep del suo migliore amico e tornare a casa, probabilmente a disperarsi del fatto che la famiglia della sua ragazza lo odi totalmente, le sue orecchie si rizzano; accanto a lui, un battito cardiaco che accelera.
Stiles e Derek si stanno guardando a vicenda e Scott, le sopracciglia inarcate, non riesce a capire da quale cuore, fra i due, quel veloce pompare provenga.
Ma cessa nel momento in cui Derek si avvia verso la Camaro e quindi, si, Scott dimentica prontamente l'episodio.

Almeno fino alla volta successiva, quando è anche il corpo di Stiles ad essere paralizzato e lui deve trascinarlo fino all'ingresso della stazione di polizia mentre Derek si libera lentamente del veleno, ancora steso sul pavimento.
Un semplice battito più veloce degli altri mentre lui e il suo migliore amico, immobile, si allontanano, ma nemmeno in quell'occasione – fra un potenziale serial killer adolescente, il capitano (co–capitano) della squadra di lacrosse travestito da lucertola gigante, la guerra portata avanti dai cacciatori che, guarda caso, sono anche i parenti della sua fidanzata e sua madre nella stanza a fianco – Scott vi dà particolare importanza.

Poi però qualcosa, o forse tutto, cambia: Jackson se ne va da Beacon Hills, così come Allison che, fra l'altro, lo lascia e, anche se Scott non sa esattamente come, i suoi pomeriggi iniziano a girare intorno alla casa bruciata degli Hale, un'eventuale fiducia in Derek non gli sembra più così mal riposta, Isaac inizia a tenergli il posto in mensa ed Erica sorride alle sue battute – un sorriso vero, sottolinea Stiles, non il ghigno ben poco promettente che era solito disegnarsi sulla sua faccia ogni volta che li minacciava per i corridoi della scuola.
Quindi è quasi normale che il significato della parola "branco" diventi molto più tangibile, quando i loro ritrovi diventano frequenti e slegati dal concetto di “dobbiamo–fidarci–l'uno–dell'altro–altrimenti–il–cacciatore–di–turno–potrebbe–usare–il–nostro–fegato–come–pranzo–del–giorno–del–ringraziamento”.

Ovviamente anche Stiles partecipa a qualsiasi raduno e, ovviamente, lui non è un licantropo ma sta imparando qualche trucchetto efficace da Deaton – Scott ride ancora alla faccia oltraggiata che ha fatto quando lo ha chiamato strega – e poi è il suo migliore amico da quel primo giorno d'asilo in cui Scott aveva bisogno di un pennarello verde e l'aveva rubato a lui che, per tutta risposta, gliel'aveva infilato nel naso.
Quindi è normale che si sieda sotto i portici con il computer sulle ginocchia a tradurre le pagine del bestiario insieme a Lydia (la Lydia che conosce il latino arcaico perché quello classico era troppo noioso, si) ed è normale che li osservi ridendo quando tentano di atterrare Derek e quando, puntualmente e con il solito sorrisetto di soddisfazione, è lui a sbattere loro a faccia in giù nel fango.
Ed è normale anche quando, girandosi verso Stiles, Scott si accorge che il suo battito cardiaco è più veloce del solito: d'altronde Lydia è appoggiata alle sue gambe e Scott sorride nel pensare che, forse, il Piano–Da–Dieci–Anni–Per–Far–Innamorare–Lydia–Di–Me made in Stilesstia finalmente dando i suoi frutti.
Tranne per il fatto che, quando qualche mese dopo Lydia sostiene di aver superato la sua storia con Jackson e chiede a Stiles di uscire, lui rifiuta con un gran sospiro.
Lydia scrolla le spalle, chiude il portatile e si incammina per tornare a casa mentre Stiles rimane seduto sull'erba con lo sguardo basso.
Pochi secondi dopo Derek sbatte la porta oltre la veranda e, con la solita espressione imbronciata, gli chiede qualcosa che Scott non riesce a sentire perché quello è il momento in cui Isaac sceglie di uscire dal suo nascondiglio e scaraventarlo verso la cima dell'albero proprio oltre il giardino.
Allo stesso tempo, però, Scott può percepire chiaramente il cuore di Stiles fare un balzo nel petto mentre segue Derek dentro la casa e, solo allora, inizia a farsi qualche domanda.

