Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Vichy90    05/03/2013    10 recensioni
Nome: Isabella Marie Swan
Città di provenienza: Forks, soprannominata anche dalla sottoscritta "il buco del culo d’America".
Città di residenza attuale: New York, il mio personale inferno sulla terra.
Anche se ad essere sinceri non era la città in sé il mio inferno sulla terra ma una azienda.
La Cullen-Masen Society, Società Finanziaria fondata da Carlisle Cullen e attualmente gestita dal mio ex compagno di classe, ex fratello della mia migliore amica, ex ragazzo con cui ho perso la verginità, Edward Anthony Masen Cullen.
Se la società ero il mio inferno, Edward era di sicuro il Diavolo, Lucifero, Satana, Belzebù.
Gli mancavano solo le corna e il forcone. Ma non ero del tutto sicura che quest’ultimo non lo tenesse nascosto dentro qualche armadio, pronto a scagliarmelo addosso appena gli avessi voltato le spalle.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic



Epilogo.
The Perfect Concept of Flawed Love





2 anni dopo

<< sei una scema! >> mi urlò addosso seguendomi nel salotto.
<< e tu un’idiota.. il solito, perfetto, imbecille, idiota! >> risposi a mia volta gridando.
<< non darmi dell’idiota! >>
<< e quello che sei… dopo quello che hai fatto! >>
<< che ho fatto io? E tu? Hai mai pensato a te? >>
<< e io che avrei fatto eh? Sempre colpa mia vero Edward? Sono sempre io la cattiva della situazione!! Vaffanculo!! >> continuai lanciandogli addosso una cornice con una nostra foto nella quale eravamo sorridenti.
<< vaffanculo a te cazzo… >> schivò il proiettile << …e non mi voltare le spalle!! >> urlò ancora più forte mentre a passo di carica uscivo dalla stanza.
<< io me ne vado dove cazzo mi pare!! >>
<< no, non puoi! Non puoi più farlo, chiaro?! >>
<< quindi è così che sarà? dovrò essere comandata a bacchetta da te per il resto della vita? Scordatelo Edward!! >>
<< Sì invece, sarà così! Specialmente ora che sei in questa situazione! >>
<< questa situazione? Sei stato tu a mettermi incinta e ora le conseguenze me le becco solo io? >>
<< c’eri anche tu con me mi pare! >>
<< ma sei stato tu che non hai voluto mettere il preservativo! “stai tranquilla Bella, ce la faccio… non è la prima volta, fidati di me!” >> lo scimmiottai << la prossima volta ti dà un calcio nelle palle!! >>
<< smettila di urlare fai male al bambino!! >> urlò a sua volta
<< e allora smetti di urlare anche tu!!! >> strillai di rimando, fino a rimanere senza più fiato.
Il silenzio cadde su di noi, ansanti dalle troppe strilla.
Tum-tum-tum
<<  la volete smettere di fare tutto questo casino!! >>
Le urla della vecchietta dell’appartamento  sotto il nostro, che come al solito batteva il manico della scopa sul soffitto, spezzarono la quiete.
Edward mi guardò negli occhi e un lampo di divertimento lo attraversò.
Le mie guancie si tirarono e nonostante gli sforzi per evitarlo, un sorriso biricchino nacque sulle mie labbra.
Scoppiamo entrambi a ridere.
<< poverina, prima o poi chiamerà la polizia. >> continuò a ridere Edward mentre si avvicinava a me e mi attirava nel suo abbraccio caldo e rassicurante.
<< siamo pessimi.. >> mormorai io ancora sorridente affondando il viso nel suo petto.
<< sì, e ne vado fiero. >>
Alzai il capo e lo trovai a fissarmi dolce… << ti amo >> mi venne da dire spontaneamente.
<< ti amo anch’io, mia litigiosa moglie! >> ridacchio lui avvicinandosi con il viso a me e depositandomi un caldo e dolce bacio sulle labbra.
<< Quindi lo chiameremo Edward Junior vero? >> aggiunse subito dopo guardandomi furbo.
<< piuttosto mi sparo. >>
<< sapevo ti sarebbe piaciuto! >> commentò soddisfatto sciogliendosi dall’abbraccio e trascinandomi con lui verso il divano.
<< guarda che ti ho detto di no! >>
<< Edward Junior. Già me lo immagino… lo chiameremo EJ! >> proseguì facendo finta di non ascoltarmi.
<< Edward ho detto no! >>
<< Signorina Swan per cortesia.. mi stà distraendo, stò facendo delle valutazioni non lo vede? >> e mi spinse a sedermi sulle sue ginocchia, abbracciandomi forte e posando una mano sulla mia pancia ancora piatta ma che tra qualche mese avrebbe mostrato la presenza del frutto dell’amore mio e di Edward.
<< va bene Signor Cullen, lo chiameremo Edward… ma se è una femmina sarà Bella! >>
Come mi aspettavo la risposta arrivò chiara e veloce: << no! >>
<< Se tu vuoi chiamarlo Edward io la chiamerò Bella! >> continuai testarda.
<< ma non è la stessa cosa! >>
<< sì che è la stessa cosa! >>
<< no invece, perché poi non potrò più dirti delle porcate… se mi mettessi a dire “Fatti strizzare il culo Bella” poi mi verrebbe in mente mia figlia… ecco, già adesso mi fa impressione ed è solo ancora un fagiolino. >> spiegò lui con faccia preoccupata facendomi scoppiare a ridere.
<< Guarda che vale la stessa cosa anche per me! >>
<< effettivamente non ci avevo pensato… >> rimase un po’ corrucciato finchè alla fine con un sospiro rassegnato abbandonò definitivamente la battaglia << Va bene, non sarà EJ…. Ma come secondo nome glielo possiamo mettere vero? >>
A quel punto non seppi se mettermi a piangere o a ridere << tu non ti arrendi mai, vero? >>
<< nossignore, ed è per questo che sono un uomo d’affari! >> rispose lui risoluto e orgoglioso, come se il fatto di essere testardo come un mulo fosse una qualità rara e vantaggiosa.
<< E parlando di non arrendersi mai…  >> proseguì poi guardandomi furbo; e nel dirlo portò la mano nella sua giacca e ne estrasse una scatolina di velluto blu.
Il mio sorriso in un nanosecondo si trasformò in una smorfia di orrore.
<< Edward… >> mormorai sconvolta.
<< non farti prendere dal panico Bella… è solo una scatolina! >> spose lui noncurante.
<< Edward >> ripetei io mentre lui sorridente piegava il viso per cercare di attirare il mio sguardo su di lui.
<< potrebbero essere degli orecchini… oppure un ciondolo… >> continuò.
<< Edward,… >>
<< o magari… un anello! >> e aprendo il cofanetto si materializzò davanti ai miei occhi un piccolo anello incastonato da tre diamanti talmente brillanti da accecarmi.
Rimasi senza parole.
<< Due anni fa ti ho chiesto di sposarmi e tu mi hai detto che era meglio aspettare. L’ho fatto nel modo sbagliato, senza un’anello, senza una proposta… solo con il mio amore in mano. Perché già allora sapevo che eri quella giusta per me.
E ora siamo qui; abbiamo la nostra casa, la nostra quotidianità… e ora anche una nuova vita che stà crescendo dentro di te, con cui non vedo l’ora di dividere il resto dei miei giorni. >>
Lo guardai sentendo i miei occhi pizzicare… stupidi ormoni!
<< Voglio essere tuo marito Bella… e voglio esserlo tanto quanto voglio essere un buon padre per lui o lei >> continuò sfiorandomi il ventre. << Dimmi di si questa volta… rendimi un uomo felice Bella e ti giuro che passerò il resto della mia vita a cercare in ogni modo di rendere felice te e ciò che porti in grembo. Perché io vi amo… vi amo più di qualunque cosa esista al mondo. >>
Una lacrima disubbidiente scese calda lungo la mia guancia e io abbassai il capo intimidita cercando di nasconderla agli occhi dell’uomo che ancora mi stringeva forte a sé.
<< ti amo Edward. >> sussurrai emozionata sentendo la mia voce venir meno.
<< anch’io…  >>rispose lui dolce avvicinando le sue labbra al mio orecchio per sussurrare << mi vuoi sposare? >> facendomi sorridere.
E avrei voluto anch’io raccontargli quanto era importante lui per me, quanto lo sentivo mio, quanto desideravo invecchiare accanto a lui… ma alla fine l’unica cosa che seppi dire, fu un semplice e felice…
<< sì. >>




