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Autore: b l a c kVelvet    05/03/2013    1 recensioni
"Così, mentre fuori comincia a nevicare prendo carta e penna. Sì, gli scrivo anche se non serve a nulla a farlo tornare, gli scrivo perché ne ho bisogno."
E se non fossero arrivate in tempo?
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Isabella Swan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: New Moon
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A voi di nuovo i miei lavori. 
baci, 
Gio
Troverete una canzone leggendo, è Arms of an Angel di Sarah McLachlan fa parte della colonna sonora di un film, City Of Angels con Nicholas Cage e Meg Ryan..... fa maggior effetto se la ascoltate leggendo la OS......vi lascio il link del video su You Tube:
www.youtube.com/watch?v=SnL1e4-NfaA
 


Until The End - Fino alla fine



Eravamo arrivati troppo tardi, i Volturi non erano stati contenti di vedere me ed Alice anche lì…tanto che ci lasciarono andare solo dopo avermi trasformato loro stessi: avevamo passato sei mesi a Volterra. Lontano dai Cullen, e da Forks.
Sono una vampira da un anno, ma ancora non ho superato il trauma. Mi manca come ad un umano manca l’aria se trattiene il respiro per troppo tempo. Lo rivorrei su questa Terra, vorrei passare l’eternità tra le sue braccia, beandomi di quel tocco. Ogni tanto lo rivedo accanto a me, come un’ombra buona che veglia in silenzio.
Passo giorni interi dentro alla sua stanza, che conserva ancora parte del suo odore: non ho osato toccare niente, buttare niente di sua proprietà. È il tesoro più grande che potesse lasciarmi, dopo il suo ricordo e il suo amore per me.
Così, mentre fuori comincia a nevicare prendo carta e penna. Sì, gli scrivo anche se non serve a nulla a farlo tornare, gli scrivo perché ne ho bisogno. La lettera rimarrà chiusa per sempre in un cassetto, insieme al mio cuore.

Edward,
amore mio, perché mi hai lasciata così? Perché hai dato retta a Rosalie e sei andato a chiedere di morire? Ero viva, ero lì ad aspettare il tuo ritorno e a voler ritornare insieme a te. Aspettavo solo che arrivassi. Hai insistito tanto con il discorso che tu non hai un’anima, ma io so che ce l’hai. So che sei lassù e che probabilmente mi ascolti. Non ho il coraggio di pronunciare il tuo nome ad alta voce, non ho il coraggio di guardare la tua famiglia in faccia perché ho fallito nella mia unica occasione di poter salvare te e anche me stessa probabilmente.
Angelo mio, vorrei poterti raggiungere. Almeno potremmo stare insieme per un’altra vita. Io soffro troppo a stare qui, in questo mondo, se tu non sei accanto a me. Come hai detto tu, nemmeno a me interessa il resto se tu non ci sei. Ti amo. E ti amerò per tutto il tempo che durerò su questa terra: che sia un giorno, un mese, un anno, un secolo.
Vorrei averti accanto a me, abbracciarti, baciarti fino a farmi mancare il respiro, sfiorarti, sentirti suonare. Ho chiesto a Rose di insegnarmi a suonare il pianoforte, ma non vuole: dopo un anno è ancora così scossa dagli avvenimenti che non riesce a guardare in faccia nessuno, abbiamo provato mille volte a farla star meglio ma niente e nessuno ci riesce.
Ti sei portato via una parte di me! Stavolta però non tornerai a restituirmela, e questo mi fa dannatamente male. Gli altri non provano più a tentare di tirarmi fuori da tutti i ricordi in cui mi perdo: rivivo tutto quanto, fino alla fine.
Si perché per me la vita è finita quel giorno che, arrivata a Volterra non ti ho più visto, ed Alice mi ha detto che saremmo rimaste lì perché loro non erano contenti.
Hai sbagliato Edward, non dovevi commettere quel suicidio. Hai lasciato la tua famiglia, hai lasciato me. È come guardare il mondo andare avanti e restare delusi perché manca qualcosa, perché manca qualcuno: quel qualcuno sei tu.
Avevo costruito il mio universo attorno a te, ed ora il mio universo è senza il suo sole. Se ripenso all’ultima cosa che ci siamo detti, mi sento morire dentro: sarà come se non fossi mai esistito. Sapevi già che non ti avrei rivisto mai più se non nei miei ricordi? Avevi già deciso? Credevi di fare il mio bene, e invece mi sento morta. E non morta nel senso che sono una vampira e quindi il mio cuore non batte, ma nel senso che proprio non c’è niente che mi permette di collegarmi a ciò che mi circonda.
Nel primo periodo provavo tanta di quella rabbia verso me stessa che persino starmi vicino era diventato difficile per gli altri: se solo non mi fossi tagliata con la carta, e Jasper non avesse tentato di uccidermi…beh…ora saresti qui! Saresti qui, ed io sarei tra le tue braccia a farmi coccolare fino alla fine del mondo. Probabilmente mi insegneresti a suonare, probabilmente mi faresti ascoltare tutti i tuoi cd di musica: ne ho trovato uno che mi piace tantissimo. Non pensavo l’avessi, non sembra il tuo genere. È la colonna sonora di quel film con Nicholas Cage e Meg Ryan: City of Angels, la città degli angeli.
Arms of the Angel, di Sarah McLachlan, sembra scritta per adesso. Mentre scrivo c’è proprio questa canzone che esce dalle casse del tuo stereo, e ho una voglia di piangere che non puoi immaginare ma l’unica cosa che posso concedermi sono i singhiozzi.
Vorrei trovare un po’ di pace anch’io, però so che non accadrà. Non mi sento mai bene davvero, anche se Alice cerca di darmi tutto l’affetto e l’aiuto possibile: ora so come fai a volerle così bene. Sì, al presente, perché tu le vuoi bene anche adesso, anche se non sei qui. Le vuoi bene da là, ami me da lassù, ami tutta la tua famiglia. Tuttavia quando una persona perde tutte le sue certezze, la sua certezza in questo caso, non c’è niente che la tiene fuori dal baratro nero della depressione.
No, non mi sono mai ripresa da quando te ne sei andato, e credo che ci convivrò per tutta l’eternità. Non voglio nessun’altro accanto, che sia vampiro o umano o qualsiasi altra cosa: vorrei solo te.
Veglierai su di noi dall’alto, ne sono sicura. Osserverai gli altri riprendere a vivere, a fare shopping come dei pazzi, a lavorare in ospedale, a ristrutturare case; ma io non sarò tra loro, almeno non ora.
Vivo dei ricordi, e mi accontento di questo. È bello rivedere il tuo sorriso, rivedere il tuo bellissimo corpo, risentire la tua splendida voce che ora mi sembra ancora più bella. Sei un angelo, proprio come quelli di City of Angels; è così che ti immagino. Alimento la mia fantasia con il fatto che spero tu cammini accanto a me quando vado a caccia, o che tu mi sia accanto mentre ascolto la musica.
Mi manchi. Ci manchi.
Forse non ora, forse non domani, forse non fra un anno, ma spero di rivederti angelo mio. Spero di tornare di nuovo tra le tue braccia, tra le braccia del mio angelo personale.
Ti amo.

Tua per l’eternità.
Bells




  
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