La quarta volta Scott è piuttosto sicuro che ci sia qualcosa di tremendamente sbagliato – ed anche tremendamente ovvio – nel modo in cui Derek prende a schiaffi la nuca di Stiles ogni volta che questi dice qualcosa di stupido, quindi praticamente sempre.
Sono tutti radunati nel salotto di casa Hale perché, data la tarda ora, hanno deciso all'unanimità di ordinare una pizza.
E' la prima volta che si ritrovano insieme nel fare qualcosa di davvero normale ma la sensazione di casa è così piacevole che Scott non ha la minima intenzione di andarsene solo perché Erica continua ad essere assurdamente inquietante o perché la camera è ancora soffocate dall'odore della cenere e dalla puzza di bruciato.
«Qualche preferenza?» sta chiedendo Stiles, con il cellulare in mano ed il numero del Pizza Express nell'altra – poi, nemmeno mezz'ora dopo, il fattorino parcheggia nel vialetto e Derek posa le pizze sul pavimento mentre i Beta quasi ringhiano per la fame.
Stiles trangugia la sua pizza super farcita con hamburger, uovo, pancetta, patatine, maionese e senape e, fra un boccone e l'altro, lancia una strana occhiata alla porta.
Quando Scott si gira a seguire il suo sguardo vede Derek appoggiato al muro con un'espressione divertita sul volto.
Stiles solleva un trancio di pizza oltre la sua visuale. «Vuohi assaggiarhe?» chiede, con la bocca piena, e Scott si aspetta che Derek scuota la testa senza nemmeno rispondere, limitandosi a lanciargli uno sguardo terrificante ma, al contrario, Derek si avvicina, si siede accanto a loro e dà un morso alla fetta che Stiles gli tende.
«Buona, vero?»
Derek fa una smorfia e si costringe a deglutire e Scott sente un'improvvisa ondata di comprensione nei suoi confronti anche quando uno scappellotto colpisce la testa del suo migliore amico perché nessuno, eccetto Stiles, può seriamente trovare buona una pizza del genere.
Stiles, che si massaggia il collo e ride e inizia a parlare di quanto sia buona e di quella volta che ha cercato di ordinare per suo padre una pizza ai carciofi e del fatto che la pizza più grande del mondo sia stata cucinata a Roma e che i suoi pizzaioli abbiano dovuto lavorare per 48 ore di seguito. Derek lo ascolta in silenzio ma nemmeno quelle chiacchiere o il masticare delle mascelle di Boyd riescono a coprire il battito veloce del suo cuore.
Scott alza le sopracciglia ma non riesce a capirne il motivo.