10 minuti dopo

<< però non mi sposo con il pancione, che sia chiaro eh?! E poi alla luna di miele io voglio bere e fare l’amore come conigli, non rimarrò stesa a letto come una balena arenata! >>
<< va bene… aspetteremo che nasca allora. >>
<< sì ma non appena nato Edward! Avrà bisogno di me, dovrò allattarlo, badarlo, crescerlo, curarlo… e poi Edward non avremo dei nonni a cui affidarlo. Insomma… non possiamo portarlo con noi in vacanza dopo il matrimonio ma non potremo neanche affidarlo ad una baby sitter… almeno non finchè sarà piccolo! Ecco, sì… direi che fra 4 anni si può fare! >> proruppi convinta.
<< Bella? >>
<< Cosa Edward? >>
<< da ora calcola 30 giorni. Hai un mese per organizzare un matrimonio. >>
<< ma Edward… >>
<< niente ma Signorina Swan! Le è tutto chiaro o devo ripetere? >>
Il timbro di voce da “Signor Cullen” mi fece capire che non potevo più ribattere.
Sbuffai imbronciata incrociando le braccia al petto.
<< sì, mi è tutto chiaro. >> borbottai immusonita facendolo ridere.
Da quando ci eravamo ritrovati, in quei miei primi e terrificanti giorni alla Cullen &Masen Society tante cose erano cambiate. Ci eravamo innamorati. Ci eravamo fidanzati. Eravamo andati a vivere insieme. Aspettavamo un bambino.  Eppure nonostante tutto una cosa era rimasta ancora la stessa…
Edward Cullen era l’amore e il diavolo della mia vita.



Fine






E così sono riuscita a finirlo, l’idea iniziale erano 10 capitoli, ma poi ho postato sempre troppe pagine Word e alla fine si sono accorciate a 9.
Sono contenta, era da tempo che volevo fare una “short-story” con solo pochi capitoli, e dato che io quando scrivo vado avanti pagine e pagine esserci riuscita è stato un bel traguardo!
Scusatemi ancora per i miei ritardi (sono una ritardataria cronica) ma sono comunque felice di essere riuscita a scrivere fine a questa storia a cui tenevo molto e che mi sono divertita un sacco a scrivere.
Grazie a tutte le persone che hanno recensito, i 300-e-qualcosa che l’anno aggiunta tra le preferite, seguite ricordate, chi mi ha aggiunto tra gli autori preferiti (troppo buone!:) ) e ovviamente chi ha letto soltanto!
  
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Vichy90