La quinta volta sono solo lui e Stiles, sdraiati sul pavimento della sua camera con il joystick in mano, a cercare di uccidersi a vicenda a Call Of Duty.
È la prima volta dopo tanto – sembra un'eternità perché, fra licantropi, kanima e cacciatori, Scott non ha davvero avuto più il tempo nemmeno di accendere la console – e sono soli perché Isaac deve prepararsi per il test di chimica, Erica e Boyd avevano già in programma di andare al cinema insieme («Un'uscita romantica», aveva puntualizzato lei con un sorriso, quando Scott aveva chiesto se potevano aggregarsi a loro) e Derek, be', non c'è veramente bisogno di una spiegazione per giustificare l'assenza di Derek, no?
La voce di Stiles lo riscuote dai suoi pensieri solo qualche minuto dopo.
«Pensi che Derek sappia giocare ai videogiochi?» chiede, quasi gli avesse letto nel pensiero e dallo stupore Scott si volta verso di lui – provocando così la morte del suo soldato.
«Non credo» risponde mentre il gioco carica una nuova partita. «Pensavi di invitarlo alla prossima maratona di Halo?»
Stiles scrolla le spalle. «Deve essere noioso passare le giornate da solo in una casa bruciata. Per di più con l'unica compagnia di un totale psicopatico, che è allo stesso tempo l'unica persona rimasta in vita della tua famiglia, e con il costante ricordo di un'infanzia felice che non potrai più avere indietro. Sempre che la sua infanzia sia stata felice.
Probabilmente Derek era quel tipo di bambino che passava i pomeriggi a bruciare le formiche con la lente di ingrandimento.»
«Non deve essere una vita facile» commenta Scott, senza lasciarsi scappare il fatto che, nel parlare di Derek, il cuore di Stiles abbia fatto un paio di capriole e allora chiede: «Ti fa ancora paura?»
«Paura?!» Stiles si gira verso di lui con un'espressione indignata. «Non mi mai fatto paura!»
Scott solleva un sopracciglio.
«... un po' di inquietudine, al massimo. Giusto per la totale mancanza di empatia, lo sguardo truce e tutta l'aria da "ti squarcio la gola con i miei stessi denti". Al massimo. Se proprio devo puntualizzare la cosa, l'ha anche reso chiaro a parole. Subito dopo "se non stai zitto ti strappo le dita una ad una" e giusto prima di "tagliami via il braccio per favore altrimenti ti uccido".»
Scott ridacchia e, lasciandosi trascinare dal fiume di parole del suo migliore amico, si ritrova chissà come a decantare la morbidezza dei capelli di Allison mentre Stiles spegne la console e gli offre una birra.
Il mistero, ancora irrisolto, viene di nuovo accantonato.

La soluzione si presenta uno degli ultimi giorni di scuola, quando il profumo dell'estate è già nell'aria e perfino i test del professor Harris si fanno meno insistenti.

In queste settimane Scott è preoccupato per il litigio silenzioso che, apparentemente nato dal nulla, Stiles che Derek sembrano portare avanti. Quest'ultimo, come da manuale, si rifiuta di parlarne e Stiles scuote la testa pensieroso ogni volta che Scott accenna alla questione. Pur senza evitarsi platealmente, non si parlano né avvicinano l'uno all'altro e sembrano incapaci di rimanere nella stessa stanza da soli per più di due minuti.
Nemmeno Lydia – che sembra essere diventata la nuova migliore amica di Stiles da quando la sua cotta è evaporata – ne sa qualcosa, salvo sorridere compiaciuta quando Scott glielo chiede, e il malumore di Derek si manifesta anche al resto del branco con sessioni d'allenamento molto più intensive e meno gratificanti.
Un giorno, poi, Stiles non si presenta al raduno quotidiano nel salotto di casa Hale fingendo un malessere che non potrebbe essere più falso e quando Derek esce sbattendo la porta fa tremare l'intera struttura.
Scott si alza e fa per seguirlo perché inizia veramente a temere per la salute fisica del suo migliore amico ma Erica lo trattiene per un braccio, scuotendo la testa, e poi Isaac gli chiede se può ascoltarlo ripetere la lezione per il giorno dopo e, be', Scott non può veramente dirgli di no.
Derek non torna a casa quella sera, nemmeno a notte fonda, quando Scott decide di incamminarsi, reprimendo l'istinto di andare a controllare che Stiles sia ancora vivo.

Il giorno dopo, l'odore di Derek è come un'impronta sulla pelle di Stiles.

Scott guarda il suo migliore amico come a sincerarsi che stia davvero bene ma non ha lividi o segni che possano attestare che Derek abbia attentato alla sua vita e il sorriso appiccicato alla sua faccia è uno dei più grandi che Scott gli abbia mai visto quindi non osa nemmeno chiedere.
In mensa, mentre Stiles si riempie il vassoio con tutti i tipi di salsa disponibili, Lydia gli si avvicina e commenta, a bassa voce: «Era ora, no?»
Scott alza lo sguardo dal suo piatto e nota che Erica ha un sorrisetto soddisfatto sulle labbra, Isaac riserva al pavimento uno sguardo imbarazzato e Boyd finge di non essere interessato («Magari convincerà Derek a comprare una TV satellitare» è il suo unico contributo alla conversazione).
Scott rimane comunque con un punto interrogativo stampato sulla fronte fino a quando Lydia gli infila un gomito sottile nel fianco e indica Stiles con la punta del suo naso perfetto.

Quando finalmente capisce, Scott rischia di morire strangolato dalla rivelazione – e dal pezzo di pane che cerca di arrivare ai suoi polmoni invece che allo stomaco. La sua faccia diventa tanto rossa quando l'ovale scuro che sbuca da sotto la sua maglietta quando Stiles si siede al tavolo di fronte a lui.
Lydia sorride. «Hai un succhiotto sul collo» dice, perfettamente a suo agio, e il cuore di Stiles rischia la tachicardia mentre inizia a blaterare su qualsiasi cosa gli passi per la testa – davvero tante cose, ringrazia Scott, cercando di dimenticare la sequenza di scenari in cui il suo migliore amico dalle elementari ed il suo Alpha, che è Derek, per Dio!, finiscono per fare sesso su qualsiasi superficie disponibile, e grazie tante, Scott non riuscirà mai più a guardarli in faccia senza che queste immagini gli lampeggino dietro le palpebre.

Quello stesso pomeriggio la casa di Derek è aperta per loro e, nonostante le aspettative e l'imbarazzo, non è cambiato niente. Probabilmente è solo un'impressione, il sorriso malcelato che Scott è quasi sicuro di vedere sulle labbra di Derek ogni qualvolta questi si giri verso il portico.

Quella sera sono sulla Jeep insieme, lui e Stiles, quando Allison gli manda un sms in cui scrive che tornerà a Beacon Hills prima che finisca l'estate e Scott è così contento che intavola il discorso senza nemmeno pensarci, passando dalla lode degli occhi della sua ex–ragazza alla domanda che li fa quasi schiantare contro un'altra macchina perché Stiles inchioda improvvisamente.
«E' tutto a posto» ride Scott, nascondendo l'imbarazzo, di fronte al panico parlante di Stiles e allora la Jeep viene rimessa in moto.

Finiscono nel salotto di Stiles a condividere una birra, perché le birre che condividono sono sempre le più buone e lo Sceriffo tornerà soltanto la mattina dopo.
Non ne parlano veramente – non che Scott voglia sapere i dettagli, in effetti – ma gli occhi di Stiles brillano un po' di più quando la conversazione cade su Derek ed il suo cuore batte un po' più veloce e Scott pensa che possa essere innamorato veramente se non fosse che, davvero, è Derek.
O forse, rettifica una voce pericolosamente simile a quella di Lydia nella sua testa, ne è innamorato proprio perché è Derek.

A un certo punto della serata, appena prima che Stiles inizi ad elencare i dieci motivi per cui Derek è il più grande stupido e sexy acido lupo dell'universo – e, davvero, lui non è sicuro di volerlo ascoltare –, Scott lascia la mente a vagare sugli avvenimenti dell'ultimo anno e pensa che avrebbe dovuto capirlo ben prima. Si dà dell'idiota per non esserci arrivato e allora tutto acquista un senso, dalla stupidità di Greenberg ai misteri più profondi dell'Universo, perché sono Derek e Stiles quelli a cui sta pensando e si stupisce di non aver notato prima di quanto possano, a livello teorico, essere effettivamente complementari.

È allora che ha l'impressione di aver capito qualcosa di ben più profondo, qualcosa che forse nemmeno Lydia potrebbe comprende ma che lui ha capito davvero, ed è talmente euforico che lo esterna ad alta voce.
«Sono contento per te, amico» ridacchia Stiles. «Perché se devo spiegarti di nuovo le proprietà delle pote–pote–potenze, appendo le tue palle da lupo ad uno scivolo per bambini e chiedo a Erica di saltarci sopra.»

Nemmeno un'ora dopo, la testa di Stiles è un macigno che russa appoggiato alla sua caviglia, la birra finisce e Scott, così come per tutte le rivelazioni dettate da sostanze alcoliche, se ne dimentica.


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